domenica 31 marzo 2019

Anagni Ospedale - Assemblea promossa da Adesso Basta

A proposito dell'assemblea promossa da Adesso Basta vorrei osservare:

- Non è esatto che non può esistere un Pronto Soccorso senza un ospedale dietro (come ha detto anche Buschini). Il DM 70/2015 prevede la possibilità di un  Presidio Ospedaliero in zone disagiate composto oltre che dal Pronto Soccorso da 20 posti  letto di Medicina Generale e servizi di supporto, quali Radiologia e Laboratorio Analisi. E' la Regione che stabilisce quali sono le zone particolarmente disagiate, anche con qualche deroga al DM 70 come è avvenuto ad esempio ad Agropoli, che è zona balneare
distante 34 Km dall'ospedale più vicino. https://www.infocilento.it/2017/05/09/ospedale-di-agropoli-lasl-chiarisce-sara-un-pronto-soccorso-foto/ Nel Lazio vedi i casi di Acquapendente, Subiaco ecc.
La richiesta del Presidio Ospedaliero in zona disagiata era la strada percorsa dalla giunta Bassetta con il piano del dott. Roiati.
- Buschini ha promesso cardiologi,  anestesisti e un'eliambulanza  h24. Come abbiamo ricordato, già dal 2013 aveva fatto una promessa simile senza mantenerla (link). 

Foto Cinzia Belardi

- Tra le contestazioni dell'assemblea assurda è stata quella all'intervento di Loreto Marcelli (M5S) a proposito del Pronto Soccorso di Anagni. Marcelli,  come vicepresidente della commissione Sanità  regionale è stato tra i pochissimi a portare in Regione le problematiche della Sanità del nostro territorio. Inoltre nella riunione della commissione da lui presieduta, assente Buschini,  fu espresso parere  favorevole al mantenimento del PPI di Anagni (link), che poi l'ASL/FR ha chiuso. 


- Se si vuole ottenere il Pronto Soccorso bisogna fare azioni più decise: chiedere un incontro a Zingaretti e contestualmente minacciare di riconsegnare la fascia nelle mani del Prefetto, come avevamo indicato già nel 2013 e come ha fatto Sora nel 2014 (link).
- A Zingaretti bisogna chiedere di includere Anagni tra le zone disagiate per rischio industriale, forte inquinamento con patologie connesse, come previsto anche dal DM 70/2015, art.1, comma 5c.
Nel decreto DCA 257/2017 Zingaretti non ha speso una sola parola sull'area SIN della Valle del Sacco.

CR (Comitato Salviamo l'Ospedale di Anagni)

https://anagniscuolafutura.blogspot.com/2019/01/storia-degli-ultimi-10-anni.html 

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I motivi per cui è sacrosanta la lotta per per il Pronto Soccorso e posti letto collegati ad Anagni sono:
Alla provincia di Frosinone mancano quasi 500 posti letto. Dei sette ospedali chiusi, con il Decreto Polverini, nessuno è stato riaperto, mentre
 quasi un terzo degli altri del Lazio o non è stato mai chiuso o è stato riaperto.
Il DM.70/2015 dà possibilità alle Regioni di individuare località disagiate e di fare deroghe. Anagni in quanto area SIN con gravi patologie ha anche l'appiglio legislativo dell'art.1, comma 5c.
La necessità dell'ospedale ad Anagni è stata riconosciuta anche dal Consiglio di Stato, oltre che dal piano regionale del 2009 (nuovo mega ospedale).
Le scelte avvenute sono state politiche e non di natura sanitaria. Così abbiamo due P.S. (Frosinone e Alatri), e il 50% dei posti letto a meno di 13 km.
Della sanità di Anagni non interessa a nessuno, sopratutto ai politici, lo hanno dimostrato nel 2010-12 quando l'ospedale era ancora aperto e l'unica reazione alla chiusura è stato il ricorso dei cittadini.
Quando qualcuno da fuori cerca di darci una mano viene anche contestato, per motivi di propaganda, guardando la pagliuzza senza vedere la trave nel proprio occhio.


sabato 30 marzo 2019

Anagni Ospedale - Buschini e le promesse non mantenute

Anagni Ospedale - Assemblea promossa da ADESSO BASTA
Buschini, in cerca di consensi, soccorre il sindaco Natalia, che non ha saputo concretizzare il forte movimento dei cittadini della scorsa estate. Non è la prima volta che Buschini promette anestesista e cardiologo h24, vedi i suoi interventi dal 2013 in poi (vedi sotto). Queste promesse non hanno mai avuto seguito, mentre la chiusura del Punto Primo Intervento è stata rapidissima. https://anagniscuolafutura.blogspot.com/2013/12/anagni-ospedale-sanita-del-nord.html
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Il Consigliere Buschini (PD) ha presentato oggi la mozione  al Presidente del Consiglio regionale, in cui si richiede la presenza h24 di un cardiologo ed un anestesista per il punto di primo intervento dell'Ospedale di Anagni (2014).

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La zona Nord della Provincia di Frosinone (Anagni e Comuni limitrofi, 80.000 abitanti) è stata privata di un Pronto Soccorso efficiente. Oltre ai ritardi delle ambulanze, è assai grave che spesso manchino del medico a bordo. In questo modo si perde  molto tempo con viaggi spesso inutili allo Spaziani (Dea di I e non di II livello), per poi ripartire verso Roma con pazienti in fin di vita. Questa perdita di tempo, anche di diverse ore, in alcuni casi, anche recenti, è risultata fatale. Si ricorda che per l'ospedale di Anagni non è stata rispettata l'ordinanza del Consiglio di Stato 26-8-11 che si era espressa contro la sua chiusura o riduzione, fino al pronunciamento del TAR (29 gennaio 2014). CR


http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2013/12/anagni-ospedale-sanita-del-nord.html

venerdì 22 marzo 2019

Anagni - Mascheroni su via Vittorio Emanuele

Il palazzo Apolloni-Zappasodi (XVIII secolo) situato in piazza Cesare Battisti, nel lato che si affaccia su via Vittorio Emanuele, presenta dei mascheroni sotto due balconi. In quello inferiore è visibile un bucranio (teschio di bue) con festoni e ai lati busti femminili nascenti da un cespo d'acanto. Il balcone superiore presenta una testa maschile (forse un satiro) e ai lati teste viste di profilo.
La moda di decorare edifici signorili con mascheroni si diffonde a partire dal Cinquecento e si afferma nel Seicento (Barocco). La funzione di questi mascheroni, in pietra o in stucco decorato, era  quella di proteggere i palazzi e allontanare il malocchio. In età neoclassica questi motivi vengono ripresi soltanto come abbellimento.
Queste decorazioni erano molto diffuse nell'antichità, in particolare nel mondo greco-romano. Carlo Ribaudo

martedì 19 marzo 2019

Domenica 19 marzo 1944, 75 anni fa il bombardamento di Anagni (già pubblicato nel 2014)

Anagni il 19 marzo 1944, domenica mattina in una giornata di sole, subì il più disastroso bombardamento aereo della sua storia da parte delle Fortezze Volanti Statunitensi. Ci furono 130 morti e rischiò seriamente la vita lo stesso vescovo Adinolfi, che rimase gravemente ferito alla gola. I danni più rilevanti si verificarono,nella chiesa di S. Giovanni De Duce, nel convento dei Padri Caracciolini, nella Curia Vescovile e nella chiesa dei SS. Cosma e Damiano.
Secondo fonti ufficiali la città di Anagni, nel corso del conflitto, subì una notevole distruzione del suo patrimonio. In precedenza l'aviazione alleata aveva bombardato l'area  vicina alla  stazione ferroviaria.
Considerando l’importanza storico-artistica del centro, la gravità dei danni assume un carattere ancora più drammatico.
Ulteriori danneggiamenti riguardarono la Cattedrale, in cui andarono perdute le vetrate artistiche a causa degli spostamenti d’aria, le porte di S. Francesco e Santa Maria, la chiesa di S. Andrea, e  gli artistici palazzi signorili Cesaritti, Menenti, Moriconi e Passa. Il palazzo di Bonifacio VIII fu mancato miracolosamente da  tali incursioni. C.R.
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Anagni, importante nodo viario e ferroviario, per la sua posizione sulla via Casilina, per la presenza di numerosi edifici idonei all’accantonamento di truppe, ed anche per la sua distanza di "sicurezza" dal fronte, fu prescelta dal Comando della Decima Armata Tedesca del Gen.Von Vietinghoff come sede di un importante complesso ospedaliero militare, atto ad ospitare i feriti e malati provenienti dal fronte di Cassino. La distanza dal fronte permetteva ai mezzi dei vari Feldlazarett (Ospedali militari) di raggiungere il fronte in tempi ragionevolmente brevi.  ...leggi tutto da: Dal Volturno a Cassino
Collage di foto da Acta est Fabula

Piazza Innocenzo III. Foto SBAA


mercoledì 13 marzo 2019

Proposte per il Pronto Soccorso di Frosinone e ... l'emergenza ad Anagni

Le associazioni a difesa della Sanità pubblica della provincia, con l'instancabile portavoce Francesco Notarcola, si sono riunite presso l'ASL di Frosinone, martedì 12 marzo, per discutere dei problemi del Pronto Soccorso dello Spaziani e delle emergenze del territorio. Erano presenti il responsabile del Pronto Soccorso (dott. F. Cristofari) consiglieri regionali (P.Ciacciarelli) e comunali, personale medico e sindacalisti, tra cui Mario Tufi di Piglio.
I temi della discussione sono sintetizzati nel seguente documento. 
https://www.facebook.com/notes/francesco-notarcola/proposte-per-un-pronto-soccorso-efficiente-moderno-e-di-alto-livello/2276588972373238/
Personalmente sono intervenuto per evidenziare le responsabilità della stessa ASL/FR per la zona Nord (Anagni) con gravi ripercussioni su tutta la provincia e sul già martoriato ospedale di Colleferro. Segue il mio intervento.



"Il decreto 80/2010 della Polverini prevedeva la chiusura di 24 ospedali in tutta la Regione, 7 nella sola Provincia di Frosinone. Ebbene quasi un terzo dei 24 ospedali o non è stato mai chiuso o è stato riaperto (per es. Monterotondo, Subiaco, Anzio,  Bracciano, Amatrice, Acquapendente); nessuno comunque nella nostra provincia. 
Questo è dovuto o a incapacità della nostra classe politica o alla prevalenza di politiche clientelari-campanilistiche sulle reali esigenze del territorio.

Così in poco più di dieci chilometri si sono concentrati due (Frosinone e Alatri) dei 4 Pronto Soccorso e il 50% dei posti letto di tutta provincia. Ora una parte delle prossime assunzioni promesse deve essere dirottata dove ci sono maggiori carenze nell'emergenza, in particolare ad Anagni.
In questo territorio non si è vista nessuna differenza tra la gestione della Polverini e quella di Zingaretti. 

In realtà l'ospedale di Anagni era ancora aperto a fine 2012, difeso da una ordinanza del Consiglio di Stato (2011), quando la Polverini si era già dimessa. La chiusura «temporanea» dell'ospedale di Anagni il 5 novembre 2012 è stata una iniziativa  dell'ASL/FR, come è stata sempre l'ASL a chiudere il PPI nell'estate del 2018, anche con il parere contrario della Commissione Sanità Regionale (Loreto Marcelli). Il Punto di Primo Intervento (PPI) di Anagni infatti non era incluso nel DCA 257/2017 di Zingaretti. Alla fine i PPI nell'elenco del DCA non sono stati chiusi e l'unico ad essere stato chiuso è stato Anagni. Così è stato dato un ulteriore colpo alla rete delle emergenze con conseguente aggravio dei Pronto Soccorso di Frosinone e Colleferro."

Carlo Ribaudo (Comitato Salviamo l'Ospedale di Anagni)

lunedì 11 marzo 2019

Zingaretti alla Saxa Gres di Anagni - La lotta per l'ospedale non è un pranzo di gala

Zingaretti nella conferenza alla Saxa Gres di Anagni ha dichiarato che un Pronto Soccorso (vedi il link di Anagnia in basso), se non ha un buon ospedale dietro, è pericoloso. Risulta però che, per esempio, ad Acquapendente Zingaretti ha riaperto il Pronto Soccorso, con venti posti di medicina generale, senza alcun ospedale vicino. https://anagniscuolafutura.blogspot.com/2015/08/acquapendente-ospedale-riapre-il-pronto.html Vorremmo ricordare a Zingaretti che il governatore Marrazzo (sempre del PD) aveva progettato proprio ad Anagni uno dei quattro grandi ospedali del Lazio (quello dei Castelli è stato inaugurato recentemente), data la situazione critica del nostro territorio (Area SIN, A1, TAV, TAP, Industrie esplosive ecc.), che registra oltretutto un'alta incidenza di tumori. E come se non bastasse ci è stato chiuso anche il PPI. Il sindaco di Anagni, insieme ad altri sindaci del territorio, avrebbe fatto bene a presentarsi per incontrare Zingaretti e discutere di Sanità e Ambiente, in quanto rappresentante della città e responsabile della salute dei cittadini. Il padrone di casa non ha bisogno di inviti. Si continuano a perdere occasioni importanti per la difesa per l'ospedale.

https://www.facebook.com/groups/291515020861180/permalink/2412820865397241/

http://www.anagnia.com/italia/salute/2019/03/05/sanita-ospedale-di-anagni-il-presidente-della-regione-lazio-nicola-zingaretti-risponde-ad-anagnia-com-anche-anagni-ha-beneficiato-e-beneficera-ancora-sia-di-investimenti-pubblici-che-di-assunzioni-bisogna-avere-fiducia

sabato 2 marzo 2019

Ecco perché Zingaretti non è il candidato ideale per la segreteria del PD

Non ritengo Zingaretti il candidato ideale per la rinascita del PD per come ha governato la Regione Lazio. Molte scelte, sopratutto in materia sanitaria (http://temi.repubblica.it/micro…/sanita-modello-zingaretti/…), sono state dettate più da interessi elettorali che non dalle esigenze del territorio.
Se si è incapaci di governare una Regione come è possibile far rinascere il più grande partito della sinistra?


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Ospedale - Marrazzo batte Zingaretti 2 a 0 e la Polverini 3 a 0


 Anagni (2017) - Analizzando brevemente l'operato degli ultimi tre Governatori della Regione Lazio osserviamo che Marrazzo, che pure aveva chiuso Ostetricia ad Anagni nel 2008, nel luglio 2009  aveva  pubblicato un piano di programmazione sanitaria (vedi allegato). In esso erano  previsti quattro grandi nuovi ospedali al posto di vecchi nosocomi, tra cui nuovo ospedale dei Castelli e il nuovo ospedale di Anagni. L'ospedale di Alatri doveva soccombere secondo il piano del 2009. La serietà del piano è dimostrata dalla realizzazione dell'ospedale dei Castelli (http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/ospedale_castelli_romani-2273269.html) e dai lavori in corso dell'ospedale del Golfo.
La Polverini,  che aveva  vinto le elezioni nel 2010 contro la Bonino grazie al voto delle province, ha chiuso 24 piccoli ospedali, tra cui quello di Anagni, mantenendo per il resto il piano Marrazzo.
Zingaretti, succeduto alla Polverini, si è dimenticato completamente di questa zona. Si è affidato ai referenti politici locali (per es. Buschini), i quali si sono interessati esclusivamente dei loro bacini elettorali, potenziandone gli ospedali (ved. i denari spesi a favore dell'ospedale di Alatri). Si sono concentrati così in circa dieci chilometri due dei 4 Pronto Soccorso e il 50% dei posti letto di tutta provincia.
Zingaretti, come la Polverini, non ha tenuto conto né della geografia né della criticità del nostro territorio. Nonostante il  Decreto ministeriale n. 70/2015 permettesse alla Regione una certa flessibilità a favore degli ospedali delle zone disagiate, Zingaretti nei decreti di programmazione regionale 257-291 del 2017 non ha speso una sola parola per l'emergenza ambientale di questo territorio, un' area SIN con gravi patologie tumorali, industrie a rischio esplosivo, TAV, A1 ecc. Oltre a non attuare il registro dei tumori, è stato chiuso recentemente anche il reparto di Oncologia di Colleferro oltre quello di Anagni, già chiuso da qualche anno.
Spesso più degli schieramenti sono gli uomini che fanno la differenza.

Carlo Ribaudo (Comitato Salviamo l'Ospedale di Anagni)


Piano di programmazione sanitaria regionale 2009 



          http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2017/06/anagni-ospedale-scelte-politiche-che.html

          https://www.facebook.com/groups/291515020861180/permalink/1818617201484280/