lunedì 19 dicembre 2016

Anagni ospedale - Fatti e non solo promesse

Cosa intende fare la Regione circa il nostro ospedale e anche in considerazioni delle modifiche apportate nell'ultimo atto aziendale dell'Asl? Non penseranno mica di presentarsi alla vigilia delle prossime elezioni regionali con un pacchetto di promesse (poi non mantenute) come è stato fatto in passato.
I sindaci, i movimenti, sindacati i circoli di partito  devono premere sulla Regione e rappresentanti politici affinchè ci siano fatti concreti, con date precise, e non chiacchiere. 
I cittadini questa volta vogliono prima i fatti e non farsi prendere ancora una volta in giro.
Carlo Ribaudo (Comitato  “Salviamo l’ Ospedale di Anagni ”).

http://www.anagnia.com/italia/salute/2016/11/24/modifica-dell-atto-aziendale-della-asl-il-dott-fabio-roiati-spiega-cosa-accadra-ora-al-presidio-ospedaliero-di-anagni

giovedì 8 dicembre 2016

Anagni. Filmato primi anni Cinquanta

Interessante filmato dei primi anni '50 della famiglia di Tavani Orlando, restaurato e reso pubblico dalla redazione di Anagnia.com


domenica 4 dicembre 2016

Anagni - Programma degli eventi Natale 2016, Capodanno ed Epifania 2017

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Giovedì 8 dicembre, alle 17.30, nel centro storico di Anagni si accenderanno le luminarie che illumineranno la città per tutto il periodo festivo di fine anno, per il quale l'amministrazione comunale ha predisposto un ricco programma di eventi fino all'8 gennaio 2017. Nello stesso giorno, alle 17.30 e 18.45, lo spettacolo delle fontane danzanti in piazza Cavour, che l'anno passato ha riscosso un enorme successo.
Inizieranno così le manifestazioni in programma, che saranno per tutti i gusti: concerti, mercatini di Natale, mostre, spettacoli teatrali e musicali, con il Capodanno in piazza e l'arrivo della Befana.
Tra gli spettacoli più significativi: spettacolo itinerante del Circotello (sabato 10 dicembre) da viale Regina Margherita a piazza Innocenzo III) dalle 16.30 con performance finale con il fuoco; spettacolo teatrale della contrada Trivio “Il sogno di Innocenzo III” (sabato 10 dicembre) nella chiesa Madonna di Loreto alle 17.30; spettacolo teatrale “Perchè sei Romeo?” di Acta Esta Fabula (domenica 11 dicembre 2016) nella Sala della Ragione a partire dalle 18.00; spettacolo di Edoardo Vianello “Il suono delle fontane di Roma” (lunedì 19 dicembre alle 16.00 nella Sala della Ragione; “Natale con il botto” del Gruppo teatrale di Tufano (29 dicembre ore 18.00 nella Sala della Ragione).
Numerose date anche per i concerti: “La leggenda di Natale di Faber Live il 22 dicembre alle ore 10.00 al Palasport; concerto della scuola comunale il 17 dicembre alle 18.00 nella Sala della Ragione; musica classica il 22 e il 27 dicembre nella Sala della Ragione (ore 18.00); concerto di The Ica Brothers Band (30 dicembre ore 18.30 Sala della Ragione); concerto per Amatrice (giovedì 5 gennaio ore 18 Sala della Ragione); concerto dell'Epifania (sabato 7 gennaio ore 18.30 Sala della Ragione).
Grande spazio anche ai mercatini di Natale che interesseranno il centro storico più giorni, anche con la collaborazione delle scuole anagnine.
Sabato 17 e domenica 18 dicembre piazza Cavour si trasformerà nel Villaggio di Natale soprattutto per la gioia dei più piccoli. Ed ancora, il 22 dicembre ci sarà la corsa dei Babbo Natale con al termine fagiolata e giochi per bambini.
E anche quest'anno si festeggerà il Capodanno in piazza Cavour, con Fabiana Conti Band e Dj e i fuochi di artificio a mezzanotte. Il 6 gennaio, in piazza Cavour è previsto l'arrivo della Befana. Senza dimenticare la tradizionale Via dei Presepi e il Presepe Vivente della contrada San Pancrazio.
In occasione delle feste natalizie l'amministrazione comunale vuole anche pensare ai meno fortunati con la Colletta alimentare nei giorni 10 e 17 dicembre. (Comunicato del Comune di Anagni).



giovedì 1 dicembre 2016

Anagni ospedale - Manifestazione di CO.E.SA, 1 dicembre 2016

Si è svolta nella Sala della Ragione la manifestazione di CO.E.SA a difesa dell'ospedale con la partecipazione di un discreto pubblico. Erano presenti il consigliere con delega Roiati che ha spiegato gli ultimi impegni presi dall'ASL e il consigliere Daniele Natalia.

Nel mio intervento, piuttosto contestato, ho cercato di spiegare come la vicenda dell'ospedale sia figlia di una profonda crisi politica iniziata non da poco ma da decenni. L'ospedale è stato chiuso nel 2012, anche se c'era una ordinanza a favore del Consiglio di Stato, ed era stato incluso tra gli ospedali da chiudere nel 2010, quando c'era un anagnino ai vertici della Regione. 
Il mio intervento non aveva fini polemici, ma intendeva solo far conoscere tutta la storia affinché il movimento abbia maggiore consapevolezza e forza. E un movimento forte è fondamentale per tenere sempre in primo piano la questione dell'ospedale.
Credo che sia importantissimo per la causa dell'ospedale che questa associazione, che ha tante anime, non si radicalizzi su posizioni troppo estreme, perché questo sarebbe una sconfitta per tutti.  Credo che sia importante anche che il sindaco partecipi a queste assemblee. CR


martedì 29 novembre 2016

Scrutatori troppo spesso scelti dalla politica


Darebbe sicuramente molto fastidio trovare nei seggi, domenica 4, tra gli scrutatori persone che hanno un lavoro, mentre ci sono molti cittadini disoccupati a cui farebbe comodo anche un piccolo compenso. Ad Anagni, e non solo, da sempre gli scrutatori vengono scelti in modo clientelare, con la scusa di garantire il corretto svolgimento dell'elezione, per il quale invece esistono i rappresentanti di lista (non pagati). La nuova politica è fatta anche di tanti piccoli segnali.

venerdì 25 novembre 2016

Anagni - L'unione dei sindaci comincia a dare i suoi frutti a difesa dell'ospedale

Anagni. Sanità. Firmato l’atto aziendale. ...

Per il momento la vera novità nella vicenda dell'ospedale è che l'iniziativa non è più solo dei cittadini ma anche la politica (vedi per esempio prese di posizione dei circoli dei partiti) si sta muovendo nel modo che le compete: positiva e decisiva soprattutto l'unione dei sindaci.
L'importante è che questi impegni dell'Asl si concretizzino e non restino solo promesse elettorali (4 dicembre).
Resta irrisolto il problema principale che è quello dell'emergenza. I nostri codici rossi rischiano di morire sulle ambulanze o aspettando l'auto medica, visto che non c'è il medico sull'ambulanza e non abbiamo una piazzola adeguata per l'elisoccorso. 
(L'unico documento sulla chiusura dell'ospedale di Anagni)

Quanto al riconoscimento giuridico sarebbe interessante trovare il documento ufficiale di chiusura dell'ospedale di Anagni. Tale documento non esiste: la sua chiusura «temporanea», avvenuta mentre c'era un ordinanza favorevole del Consiglio di Stato, fu stabilita con un semplice foglietto partito dall'Asl. Il TAR bocciò il ricorso dei cittadini del comitato per vizi di forma senza pronunciarsi sull'utilità dell'ospedale.


Il dott. Fabio Roiati spiega cosa accadrà ora al presidio ospedaliero di Anagni

Comunicato stampa dei partiti di maggioranza (da Anagnia).



martedì 22 novembre 2016

Anagni ospedale - Consulta dei sindaci per modifiche all'atto aziendale

E' in corso la consulta dei sindaci per apportare modifiche all'atto aziendale. Auspichiamo che ci siano novità positive per il nostro ospedale.
Sulla necessità dell'ospedale di Anagni esistono solo pareri positivi cominciando da quello del Consiglio di Stato (vedi sotto). La sua quasi completa chiusura è stata una decisione politica

http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2014/09/chiusura-dellospedale-di-anagni-la-vera.html

Segue: copia parziale dell'ordinanza del Consiglio di Stato 26 agosto 2011.



sabato 12 novembre 2016

Comunicato del Comitato “Salviamo l’ Ospedale di Anagni”

Sono passati  ben 18 mesi da quando l’atto aziendale della ASL di  Frosinone approvato con  DCA 1 Aprile 2015 n. U00134, decretava con 8 righe un minimo di riorganizzazione sanitaria del Presidio di Anagni, ben poca cosa, ovviamente, di fronte  alle esigenze di servizi sanitari della popolazione residente a nord della provincia di Frosinone.

Tuttavia, quelle poche righe rappresentano ancora una speranza da cui ripartire e la  loro attuazione permetterebbe una  concreta offerta di assistenza  sanitaria per molte necessità di intervento, evitando inutili file e sovraffollamenti del Pronto Soccorso di Frosinone o di Colleferro, per quelle patologie, codici  verdi e  gialli, che potrebbero essere trattate in loco, in linea con quanto  è prescritto dai Livelli  Essenziali  di Assistenza  ( LEA).

Pertanto, le proposte di riorganizzazione e ottimizzazione del lavoro all’interno del Presidio Sanitario di Anagni si possono sintetizzare come segue :

assegnazione di almeno 3 medici per il  Punto di Primo Intervento, di cui un anestesista rianimatore e due  medici di Medicina d’ urgenza.

Assegnazione di almeno 3 tecnici di laboratorio che insieme ai due già in servizio garantirebbero l’operatività del Laboratorio analisi nelle  ore  diurne  e la reperibilità nelle  notturne, stante l’ elevato numero di prestazioni attualmente  effettuate.

Acquisto di una nuova apparecchiatura  per esami Tac.

Acquisto di un nuovo ecografo multidisciplinare a disposizione dei Cardiologi, dei chirurghi, dell’ urologo e dei medici del P.P.I.

Rinnovo e ammodernamento delle  apparecchiature radiologiche.

Si sottolinea  l’importanza  del prossimo arrivo del Tomomammografo, donato da BANCANAGNI, che aprirà una nuova prospettiva nel campo della  prevenzione del cancro della  mammella.

Tale forma di riorganizzazione avrebbe  anche la  disponibilità, più volte dichiarata, di personale infermieristico qualificato, già dipendente dell’ Ospedale di Anagni, che collaborerebbe in forma volontaria, previa   stipula  di assicurazione.


Anche la  copertura economica potrebbe ricavarsi dai Fondi Regionali destinati attualmente al PAT, temporanea e inutile prestazione  sanitaria che coinvolge i medici di base per la stessa assistenza prestata dal  Punto di Primo Intervento, e che determina un’evidente dispersione di  risorse.

                  A tali  richieste va premessa  una  condizione indispensabile:

L’ Ospedale deve essere  messo in sicurezza con i provvedimenti necessari a garantire la vigilanza degli accessi e degli ambienti per  scongiurare danneggiamenti  e furti di apparecchiature, come è accaduto di recente.

In questi giorni verrà sottoposto a revisione, come  da  regolamento, l’ Atto Aziendale e anche il Sindaco Bassetta avrà la possibilità di intervenire nella discussione  per chiedere:

l’attuazione e il rafforzamento del testo attuale, sottoscritto a suo tempo dal Sindaco del Comune di Anagni e che rappresenta per il primo cittadino di Anagni, come  per ogni altro sindaco, l’ esercizio della  sua  funzione di tutela responsabile della  salute  dei cittadini.

L’ intervento della  ASL per chiarire  la situazione, ibrida e contraddittoria, della  struttura, e bloccare quanto sta succedendo perché,  al di là di contrasti  interni  all’ Azienda, sono inaccettabili i disagi e i rischi sopportati da decine e decine di persone già assistite o che  hanno necessità di esserlo.

Nel frattempo, quali sono state le azioni concretamente effettuate per la riorganizzazione dell’ Ospedale da parte, in primo luogo, del Sindaco di Anagni e di quelli dei Comuni  limitrofi che ad Anagni fanno riferimento?

Alla votazione della delibera da parte dei 9 Consigli Comunali per il riconoscimento di area  disagiata  per il  grave stato di criticità economico - sociale – ambientale e sanitario del territorio, con la richiesta di un ospedale  sede di pronto soccorso con delle caratteristiche organizzative  di base, doveva far seguito la immediata  presentazione della richiesta nelle sedi opportune, Regione e Ministero della Salute.

Sembra invece che i sindaci si siano accontentati di aver votato la delibera e sono perciò  doppiamente rinunciatari, in quanto hanno tutti riconosciuto la drammaticità socio-sanitaria del nostro territorio, ma non si sono prodigati e non si  prodigano con tutte le loro forze per proporre direttamente  e convintamente al Commissario  Zingaretti la soluzione di almeno uno dei problemi  di questo territorio, quello dell’ assistenza sanitaria.

La loro inerzia di fatto rischia di diventare complicità.

Lo stesso disinteresse e disimpegno sono del tutto evidenti nella non azione dei  rappresentanti politici regionali e parlamentari, eletti con i  voti dei cittadini dell’area nord della provincia. Eppure le interrogazioni dei parlamentari e dei consiglieri regionali in molti casi sono state determinanti per la riapertura di Ospedali e Pronto Soccorso. Per fortuna i referenti locali cominciano a prendere atto dell' inerzia di questi politici. Come si evince dall’apprezzabile  intervento  del segretario del Circolo PD di Anagni, prof. Francesco Sordo, che  ha  coinvolto gli altri Circoli del territorio per un impegno  immediato e concreto sulla situazione di  emergenza dell’ Ospedale di Anagni.

Come intendiamo proseguire noi del “ Comitato Salviamo l’Ospedale di Anagni “ ?

In assenza di risposte immediate e soddisfacenti,  prenderemo iniziative che coinvolgano tutti i cittadini dei comuni interessati, associazioni e gruppi politici che hanno a cuore la sanità nel nostro territorio, chiamando a rispondere in un’ Assemblea pubblica, tutti i rappresentanti politici espressi dalla  nostra  provincia.

                                                             Il Comitato  “ Salviamo l’ Ospedale di Anagni  ”

giovedì 10 novembre 2016

Anagni, circoli PD area nord: appello all'ASL, alla Regione e ai propri Parlamentari a sostegno dell’ospedale

Comunicato stampa del PD di Anagni e della zona nord.

“Fermate subito il declino del presidio sanitario di Anagni”. Sul destino dell’ospedale della città dei Papi intervengono con forza i circoli del Partito Democratico dell’Alta Ciociaria. I coordinatori Democratici di Anagni, Ferentino, Paliano, Fiuggi, Piglio, Serrone, Acuto, Sgurgola e Torre Cajetani rivolgono in queste ore un appello al commissario ASL Macchitella e alla Regione Lazio, nella persona del commissario e presidente Zingaretti, affinché si blocchi la situazione di stallo che sta portando alla morte, lenta, del presidio ospedaliero, riferimento per un intero comprensorio. I programmi e i progetti per l’ospedale sono altri.
Quello che sta avvenendo in queste ore all’interno dell’ospedale fa prospettare il blocco totale dei servizi e non il rilancio, seppur graduale, di questa fondamentale struttura. Pertanto è necessaria un’azione immediata del commissario Macchitella perché ottemperi agli impegni presi relativamente all’ospedale di Anagni e al suo punto di primo intervento. Ed è altresì indispensabile l’impegno della Regione Lazio per una efficace vigilanza affinché il rilancio proceda determinato. All’appello si aggiunge anche il circolo del PD di Colleferro che, insieme ai circoli del frusinate, aveva già sottoscritto una missiva a Zingaretti e alla cabina di regia sulla Sanità, ormai un anno fa, richiedendo di rispettare l’atto aziendale e di fornire l’ospedale di quei servizi che erano previsti nel cosiddetto “Piano Roiati”. Il tutto in parallelo con la richiesta di sindaci e consigli comunali dell’area nord che avevano, addirittura, investito il Ministro della Salute, per un intervento eccezionale, al fine di ripristinare un servizio sanitario adeguato per un’area disagiata dal punto di vista ambientale e sociale.

L’appello è rivolto in queste ore anche agli eletti della provincia di Roma e Frosinone, l’assessore regionale Mauro Buschini e il consigliere Marino Fardelli, i parlamentari Maria Spilabotte, Francesco Scalia, Nazzareno Pilozzi e Renzo Carella, al presidente della provincia Antonio Pompeo e inoltre alla segreteria provinciale del PD guidata da Simone Costanzo. Il messaggio è chiaro: non c’è più tempo. Occorre intervenire subito.
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lunedì 7 novembre 2016

Chiusura dell'ospedale di Anagni. La vera storia (Già pubblicato nel 2014)


(L'unico documento sulla chiusura dell'ospedale di Anagni)
Circa quattro anni fa, 5 novembre 2012, avvenne la chiusura "temporanea" dell'ospedale di Anagni, decretata dall'ASL di Frosinone nel momento in cui il commissario Bondi, in carica dal 16 ottobre 2012, chiese di tagliare 1963 posti letto nelle province del Lazio in base al  decreto Balduzzi che fissava il numero dei posti letto a 3,7 per mille dai 4.2 precedenti.
Questa chiusura fu un atto politico: si colpì di fatto un ospedale, che aveva a suo favore una ordinanza del Consiglio di Stato, ma che in quel momento era politicamente molto debole anche per le note vicende del consigliere regionale Fiorito, per salvare, probabilmente, altri ospedali politicamente più forti. In sostanza i posti letto da tagliare in Ciociaria sono stati in gran parte quelli di Anagni.
Nell'ordinanza di chiusura temporanea per presunti motivi di sicurezza, a quanto mi risulta, non era chiara la firma (ved Allegato). Infatti in quel momento l'ASL/FR aveva un reggente, in quanto il direttore sanitario Carlo Mirabella era in gravissime condizioni di salute.
Tutti i personaggi di questa vicenda sono ciociari, per questo non è prioritario per noi che il direttore dell'ASL sia ciociaro, bensì che sia competente e super partes.
Per noi è fondamentale:
1 - Riportare il numero dei posti letto nella provincia dall'attuale 1.8 per mille al 3.7 nazionale.
2 - Distribuire le risorse in modo equo, dando precedenza a chi si trova nella situazione peggiore. Per Anagni è decisivo il ripristino del Pronto Soccorso e di altri reparti.

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Nel documento comunque non si fa riferimento ad alcuna perizia  che possano darne una giustificazione. Questo documento, "estremamente generico" e privo di allegati, è stato accolto con debole resistenza da parte dell'allora amministrazione, senza valutare la possibilità di impugnarlo anche legalmente per interruzione di pubblico servizio e mancato rispetto della sentenza del Consiglio di Stato.
L'unica risposta fu quella dei cittadini del Comitato Salviamo l'Ospedale di Anagni che fece ricorso al TAR del Lazio.
E così è finita, speriamo momentaneamente, la storia centenaria del nostro ospedale.
Il ricorso del Comitato fu respinto dal TAR del Lazio, nel febbraio 2014, per vizi di forma.

http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2014/08/considerazioni-sulla-situazione.html
http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2016/02/28-febbraio-2011-nasceva-il-comitato.html
http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2012/11/anagni-nell-invitare-la-citta-un.html
http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2014/01/sos-dallospedale-di-anagni-lettera-al.html

lunedì 24 ottobre 2016

Assemblea per l'ospedale, 24 ottobre 2016

Si è svolta oggi l'assemblea di cittadini, associazioni,
sindacati ecc., presente il consigliere con delega alla sanità Roiati e il dottor Massimo Natalia. Lo scopo è quello di dar forza all'azione dei sindaci del territorio che hanno sottoscritto il documento per il riconoscimento di zona disagiata, con la richiesta di riapertura del pronto Soccorso di Anagni.

I cittadini e le associazioni sono stati finora i principali artefici della lotta per l'ospedale, mentre
sono completamente assenti i rappresentanti politici del territorio, e anche l'azione dei sindaci appare troppo timida.
E' stata avanzata la proposta di sottoscrivere un documento comune che porti, oltre alla firma di associazioni ecc., anche quella di consiglieri e gruppi dei vari comuni. E' stata preannunciata una manifestazione generale.
E' stato richiesto di denunciare, tramite i numerosi legali che ricoprono cariche politiche, il presidente della Regione per le morti per mala sanità.
All'assemblea hanno partecipato anche il Comitato dell'ospedale di Colleferro e il sindaco di Montelanico Allocca, che si è impegnato a ottenere l'adesione dei comuni del versante lepino.
Sono sicuro che, se si riuscirà a convergere su una posizione comune che guardi più all'obiettivo che agli interessi di parte, si potrà ottenere qualche risultato per questo territorio il cui ospedale è stato chiuso solo per motivi politici. RC 

domenica 16 ottobre 2016

Anagni - La vicenda del museo cartina tornasole della politica locale

Finalmente con il bando di concorso per la nomina di direttore sembra che la lunga vicenda del museo archeologico di Anagni sia avvii a conclusione, recuperando il divario con i centri vicini. Importante agire con la massima trasparenza.


Anagni - Parte di trapezoforo (sostegno)

La vicenda del museo di Anagni ancora chiuso, nonostante le finte inaugurazioni (2005) dell'era Fiorito, dimostra una volta di più l'inefficienza e l'incapacità delle nostre ultime amministrazioni.

Le date di inaugurazione (vere) dei musei  dei paesi vicini non hanno bisogno di commenti:
Atina 1997, Aquino 2000, Artena 1996, Pofi 2001, Colleferro 1986, Cori 1997, Norma (4 mila abitanti) 1995, Cave 2013, Bracciano 2006, Ferentino per il suo museo nel 2010, ha ottenuto 300 mila euro,, Segni 2001, Alatri 1996 (il museo di questa città fu ristrutturato completamente tra il 1998-2000, con i fondi europei). Queste date dimostrano le occasioni perse anche dalle amministrazioni degli ultimi decenni del secolo scorso.
Ad Anagni il clientelismo e l'immobilismo hanno prodotto una classe politico-amministrativa che ha determinato l'allontanamento delle energie migliori dalla politica.
In qualche modo la vicenda del museo, come quella dell'ospedale, è la cartina tornasole della politica anagnina degli ultimi decenni, dove spesso persone non sempre all'altezza hanno ricoperto mansioni di responsabilità.
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Il museo archeologico di Anagni, al termine dell'amministrazione Cicconi (2001) era pronto a metà: si dovevano acquistare le bacheche e fare gli allestimenti. Bruno Cicconi trovò il miliardo necessario e lo lasciò a disposizione. Il resto si sarebbe completato negli anni successivi. Molto più facile visto che l'opera era cominciata ... Invece con l'amministrazione Fiorito si ricominciò tutto daccapo con fondi europei e ristrutturando l'intero stabile. Dal 2005 si fanno inaugurazioni ... del museo Enrico (secondo la tabellonistica il museo aveva questo nome ...).
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giovedì 6 ottobre 2016

Anagni - Sull'incontro dei sindaci per l'ambiente

In vista dell'incontro dei sindaci  osserviamo che l'invio della delibera per il riconoscimento del nostro territorio come area disagiata è importante, ma è solo il primo passo. Se non si avranno risposte entro breve tempo, è opportuno che  i sindaci si rechino tutti insieme da Zingaretti minacciando anche la restituzione delle fasce.
Foto C. Ribaudo, 6 ottobre 2012
Quanto ai nostri rappresentanti politici in Regione e al Parlamento, completamente assenti, che si presenteranno solo nel periodo elettorale, chiediamo di smentirci con un loro intervento.

  Con l'occasione e vista la presenza di Buschini, assessore regionale all'ambiente, si chiede di rendere operativo il registro regionale dei tumori già approvato, ma mai finanziato. Il Lazio infatti ha solo il 9,2% del territorio coperto dai registri dei tumori, contro oltre il 45% dell'Italia settentrionale.

Carlo Ribaudo (Comitato Salviamo l'Ospedale di Anagni)

http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2014/08/considerazioni-sulla-situazione.html

http://www.ilgiornalino.net/home/politica/8121-i-9-comuni-hanno-approvato-la-delibera-.html

martedì 27 settembre 2016

Anagni - Domenica 2 ottobre incontro tra Amministrazione e cittadini

Domenica 2 ottobre, alle ore 17.00 nella Sala della Ragione, l’amministrazione comunale di Anagni incontrerà i cittadini per presentare lo studio di fattibilità per la riqualificazione e la valorizzazione dell’area adiacente piazza Cavour , approvato dalla Giunta lo scorso 23 marzo.
Si tratta di un progetto ideato nell’ambito di un più ampio programma di recupero del centro storico e di valorizzazione dei siti archeologici attraverso il miglioramento del contesto, con l’obiettivo di attrarre visitatori e creare un volano economico di cui potranno beneficiare anche i residenti.
In sintesi, l’amministrazione comunale di Anagni intende intervenire per la valorizzazione dell’area adiacente la piazza centrale della città attraverso la realizzazione di una passeggiata archeologica, la sistemazione della cresta muraria, la realizzazione di un parco giochi e di un parcheggio di circa 120 posti auto.
L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Fausto Bassetta presenterà il progetto ai cittadini nel dettaglio per condividerlo al massimo, trattandosi di un’importante opera pubblica che riguarderà il centro storico.

lunedì 19 settembre 2016

Frà Guglielmo di Baskerville e la sanità ad Anagni

Comunicato stampa del giorno 18 settembre 2016

Guglielmo da Baskerville, il mitico francescano protagonista de Il Nome della rosa di Umberto Eco, ha tappezzato le pareti del presidio ospedaliero di Anagni con dei volantini in cui si chiede ai politici, al manager asl, agli assessori e al governatore regionale di rispondere ad una sola domanda: a cosa serve il PAT? Il PAT (Presidio ambulatoriale territoriale), come da noi più volte evidenziato, non serve assolutamente a niente, ma costa a noi contribuenti un bel po’ di soldi, almeno 325.000 euro.
Nel Presidio sanitario di Anagni (ex ospedale civile) attualmente la situazione appare estremamente paradossale  per la  coesistenza di Guardia Medica, PAT e PPI (Punto di primo intervento) in un sovrapporsi caotico di funzioni che si vorrebbero tutte trasbordare forzosamente nel PAT;  è bene  puntualizzare che il PPI svolge una  attività comunque di emergenza (stabilizzazione del paziente anche con l’ausilio dei servizi di laboratorio e radiologia),  che la guardia medica svolge una propria attività assistenziale  da decenni per i  pazienti del territorio e che non c’è nessuna necessità di un PAT per svolgere le funzioni proprie dei medici di medicina generale.
Non vogliamo entrare nel merito della spesa di 18.910 euro, soldi  della comunità, per l’acquisto di inserti pubblicitari al fine di pubblicizzare un altro  inutile servizio : l’ambufest ( delibera n.1069/2016); ma è opportuno entrare nel merito dei 325.000 euro, sempre soldi della comunità, che è il costo  della sperimentazione, per un anno, del PAT presso il Presidio Sanitario di Anagni.  Viene spontanea la domanda : ma cosa si sarebbe potuto fare con questi soldi se si avesse avuta la reale conoscenza delle esigenze di assistenza sanitaria del nostro territorio ?
Volendo restare nell’ambito di quanto riportato nel DCA 1 Aprile 2015 n 00134 con il quale è stato approvato l’ Atto Aziendale della ASL di Frosinone,  nella riorganizzazione delle funzioni del Presidio Sanitario di Anagni   consideriamo quello che è rimasto del nostro Ospedale Civile:  solo  il PPI h24, il servizio di laboratorio analisi e radiologia. La funzione propria di un PPI nell’ambito dell’emergenza è quella di trattare in loco casi di minore complessità e di stabilizzare il paziente nei casi di maggiore complessità con successivo trasferimento presso il DEA di riferimento. Ebbene quei 325.000 euro si sarebbero ben potuti investire per contratti ad almeno due medici  per coprire i turni vacanti del PPI con abbattimento dei costi dell’acquisto prestazioni, contratto ad un medico radiologo, contratti per  tecnici per il migliore funzionamento dei servizi di radiologia e laboratorio analisi. Questo avrebbe permesso un netto miglioramento dell’offerta sanitaria, con servizi  più  efficienti, evitando estenuanti attese nel Pronto Soccorso di Frosinone per eseguire accertamenti che nelle ore pomeridiane o nei giorni festivi non possono essere svolti nel presidio di  Anagni,  per  quei pazienti che transitano al PPI. Sarebbe stato un ottimo investimento sulla salute della popolazione dell’area nord della provincia, in attesa che dalla regione Lazio e dal ministero si rendano conto, al più presto, che questo territorio ha necessità di un Presidio Ospedaliero sede di Pronto Soccorso, come richiesto da nove consigli comunali!
E frà Guglielmo di Baskerville? Se qualcuno non interviene subito, come nell’epilogo del famoso romanzo, a lui non resterà che contemplare le rovine di quello che fu il glorioso Ospedale Civile di Anagni un tempo dotato di ben 450 posti letto a servizio di tutta la zona nord della provincia di Frosinone e non solo ( Frosinone e provincia e parte di Roma sud e dei Castelli).

Il Comitato Salviamo l’Ospedale di Anagni

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George Clooney dal 2011 in aiuto del Sud Sudan

Le benemerenze “africane” di un benefattore famoso                                                                                    
Il paese, dilaniato dalla guerra civile che ha fatto e fa migliaia di morti, ha raggiunto i 2,500 milioni di sfollati – Arricchimento dei capi e tribalismo le cause della catastrofe puntualmente doppiata in altri paesi africani.


Attore di sogno per le donne, bravino sul set, George Clooney, più radioso che mai specie in pubblicità tv (Martini - no party?-, Nespresso – what else? -) insospettabilmente ingaggia da quel dì una doppia vita impensata. Come di altre stars sconosciute, si viene a sapere del suo ambizioso impegno pro-poveracci e diseredati, in favore degli spauriti e disperati, braccati dalle catastrofi naturali. Certamente quello che fa non smuove estatici lirismi nei nostri cuori, pur tuttavia gli sprazzi estratti dal recente passato sfumano nell'elogio catapultandoci allo tsunami del 2004 e alle sue centinaia di migliaia di vittime. Lui v'ebbe parte attiva mettendo fondi a disposizione. Come pure confermò il suo fattivo endorsement in occasione di svariati sismi (Iran, Pakistan, Messico ecc.). Dal 2011 non stravolge nessuna certezza partecipativa alle pene del Sud Sudan, sfoderando sempre sostegni pecuniari allo Stato resosi quell'anno indipendente dal Sudan ed ora funestato dalla guerra civile tra le due fazioni dominanti che ha provocato finora ben 2,500 milioni di sfollati e migliaia di morti. Non stona nel panorama-Clooney la sua eminentissima proposta riguardo ad atrocità ed orrori commessi contro l'umanità fuggiasca e transeunte: avvicinare le tranquille società occidentali - in linea però esse stesse con l'orrida babele delittuosa inscatolata nel quotidiano dei loro propri tormenti -, ai crimini perpetrati, rendendoli visibili, filmandoli e diffondendoli, come fanno i fotogiornalisti al fine di inchiodare i responsabili aguzzini mano-lesta sui soldi e dai crudeli istinti De Sade. Non male come clamorosa stangata, peraltro non agevole da concretizzare, visto il difficile accesso sui luoghi della tragedia. Semmai, in subordine, giustiziere buon senso suggerisce almeno il ricorso alla pubblicazione delle atrocità. Lo svolazzante progetto, nondimeno più prossimo alla velleità che alla certezza, attende verifiche. Ma Clooney intanto ha fatto la sua parte per questo neo-Stato che, dopo la secessione dal Sudan, s'è ritrovato con i tre quarti del petrolio che vantava il vecchio Sudan anglo-egiziano. Il suo attuale e funambolico presidente Salvakir avrebbe misteriosamente ma magicamente inguattato incontrollabili ricchezze, spargendone i proventi nei caveaux di mezzo mondo (così dicono i bene informati). Tra lo strazio della gente in fuga, intruppa anche un fatterello che sembra una acida freddura. Salvakir e il suo nemico, comandante della fazione avversa, simil versione nera dei ladri di Pisa, si autoincensano mercè l'anacronistico possesso di due villoni da favola, uno per ciascuno per non scontentare nessuno, situati vicinissimi nel pieno centro di Nairobi, capitale del Kenya. Alla faccia del popolo sovrano... Una guerra per modo di dire? Non si direbbe, viste le sofferenze prodotte. Alla base del guerriero groviglio africano si piazza la farcitura di due cause micidiali : 1) L'arricchimento di presidenti, giunte, notabili, funzionari, generali, colonnelli ecc. per lo più bugiardi e ladri e assassini; 2) il tribalismo. Entrambi inevitabili, entrambi ineluttabili. Le varie guerre africane, non molte per la verità come si vorrebbe accreditare, mirano non solo al potere, ma alle risorse del paese trasfigurate poi in denaro contante. E l'odio tra le varie tribù, più che altro di differente etnia, è talmente radicato da portare spesso all'eliminazione indiscriminata, al genocidio – vedi Uganda, 10 anni fa. Perciò nulla da recriminare se l'inflazione in un mese ha raggiunto la punta astrale dell'800%. Basteranno allora 100, 1.000, 10.000 Clooney a sanare il ciclopico problema?   

                                                                                                                            Giovanni Passa                                                                                         


giovedì 15 settembre 2016

Anagni ospedale - PAT: di male in peggio

Il PAT (Presidio Ambulatoriale Territoriale), attivo da poco ad Anagni e che dovrebbe durare un anno, non è nient'altro che un grande ambulatorio di medicina generale. Infatti le prestazioni che il PAT eroga sono le stesse del medico di famiglia: prescrizione di farmaci, certificati medici, medicazioni, attivazione del 118 medicalizzato ecc., senza nessuna prestazione d’urgenza.
Il PAT, nell’intenzione della Asl dovrebbe alleggerire l'ospedale di Frosinone; ma che senso ha
attivare un PAT dove esiste già un Pronto Primo Intervento (PPI)?  In quest’ultimo prestano regolarmente servizio medici specialisti di Pronto Soccorso e Urgenza, anestesisti rianimatori e internisti, cioè medici in grado di gestire in maniera più idonea pazienti con problematiche complesse. Infatti il PPI dispone nelle ore diurne di un servizio di radiologia, laboratorio analisi e in alcuni giorni della settimana di consulenza cardiologica, urologica, chirurgica e vascolare. Se, p. es., al PPI arriva una persona con dolore toracico viene attuato il protocollo del dolore: tracciato ECG, prelievo degli enzimi; nel PAT, invece, il paziente viene solamente visitato e inviato all'ospedale più vicino.
Se si considera che il PAT costa 325.000 euro all’anno contro i circa 200.000 del PPI non si capisce perché si vuole togliere il PPI e sostituirlo con il PAT; bisognerebbe invece potenziare il PPI magari con qualche posto letto di osservazione breve, una Radiologia h 12 con refertazione online di notte, Laboratorio analisi h 12, e reperibilità notturna. In questo modo, con una spesa pari se non inferiore a quella del PAT, si potrebbero accogliere anche  tutti i codici Verdi soccorsi dal 118 e decongestionare realmente l’ospedale di Frosinone.

Ospedale di Anagni, servizio Rai (2012).


La nostra battaglia è quella di passare dal Punto di primo intervento al Pronto Soccorso e non tornare indietro.

In vista della revisione dell’Atto aziendiale (entro novembre) si chiede a tutti i sindaci e a tutte le forze del territorio di attivarsi per il potenziamento del PPI e per il Pronto Soccorso, come già stabilito anche nella delibera dei sindaci.


Argomento gia trattato a luglio 2016.

martedì 13 settembre 2016

Anagni - Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale e ...posti riservati

Il Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale di quest'anno è stato bello, partecipato e ben organizzato.

http://anagniarte.blogspot.it/2016/09/trionfo-di-pubblico-e-di-critica-per-la.html

Una novità positiva, sfuggita ai più, è che per la prima volta da decenni i posti riservati erano pochi; non si sono viste quelle due o tre file lunghissime di posti in prima fila, che poi venivano puntualmente occupati dai clan familiari che facevano capo al politico di turno. Si è persa così la possibilità di osservare la piccola borghesia scalatrice, ma si è fatto un passo avanti sulla strada del rispetto e dell'uguaglianza dei cittadini.
Questo, lo sappiamo con certezza, è merito del sindaco e dell'assessore alla Cultura.



sabato 10 settembre 2016

Resistenze dei parlamentari a difendere l'ospedale di Anagni

Per le prossime elezioni regionali e nazionali gli elettori del territorio dovrebbero anche tener conto che
 1) L'argomento ospedale di Anagni è tabù per chi vuole far carriera politica in questa provincia.  I coraggiosi sono pochissimi.
2) E' ormai chiaro che la fine dell'ospedale di Anagni è stata decisa in provincia (perché si doveva salvare un altro ospedale che ogni logica condannava). La Polverini per prima e Zingaretti poi si sono affidati alla politica clientelare campanilistica dominante in questo territorio (2018).
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La domanda che tutti si devono fare è perché ci sia questa freddezza nel sostenere la delibera dei sindaci da parte di parlamentari e consiglieri regionali di tutti i partiti, eletti nel nostro territorio. Alcuni di loro si sono anche attivati per interrogazioni su ospedali di altre zone. Per esempio la senatrice Spilabotte di Frosinone si è impegnata giustamente per gli ospedali di Bracciano,  Monterotondo e  Subiaco (link). Il deputato Pilozzi di Acuto ha preso giustamente posizione per Alatri . Non risultano neppure prese di posizione a favore del nostro ospedale da parte di rappresentanti politici del centrodestra, (Jannarilli, Abbruzzese ecc.), gruppo che quando era al potere con la Polverini decise la chiusura dell'ospedale. Forse tutti questi politici ritengono che difendere l'ospedale di Anagni significhi fare un torto a quello di Alatri (stesso distretto ASL) e mettersi contro Alatri e il suo potere politico potrebbe pregiudicare la loro rielezione?
In questa "competizione" tra i due ospedali, inventata dai politici, il momento più importante è il piano della commissione sanità della Regione Lazio del 2009 (giunta Marrazzo) che prevedeva la costruzione di un nuovo ospedale ad Anagni con la "delocalizzazione dei vecchi ospedali di Anagni, Alatri e Colleferro" (vedi link).
Con la giunta Polverini, con l'anagnino Fiorito capogruppo di maggioranza, non solo non si parla pìù di nuovo ospedale ma si decreta la chiusura di quello esistente (settembre 2010), mentre altri progetti vanno avanti (vedi link). Anche la giunta Zingaretti sembra aver dimenticato del tutto Anagni e il suo territorio.
Ospedale di Anagni, 30 11 2012
In realtà i due ospedali di Anagni e Alatri potrebbero coesistere, visto che la nostra provincia, che ha più di 500.000 abitanti, è stata molto penalizzata dai tagli alla Sanità; attualmente ha solo quattro ospedali aperti. A titolo di esempio la provincia dell'Aquila con 306.000 abitanti ha 6 ospedali, quella di Macerata con 320.000 abitanti ne ha 9 (dati non aggiornati).
Ricordiamo a tutti gli eletti del territorio che l'importanza del nostro ospedale è stata ribadita anche dal Consiglio di Stato con l'ordinanza n.3629/2011 e che la sua chiusura nel novembre 2012, per mano di un manager ciociaro, non ha seguito la prassi legale.
 Consiglio di Stato, ordinanza n.3629/2011(parte)
Adesso che i sindaci del territorio hanno deliberato la necessità dell'ospedale di Anagni in quanto situato in area disagiata, l'appoggio dei parlamentari e consiglieri regionali è fondamentale.

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 Piano della commissione sanità della Regione Lazio del 2009

http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2016/07/anagni-ospedale-indispensabili-le.html

http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2014/09/chiusura-dellospedale-di-anagni-la-vera.html


Segue: copia parziale dell'ordinanza del Consiglio di Stato 26 agosto 2011.




http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2016/02/28-febbraio-2011-nasceva-il-comitato.html


venerdì 9 settembre 2016

Sumatra: cristiana frustata per aver venduto alcool

Inizia oggi una periodica rubrica, tenuta dal giornalista Giovanni Passa. La rubrica è costituita da articoli di stampa inediti. Si tratta, crediamo, di un lavoro atipico, poiché gli articoli, in generale, esulano dallo schema tradizionale fondato su argomenti che vanno per la maggiore e di cui i quotidiani della carta ed on-line abbondano (politica interna ed estera, cronache, spettacoli, sport, etc.). Si è preferito affidarsi a temi poco trattati, non sempre vicini nel tempo, accomunati non tanto dall'urgenza, dall'impellenza, dalla rilevanza o dall'attualità della notizia «fresca», quanto piuttosto dall'importanza intrinseca di cui ogni fatto è portatore, imponendosi prevalentemente per la storia che esso sottende, il romanzo che nasconde, il contesto che coinvolge. Riteniamo infatti che ogni causa dell'evento, per quanto minimale, abbia sempre il suo effetto imprevisto e imprevedibile. Ciò non toglie, ovviamente, che la rubrica possa attingere anche ad argomenti dalla rinomanza piu' diffusa. In ogni caso,  scopo dichiarato è quello di concretare una cornice storico-culturale atta a ribaltare i rapporti di forza che, in un globo mondializzato, appare ormai imprescindibile.

                                        Sumatra: cristiana frustata per aver venduto alcool

Giro di vite in Indonesia della religione di stato islamica - anche i non musulmani saranno sottoposti al rigore della Shar'ia - si va verso l'islamizzazione forzata 

Una donna sessantenne, appartenente alla minoranza cristiana, è stata condannata a 30 frustate per aver venduto, secondo l'accusa, bevande alcooliche. E' accaduto nell'Aceh, una regione sita nell'estremo nord dell'isola di Sumatra, una delle maggiori e più popolate che formano l'arcipelago dell'Indonesia, il quinto paese più affollato al mondo (dopo Cina, Russia, India e Stati Uniti) da un'umanita' – 215 milioni di abitanti – quasi integralmente di religione maomettana. La sentenza è stata eseguita pubblicamente, al cospetto di un migliaio di persone. Alla fine la donna è stata soccorsa per un grave stato di scompenso cardiaco e di preoccupante tramortimento.
Prima del 2015, nessun indonesiano di credo non islamico, avrebbe potuto subire processi sulla base di simili accuse. Adesso invece, a seguito della brutale intransigenza dell' espansione fondamentalista esercitata ed esportata dal Daesh (Isis), si sono avuti un' inarrestabile recrudescenza nonché un drastico giro di vite riguardo all'obbedienza cieca al verbo maomettano, ormai unilateralmente estesa alle minoranze appartenenti alle altre religioni, soprattutto quella cristiana.
Nord Sumatra, chiesa cattolica
Oggi si calcola che le persecuzioni contro i cristiani, specie da parte del Daesh e del mondo arabo, abbia raggiunto livelli inaccettabili, intollerabili. Ci sono nel mondo oltre 200 milioni di cristiani sottoposti ad ogni genere di ammazzamenti, torture, rapimenti, intimidazioni, minacce, soprusi, fame, tormenti, bibliche fughe in massa connotate dall'obbligatorio abbandono della casa e del territorio dove hanno vissuto per secoli come elementi strutturali della comune civiltà. Lo scopo della maggioranza islamica è quello di liberarsene, di fare pulizia etnica, praticare un genocidio o di trasformare i cristiani in profughi: o se ne vanno, o li uccidono. La condanna della donna accusata di aver venduto alcolici (anche a cittadini islamici, parimenti condannati), è emblematica di un cambiamento culturale inquietante. Se il fatto fosse successo qualche anno addietro, la donna sarebbe stata lungi dal subire ritorsioni. Tra l'altro è storicamente risaputa la tolleranza applicata dal “primo” Islam nei riguardi dei popoli conquistati e praticanti altri credi, ancorché vincolata a un tributo da pagare e fermo restando il rifiuto di conversione da parte delle popolazioni in questione. Oggi invece l'allarmante novità è che la Shar'ia, la legge islamica cui ogni buon musulmano deve sottostare, si sta estendendo anche ai cittadini non islamici. Il che significa che essi, pur rifuggendo dal verbo del profeta Maometto, saranno obbligati a vivere secondo quanto insegnano il Corano, l'Hadith, la Sunna e la Shar'ia. Si tratta purtroppo di un primo, forse decisivo passo verso l'islamizzazione forzata di comunità e popolazioni in minoranza religiosa e in tutto e per tutto formate da persone viventi in territori islamici e fornite di cittadinanza dello stato di appartenenza.

                                                                                                                            Giovanni Passa

giovedì 11 agosto 2016

Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale di Anagni XXIII Edizione. Anagni, 25 agosto - 4 settembre 2016


MEDIOEVO E RINASCIMENTO:
IL TEATRO E LA PIAZZA CELEBRANO L’AMORE

con Alessandro Benvenuti, David Riondino, Barbara Bovoli,
Pippo Franco, Alessandro Haber, Ennio Fantastichini,
Massimo Cardillo e Alfredo Stirati.
Targa “Città di Anagni” a Francesco Pannofino e Paolo Calabresi


Dal 25 agosto al 4 settembre prossimi, torna ad Anagni per la sua XXIII edizione il "Festival del Teatro Medioevale e Rinascimentale" e la città dei Papi si trasforma ancora una volta in un palcoscenico a cielo aperto, dando vita tra i suoi sagrati, le sue chiese, i suoi palazzi e i suoi vicoli ad un cartellone d’eccezione: per raccontare una storia che ci appartiene e che, attraverso la manifestazione e il teatro, trova nuova memoria.

Undici giornate di eventi e spettacoli che il Direttore Artistico Giacomo Zito, da poco riconfermato alla guida dell’importante rassegna ha curato, in sintonia con il Sindaco di Anagni Fausto Bassetta e l’Assessore alla Cultura Simona Pampanelli, per far conoscere ed apprezzare sempre più il Medioevo e il Rinascimento.

Diverse le location scelte per ospitare le performance in programma: dalla suggestiva Piazza Innocenzo III dominata dall’imponente Cattedrale con Bonifacio VIII sul trono alla storica Sala della Ragione del Palazzo Comunale, dalla scalinata delle Absidi al Palazzo Bonifacio VIII, dal Portico Comunale a piazza della Pace – ora piazza Giovanni Paolo II.

Luoghi suggestivi per celebrare il più suggestivo dei temi: sarà l’Amore, infatti, il comune denominatore degli spettacoli della XXIII edizione.
Un programma, quello del 2016, in cui non mancheranno grandi nomi del teatro: Ennio Fantastichini ed Alessandro Haber che, con “Le Tentazioni del Potere”, renderanno vivi i dialoghi immaginari tra i Papi Celestino V e Bonifacio VIII (4 settembre alle 21 in Piazza Innocenzo III); David Riondino, invece, proporrà alla sua maniera le storie d’amore di Boccaccio con “Bocca baciata non perde ventura” (28 agosto alle 21 in Piazza Innocenzo III); molto originale “L’Avaro” di Molière con Alessandro Benvenuti diretto dal grande regista Ugo Chiti (27 agosto alle 21 in Piazza Innocenzo III); particolarmente curiosa ed intrigante si annuncia la performance “Lucrezia Borgia: parto per tre matrimoni” con Barbara Bovoli, che si terrà nelle storiche sale del Palazzo Bonifacio VIII, il 30 agosto alle 19 e in replica alle 21; ardita l’idea del direttore Zito (sua anche la regia) di proporre un grandissimo comico italiano come Pippo Franco nelle vesti di “Brancaleone”, maschera portata al successo internazionale da Vittorio Gassman, in programma il 3 settembre in Piazza Innocenzo III alle ore 21.

Ad arricchire il fitto programma anche spettacoli teatrali-musicali come “La storia de le meraviglie del mondo” che la compagnia Verba Manent metterà in scena per la serata inaugurale del festival con Marina de Juli e il gruppo musicale Cantoantico (25 agosto alle 21 in Piazza Innocenzo III); una rilettura dell’Inferno dantesco firmata da Dario Marconcini e Massimo Salvianti (26 agosto alle 21 in piazza Innocenzo III); una “Maria Stuarda” passionale, romantica, irrazionale, rielaborata da Francesco Fanuele e interpretata dalla compagnia Seven Cults diretta da Filippo D’Alessio (31 agosto alle 21 in Piazza Innocenzo III); da non perdere, poi, nella sezione “Cantiere Giovani”, lo shakespeariano “Coriolano” con l’adattamento e la regia di Simone Ruggiero e le musiche originali di Marco Roul Marini (Absidi della Cattedrale il 2 settembre alle 21) e, nella sezione “Segnali dal Territorio”, “Le quattro lune - La notte delle donne sapienti” firmato da Monica Fiorentini e Velia Viti  e in programma il 1 settembre alle ore 21.

La sezione teorico-critica del festival sarà interamente curata dal Prof. Gaetano D’Onofrio, che si occuperà anche delle presentazioni di tutti eventi, in particolare sono da segnalare, per questa XXIII edizione, tre incontri di approfondimento, che rappresentano il nocciolo culturale su cui il festival, sin dalla prima edizione, ha fondato il suo percorso storico e scenico: nella Sala della Ragione del Palazzo Comunale, il 26 agosto alle ore 17.30 “I Sogni e le Ombre – William Shakespeare nel cinema muto” a cura di Massimo Cardillo, il 31 agosto alle ore 17.30 il “Concerto d’Arte” di Elio Crifò e, infine, il 2 settembre alle ore 17.30, la conferenza-performance “Tracce di antiche dottrine nel Cantico di Francesco di Assisi” di Alfredo Stirati.

L’edizione 2016, inoltre, sarà interamente dedicata a Giorgio Albertazzi, maestro indiscusso del teatro italiano, più volte presente negli anni alla manifestazione anagnina e scomparso solo lo scorso maggio. Nel ricordo dell’attore e regista toscano, l’Amministrazione Comunale di Anagni, assegnerà come onorificenza alla carriera la targa “Città di Anagni” a due grandi personalità del mondo del teatro e del cinema: Francesco Pannofino e Paolo Calabresi.

Un Festival tutto da vivere che torna agli antichi splendori e che si fonderà, come dichiarato dal Direttore Artistico Giacomo Zito, “a guisa di faro, su un minimo comun denominatore: la forza dell’amore. Amore reale, amore illusorio, amore umano, amore divino, erotico, metafisico … con qualsiasi attributo lo appelliamo, è e resta l’irrefrenabile, dirompente energia che può trasformare un dramma in una farsa, una commedia in una tragedia”.
Appuntamento con il XX Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale dal 25 agosto al 4 settembre, Anagni (FR).
 
Per info: www.comune.anagni.fr.it

 Ufficio Stampa HF4 – www.hf4.it
Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 340.96.900.12
Marika Polidori marika.polidori@hf4.it 339.14.30.275
Elena Balestri  elena.balestri@hf4.it 392.30.94.345

Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale di Anagni 2016 - XXIII Edizione
direzione artistica Giacomo Zito

 "Il mercante di Venezia" con Giorgio Albertazzi e Franco Castellano, 31 agosto 2014.




PROGRAMMA DEGLI SPETTACOLI


giovedì 25 agosto 2016 –  ore 21.00
Piazza Innocenzo III
inaugurazione  
LA STORIA DE LE MERAVIGLIE DEL MONDO
Giullarata tra i viaggi di Marco Polo
con Marina De Juli e il gruppo musicale Cantoantico
Ass. Cult. Verba Manent

Quando Rustichello da Pisa, prigioniero nelle carceri genovesi, narra le avventure di Marco Polo, si rivolge a imperatori, re, duchi, marchesi, conti e cavalieri. Noi abbiamo scelto di raccontare questa storia al popolo, che sa ridere delle proprie disgrazie, utilizzando la musica popolare e il linguaggio reinventato della giullarata. In scena Marina De Juli, attrice storica della Compagnia di Dario Fo e Franca Rame, e  il gruppo “Cantoantico”, che con flauti, tamburi, fisarmonica e chitarra, racconteranno una storia di vita quotidiana nella Venezia della seconda metà del 1200, in quel medioevo fatto di grandi paure, grandi invenzioni e grandi viaggi. A Venezia sbarcano crociati e mercanti di seta, di spezie, provenienti dall’India e dalla Persia: il suo molo è zeppo di trafficanti, tessitori, vetrai, marinai, e anche di ladri, prostitute, musici e giullari. Lì tutti i giorni c’è una bambina, figlia di una prostituta. E c’è anche un bambino, figlio di un mercante partito tempo prima per le Indie. Quel bambino si chiama Marco…

Prima dello spettacolo consegna della targa “Città di Anagni” a Francesco Pannofino

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venerdì 26 agosto 2016 –  ore 21.00
Piazza Innocenzo III
UN INFERNO
Un viaggio intorno all’Inferno di Dante Alighieri
un progetto di Dario Marconcini e Massimo Salvianti
scrittura scenica e regia di Dario Marconcini
Ottave del Maggio Enrico Pelosini
con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci
 e con i Cantori del Maggio di Buti (Pisa) Andrea Bacci e  Enrico Baschieridi
Arca Azzurra Teatro

Il nostro viaggio dentro l'inferno ci piace pensarlo come il lavoro di un archeologo che, al momento dello scavo, trova anfore e vasi che immediatamente pulisce a fa risplendere dei colori originali, ma trova anche tanti cocci da rimettere insieme e da far combaciare per dare loro una nuova compiutezza.
Il linguaggio della poesia orale, l'ottava cantata, che è l'espressione alta del dialetto con il suo richiamo al tempo passato, alla memoria dei vecchi e perciò pregna di nostalgia, con pudore si confronta con quella grande poesia dell'eterno e del mistero che gli attori, in una pianura attraversata da suoni, come invasi dai dannati, cercheranno di restituire in tutta la loro dolente realtà.

Prima dello spettacolo consegna della targa “Città di Anagni” a  Paolo Calabresi

sabato 27 agosto 2016 ore 21.00
Piazza Innocenzo III
L’ AVARO
di Molière
adattamento e regia di Ugo Chiti
con Alessandro Benvenuti
e con Giuliana Colzi, Andrea Costagli, Dimitri Frosali, Massimo Salvianti, Lucia Socci
Arca Azzurra Teatro

Amara e irresistibilmente comica, l’opera è di bruciante modernità: “L’Avaro” molieriano riesce a essere un classico immortale e nello stesso tempo a raccontarci il presente senza bisogno di trasposizioni o forzate interpretazioni. Il capolavoro di Molière, nell’adattamento rispettoso e illuminante di Ugo Chiti, vede, nella parte di Arpagone, un maestro del palcoscenico: Alessandro Benvenuti.

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domenica 28 agosto 2016 ore 21.00
Piazza Innocenzo III
BOCCA BACIATA NON PERDE VENTURA
La Principessa Alatiel e altre storie d’amore di Giovanni Boccaccio
di e con David Riondino
Epoché ArtEventi

Nel novembre e dicembre 2013 Rairadio3 ha prodotto una serie di trasmissioni sul Decamerone di Boccaccio, per il settecentesimo anniversario della sua nascita. Mi fu proposto di comporre una canzone per ognuna delle giornate che venivano raccontate. Fu l’occasione fortunatissima, per me, di ripercorrere il capolavoro di Boccaccio, che mantiene intatta la capacità di intrattenere e divertire, nel senso più completo del termine. E fu anche l’occasione di ingegnarmi a portare in canzone varie novelle: Madonna Filippa, Tancredi e Guismonda,  Annechino, la Monaca, Falcone di Federigo degli Alberighi…Le novelle sono tutte rielaborate in forma di ballata, rispettando suoni e lessico del meraviglioso fraseggio di Boccaccio. E le ballate, con le loro cornici, sono inserite in una storia bellissima, anch’essa trascritta in musica: la storia di Alatiel, figlia del Sultano di Babilonia, che naufragò in terra cristiana ed era la donna più bella del mondo.

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martedì 30 agosto 2016
1a recita ore 19.00 – 2a recita ore 21.00
Palazzo di Bonifacio VIII
LUCREZIA BORGIA: PARTO PER TRE MATRIMONI
con Barbara Bovoli, Maria Laura Caselli, Chiara Di Stefano, Alessandra Fallucchi.
Ass. Cult. Teatroper

Uno spettacolo itinerante all’interno delle suggestive sale del Palazzo di Bonifacio VIII che ruota intorno alla figura di Lucrezia Borgia. Diverse figure femminili per lo stesso personaggio, ognuna a raccontare uno dei tre matrimoni contratti da Lucrezia. La passione, l’amore, le dicerie…e la figura paterna, simbolo per tutti, meno che per lei, sono gli argomenti di fragilità che affiorano da ogni luogo dove l’azione scenica si consuma.
Per una certa storiografia, soprattutto ottocentesca, i Borgia hanno finito per incarnare il simbolo della spietata politica machiavellica e la corruzione sessuale attribuita ai papi rinascimentali. La stessa reputazione di Lucrezia si offuscò in seguito all’accusa di incesto, rivolta da Giovanni Sforza alla famiglia della moglie, a cui si aggiunse in seguito la fama di avvelenatrice, dovuta in particolare alla tragedia omonima di Hugo , musicata in seguito da Donizetti: in questo modo la figura di Lucrezia Borgia venne associata a quella di “femme fatale” partecipe dei crimini commessi dalla propria famiglia.


mercoledì 31 agosto 2016 ore 21.00
Piazza Innocenzo III
MARIA STUARDA – LE DONNE E IL POTERE
dall’opera di Friedrich Schiller – rielaborazione di Francesco Fanuele
con, Maddalena Rizzi, Maria Cristina Fioretti, Carmen Di Marzo, Marco Prosperini, Andrea Murchio, Bruno Governale, Mario Focardi
scenografie Tiziano Fario
costumi Silvia Gambardella
musiche Eugenio Tassitano
regia Filippo d’Alessio
Ass. Cult. Seven Cults

La vicenda di due figure imponenti - Maria Stuarda ed Elisabetta I - è quanto mai attuale. Due donne al potere: la protestante Elisabetta I, regina d'Inghilterra, e la cattolica Maria Stuarda, regina di Scozia. Maria: l’eroina romantica, passionale, irrazionale, debole nel governare e nutrita dall’amore divino fino a diventare l’icona della martire; Elisabetta: una fine mente politica, energica, dura - soprattutto con se stessa - che rinuncia  alla vita sentimentale per il potere. Il dramma ruota intorno alla fondamentale antitesi amore – politica: da un lato il mondo di Maria, che è amore, bellezza, moralità e morte trasfiguratrice; dall’altro il mondo di Elisabetta, che è politica, necessità ipocrisia e trionfo apparente. E intorno ad esse ruota un universo maschile che a loro si aggrappa. Un crescendo serrato verso la catastrofe, il fatale tratto di penna di Elisabetta che suggellerà la sentenza e segnerà la sorte di Maria.

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giovedì 1 settembre 2016 ore 21.00
Piazza della Pace – Giovanni Paolo II
SEGNALI DAL TERRITORIO
LE QUATTRO LUNE
Ovvero La Notte delle Donne Sapienti
di Monica Fiorentini e Velia Viti
con Emanuele Capecelatro, Patrizia Ciabatta, Daniele Miglio, Annalisa Renzulli, Mauro Ascenzi, Andrea Di Palma, Priscilla Muscat, Serena Sansoni, Samantha Chiavarelli, Giorgia Quintiliani, Giorgio Quintiliani - canto Margherita Quintiliani
coreografie Samantha Chiavarelli
costumi Isaura Bruni
Ass. Cult. Manaus Opera

Alla notte di San Giovanni sono legati innumerevoli incantesimi, riti e credenze: gli accorgimenti contro le streghe riunite nei sabba; la raccolta delle erbe medicinali influenzate da un potere particolare…è la notte degli innamorati, in cui i sogni sono veritieri e l’impossibile si avvera; ed è la notte più propizia ai matrimoni.
“La Notte delle Donne Sapienti”, attinge a piene mani da questo ricchissimo bacino di tradizioni, cultura, curiosità, espressioni popolari, unendo il teatro, la danza e la poesia.
Divertendo e affascinando il pubblico con atmosfere piene d’immagini suggestive, lo spettacolo punta ad affrancare la figura della “Donna Strega” dal ruolo di fattucchiera ammaliatrice, emarginata e in molti casi bruciata viva, riproponendola invece come donna emancipata, curatrice, carismatica e non sottomessa all’uomo, e per questo osteggiata e spietatamente condannata da una società patriarcale.
La Badia della Gloria è l’ambientazione ideale per ricreare la magica e misteriosa atmosfera notturna nella quale si muoveranno i personaggi, reali e fantastici, della performance teatrale.

In tale data è previsto, in occasione dell’arrivo dei pellegrini della Via Francigena (Anno dei Cammini  - Via Francigena Collective Project 2016) un evento di accoglienza sul tema.
Orario ed evento in corso di definizione.
venerdì 2 settembre 2016 ore 21.00
CANTIERE GIOVANI
Absidi della Cattedrale
CORIOLANO
di William Shakespeare
adattamento e regia di Simone Ruggiero
con Luca Avallone, Laura Monaco, Nicolas Zappa, Andrea Carpiceci, Matteo Vignati, Matteo Milani, Matteo Antonucci, Andrea Polia, Federico De Luca, Chiara della Rossa
musiche originali di Marco Raoul Marini
costumi di Giulia Pagliarulo e Marika Argentini
Ass. Cult. Drakkar

Lo spettacolo si è aggiudicato il primo premio “Salviamo i Talenti” indetto dal Teatro Vittoria di Roma. I giovani attori, in gran parte diplomati al Centro Sperimentale di Cinematografia, hanno già lavorato per le messe in scena shakespeariane di Gigi Proietti al Globe Theatre di Roma o partecipato a produzioni televisive, come Luca Avallone, che interpreta il ruolo del protagonista della tragedia.
Coriolano è stato riletto come la tragedia di un uomo che non sa adattarsi alle ipocrisie della vita politica: un eroe contemporaneo, al pari di quelli che riscuotono moltissimo successo in alcune serie televisive americane del momento, perché possiedono una complessità di carattere che li rende tanto più affascinanti quanto più mostrano le ferite della loro debolezza.
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sabato 3 settembre 2016 ore 21.00
Piazza Innocenzo III
BRANCALEONE E LA SUA ARMATA
Il lato tragicomico dell’esistenza umana
di e con Pippo Franco
e con Gigi Miseferi, Paolo Perelli, Tonino Tosto, Mauro Fanoni, Alessandra Flamini, Sabrina Crocco,
Sara Adami
costumi di Saverio Galano
regia di Giacomo Zito
Ass. Cult. Teatroper – Ass. Cult. La Fenice

Brancaleone, di ritorno dalla Terra Santa, grazie agli imprevisti che deve fronteggiare, si rende conto di aver vissuto metà della sua esistenza come uomo d’armi, mentre l’altra metà, quella dell’esperienza dell’amore e della visione spirituale dell’essere, gli è rimasta sconosciuta. Aiutato dal chierico Colombello, Brancaleone e la sua improbabile armata vivono una serie di avventure, al limite del grottesco, che portano il cavaliere verso una consapevolezza di sé sempre maggiore. Le sorprese si susseguono ad ogni scena dello spettacolo, e un finale inaspettato suggella le avventure dell’armata in una commedia ricca di azione e di spunti di riflessione che, cavalcando un umorismo - spesso involontario - rappresentano nel modo più sorprendente possibile il lato tragicomico dell’esistenza umana. Sulla scena un grande mattatore veste i panni della maschera inventata e interpretata da Vittorio Gassman: Pippo Franco.

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domenica 4 settembre 2016 ore 21.00
Piazza Innocenzo III
LA TENTAZIONE DEL POTERE
dialoghi immaginari tra Celestino V e Bonifacio VIII
da “ L’avventura d’un povero cristiano “ di Ignazio Silone
recital con Alessandro Haber e Ennio Fantastichini
esecuzioni musicali dal vivo Nicola Pignatiello
Ass. Cult. Teatroper

L'avventura d'un povero cristiano è l'ultima opera letteraria di Ignazio Silone: con questo romanzo vinse il Premio Campiello nel 1968. Nel testo campeggia il tema fondamentale del rapporto fra l'individuo e la Chiesa, e vuole quindi fornire una reinterpretazione attualizzata della burrascosa vicenda di Papa Celestino V, il papa del “gran rifiuto” che, dopo un certo periodo di pontificato, rinunciò alla carica per tornare a condurre una vita normale. Lo scontro tra Celestino e il suo successore Bonifacio VIII è lo scontro tra due atteggiamenti nei confronti del potere, entrambi “a fin di bene”. Le voci di due grandi interpreti del teatro e del cinema italiani come Haber e Fantastichini faranno rivivere quel momento travagliato della storia della Chiesa, che tante implicazioni ha peraltro avuto con la città di Anagni e con il territorio che la circonda.

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Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale di Anagni 2016 - XXIII Edizione
PROGRAMMA E CALENDARIO DEGLI EVENTI DIDATTICI

Venerdì 26 agosto 2016 ore 17:30
Sala della Ragione
I SOGNI E LE OMBRE
William Shakespeare nel cinema muto
A quattrocento anni dalla morte
a cura di Massimo Cardillo
Una antologia di preziose e affascinanti citazioni da film shakespeariani dal 1899 al 1929, anno del primo adattamento shakespeariano del cinema sonoro, con “La bisbetica domata” di Sam Taylor.
Sangue, tradimenti, passione, amore, morte, ombre e nebbie della coscienza: Shakespeare è veramente il più grande sceneggiatore i tutti i tempi, il più grande direttore della fotografia di tutti i tempi.

mercoledì 31 agosto  2016 ore 17.30
Sala della Ragione
CONCERTO D’ARTE
a cura di Elio Crifò – Ass Cult. La Fenice
L’Arte, la Cultura e il Pensiero sono le vere droghe dell’uomo, quelle sostanze stupefacenti che ci fanno approdare in mondi sconosciuti, in emozioni psichedeliche, in “sballi” che non finiscono mai! E invece, la Storia dell’Arte viene spesso proposta in modo noioso e totalmente estranea alle nostre vite, tanto che molti si chiedono: ma a che serve studiarla? Se non sono un’ architetto o uno storico… ma che mi interessa delle Cattedrali, di Giotto, di Caravaggio e di Picasso?
Questo è uno spettacolo che risponde proprio a queste domande, attraverso un percorso non convenzionale ed emozionante, all’interno dei mille anni del Medioevo.

venerdì 2 settembre 2016 ore 17.30
Sala della Ragione
TRACCE DI ANTICHE DOTTRINE NEL CANTICO DI FRANCESCO D'ASSISI
a cura di Alfredo Stirati
Una rilettura originale del Cantico, effettuata dopo un accurato esame del testo redatto da Francesco, che può essere collocato lontano non solo dalla cupa religiosità medievale, ma anche dal pregiudizio che colloca l’essere umano al vertice della scala degli esseri, come dominatore sovrano. Il concetto di fratellanza, esteso a tutte le creature, siano esse animate o inanimate, rivela  come l’Autore aderisca ad una visione delle cose di tipo orientaleggiante, per cui esse vengono equiparate all’essere umano che, lungi dal dominarle, respingerle o sfruttarle, deve armonizzarsi con loro, amministrandole saggiamente. A tal fine, verrà effettuata una lettura integrale del Cantico, commentato verso per verso, riscontrando evidenti tracce di antiche dottrine che possono riallacciarsi all’enoteismo, alle radici più autentiche del culto solare, alla dottrina precristiana e di origine greca dei quattro elementi, ad influssi alchemici, alla immanenza della divinità presente ovunque e quindi anche nell’essere umano, non relegata in cieli lontani ed inaccessibili.