- La necessità di un ospedale nel territorio di Anagni è stata riconosciuta dal Consiglio di Stato con ordinanza n. 3629/2011 e prima ancora dal piano regionale del 2009 (confermato anche dalla giunta Polverini) che, proprio in questa area, prevedeva la costruzione di un nuovo grande ospedale a servizio del territorio.
- La chiusura «temporanea» dell'ospedale di Anagni nel novembre 2012 è stata decretata «per motivi di sicurezza» mai precisati bene dall'ASL/FR in un momento di passaggio di poteri nella Regione (dimissioni della Polverini).
- Dei 24 ospedali del Lazio, di cui 8 della provincia di Frosinone, chiusi con il decreto Polverini (2010) circa un terzo è stato riaperto o mai chiuso (per es. Monterotondo, Subiaco, Anzio, Bracciano, Amatrice, Acquapendente). Nessuno comunque nella nostra provincia.
- Apprezziamo che il sindaco Natalia continui la via dell'unione dei sindaci, l'unica possibile, cercando di ottenere finalmente anche dei risultati e che riconosca la necessità dell'impegno della politica affiancata, e non sostituita come in passato, dalle associazioni (vedi ricorso per l'ospedale). Queste battaglie si possono vincere solo uniti.
- Vista la situazione di equilibri politici alla Regione e l'interesse mostrato per i problemi della Sanità del territorio da vari rappresentanti di gruppi diversi (M5S, Pirozzi ...), non bisogna perdere l'occasione di unire tutte le forze per raggiungere l'obiettivo.
Carlo Ribaudo (Comitato Salviamo l'Ospedale di Anagni).
Consiglio di Stato, ordinanza n.3629/2011(parte) |
Piano della commissione sanità della Regione Lazio del 2009 |
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