L'assemblea promossa dal comitato "Salviamo l'ospedale di Anagni" che si è svolta ieri 13 dicembre, si aperta con un minuto di silenzio per ricordare il giovanissimo Alessio Cienzo, vittima di un incidente stradale.
Lo scopo dell'assemblea era ribadire, in vista anche del prossimo pronunciamento del TAR, la tragica situazione, dal punto di vista sanitario, in cui si trovano i cittadini di Anagni e quelli della zona nord della Ciociaria.
Chiuso ormai di fatto l'ospedale, dove funzionano solo alcuni ambulatori, nonostante una sentenza del Consiglio di Stato avesse bloccato la chiusura decretata dalla Giunta Polverini, resta un punto di primo soccorso, con due ambulanze, spesso senza medico a bordo, che debbono servire circa 80.000 persone.
Mancando il medico sull'ambulanza, i pazienti vengono portati a Frosinone, ospedale molto congestionato ma soprattutto privo di chirurgia cerebrale e altro. Il paziente in gravi condizioni viene in secondo tempo trasferito a Roma; si perde così tempo prezioso (anche tre ore) e si mette a repentaglio la vita del malato, come è avvenuto in casi recenti.
L'assemblea ha visto una buona partecipazione di pubblico, di movimenti e di partiti sensibili al problema; dei sindaci, invece, era presente solo Antonio Corsi di Sgurgola.
I numerosi interventi hanno segnalato il paradosso in cui si trova la ASL: per evitare gli sprechi si chiudono gli ospedali e poi si spendono 130 milioni di euro per pagare le altre ASL dove le persone vanno a curarsi.
Tra i politici era presenti Gianfranco Schietroma, che ha ricordato l'interrogazione presentata alla Regione dal consigliere Oscar Tortosa, che fa seguito a quella presentata l'estate scorsa dal M5S. E' intervenuto anche Mauro Buschini, che ha ricordato come la giunta Zingaretti abbia proposto l'abolizione delle macroaree, il che dovrebbe comportare un adeguamento dei posti letto al livello nazionale (3 per 1000 abitanti). Inoltre si dovrebbero stabilizzare i precari. Ha promesso infine che il posto di primo intervento di Anagni avrà un anestesista e un cardiologo H24. Apprezziamo che recentemente Buschini ha mostrato coraggio votando una mozione trasversale sulla riapertura del pronto soccorso di Ceccano.
Quanto alle proposte, si è chiesto di sollecitare i rappresentanti alla Regione e al Parlamento a promuovere interrogazioni e altro a difesa del diritto alla salute del nostro territorio. Il sottoscritto ha rivolto l'invito ai Sindaci a rimettere alla conferenza dei Sindaci, prima della sentenza del TAR, di cui fanno parte e conseguentemente nelle mani del Prefetto di Frosinone le loro mansioni in materia di sanità. CR
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