giovedì 30 luglio 2020

Il turismo di prossimità è stato fatto ad Anagni prima del Covid

- Nel 2017, insieme altre associazioni, si è fatto conoscere il Rio, nei suoi aspetti naturalistici-geologici, a diverse centinaia di persone.
- Nel 2018-19, Carlo Ribaudo insieme a Vittorio Proia, hanno promosso visite guidate in luoghi interessanti e poco conosciuti del Centro storico di Anagni e soprattutto nel territorio (Catacombe, Villa Magna, Torre del Piano ecc.).

Le visite a Villamagna sono state rese possibili grazie alla grande disponibilità del proprietario Rodolfo Cesaritti.
-----------------------------------------------------------------------------------------------

Anagni - Escursione a Villa Magna, 28 aprile 2019
Grande partecipazione all'escursione a Villa Magna del 28 aprile 2019, organizzata dalla Via dei Fiori (Vittorio Proia) e AnagniArte, in collaborazione con il Circolo Legambiente Anagni.
La visita ha affrontato l'aspetto storico-archeologico,  con particolare riferimento alla produzione vitinicola di Villa Magna e alle feste del vino nell'antica Roma (Carlo Ribaudo), e l'aspetto della flora spontanea di questa area (Bruno Petriglia). Un grazie a tutti i partecipanti e al proprietario della tenuta, sig. Rodolfo Cesaritti, per l'ospitalità e per le informazioni fornite.Con queste escursioni vogliamo richiamare l'attenzione sulle tante bellezze del nostro territorio spesso dimenticate e poco valorizzate.










Foto Carlo Ribaudo


https://anagniarte.blogspot.com/2018/10/anagni-escursione-villa-magna-14.html



martedì 21 luglio 2020

Anagni Astro, 11-7-2020 - La cometa NEOWISE sorge dietro Acuto (FR)

Ripresa fatta con una Canon 550D + obiettivo Sonnar Jena 180mm a F.3.0, 800iso, posa di 5 sec.   Foto di Carlo Ribaudo
Questa cometa tornerà tra circa 7000 anni.


 



venerdì 17 luglio 2020

Anagni - La salvaguardia del patrimonio artistico: strada obbligata per il futuro (2015)

Via Dante - Vecchio e nuovo, non sempre convivono felicemente
Via Dante: portali senza regole



Se vogliamo una città che attragga i visitatori le dobbiamo mettere il vestito buono.
La salvaguardia del patrimonio artistico non è mai stata nel DNA anagnino in quanto, nel passato, l'industrializzazione piovuta dall'alto ha portato reddito rendendo non necessaria la valorizzazione della nostra bella città a fini turistici. Inoltre alla ricerca di facile consenso elettorale si sono chiusi troppo spesso entrambi gli occhi davanti ai piccoli e grandi abusi edilizi.  
Basta fare un giro, per esempio, a Boville Ernica e a Pico per capire che cosa significa essere uno dei primi 100 borghi d' Italia. 
Queste foto di Anagni documentano esempi, anche recenti, di interventi inappropriati in alcune zone più caratteristiche (via Dante, Bersò ecc..). Naturalmente non si vogliono colpevolizzare gli abitanti di questi edifici.
Anche le bellezze storico-naturalastiche di cui è ricco il nostro territorio sono quasi sempre abbandonate a se stesse e poco valorizzate.
Ora è necessario che non solo l'amministrazione ma tutta la città percorrano la strada della riqualificazione del centro storico e del territorio, il che richiede un profondo cambiamento culturale. Carlo Ribaudo

https://anagniscuolafutura.blogspot.com/2015/04/anagni-la-salvaguardia-del-patrimonio.html
 

Bersò,  prima (sopra) e dopo. 

Piano Paesaggistico Regionale, Anagni (Zona vincolata)

http://anagniarte.blogspot.it/2013/06/anagni-sotto-i-piedi-contrada-di-piscina.html



giovedì 9 luglio 2020

Anagni ospedale – La storia insegna a non ripetere gli stessi errori


Nell’intervista ad Alessioporcu il sindaco Natalia annuncia dura battaglia per l’ospedale e chiede di sostenerla. La storia ha dimostrato che l’unica concreta iniziativa per impedire la chiusura dell’ospedale di Anagni fu, nel 2011, il ricorso al TAR promosso e autofinanziato dal comitato cittadino “Salviamo l’ospedale di Anagni”. L’amministrazione di allora, non lontana da quella attuale, non solo non promosse il ricorso, a differenza di tutti gli altri comuni italiani, ma neppure lo sostenne, compromettendone il risultato finale. Lo dimostra chiaramente la sentenza del TAR (n.1426/2014) che ha respinto il ricorso per vizi di forma e anche perché non promosso dall'amministrazione comunale: “… A diversa conclusione si sarebbe potuti pervenire se a proporre ricorso fosse stato il Comune di Anagni, ente esponenziale degli interessi dei soggetti che nello stesso risiedono, il quale sarebbe stato legittimato ad adire il giudice amministrativo perché verificasse la legittimità dei decreti commissariali che hanno disposto la riconversione dell’Ospedale sito nel proprio ambito territoriale. Nella specie non solo il Comune non ha proposto ricorso, come avrebbe dovuto fare se avesse considerato i decreti commissariali illegittimi, ma ha deciso di intervenire in giudizio (unitamente ai Comuni di Acuto, Filettino, Paliano, Piglio, Serrone, Sgurgola e Trevi nel Lazio) con atto ad adiuvandum (la cui ammissibilità non è necessario verificare, stante l’inammissibilità del ricorso) depositato solo il 2 novembre 2012, e dunque più di un anno dopo …”
Manifestazione a Frosinone, dicembre 2010

Nell’estate 2012, quando a favore dell’ospedale di Anagni c’erano una sentenza del Tar e un’ordinanza del Consiglio di Stato, l’ASL/FR chiuse il reparto di Ortopedia. Nemmeno allora l’Amministrazione comunale intervenne e lasciò che fosse il Comitato a presentare un nuovo ricorso al TAR e un esposto ai Carabinieri.

Ultimo episodio la chiusura del PPI da parte della ASL/FR nel 2018. Nel decreto regionale il PPI di Anagni non era incluso tra quelli da chiudere, eppure fu l’unico a essere chiuso. Anche in questo caso solo proteste formali, ma ad esempio nessuna denuncia ai Carabinieri per interruzione di pubblico servizio.
La politica sanitaria dell’ASL/FR è spesso influenzata da interessi locali. Solo l’unione dei sindaci dell’area nord e azioni concrete potranno ottenere dei risultati. Quando la difesa dell’ospedale non servirà solo per le campagne elettorali e si passerà dalle parole ai fatti non mancherà al sindaco il sostegno di tutti i cittadini.
Carlo Ribaudo  (Comitato Salviamo l’Ospedale di Anagni)
http://anagniscuolafutura.blogspot.com/2018/06/storia-degli-ultimi-10-anni.html
  
N.B. Nell’intervista si parla dei decreti Polverini che stabilirono la chiusura dell’ospedale. Si dimentica di dire che nel consiglio regionale, come capogruppo del partito di maggioranza, sedeva Franco Fiorito, di cui nell’intervista si tessono le lodi. Non risulta che Fiorito si sia impegnato per impedire la chiusura dell’ospedale. E questo per un vero anagnino è la ferita più che resterà aperta per sempre.