mercoledì 28 febbraio 2018

Il 28 febbraio 2011: nasceva il Comitato «Salviamo l'ospedale di Anagni»

Il 28 febbraio 2011 fu posta  la prima pietra del Comitato «Salviamo l'ospedale di Anagni», che ha rappresentato, sopratutto con il suo ricorso, fatto da cittadini, l'unica risposta concreta che questa città ha dato per la difesa del suo ospedale. In altre realtà, invece, la battaglia per la difesa dei nosocomi è stata portata avanti dalle amministrazioni e in alcuni casi dai partiti di opposizione.
In quel periodo era tanta la rabbia nel vedere che di fronte alla prospettata chiusura dell'ospedale c'era solo rassegnazione, pur essendoci in Regione Fiorito capogruppo del partito di maggioranza, lo stesso che amministrava la città. Il Comitato nacque a conclusione di una lunga discussione sulle pagine del blog AnagniCaputMundi: http://anagnicaputmundi.blogspot.it/2011/02/ospedale-opposizione-compatta-la.html, originata da una mia proposta in seguito alla lettera inviata dai gruppi di opposizione locale al presidente della Regione Polverini.
In seguito a contatti avuti dal sottoscritto con i comitati di Bracciano e Pontecorvo,  si concretizzò la decisione di ricorrere alle vie legali. Nel corso della discussione venne fuori anche il nome di colui che sarebbe stato il nostro avvocato, Simone Dal Pozzo. La prima riunione avvenne il 16 marzo 2011.
Il Comitato è nato con i 14 firmatari del documento ed altri simpatizzanti, con lo scopo di presentare un ricorso al TAR del Lazio. Al Comitato hanno aderito liberi cittadini, sindacati e  associazioni. tra cui la Das che ha rappresentato una parte importante.  Dei partiti politici, l'unico a offrire un sostegno con la raccolta di firme è stato il PD.
Dati i tempi strettissimi, uno dei principali problemi fu la raccolta dei fondi, a carico essenzialmente del Comitato. Determinante fu l'azione capillare, per la sottoscrizione, di alcuni componenti che con gli altoparlanti (montati sulla mia auto),  percorsero le vie della città e del territorio. Per risparmiare tempo e spese si decise di appoggiare il ricavato sul conto già esistente della DAS.
Il ricorso fu respinto dal TAR (maggio 2011), ma fu accolto dal Consiglio di Stato con sentenza del 26 agosto 2011. Solo l'anno successivo (novembre 2012),  l'amministrazione comunale, che fino ad allora non aveva preso  iniziative, decise di appoggiare (ad adiuvandum), con un proprio legale, il ricorso del Comitato.
L'ospedale fu chiuso, dall'ASL/FR, in modo poco chiaro nel novembre 2012 e il TAR con sentenza n.1426/2014 ha respinto il ricorso per vizi di forma e perché non promosso dall'amministrazione comunale. Il Comitato comunque si è opposto a tale sentenza e continua la sua via legale.
Con il senno del poi è stato un errore  non creare subito, all'interno del Comitato, un organo direttivo basato sul reale impegno pratico (sottoscrizioni) e teorico; questo ha determinato grande confusione e frammentazione, dando spazio a persone che hanno cercato di trarne vantaggio per fini personali.
Io speravo che  il ricorso fosse non il fine ma un mezzo per scuotere e risvegliare le coscienze e riavviare un processo di partecipazione dal basso alla vita sociale. Purtroppo sono stato in buona parte un illuso; mi resta però l'esperienza positiva dell'incontro con tanta cittadini del territorio.
Questa iniziativa, pur  con tutte le difficoltà esterne e interne, resta comunque un momento importante di partecipazione collettiva.
Mi auguro che la lotta per l'ospedale continui e che la base si allarghi sempre di più. Carlo Ribaudo

http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2012/11/anagni-nell-invitare-la-citta-un.html


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