lunedì 27 marzo 2017

Anagni - Il Comune conferma il parere negativo sul termovalorizzatore Marangoni

Nella Conferenza dei Servizi prevista domani mattina – martedì 28 marzo 2017 – alla Regione Lazio, il Comune di Anagni confermerà il parere negativo sulla riattivazione dell'impianto di termovalorizzazione e recupero energetico da Cdr di via Anticolana, di proprietà della società Marangoni.
Un parere negativo già espresso lo scorso novembre quando il Comune di Anagni ha depositato le motivazioni della sua posizione, attinenti soprattutto alla compromessa situazione ambientale del territorio.
 Manifestazione contro il car fluff (Marangoni), 2010. CR 
Nelle osservazioni già presentate dal Comune di Anagni, infatti, con riferimento agli impatti negativi che l'impianto avrebbe sulla qualità dell'aria e sulla potenziale contaminazione dei suoli, è stato evidenziato che il sito Marangoni è ricompreso all'interno della perimetrazione del Sin (sito di interesse nazionale) “Bacino del Fiume Sacco” che è in attesa di bonifica. Inoltre, il Comune ha ricordato i dati preoccupanti forniti da una indagine della Procura della Repubblica di Frosinone sulla qualità dell'aria che coinvolge in pieno il territorio anagnino, in base alla quale l'amministrazione comunale si sta attivando con azioni riparatorie.

Ed ancora, il Comune di Anagni ha segnalato l'incidente avvenuto nel 2009 del termocombustore a seguito del quale è stato necessario emettere ordinanze relative a divieto di consumo e commercializzazione, nell'area limitrofa all'impianto, di prodotti alimentari come frutta, verdura, uova, pollame ecc.
Tra le osservazioni, anche un riferimento ad una relazione di Arpa del 2015 che ha rilevato presenza di inquinanti nel territorio dopo episodi di malfunzionamento dell'impianto, ritenuto “una delle possibili cause della contaminazione dei suoli da tali sostanze”, come ha scritto Arpa nella relazione.
Nella Conferenza dei Servizi di domani il parere negativo del Comune di Anagni sarà integrato con ulteriori dati tecnici.
Nell'incontro di novembre, il sindaco Fausto Bassetta aveva anche sollevato un aspetto “morale” della vicenda, definendo “inaccettabile” che ad Anagni la società Marangoni voglia lasciare un termovalorizzatore dopo aver chiuso l'attività produttiva che dava lavoro a circa 500 dipendenti.

sabato 25 marzo 2017

Territorio compatto contro rinnovo inceneritore pneumatici ad Anagni: la Regione rifletta

Comunicato Stampa Congiunto
Territorio compatto contro rinnovo inceneritore pneumatici ad Anagni: la Regione rifletta.

Martedi 28 marzo alle ore 10.30 si terrà, presso l’Area Rifiuti della Regio Lazio, la Conferenza dei Servizi decisoria che dovrà esprimersi sul rinnovo dell’autorizzazione alla Marangoni Spa all’incenerimento di pneumatici, presso l’impianto sito in Anagni, in via Anticolana.

I Comitati cittadini e le Associazioni della Valle del Sacco, hanno già espresso le loro contrarietà all’autorizzazione attraverso osservazioni inviate agli uffici competenti della Regione Lazio.

Un parere negativo è stato chiaramente espresso e argomentato dal Comune di Anagni.

L’eventuale scelta indirizzata alla riattivazione dell’impianto sarebbe in netto conflitto con la grave realtà ambientale della Valle del Sacco, in particolare del territorio di Anagni, emersa anche nell’ultima affollata conferenza tenutasi sabato 18 scorso presso il locale Palazzetto dello Sport, nella quale sono stati presentati, dall’Ordine dei medici di famiglia della Provincia, i dati relativi al drammatico stato di salute della popolazione locale determinato dall’inquinamento della matrici ambientali.

È stata ricordata inoltre la straordinaria concentrazione di impianti di trattamento di rifiuti presenti nella Valle del Sacco, in particolare tra Colleferro e Morolo, con epicentro Anagni (si veda in allegato la lunga lista, non del tutto completa). L’inceneritore di pneumatici della Marangoni Tyre ha rappresentato e potrebbe nuovamente rappresentare una delle principali fonti di emissione, ed è sito in un’area, com’è noto, già contaminata da diossine e PCB, per non parlare del contesto generale dell’intero Sito di Bonifica Nazionale della Valle del Sacco.
È quindi inaccettabile un eventuale parere positivo, pur con prescrizioni, della Regione Lazio, ad una fonte potenzialmente inquinante di prima grandezza.

Il territorio si muove compatto contro questa eventualità. Oltre ai Medici di famiglia e al Sindaco, la sostiene il Vescovo di Anagni, Lorenzo Loppa, che ha annunciato la propria presenza in Regione il 28 marzo.

Questa coesione civica, sanitaria, ambientale e spirituale dovrebbe far riflettere non solo i tecnici della Regione Lazio, che valuteranno una mole impressionante di motivazioni tecniche e ambientali ostative al rilascio dell’autorizzazione, ma anche i rappresentanti politici al governo della Regione.

Confidiamo che all’assessore regionale all’ambiente Buschini sia chiaro che per risolvere i problemi ambientali del territorio non è affatto sufficiente istituire un Centro di sorveglianza e ricerca epidemiologica presso l’ospedale di Anagni, iniziativa pur interessante e apprezzabile. Se parallelamente non si effettua una moratoria degli impianti ad alto impatto ambientale, specie di trattamento di rifiuti, in iter autorizzativo, si avrebbe la beffa che tale centro monitorerebbe le future patologie da essi provocati.

ANAGNI VIVA - RETUVASA - COMITATO OSTERIA DELLA FONTANA.     Anagni (FR), 25.03.17



martedì 21 marzo 2017

Anagni Ospedale - Apparecchiatura all’avanguardia per prevenzione del tumore al seno

Una buona notizia per la prevenzione nel nostro territorio di uno dei tumori più frequenti. Il fatto che questa macchina sia stata acquistata con fondi privati la dice lunga sulla considerazione in cui è tenuta la Sanità di questo territorio. La Regione che nel 2009 prevedeva ad Anagni un nuovo ospedale si ritrova ad operare oggi solo scelte, frutto di pressioni politiche.
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Comunicato del 21 marzo 2017
Il  Comitato “ Salviamo l’ Ospedale di Anagni “ informa che dal 18 al 26 marzo si svolge la Settimana Nazionale  della  Prevenzione Oncologica, istituita dalla  LiLT (Lega  Italiana per la lotta contro i tumori www.legatumori.it).

Al tema della  prevenzione il Comitato ha  rivolto sempre particolare attenzione e la  DAS  ha più volte organizzato importanti iniziative in proposito.


Per tale motivo  ora si vuole portare a conoscenza di tutti i cittadini  che l’Ospedale di Anagni disporrà a breve, di una apparecchiatura all'avanguardia per la  prevenzione del cancro alla mammella, grazie all’acquisto realizzato da BancAnagni, al quale ha contribuito anche il Comune, oltre che i cittadini stessi. 


Sottolineiamo quanto sia  straordinaria questa  opportunità,  per realizzare presso l’ Ospedale un Centro di Prevenzione rivolto a tutto il territorio della  provincia, e non solo, per restituire  alla  salute la centralità dovuta e creare concrete  possibilità di occupazione. Obiettivi ai quali non è pensabile che le istituzioni possano restare indifferenti.

COMITATO  “ SALVIAMO L’ OSPEDALE DI  ANAGNI ”  – Anagni  21 marzo   2017

Per informazioni:  mail:info@dirittoallasalute.com.  telefonare al  n.:  3930723990.

 Per aggiornamenti: www.anagniviva.org - www.dirittoallasalute.com -  http://anagniscuolafutura.blogspot.it/                                  

lunedì 20 marzo 2017

Anagni Ospedale - Lettera dei Comitati al Sindaco di Anagni

Al Sig. Sindaco del Comune di Anagni
Nella  riunione di venerdì   10 marzo u.s. , presso  la sede di Anagni  Viva, i rappresentanti  dei  comitati a difesa  dell’Ospedale di Anagni , i cittadini intervenuti , insieme al Consigliere dott. Fabio Roiati, al dott. Massimo  Natalia,   hanno approvato  all’ unanimità il seguente documento:
La situazione  dell’ Ospedale di  Anagni  è allarmante. Quanto  finora è rimasto  in funzione per  fornire ai cittadini un servizio ai limiti minimi dell’ assistenza di base   rischia la chiusura.
La quotidiana  destinazione  dei rimanenti spazi disponibili  alla realizzazione del Distretto  sanitario territoriale  sottrae a quello che rimane dei servizi dell’ Ospedale le ultime  risorse.
Si  pongono, pertanto, al Sindaco di Anagni e agli altri sindaci , due richieste  precise :
1)    Di incontrare urgentemente il  Commissario  Macchitella  per chiedere chi dovrà coordinare la organizzazione di quanto riportato sull’ atto aziendale, per l’ospedale di Anagni, che viene giornalmente disconosciuto,  in quanto non si è  ancora realizzato nulla di quanto riportato nell' atto stesso.
2)    Il Sindaco di  Anagni e i Sindaci del territorio devono presentare al  presidente  Zingaretti  la  delibera  votata otto mesi fa, nella  quale si espone la  situazione di estrema difficoltà,  con urgenza ad intervenire, della  Sanità di Anagni e degli otto  Comuni  limitrofi.
I Comitati e i  cittadini aspettano di ricevere   risposte, non equivoche, dai Sindaci e da tutti i rappresentanti politici del territorio, in sede provinciale, regionale e  nazionale, in un’ Assemblea  pubblica, convocata
per il  7 aprile prossimo, nella  Sala della Ragione  del Comune di Anagni, alle  ore  17.30. 
Gli amministratori e gli esponenti politici  saranno invitati personalmente  a  partecipare  e ad esprimere con chiarezza  la fattibilità del loro impegno, per risolvere una  emergenza sanitaria  lesiva del fondamentale Diritto alla Salute e dei  più elementari  diritti all’assistenza dei cittadini di Anagni  e dei comuni  limitrofi".


Comitato «Salviamo l’Ospedale di Anagni ” - Comitato Emergenza Sanitaria «CO.E.SA»

lunedì 13 marzo 2017

Anagni - Comunicato a difesa dell'Ospedale di Anagni. Assemblea pubblica il 7 aprile 2017

Ai Sindaci del Comune di Anagni e dei Comuni limitrofi

Nella  riunione di venerdì 10 marzo u.s., presso  la sede di Anagni  Viva, i rappresentanti  dei  Comitati a difesa  dell’Ospedale di Anagni, i cittadini intervenuti anche in rappresentanza di Piglio e Paliano, insieme al Consigliere dott. Fabio Roiati, al dott. Massimo Natalia, hanno approvato  all’unanimità il seguente documento:

La situazione  dell’ Ospedale di Anagni è allarmante. Quanto  finora è rimasto  in funzione per  fornire ai cittadini un servizio ai limiti minimi dell’ assistenza di base rischia la chiusura.
La quotidiana  destinazione  dei rimanenti spazi disponibili  alla realizzazione del Distretto  sanitario territoriale  sottrae a quello che rimane dei servizi dell’ Ospedale le ultime  risorse.

Si  pongono, pertanto, al Sindaco di Anagni e agli altri Sindaci, due richieste  precise:

       1)    Di incontrare urgentemente il  Commissario  Macchitella  per chiedere chi dovrà coordinare la organizzazione di quanto riportato sull’atto aziendale, per l’ospedale di Anagni, che viene giornalmente disconosciuto,  in quanto non si è  ancora realizzato nulla di quanto riportato nell' atto stesso.

        2)   Il Sindaco di  Anagni e i Sindaci del territorio devono presentare al  presidente  Zingaretti  la  delibera  votata otto mesi fa, nella  quale si espone la  situazione di estrema difficoltà,  con urgenza ad intervenire, della  Sanità di Anagni e degli otto  Comuni  limitrofi.

I Comitati e i  cittadini aspettano di ricevere risposte, non equivoche, dai Sindaci e da tutti i rappresentanti politici del territorio, in sede provinciale, regionale e  nazionale, in un’ Assemblea  pubblica, convocata per il  7 aprile prossimo, nella  Sala della Ragione  del  Comune di Anagni, alle  ore  17.30.
Gli amministratori e gli esponenti politici saranno invitati personalmente  a  partecipare  e ad esprimere con chiarezza  la fattibilità del loro impegno, per risolvere una  emergenza sanitaria lesiva del fondamentale Diritto alla Salute e dei  più elementari  diritti all’assistenza dei cittadini di Anagni  e dei comuni  limitrofi.

Comitato «Salviamo l’Ospedale di Anagni ” - Comitato Emergenza Sanitaria «CO.E.SA»

Anagni  10 marzo   2017

domenica 5 marzo 2017

Anagni - La Nebulosa di Orione e la Cometa 45P, qualche sera fa

 La Nebulosa di Orione 
Vedere e fotografare gli astri nei nostri cieli è diventato sempre più arduo, è necessario spostarsi sui monti Ernici o Lepini. Le luci led a luce fredda che si usano ultimamente oltre ad aumentare l'inquinamento luminoso sono dannose anche per la salute (ved. servizio Presa Diretta).
Le foto  che seguono sono state fatte nella parte bassa di Anagni grazie alla collaborazione dei vicini che per l'occasione hanno spento le loro luci esterne. 
1 - La Nebulosa di Orione (M42, NGC 1976) è distante circa 1270 anni luce. Le nubi interstellari come questa sono state scoperte in tutte le galassie come la Via Lattea.
La Nebulosa di Orione è un esempio di "fornace" in cui le stelle prendono vita; varie osservazioni hanno infatti rilevato all'interno della nebulosa circa 700 stelle in vari stadi di sviluppo.
Osservazioni col Telescopio Spaziale Hubble hanno scoperto, all'interno di M42, un numero elevato di pianeti in formazione. La foto è stata fatta ad Anagni  con un tescopio a specchio da 15 cm.



2 - La cometa 45P/Honda-Mrkos-Pajdusakova ripresa ad Anagni con obiettivo di 180mm di focale e posa di 3 minuti.
http://bluejourneyastro.altervista.org/cometa-45p/

https://www.facebook.com/astroeconomica/

venerdì 3 marzo 2017

Anagni Ospedale - Sull'incontro tra il Sindaco e CO.E.SA

Ritengo positivo, come ho sempre sostenuto, che nella situazione di debolezza in cui versa la sanità del nostro territorio si sia espressa l'intenzione di agire tutti uniti, mirando all'obiettivo e lasciando da parte contrasti politici.
Deve essere  comunque la nostra amministrazione, principalmente,  insieme a quelle degli altri comuni, a trainare la lotta. E' fondamentale a tale proposito l'unione dei sindaci.
Certo la strada è in salita e non dobbiamo dimenticare che Anagni è stata capace di farsi chiudere l'ospedale in modo molto dubbio, e con un anagnino capogruppo in Regione, quando qualche anno prima era stata indicata come sede di un nuovo ospedale.
Per ottenere dei risultati è indispensabile, come è accaduto per altri nosocomi, che  parlamentari e consiglieri regionali  si attivino a tal proposito, altrimenti  è meglio che non si ripresintino a chiedere i nostri voti.
Per tutti i sindaci prossimo appuntamento prima in Prefettura e poi in Regione. CR

Segue la nota di CO.E.SA

"Un incontro atteso da circa un anno e mezzo quello tra il Sindaco Fausto Bassetta ed il Comitato per l’Emergenza Sanitaria. Si è svolto nell’ex Sala Consiliare del Palazzo Civico alla presenza, oltre che del Primo Cittadino e dei membri di Coesa, anche di numerosi amministratori, del Consigliere Fabio Roiati e del dr. Alessandro Compagno in rappresentanza del Comitato Salviamo l’Ospedale di Anagni.
Toni abbastanza distesi, ma posizioni ben precise e soprattutto tante domande.
L’esordio del Primo Cittadino che ha voluto riconfermare l’impegno dell’Amministrazione nell’ottenere il riconoscimento giuridico della struttura ospedaliera cittadina, «condizione necessaria – le parole di Bassetta – affinché si possano ottenere anche servizi e investimenti destinati a quello che diventerà un distaccamento sanitario di Frosinone».
«Radiologia funzionante, Laboratorio funzionante – ha spiegato il dr. Roiati – degenza infermieristica e presenza di personale medico che possa garantire la stabilizzazione in casi di emergenze anche più complesse».
Il dr. Roiati ha ripercorso quello che era il prospetto di un piano sanitario (chiamato appunto “Piano Roiati”) sottoposto all’attenzione del Commissario Macchitella, ma anche riportato in una delibera consiliare approvata in ben 9 comuni e sottoscritta dai nove rispettivi Sindaci, presentata sul tavolo del Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
Tante, troppe, però le domande rimaste senza una risposta: i tempi di approvazione di un atto aziendale che sembra destinato ad essere rimandato di mese in mese; la poca chiarezza circa i codici di emergenza che la struttura dovrebbe fronteggiare; gli investimenti sul personale medico e paramedico; il totale disinteresse politico a livello regionale sulla sanità Ciociara; la poca chiarezza su quello che diventerà il nosocomio anagnino: una Casa della Salute? Un punto di Primo Intervento?
«E soprattutto, cosa ancor più grave – condivisa dai Comitati – è quanto accade ogni giorno in quello che resta del presidio ospedaliero: macchinari che vengono trasportati in altri ospedali, furti, macchinari usurati, trasferimenti, personale allo sbando, depotenziamento del servizio Ares 118, interruzione dei servizi ambulatoriali, totale assenza di un front-office che aggiorni l’utenza.
Non è più tempo di aspettare – la richiesta conclusiva da parte di Coesa condivisa anche dal Comitato Salviamo l’Ospedale – è tempo di ottenere delle risposte certe!».
E la richiesta, prontamente accolta dal Primo Cittadino: «Chiediamo una tempistica certa per l’approvazione dell’atto aziendale! Proponiamo una piattaforma cittadina, condivisa dalle associazioni, dalle istituzioni, dai cittadini, che ci consenta di portare avanti una manovra di massa, un movimento di popolo, perché il popolo anagnino non deve più essere preso in giro».
La proposta finale, accolta all’unanimità, è stata quella di organizzare in tempi brevi una assemblea generale alla presenza del dr. Macchitella, di referenti territoriali, regionali, nazionali politici, a prescindere dalle appartenenze ideologiche, «perché – è stato ribadito – sulla Sanità non ci sono colori politici»; di sensibilizzare utenti e cittadini ma soprattutto di far fronte comune con i 9 sindaci affinché l’emergenza territoriale venga in qualche modo tamponata con il ripristino di servizi sanitari efficienti e tempestivi: per far ciò Coesa ha chiesto perentoriamente un intervento incisivo da parte del Sindaco presso il Governatore della Regione Lazio."