Presso il presidio di Anagni è possibile effettuare la mammografia, per le donne dai 50 ai 74 anni è gratuita. La prenotazione si può fare chiamando il numero verde dell’ASL/FR- 800003422.
Radiologia di Anagni - 0775 -7325246-5247
Presso il presidio di Anagni è possibile effettuare la mammografia, per le donne dai 50 ai 74 anni è gratuita. La prenotazione si può fare chiamando il numero verde dell’ASL/FR- 800003422.
Radiologia di Anagni - 0775 -7325246-5247
ll Gruppo
Civico Liberanagni ha invitato le associazioni interessate a partecipare
giovedì 28 marzo a un tavolo di concertazione per discutere della situazione
sanitaria della città e della conseguente necessità di decidere le azioni più
opportune per restituire ai cittadini i servizi sanitari essenziali e non più
rinviabili . Erano presenti le associazioni DAS, AnagniViva, Anagni Scuola
Futura, Gruppo Civico Liberanagni e il consigliere di
opposizione Luca Santovincenzo. Tutti i presenti sono intervenuti prendendo
atto della insostenibilità della situazione attuale e concordando sui seguenti
punti:
1. Richiesta
di riaprire il Punto di Primo Intervento in quanto risposta in tempi rapidi
alle esigenze di soccorso immediato per le emergenze e le urgenze. Fermo
restando che l'obiettivo principale è la realizzazione di un nuovo
ospedale. Il consigliere Santovincenzo ha condiviso con il tavolo la
mozione presentata in Consiglio con l'obiettivo di impegnare il Sindaco e la
Giunta a formulare tali istanze nei confronti della Regione.
2. Difesa e
potenziamento dei servizi attualmente presenti nella struttura dell'ex
Ospedale, con la richiesta di rafforzarli e migliorarli anche
fornendo ai cittadini un'informazione costante e puntuale del loro effettivo
funzionamento.
3.
Iniziative di ordine amministrativo/giudiziario per restituire la centralità
dell'assistenza sanitaria pubblica ai cittadini di Anagni e dei paesi
limitrofi. A tale proposito, ci teniamo a sottolineare che i lavori in corso
nella struttura, al fine di ospitare un day hospital oncologico e aumentare di
14 posti la lunga degenza infermieristica, già esistente (togliendoli a
Sora a costo zero!!), rappresenteranno supporti lodevoli per i malati,
ma nulla hanno a che fare con i servizi essenziali di assistenza di cui si ha
assoluto bisogno.
4. Di tutte
le promesse fatte nelle ultime campagne elettorali, finora per la sanità di
Anagni non è stato fatto nulla. Anagni non rientra neppure nei consistenti
stanziamenti per il Giubileo. Per ora abbiamo visto solo la chiusura di servizi
e ambulatori (dopo quelle dell'ospedale e del PPI, delle quali si è ripercorsa
in breve la storia e indicate le responsabilità) e si prospetta anche la
chiusura del PAT notturno.
Non
dimentichiamo che la Giunta regionale ha deliberato la
costruzione di ben 5 nuovi ospedali nel Lazio; solo la provincia di Frosinone è
esclusa.
https://anagniscuolafutura.blogspot.com/2018/06/storia-degli-ultimi-10-anni.html
Quale Bassetta?
La chiusura del Punto di Primo Intervento (PPI) di Anagni è stata decisa dall’ASL/FR
il 25 giugno 2018, qualche ora dopo l’elezione di Daniele Natalia a sindaco di
Anagni. Poi il PPI è stato chiuso effettivamente il 15 luglio 2018. Il sindaco Bassetta si
era dimesso nel febbraio 2018.
In sostanza Ospedale, PPI, laboratori analisi ecc.
sono stati chiusi sempre con amministrazioni comunali di centro destra.
La chiusura del PPI è avvenuta, da parte dell’Asl, nonostante non fosse prevista dal DCA 257/2017 di Zingaretti e con il parere negativo (destra-sinistra, assente Buschini) della commissione sanità regionale presieduta da Loreto Marcelli.
E’ giusto, come afferma il dott. Necci, che Il PPI non è il PAT, ma è quello che riporta nella sua interrogazione l’avv. Luca Santovincenzo è scritto nella sentenza del TAR dell’8-11-2018.
https://www.facebook.com/photo/?fbid=10230403084811226&set=pcb.10230403085771250
Caro dott. Necci la storia non si fa iniziare da dove conviene: chi c’era prima di Zingaretti?
La Polverini con il decreto 80/2010 decise la chiusura
di 24 ospedali regionali, tra cui Anagni. Nella giunta regionale c’era anche
Franco Fiorito. Ad Anagni era sindaco Noto e Natalia vicesindaco. L’unico
ricorso presentato contro la chiusura è stato quello del Comitato “Salviamo
l’ospedale”. Il ricorso è stato respinto dal TAR del Lazio perché promosso dai
cittadini e non dall’amministrazione Noto. Il dott. Necci dovrebbe chiedere al
sindaco e a chi governava nel 2011 perché non hanno fatto loro un ricorso al
TAR.
Materialmente l’ospedale è stato chiuso a novembre 2012. Zingaretti è stato eletto presidente della Regione nel marzo 2013. Se Zingaretti non ha fatto nulla per l'ospedale quelli che lo hanno preceduto lo hanno fatto chiudere. Per la storia documentata dell’ospedale.
Il servizio notturno del PAT non può essere chiuso
prima della riapertura del PPI h24 ad Anagni, che per ora è ancora una
promessa.
Perché non viene chiuso il PAT notturno a Pontecorvo? A
Sabaudia è stata promossa una raccolta di firme contro la chiusura del PAT
notturno.
Nello scorso
dicembre abbiamo scritto una
lettera aperta al presidente Rocca invitandolo a tener fede agli impegni,
più volte dichiarati, di interventi per il concreto ripristino dei servizi essenziali nell’ex ospedale di Anagni. Chiedemmo un incontro pubblico per
confermare tali impegni ma non
abbiamo ricevuto risposte.
A
distanza di un mese si è svolta una riunione della Commissione Sanità
del Comune di Anagni alla quale ha preso parte Alessia Savo, presidente della
commissione Sanità del Consiglio regionale del Lazio, portatrice di importanti
misure in grado di avviare
la riqualificazione della struttura e, al termine, la riunione
è stata salutata dai presenti con
parole di grande soddisfazione.
Le misure
annunciate riguardavano l’
apertura di un Presidio Oncologico
di 14 posti letto, trasferiti da Sora ad Anagni
senza investire un euro, e l’ aumento dei posti
del reparto di degenza infermieristica, esistente da tempo nella struttura.
Non sembra ci sia molto da festeggiare, anche se un presidio a sostegno dei malati
oncologici sarà di grande aiuto
per coloro che, oltre a dover affrontare
la malattia , hanno molto bisogno di
sostegni che evitino spostamenti e disagi di vario genere.
Purtroppo del Presidio Oncologico non si conoscono i dettagli, soprattutto
quelli riguardanti la presenza e le modalità di servizio del personale medico e
infermieristico. E’ vero che, da qualche giorno, sono in atto dei lavori all’
interno dell’Ospedale. Aspettiamo quindi di conoscerne il progetto e le
finalità. Anche se indizio di vero
cambiamento sarebbe una comunicazione chiara, puntuale e precisa, completa di
cronoprogramma, di quello che si sta preparando riguardo alla martoriata
struttura del nostro ex Ospedale Civile.
A maggior
chiarimento delle reali intenzioni di avviare
una proposta sanitaria di recupero
dei servizi essenziali di assistenza
sanitaria per Anagni e il territorio, si
è tenuto un incontro del nuovo commissario Asl, Dott.ssa Sabrina Pulvirenti, con i Sindaci della Provincia
e altri se ne annunciano, per una disamina della
situazione della sanità
provinciale, preliminari alla elaborazione e
definizione del nuovo Piano Aziendale.
Se
realizzati questi interventi gioverebbero
certamente a migliorare le prestazioni
sanitarie per i cittadini, ma Anagni
in questo programma
semplicemente non c’è!
Bella
considerazione, visto che Bonifacio VIII che ha istituito il primo Giubileo era
un papa di Anagni
Forse è urgente regalare a tutti gli attori principali di questa vicenda una mappa aggiornata del territorio!
Allora ci chiediamo cosa avessero da
festeggiare i nostri amministratori, perché sinceramente ci sfugge, tanto più che
l’ ultima “chicca” è la
riduzione dell’ orario di servizio del PAT, che è stato il contentino
per la chiusura del PPI nel 2018. Motivo?
Risparmiare su costi non ritenuti necessari.
Se il
governatore Rocca non riceve, esiste ancora qualche amministratore disposto a
discutere di questi problemi in un‘ assemblea pubblica
con i cittadini ?
Il Comitato
“ Salviamo l’ Ospedale di Anagni ”
LE
ASSOCIAZIONI:
ANAGNI
SCUOLA FUTURA
ASSOCIAZIONE
“ANAGNI VIVA”
ASSOCIAZIONE
DIRITTO ALLA SALUTE
Per info
telefonare al n.: 3930723990.
mail:
info@dirittoallasalute.com.
Anagni - Parte di trapezoforo (sostegno) VI sec a.C. |
Domani si svolgerà a Roma un convegno per discutere della creazione, nella città di Veroli, di un museo nazionale archeologico il cui nucleo è costituito dalla mostra, “Antichi popoli italici: gli Ernici, i Volsci e gli altri”, attualmente in corso nel palazzo Marchesi Campanari.
In questa mostra è esposto molto materiale, di
fondamentale importanza, proveniente da
Anagni, dai siti dell’Osteria della Fontana e di Santa Cecilia, che si pensava
destinato al nostro museo.
A questo punto, pur riconoscendo il grande valore dell’iniziativa
di Veroli, non possiamo non porci alcune domande.
I reperti provenienti da Anagni, attualmente esposti
nella mostra, entreranno tutti a far parte del museo che si intende realizzare
a Veroli?
Quale sarà in tal caso il destino del Museo archeologico di Anagni, che non a caso si chiama ernico,
se sarà privato di quegli oggetti determinanti per ricostruire la storia della città?
Per ora il nostro museo è fermo alla sezione Preistorica.
Attendiamo una risposta dagli amministratori. CR
Piano di programmazione sanitaria regionale 2009 |
San Paolo era chiesa parrocchiale della contrada Cerere già dal 1280, l’altra chiesa era quella di San Domenico, di cui resta il toponimo.
Nel Medioevo Cerere, allora Cellere, era una delle
contrade più popolose di Anagni.
La chiesa ha una sola navata, l’altare maggiore era
dedicato a San Paolo, vi era anche una cappella di San Sebastiano. All’interno si
trovavano 11 sepolcri, in gran parte di famiglie private.
Nel corso del 1600 la chiesa ebbe delle migliorie,
grazie alla presenza nella zona di famiglie facoltose quali Ambrosi-Tommasi e Raoli.
Attualmente la chiesa, non più adibita al culto, è gestita dall’associazione Hernica Saxa (BancAnagni) per attività culturali. In questi giorni, fino al 7 gennaio, è in corso una collettiva di arte contemporanea. Carlo Ribaudo
Nella chiesa di San Pietro in Vineis, il cui impianto
risale al XII sec., vi è la raffigurazione, non ben conservata, di una
Natività, databile probabilmente nei primi decenni del XIII sec. La Madonna, in posizione orizzontale, è
rappresentata come una donna comune che ha appena partorito e si riposa, di
poco separata dal bambino, completamente fasciato. Si tratta forse della più antica Natività
presente ad Anagni.
Questa iconografia del puerperio di Maria, diffusa durante il Medioevo, si
lega alla tradizione di modelli bizantini. E' presente per esempio nelle vetrate della cattedrale di Chartres (1150), nel duomo di Monreale (circa 1180) e nella
Natività di Duccio da Boninsegna.(1308-11).
A San Pietro in Vineis, vicino alla Natività, vi è una immagine realistica di una donna che porta dei panni per il Bambino che viene lavato (iconografia simile a Monreale). Carlo Ribaudo
Anagni – La Natività di San Pietro in Vineis |
Natività, vetrata, 1150 (Chartres, cattedrale) |
Duccio di Boninsegna, Natività, 1308-11 |
NEI GIORNI SCORSI LA Regione Lazio ha
reso noto il testo della delibera della Giunta
per la programmazione della
rete ospedaliera regionale nel periodo 2024/26 e
si sono moltiplicati i commenti soddisfatti dei
rappresentanti politici e istituzionali .
Per Anagni è previsto un apposito progetto
aziendale per trasferire da Sora
un reparto di Oncologia con 14 posti letto, possibilità di cure
chemioterapiche e posti di
lunga degenza.
Al
progetto dovrà seguire l’ attuazione di
questa delibera, se la Asl se
ne farà carico!
Con un po’ di sano realismo e con l’ esperienza ultradecennale acquisita riguardo al tema della Salute , Il Comitato Salviamo l’ Ospedale di Anagni, ritiene di dovere e potere esprimere il suo commento a questa decisione della Giunta regionale.
Un
Presidio Oncologico, anche se di per sé è
una buona cosa, è soltanto un’ etichetta che nulla
dice della sua
struttura organizzativa e terapeutica, anche in relazione agli altri
servizi presenti o mancanti nell’ex ospedale di Anagni. Per di più, la Regione si limita
a spostare 14 posti
letto da Sora ad
Anagni, senza investire un euro. Il reparto di lunga degenza una volta esistente nell’ ex
Ospedale, non risolve le criticità presenti nel nostro territorio che
sono ben altre. La realtà è pertanto quella della
presenza di un reparto di degenza
infermieristica che andrebbe potenziato, alcuni ambulatori, del centro
prelievi, del reparto dialisi. Essi riescono ancora, per fortuna, ad assicurare , un minimo di servizio sanitario, difesi con fatica anche dal
nostro Comitato ma sempre a
rischio chiusura, come l’ambulatorio di urologia definitivamente chiuso.
Se questa è la
realtà, e lo è innegabilmente, è del tutto evidente che un intervento necessario, urgente, non rinviabile all’
infinito è quello di garantire un
servizio essenziale di Pronto Intervento
e Urgenza H 24, ma è altrettanto
innegabile che si continua a non rendersene conto o a fingere di
non capire.
Anche alla luce
dei fatti di Tivoli torniamo a ribadire che occorrerebbe ripartire per Anagni dal
programma minimo elaborato e da noi proposto già da diverso tempo:
1) un reparto di
20 posti letto di medicina generale con un proprio
organico di medici
e infermieri
2) un Pronto
Soccorso presidiato da un organico medico dedicato
All’Emergenza-
Urgenza
3) una chirurgia
elettiva per effettuare interventi in Day surgery
4) una Unità
Operativa di Anestesia e Sala Operatoria
5) un servizio di
Radiologia per indagini radiologiche con trasmissione di
immagine collegata
in rete allo specialista di turno
6) un servizio di
Laboratorio per indagini a servizio del Pronto Soccorso.
Presidente Rocca, Lei
ha dichiarato in campagna
elettorale e anche
dopo che la realtà dei servizi
sanitari della provincia di Frosinone è del tutto insoddisfacente e, in particolar
modo quella di Anagni e del paesi limitrofi, si è impegnato ad intervenire per
ricucire la Rete
territoriale e assicurare l’
effettivo funzionamento del Servizio
Sanitario Nazionale per i cittadini, ma ha già dimenticato che ad
Anagni non c’ è nulla che assicuri interventi emergenziali di assistenza
e urgenza? Quale
rete di servizi può mai funzionare
se per l’ area Nord continua ad
esserci il buco enorme di Anagni?
E’ lecito domandarsi quale logica presieda e giustifichi questo stato di cose?
I
cittadini hanno bisogno di ben altre risposte , oltre a
quelle di trasferire un reparto di oncologia
o all’ ampliamento di quello di lunga
degenza. Buoni propositi che non
risolvono nulla!
Se manca un sistema di rete ospedaliera di cui a parole si ribadisce sempre la necessità, se ne annuncia l’ avvio ma non si fa, ci dica chiaramente in un incontro pubblico ad Anagni quali sono le ragioni.
Perché Lei
che ha tenuto per sé l’ carico di assessore
alla sanità non considera la
possibilità di una riqualificazione di
una struttura “strategica” per una città
e un territorio “ strategici “
nell’ area Nord della
provincia di Frosinone , con
circa 80.000 abitanti che
da anni è privata dei
Servizi sanitari di base? Lei
ha visitato l’ ex Ospedale e si è reso conto della sua
permanente potenzialità di funzionare, nonostante l’impegno profuso per squalificarlo
e smantellarlo. Infatti sono
tuttora presenti e ben conservati, spazi e attrezzature da
mettere al servizio dei
cittadini, con autentici, effettivi interventi di recupero e operatività
nell’ ambito, vogliamo ripeterlo, dei servizi che
assicurino il Primo Intervento.
Vogliamo essere
fiduciosi Presidente Rocca e
La invitiamo a rendersi disponibile a
riconsiderare il problema in un dibattito
con i cittadini per elaborare
una nuova , diversa soluzione e garantire il riavvio dei Servizi
Sanitari essenziali per questa
città e il suo territorio.
Anagni, 18
dicembre 2023
Il
Comitato “ Salviamo l’ Ospedale di Anagni ”
LE
ASSOCIAZIONI:
ANAGNI
SCUOLA FUTURA
ASSOCIAZIONE
“ANAGNI VIVA”
ASSOCIAZIONE
DIRITTO ALLA SALUTE
Per
info telefonare al n.: 3930723990.
mail:
info@dirittoallasalute.com.
www.dirittoallasalute.com