martedì 5 agosto 2014

Considerazioni sulla situazione sanitaria in vista dell'incontro, dei sindaci, in Regione il 6 agosto 2014.

In vista dell'incontro è importante che i sindaci dell'area nord uniscano le forze, creando un fronte compatto.

1 - E' fondamentale che l'ospedale di Anagni rientri nel circuito degli ospedali regionali. Adesso è stato estromesso e le sue prestazioni non vengono nemmeno conteggiate.
Come punto di partenza tutti i sindaci potrebbero appoggiare la proposta dell'assessore Roiati, persona preparata e competente, di far aderire Anagni al progetto (in cooperazione con gli ospedali di Subiaco, Monterotondo e Bracciano) che dovrebbe consentire di avere strutture  di day surgery, osservazione breve e posti di ricovero.

2 - Va messo bene in chiaro che la chiusura dell'ospedale di Anagni è stata una chiusura "politica" e non basata su reali esigenze territoriali (la necessità di un ospedale è stata riconosciuta dal Consiglio di Stato con l'ordinanza n.3629/2011).
Nel chiudere il nostro ospedale non si è tenuto conto, ad esempio, che la nostra è una delle 44 zone più inquinate d'Italia e, date le numerose patologie tumorali, avrebbe necessità, tra l'altro, di un polo oncologico e dell'istituzione del registro dei tumori per tutta la valle del Sacco.
La regione Lazio ha solo il 9,6% di copertura per i registri di tumori rispetto, per esempio, alla media del 48% delle regioni del Nord (dati Ministero della Salute).
3 - La Regione deve garantire livelli minimi di assistenza uguali per tutto il territorio. 
Per questo è fondamentale la presenza di medici a bordo delle ambulanze.  I codici rossi della provincia e della Regione devono essere trattati tutti allo stesso modo. Ci sono casi  documentati di persone che sicuramente hanno pagato con la vita le lungaggini dei soccorsi. Da adesso in poi per casi del genere dovrebbe essere investita la Procura della Repubblica, magari con la creazione di un gruppo avvocati che se ne occupi.

4 - E' fondamentale la presenza di un pronto soccorso, considerando un bacino d'utenza di
80.000 abitanti, l'esistenza di 7 aziende a elevato rischio di incidente (legge Seveso bis), dell'autostrada, della TAV e del metanodotto.

La cattiva politica ci ha privato del diritto alla salute, solo quella buona ci potrà far riemergere dalla situazione di abbandono.

http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2016/02/28-febbraio-2011-nasceva-il-comitato.html

http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2012/11/anagni-nell-invitare-la-citta-un.html

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