giovedì 22 febbraio 2018

Anagni Ospedale: Se le promesse le conosci, eviti chi te le fa!”

E’ arrivato il momento di fare un bilancio degli ultimi quattro anni di “questione Ospedale civile di Anagni”. Nella primavera del 2014, durante la campagna elettorale che ha portato all’elezione del sindaco Fausto Bassetta, l’Ospedale di Anagni aveva perso tutti i reparti di degenza in particolare chirurgia, medicina e urologia, ma aveva ancora attivi il Punto di Primo Intervento, il reparto di dialisi e diversi importanti ambulatori. Nonostante la sentenza contraria del Tar del Lazio, si nutriva ancora una forte speranza di poter riattivare  l’Ospedale civile di Anagni, almeno per quanto riguarda i reparti di pronto intervento. In questo senso i rappresentanti dei comuni dell’area nord della provincia di Frosinone si espressero in una lettera aperta, datata 4 aprile, al presidente – commissario Nicola Zingaretti, chiedendo il ripristino immediato di assistenza sanitaria nelle situazioni di emergenza e il  blocco di tutte le misure ulteriori di depauperamento dei servizi, del  personale, delle strutture e delle attrezzature dell’Ospedale di Anagni.
 Successivamente, nell’assemblea comizio elettorale convocata davanti l’ex Ospedale di Anagni, dal candidato sindaco Bassetta, l’allora consigliere regionale del PD Mauro Buschini confermò gli impegni presi già a suo tempo in un’altra pubblica assemblea, per il rilancio della struttura ospedaliera anagnina. Qualche mese dopo, dicembre 2014, il sindaco appena eletto Fausto Bassetta, nel votare a favore dell’atto aziendale redatto dall’allora dirigente aziendale Teresa Mastrobuono, ottenne una citazione nel testo dell’atto di  alcuni possibili servizi da attivare: un poliambulatorio specialistico, una postazione per gli screening oncologici, un centro dialisi, un laboratorio analisi per le emergenze, una radiologia dotata di sistemi di teleconsulto e telediagnosi, l’attivazione del day service, della day surgery e della chirurgia ambulatoriale, un punto di primo intervento (PPI) h24 con posti letto di Obi (Osservazione Breve Intensiva) e un centro per la sorveglianza sanitaria ed epidemiologica sulle problematiche della Valle del Sacco.
Contrariamente  a tutte le migliori intenzioni dichiarate in campagna elettorale e a seguito dell’adesione all’atto aziendale, ad oggi  nulla  è stato fatto.
Nel luglio 2016 i consigli comunali dei nove comuni dell’area nord  della provincia di Frosinone approvano una delibera che richiede  sei  servizi indispensabili per riportare l’Ospedale ad un minimo funzionamento utile per la popolazione:
1)  un reparto di 20 posti letto di medicina generale con un proprio organico di medici e infermieri
2)      un Pronto Soccorso presidiato da un organico medico dedicato all'Emergenza-Urgenza;
3)      una chirurgia elettiva ridotta che effettua interventi in Day surgery,
4)      una Unità Operativa di Anestesia e Sala Operatoria;
5)      servizio di Radiologia per indagini radiologiche con trasmissione di immagine collegata in rete allo specialista di turno;
6)      servizio di Laboratorio per indagini laboratoristiche in Pronto Soccorso.

Non si è avuta una risposta a questa delibera da parte della Regione.

Nel frattempo i locali dell’ex Ospedale di Anagni  hanno visto una radicale trasformazione della loro  destinazione d’uso: al posto dei reparti di degenza e degli ambulatori sono stati ivi trasferiti gli uffici amministrativi e alcuni servizi territoriali. Rimane solo un precario punto di primo intervento, la dialisi e il laboratorio analisi. Perfino il mammografo acquistato con i soldi dei cittadini, di Bancanagni e altre imprese private funziona a scartamento ridotto, mentre l’imballo della nuova tac risulta da scartare. Il territorio è completamente scoperto di servizi sanitari in linea con i livelli minimi di assistenza, soprattutto per le emergenze e la prevenzione,  con liste d’attesa con tendenza all’allungamento. Anche l’Ospedale di Colleferro, a cui si rivolge ormai abitualmente la popolazione della zona nord della provincia di Frosinone, sta subendo la stessa sorte dell’Ospedale di Anagni.

Comitato “Salviamo l’Ospedale” di Anagni


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