giovedì 19 luglio 2018

Morte di una donna al PAT di Anagni. Non si può morire così!

Una signora con shock anafilattico è giunta oggi, 19 luglio 2018, in ospedale con auto privata. Nel presidio non era presente neanche un'ambulanza, in quanto entrambe erano fuori.  L'auto medica e l'ambulanza sembra che siano giunte dopo circa 30 minuti. La situazione di questi primi giorni di PAT, per un bacino di 80.000 abitanti, è quella di un presidio di ambulatori in cui sono praticamente assenti uomini e mezzi preparati per ogni emergenza. 
Sono stati tolti defibrillatore specialistico, elettrocardiografo e farmaci per l'emergenze, in quanto il PAT  non è tenuto ad utilizzarli. Il marito della signora morente è arrivato nel presidio, ha suonato a lungo con il clacson, sperando che qualcuno per l'emergenza scendesse e invece non c'era nessuno; poi sono scesi la cardiologa ed altri medici dagli ambulatori solo perché si sono resi conto della gravità della situazione.
Come spiegano i professionisti del settore per lo shock anafilattico, come per l'infarto, dopo 30 minuti si dovrebbe essere già in sala operatoria.
Chiediamo ai Sindaci di denunciare l'omissione di soccorso, e sopratutto riconsegnare le fasce tricolori al Prefetto, il quale dovrà intervenire per non commissariare 5 o più Comuni. Sicuramente se ci saranno elezioni successive al commissariamento i sindaci prenderanno più voti di quelli avuti in passato.
Tutte le forze politiche, di qualsiasi colore, si devono attivare per ottenere un Pronto Soccorso ad Anagni.

 CR (Comitato Salviamo l'Ospedale di Anagni)



http://www.frosinonetoday.it/cronaca/anagni-ospedale-pat-morta-shock-anafilattico-puntura-insetto.html

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