giovedì 28 giugno 2018

Lettera aperta al Commissario straordinario della ASL di Frosinone e al Presidente Zingaretti

La chiusura del Punto di Primo Intervento, presso l'ex Ospedale di Anagni, deliberata in data  25  giugno 2018 dall’ Azienda ASL e firmata dal Commissario Luigi Macchitella con i pareri favorevoli del Direttore  Amministrativo Vincenzo Bruca e del Direttore  sanitario Eleuterio D’Ambrosio, segna  un ulteriore  aggravamento della  situazione sanitaria  di Anagni e dei Comuni  limitrofi e sancisce, se  mai ce ne fosse  stato ancora  bisogno, l’inaffidabilità delle  dichiarazioni rilasciate da  Macchitella  all’ ex sindaco Bassetta  sul mantenimento dell’ attività del Punto di Primo Intervento.
 Ma, cosa ancora  più grave, questa decisione  evidenzia il disprezzo delle indicazioni contenute nell’Atto Aziendale  2017  che stabilisce  la presenza  nella  provincia di tre poli ospedalieri, tra i quali quello di Frosinone, Anagni e  Alatri.


 Come dire  che  lorsignori non temono nemmeno di smentire  se stessi , approvano e rinnegano documenti di programmazione, come l’ Atto  Aziendale, che hanno valore di  legge. I motivi di queste  decisioni sfuggono non soltanto alla logica  comune ma ad ogni visione di  pianificazione organizzativa  di un’ Azienda  pubblica  che  miri all’efficiente  funzionamento della  Sanità  territoriale che, invece, si vuole degradare  e  smantellare  con manovre incomprensibili  per il semplice  buon senso e con decisioni ispirate spesso da motivi politici e campanilistici che contrastano con l’ obiettivo della  presenza degli indispensabili servizi sanitari  nel territorio.
Grandi responsabilità ha anche e soprattutto la Regione, alla  quale si chiede con forza di intervenire per “spoliticizzare” le ASL e ripristinare livelli di Sanità conformi a quelli nazionali. 
Se fosse  necessaria una prova  tangibile dell’ obiettivo di declassamento perseguito per  lasciar  morire  ogni forma  di assistenza  sanitaria   pubblica  ad  Anagni  e nel territorio, questa  prova è palesemente  rintracciabile  nel  funzionamento a  scartamento  ridotto che penalizza  l’ utilizzo del  Mammografo ad alta  tecnologia per  la  prevenzione  e la  diagnosi  precoce del  tumore  della   mammella,  disponibile  nel nostro ex-Ospedale, ma  privo del personale  necessario per  la sua  regolare operatività. 
Ai  cittadini va ricordato che questa  apparecchiatura  è stata acquistata  da BancAnagni, con il contributo dell’ azienda Boccadamo, di privati cittadini e del Comune di Anagni.
Va  ricordato, altresì,  che in molte  occasioni  i responsabili politici della Sanità  locale  e regionale hanno parlato e straparlato dell’ importante  problema  della  prevenzione, con toni di propaganda  e nessun fatto concreto se non  l’ apertura di risibili ed inutili strutture,  pagate con i soldi dei contribuenti. 
Ora  Anagni  ha il nuovo sindaco, Daniele Natalia, che  ha ribadito il suo impegno prioritario per restituire  ai cittadini  un servizio sanitario per l’ urgenza e l’ emergenza che   dia  nella  riapertura del  Pronto Soccorso un segnale  qualificante  di  un’autentica  svolta  politica  e  amministrativa.
Per il raggiungimento di questo obiettivo il sindaco deve puntare sul coordinamento dei sindaci del territorio per concordare con urgenza una proposta da portare ai vertici aziendali e regionali.
Natalia potrà contare con certezza sul consenso compatto degli anagnini, che lo attendono alla prova dei fatti.

Il Comitato  “Salviamo l’ Ospedale di Anagni ”

Anagni, 27 giugno 2018

https://www.facebook.com/groups/291515020861180/

martedì 26 giugno 2018

Anagni Ospedale - Grave attacco all'ultimo baluardo per le piccole emergenze

Visto il documento dell'ASL/FR che decide la chiusura dal 15 luglio 2018 del Punto di Primo Intervento di Anagni e la sua sostituzione con il PAT (Presidio Ambulatoriale Territoriale);

Visto l'affollamento del Pronto Soccorso dell'ospedale di Frosinone e l'insufficienza della struttura;
Visto che l'atto aziendale approvato il 3 agosto 2017 individua, per le emergenze, tre poli ospedalieri, tra cui il presidio Frosinone-Alatri-Anagni;
Si chiede al neo sindaco Daniele Natalia di riunire tutti i sindaci dei Comuni del territorio per bloccare l'iniziativa dell'ASL, attivando anche i propri referenti politici.
Si chiede al presidente Zingaretti e ai consiglieri regionali di maggioranza e opposizione di intervenire al più presto e con azioni concrete per salvaguardare il diritto alla salute dei cittadini del territorio.
Queste sono battaglie che si possono vincere solo con l'unione di tutti.
Vogliamo ricordare che per il nostro territorio era stato programmato dalla Regione Lazio nel 2009 un nuovo grande ospedale (con la chiusura del vecchio nosocomio) proprio per le reali necessità territoriali (A2, TAV, fabbriche pericolose ecc.) e che il Consiglio di Stato con sentenza dell'agosto 2011 ha riconosciuto la necessità dell'Ospedale di Anagni.

venerdì 22 giugno 2018

Anagni Ospedale - Passare dai proclami ai fatti

Chiunque vinca il ballottaggio deve partire da subito con la difesa dell'ospedale, riorganizzando un fronte comune dei sindaci del territorio.
Già vari consiglieri regionali hanno sottolineato la gravità della situazione sanitaria della nostra area. Pirozzi (lista Scarpone) si appresta a presentare un'interrogazione regionale; Marcelli (M5S) ha denunciato il mancato rispetto dell'atto aziendale da parte dell'ASL e il continuo «depredamento» dell'ospedale di Anagni al quale si vuole togliere perfino il PPI. Se a queste forze se ne aggiungeranno altre, forse finalmente la Regione (che gode di una maggioranza ristretta) sarà costretta a far rispettare almeno (tanto per cominciare) l'atto aziendale. 
E' ora di  passare dalle parole ai fatti.
Noi del Comitato continueremo, come sempre, la nostra battaglia a difesa dell'ospedale.
Vogliamo ricordare che per il nostro territorio era stato programmato dalla Regione Lazio nel 2009 un nuovo grande ospedale (con la chiusura del vecchio nosocomio) proprio per le reali necessità territoriali (A2, TAV, fabbriche pericolose ecc.). L'ospedale non si fece e anzi venne chiuso anche quello esistente (2012) per scelte politiche e responsabilità gravi anche della  classe politica locale. 

http://anagniscuolafutura.blogspot.com/2018/06/storia-degli-ultimi-10-anni.html

Ospedale di Anagni, 30 11 2012

Anagni - Escursione « Dal Vicus romano (catacombe) al villaggio medievale»

Anagni - Escursione « Dal Vicus romano (catacombe) al villaggio medievale. Domenica 1 luglio, alle ore 9,15, partenza in auto dal piazzale di Regina Margherita (S. Giacomo) per raggiungere la tenuta di Vico Moricino. I partecipanti senza auto troveranno un passaggio. Partecipazione libera e gratuita. 
Si consigliano pantaloni lunghi e scarpe adatte. L'escursione, che si svolge per la prima volta, durerà circa 2/3 ore. 
Gli organizzatori declinano ogni responsabilità.
Si ringraziano i proprietari dei luoghi da visitare per la loro grande disponibilità.
Chi vuole può pranzare presso la tenuta Giudici, dove verranno parcheggiate le macchine. 


Gli Amici del Rio, AnagniArte, La Via dei Fiori, AnagniScuolaFutura   

               


mercoledì 20 giugno 2018

Storia degli ultimi 10 anni dell'ospedale di Anagni

"Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo" (P. Levi)

I politici non sono tutti uguali, alcuni possono contribuire a creare altri a distruggere.  La dimostrazione di questo l'abbiamo avuto proprio nel caso della chiusura del nostro ospedale.
Il piano regionale del 2009 prevedeva la costruzione nel nostro territorio di un nuovo grande ospedale (vedi allegato), insieme ad altri tre in diverse aree della Regione. Con la presidenza Polverini (2010), l'ospedale di Anagni è stato rimosso, nonostante il capogruppo di maggioranza fosse anagnino.

Manifestazione a Frosinone, dicembre 2010


La Polverini decide la chiusura di 24 ospedali, tra cui quello di Anagni


Il successore della Polverini, Zingaretti, nella gestione del territorio si è affidato essenzialmente ai potentati politici locali, che hanno fatto prevalere i loro interessi politico-campanilistici sulla grave emergenza sanitaria del nostro territorio, dove si registra un' alta incidenza di Tumori.
Nei decreti del 2017 di programmazione regionale in materia sanitaria quest'area SIN (Sito di Interesse Nazionale) non viene per nulla menzionata.
Il Comune di Anagni (giunta Noto)  ha aspettato la chiusura dell'ospedale (novembre 2012) per affiancarsi al ricorso dei cittadini fatto più di un anno e mezzo prima. Il TAR  ha respinto il ricorso per vizi di forma e anche perché non promosso dall'amministrazione comunale. 

Cronistoria ospedale

2007 ottobre - Viene sottoscritto dalla Regione Lazio (PD Marrazzo), dal Comune di Anagni (Noto) ecc. il Protocollo d’intesa per la costruzione del nuovo ospedale di Anagni non lontano da casello autostradale.


2008 maggio - Chiusura reparto ostetricia e ginecologia dell'ospedale di Anagni. Il consigliere regionale Fiorito ed altri minacciarono di incatenarsi al cancello dell'ospedale al grido "voglio nascere anagnino".

http://www.ilgiornalino.net/component/content/article/437-anagni-chiuso-il-reparto-di-ostetricia.html

2009 luglio - La Regione Lazio (Marrazzo) presenta il piano di riordino sanitario (vedi allegato), che prevede quattro grandi nuovi ospedali Castelli, Anagni,  Golfo e Monterotondo al posto di vecchi nosocomi. La serietà del piano è dimostrata dalla realizzazione dell'ospedale dei Castelli  

2010 - Elezioni regionali vinte dalla Polverini (Centro-Destra), grazie ai voti delle province l'anagnino Franco Fiorito, tra i più votati, viene eletto capogruppo della maggioranza.


2010 settembre - La giunta regionale con il decreto 80  decide la chiusura di 24 ospedali in tutta la Regione, tra cui quello di Anagni, che serviva un territorio di 80.000 abitanti. Quindi non solo non si realizza il nuovo ospedale, ma si chiude anche quello esistente. L'ospedale di Alatri, che doveva soccombere nel piano del 2009, diventa il punto di riferimento del distretto Nord della provincia. 

Sui motivi logistici del piano 2009 sono prevalse considerazioni clientelari e campanilistiche. Anagni ha  TAV, Autostrada, Ferrovia, Superstrada e Industrie tra cui 7 a rischio esplosivo (Seveso bis) ed è tra le 44 aree più inquinate d'Italia (SIN). Alatri non ha nulla di tutto questo e in più è a 14 Km da Frosinone.

2011 - Data la mancanza di azioni concrete da parte dell'amministrazione si costituisce il Comitato di cittadini «Salviamo l'ospedale di Anagni» che promuove un ricorso con l'avv. Simone dal Pozzo.

2011 maggio - Il TAR respinge il ricorso.
2011 agosto - Il Consiglio di Stato con ordinanza n. 3629/2011 stabilisce che l'Ospedale di Anagni non deve essere chiuso per non recare danno alla sua numerosa utenza, che sarebbe costretta a recarsi fuori Regione.
http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2014/01/sos-dallospedale-di-anagni-lettera-al.html

2011  - Interrogazioni regionali di Tedeschi IDV, Scalia PD, Nieri SEL.


2012, 1 giugno - Chiusura di Ortopedia da parte dell'ASL/FR (Prot. 620/DG) in violazione dell'ordinanza del Consiglio di Stato e conseguente ricorso al TAR del Comitato. L'amministrazione Noto (vicesindaco Natalia) non promuove alcun ricorso, né sostiene quello del Comitato.

2012, 19 luglio - Il TAR ordina la riapertura di Ortopedia entro il 16 settembre. Riapertura mai avvenuta. Quindi l'ASL/FR non ha rispettato la sentenza del TAR.
2012, 2 novembre - L'amministrazione comunale, che fino ad ora, nonostante due sentenze favorevoli, non ha preso iniziative, decide di appoggiare (ad adiuvandum), con un proprio legale, il ricorso del Comitato.
Vicano, Buschini, De Angelis ed altri
2012, 5 novembre - L'ospedale viene chiuso "temporaneamente", per "motivi di sicurezza" dall'ASL/FR con un documento poco chiaro e senza allegati. Nessun ordine al riguardo era partito dalla Regione. In quel momento reggente dell'ASL era Mauro Vicano (area De Angelis-Buschini) poiché il direttore Mirabella era gravemente malato. 
Da qualche settimana in Regione era caduta la giunta Polverini ed era subentrato il commissario Bondi. Forse questo cambiamento ha accelerato la chiusura dell'ospedale di Anagni, nonostante fosse ancora in vigore l'ordinanza a suo favore, emessa dal Consiglio di Stato.
La ASL/FR è passata velocemente da un' influenza politica di destra a una di sinistra.
Dei 24 ospedali del Lazio, di cui 8 della provincia di Frosinone,  che dovevano essere chiusi in base al decreto Polverini (80/2010)  circa un terzo è stato riaperto o mai chiuso (per es. Monterotondo, Subiaco, Anzio,  Bracciano, Amatrice, Acquapendente). Nessuno comunque nella nostra provincia.

Febbraio 2013 - Con Zingaretti, nuovo Presidente della Regione Lazio, l'atteggiamento disinteressato verso questo territorio non cambia. Come la Polverini e a differenza di Marazzo, non cerca di far sentire l'autorità e indipendenza della Regione ma si affida ai potentati locali, che curano essenzialmente gli interessi del loro paesello e della loro clientela politica. 


2013, agosto - Interrogazione regionale del M5S
http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2013/08/anagni-ospedale-interrogazione-del.html

2014 febbraio - Il TAR con sentenza n.1426/2014 ha respinto il ricorso per vizi di forma e anche perché non promosso dall'amministrazione comunale.

TAR, sentenza n.1426/2014 (parte)

2017 - Zingaretti, nonostante in precedenza avesse riaperto alcuni ospedali chiusi dalla Polverini, nei decreti di programmazione regionale 257-291 del 2017 non ha speso una sola parola per l'emergenza sanitaria e ambientale di questo territorio, un' area SIN con gravi patologie tumorali, industrie a rischio esplosivo, TAV, A1 ecc.

2018 - L'ASL/FR chiude il PPI nell'estate del 2018, nonostante  il parere contrario della Commissione Sanità Regionale. Il Punto di Primo Intervento (PPI) di Anagni infatti non era incluso nel DCA 257/2017 di Zingaretti. Alla fine i PPI nell'elenco del DCA non sono stati chiusi e l'unico ad essere stato chiuso è stato quello di Anagni. L'assessore D'Amato aveva promesso di farlo riaprire al più presto: cosa che non è avvenuta. Così è stato dato un ulteriore colpo alla rete delle emergenze con conseguente aggravio dei Pronto Soccorso di Frosinone e Colleferro. Anche in questo caso l'amministrazione del neo sindaco Natalia, che aveva fatto dell'ospedale il cavallo di battaglia della sua campagna elettorale, pur promuovendo un ricorso, non si è opposto con forza.
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In conclusione l’ASL/FR è stata determinante in passato sia per la chiusura dell’ospedale sia per quella del Punto di Primo Intervento (PPI), grazie anche al silenzio delle amministrazioni di allora. Le motivazioni sono molto probabilmente di natura politico-campanilistica. In questo modo si è depotenziata l’intera Sanità della provincia. Altre ASL (Roma, Viterbo) hanno impedito la chiusura dei loro ospedali prevista dal decreto 80 (Polverini).

Carlo Ribaudo (Comitato Salviamo l’Ospedale di Anagni)


Piano di programmazione sanitaria regionale 2009 

lunedì 18 giugno 2018

Ospedale di Anagni sotto attacco continuo

Riceviamo e pubblichiamo. 
Domani Martedì 19 Giugno alle ore 18,30 presso l’Hotel Colaiaco in via Anticolana ad Anagni, il sindaco di Sgurgola Corsi, unitamente con il Consigliere Regionale Sergio Pirozzi Presidente della XII Commissione, ha organizzato una conferenza stampa per rendere pubblica l’iniziativa di denunciare la ASL di Frosinone e la Regione Lazio per non avere dato risposta a quello richiesto dal sindaco in allegato e da ultimo la  decisione  di chiudere il Punto di Primo Intervento e sostituirlo con il PAT, già dal 1 Luglio p.v.
Considerata l’importanza dell'argomento,  si invitano tutti i Comitati in difesa dell’Ospedale di Anagni, i Medici Ospedalieri e di Base, i Sindaci del Distretto ASL di Anagni, i Candidati Sindaci di Anagni e tutti i Cittadini a partecipare. 

sabato 16 giugno 2018

Anagni in una stampa del 1749, dove è visibile la grande scalinata demolita nel 1839

Il panorama di Anagni risale al 1749, come indicato, e proviene dalla stamperia di S.Michele in Roma. Il Settecento rappresenta per la nostra città un periodo di rinascita edilizia. Nella stampa si può riconoscere l'enorme scalinata, demolita nel 1839, che partiva dal loggiato della cattedrale e terminava nell'attuale piazza Innocenzo III. Notare i campanili della cattedrale e di S. Andrea sormontati da cuspidi piramidali. CR
http://anagniarte.blogspot.com/2013/07/anagni-in-una-stampa-del-1749-dove-e.html

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venerdì 15 giugno 2018

Il dossier completo, del Tribunale del Malato, sulla Sanità nella provincia di Frosinone

Nella zona centronord (come si legge nel dossier pag. 4), per una popolazione di circa 300mila cittadini, ci dovrebbero essere a disposizione 900 posti letto (3 per 1000). Il presidio ospedaliero di Frosinone-Alatri ne conta invece 465. C’è un vuoto di oltre 400 posti letto, venutosi a creare sopratutto a seguito della chiusura dell'ospedale di Anagni.


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Articolo preso da: "Frosinone Bella e Brutta" (Blog)  https://frosinonebellaebrutta.blogspot.com/p/asl-fr-traccia-per-unipotesi-di-lavoro.html


ASL FR: Traccia per un'ipotesi di organizzazione sanitaria democratica partecipata

Ipotesi studiata, approfondita e redatta dal Tribunale del Malato di Cittadinanza attiva, illustrata e discussa nell'incontro di lunedì 11 giugno 2018, presso "L'INGRESSO DELLA SALA CONFERENZE DELLA ASL DI Frosinone". Un androne con qualche sedia a disposizione dei partecipanti dà già una fotografia di come siamo messi bene a livello di democrazia partecipata con certe istituzioni.....
Di seguito il dossier di 8 pagine ed a seguire i video realizzati in diretta sul gruppo facebook di Frosinone Bella e Brutta (Blog).
"VI INVITO A LEGGERE CON CALMA TUTTO IL DOSSIER E RIFLETTERE PROFONDAMENTE SUI GRAVI E PERICOLOSI ATTEGGIAMENTI CHE SONO IN ESSERE NELLA NOSTRA SANITÀ TERRITORIALE. POI, VI INVITO A MEDITARE E PARTECIPARE A QUESTE IMPORTANTI INIZIATIVE DELLE ASSOCIAZIONI A DIFESA DEI CITTADINI E DEL TERRITORIO".


Il DOSSIER







IMPORTANTE CONCLUSIONE

martedì 5 giugno 2018

Anagni - Vico Moricino

Già il nome del luogo Vicus (villaggio) ricorda la presenza di un importante insediamento antico. La comunità era fiorente e numerosa in particolare nel periodo romano, come testimonia anche la presenza di Catacombe (IV secolo). 
La caduta di Roma e le invasioni barbariche causarono lo spopolamento della contrada. Secondo la tradizione gli abitanti di Vico alla ricerca di un luogo più sicuro fondarono il vicinissimo paese di Acuto. Entrambe le comunità dipendevano dalla Cattedrale di Anagni.
La sommità del colle di Vico fu fortificato, su rovine romane, dal vescovo Pietro (XI secolo). 
Oggi uno degli antichi edifici utilizzato nei secoli scorsi come granaio è stato riadattato nel bel agriturismo Vico Moricino





Sullo stesso colle è presente anche un elegante edificio, anni trenta, costruito dall'architetto Calza Bini, lo stesso che costruì il Convitto Principe di Piemonte ad Anagni, ammirato per la sua architettura. CR




http://anagniarte.blogspot.com/2014/04/anagni-sotto-i-piedi-le-catacombe-di.html

http://www.tripadvisor.it/Tourism-g1081282-Anagni_Province_of_Frosinone_Lazio-Vacations.html

sabato 2 giugno 2018

Incontro con i candidati sindaci. Comunicato delle Associazioni e dei Comitati


Il dibattito che si è svolto  ieri pomeriggio, nella Sala della Ragione del Comune, tra i candidati alla  carica di Sindaco di Anagni, nelle  elezioni amministrative del prossimo 10 giugno ha permesso a ciascuno di loro di confrontarsi con gli altri su alcuni punti particolarmente significativi delle  loro proposte programmatiche.
Le  Associazioni e i Comitati  hanno  organizzato l’ iniziativa con il chiaro obiettivo che essa  fosse,per tutti i cittadini/elettori  l’ occasione per capire  le  ragioni per cui   “dovremmo  votarli”.
Di fronte ad una  Sala  gremita, il moderatore  Paolo Carnevale ha condotto  con misura ed  equilibrio lo svolgimento del confronto.  In apertura ciascun candidato ha illustrato brevemente la propria proposta elettorale, quindi  ad ognuno sono stati presentati , in successione, tre gruppi di domande, incentrate  su alcuni temi cruciali per la  città e il territorio : Ambiente, Salute, Centro Storico.
 Le risposte  avevano tempi  stabiliti  e seguivano una  modalità di alternanza nell’ ordine degli interventi.
Sono poi  seguiti  alcuni interessanti  interventi dal pubblico e un giro conclusivo per permettere ad ogni candidato di formulare un breve  appello al voto, rivolto a tutti i cittadini.
Il ricco e  articolato  dibattito ha così permesso di conoscere le posizioni di ciascuno riguardanti temi per nulla  “leggeri “ in quanto carichi di prevedibili,  pesanti responsabilità alle  quali il prossimo sindaco sarà chiamato a rispondere di fronte ai cittadini. Essi non si sono sottratti neanche  alle  domande “ scomode “ e, pur con qualche spunto polemico,  è prevalsa una  dialettica politica che ha  animato quasi tre ore di discussione
Tutti  i candidati, anche se  con diverse  sfumature, hanno affermato la  necessità di migliorare la qualità della  vita  degli anagnini, con iniziative quali vigilanza e tutela dell’ambiente, con controlli e opposizioni alle vecchie  e  nuove fonti di inquinamento. Per la ex Polveriera è stato espresso un consenso comune verso la  definizione di “ area non industriale” da valorizzare  al servizio dei cittadini. Quanto alla  questione  Ospedale è emersa la volontà di impegnarsi per difendere il Diritto alla Salute, riconosciuto dalla  Costituzione,  e di  proseguire nel coinvolgimento dei sindaci dei comuni limitrofi per una forte  richiesta del Pronto Soccorso che garantisca  un’ assistenza  di base irrinunciabile. Per il Centro Storico, si è fatto riferimento principalmente alla  necessità di migliorare l’ offerta  turistica, con progetti dai contorni incerti che  andranno, indubbiamente  precisati.
Occorre  ancora sottolineare il ruolo del moderatore che  ha sempre ricondotto il dibattito nel solco di una discussione civile e rispettosa delle  reciproche posizioni politiche davanti ad una platea  molto attenta e partecipe.
Pertanto le  Associazioni e  i Comitati ringraziano i candidati : Viviana Cacciatori, Nello  Di  Giulio, Fernando Fioramonti, Maria La Pastina, Daniele Natalia, Sandra Tagliaboschi, Daniele Tasca per aver accettato l’ invito al confronto, l’ ottimo  moderatore e, doverosamente, il  Commissario Prefettizio dott. Massimo Di Donato per aver autorizzato lo svolgimento dell’ incontro nella  Sala della Ragione.
Le associazioni e i Comitati avvertono anche la  necessità di richiamare tutti i candidati, una volta eletti, nella  maggioranza   o all’ opposizione,  ad impegnarsi  fattivamente  per gli obiettivi  virtuosi dichiarati e confermano il loro impegno, nell’ ambito del loro ruolo, a dare vita concretamente  alle  forme  della  democrazia  partecipata.

Diritto alla Salute,  Anagni  Viva,  Comitato Osteria della  Fontana,  Anagni Scuola Futura, Raggio verde,  LegAmbiente Circolo di Anagni,  Comitato Residenti Colleferro, Re.Tu.Va.Sa.,  Comitato S. Bartolomeo