venerdì 30 dicembre 2022

Anagni - Flash-mob sulla via Casilina in memoria delle vittime degli incidenti stradali

Nel flash-mob molto partecipato, tenuto oggi sulla Casilina presso il bivio ex Winchester, luogo di gravissimi incidenti stradali, abbiamo ascoltato anche le solite promesse degli amministratori.   https://www.facebook.com/.../pfbid0mApKi68grobHZojdb8NRY5.... Della rotatoria in questo punto si parla da anni, si sono anche persi i finanziamenti regionali per la sua realizzazione e intanto in questo incrocio si continua a morire. Ultima vittima, solo un mese fa, Francesca Colacicchi di soli 26 anni.  Qualcuno dovrebbe spiegarci perché tutti i comuni vicini hanno realizzato rotatorie sulla Casilina (Ferentino, Segni, Colleferro), tranne Anagni. 





















2018




venerdì 23 dicembre 2022

Anagni - Venerdì 30 dicembre flash-mob sulla via Casilina in memoria delle vittime degli incidenti stradali

La mancata realizzazione della rotatoria presso il bivio dell'ex Winchester, dove si sono verificati numerosi incidenti mortali, è la conferma dell'incapacità della nostra classe politica. Rotatorie sulla Casilina si trovano ovunque, da Ferentino a Colleferro, solo questa, di cui si parla da anni, non è stata realizzata. CR

https://anagnia.com/2022/12/23/anagni-venerdi-prossimo-flash-mob-sulla-via-casilina-per-ricordare-le-vittime-degli-incidenti-stradali/


lunedì 5 dicembre 2022

Incontro tra il Comitato Salviamo l’Ospedale di Anagni e il Direttore Generale dell’ASL/FR dott. Angelo Aliquò

Giovedì 1 dicembre 2022, si è svolto presso la direzione ASL di Frosinone l’incontro tra il Direttore Generale dott. Angelo Aliquò e alcuni rappresentanti del Comitato “Salviamo l’Ospedale di Anagni”.           Durante il lungo colloquio i membri del Comitato, dopo essersi presentati rievocando le lotte in difesa del'ospedale di Anagni, hanno sottolineato la circostanza che al momento della chiusura dell'ospedale da più parti si era promesso un incentivo alla sanità territoriale. Purtroppo la storia ha dimostrato che gli anagnini ed i ciociari in generale non hanno più un'organizzazione ospedaliera, ma neanche un'assistenza medica territoriale efficiente, basata sulle cure domiciliari agli anziani e centri diagnostici pubblici per la prevenzione. Le liste di attesa per le visite specialistiche si allungano sempre di più e, per alcune prestazioni, neanche sono attive. Per il presidio di Anagni si registra un costante impoverimento dei servizi con il progredire dell'età anagrafica del personale che, al momento del pensionamento, non viene sostituito. Dell’efficiente reparto cardiologico attrezzato con sezione utic (Unità di terapia intensiva cardiologica) non rimane neanche un cardiologo (l’ultimo è stato in servizio grazie ad una borsa di studio di Bancanagni). Delle due nuove sale operatorie non ne è attivata più nessuna; neanche per le piccole operazioni,  data la mancanza di un anestesista rianimatore.

Il Direttore, persona di grande competenza e cordialità, ha  esposto la situazione drammatica in cui si trova quotidianamente ad operare per tentare di garantire uno standard di servizi all'intera Asl provinciale.
Le principali criticità sono indubbiamente la mancanza di medici, anche perché non c'è una grande attrattiva a lavorare nella nostra provincia. Per questo non si riescono a garantire tutti i servizi.
Ad esempio allo Spaziani di Frosinone su 5 sale operatorie spesso se ne possono utilizzare solo due per carenza di anestesisti; a Sora mancano medici al Pronto Soccorso. Si augura di avere al più presto personale sufficiente a garantire i servizi su tutto il territorio. Nel frattempo si è costretti ad acquistare prestazioni dal privato. Intanto sta provvedendo a sistemare la dotazione informatica della Asl in modo  da poter un giorno avviare la telemedicina. Annuncia  l'imminente avvio dei lavori per rendere l'ex ospedale di Anagni un Ospedale di comunità.
Al proposito il Comitato ha chiesto se in questo nuovo assetto verrà prevista la riapertura dell’ambulatorio di endoscopia digestiva (colonscopia) e di un reparto di oncologia. A proposito di quest’ultimo il Dott. Aliquò ha escluso l’ipotesi di un reparto, ma forse un ambulatorio sarebbe possibile. Del resto, in maniera condivisa, c’è da sperare  che questa nuova denominazione comporti anche un contenuto di servizi utili alla popolazione, altrimenti rimane un guscio vuoto. Riguardo la situazione ambientale della Valle del Sacco pur riconoscendo le criticità, Aliquò statistiche alla mano, tende a ridimensionare l'impatto sulle patologie tumorali, annunciando l'apertura di un sito internet regionale di serio monitoraggio dei dati, riguardanti l'inquinamento della Valle del Sacco. 

Il Comitato ha sottolineato la necessità di individuare un responsabile della struttura sanitaria di Anagni che faccia da punto di riferimento per cercare di mantenere e potenziare i pochi servizi ancora esistenti. Soprattutto per quanto riguarda le emergenze, ripristinando almeno un Punto di Primo Intervento e assicurando la presenza di un’ambulanza medicalizzata. Anagni infatti è un’area altamente industrializzata con varie industrie ad alto rischio (legge Seveso ter) che nei loro piani di sicurezza citano l’ospedale di Anagni come ancora efficiente.
Il Dott. Aliquò ha ricordato che è attualmente in svolgimento il concorso per i direttori di distretto, di cui uno verrà assegnato ad Anagni.
Con molta chiarezza il dottor Aliquò ha tenuto a precisare che chiunque sarebbe felice di dare servizi, avendo a disposizione il personale necessario; del resto non si sceglie un dirigente con un profilo specialistico e una esperienza decennale per chiudere servizi!
I rappresentanti del Comitato hanno ribadito il loro impegno e la disponibilità a collaborare con l’azienda per il miglioramento del sistema sanitario provinciale.
 
Il Comitato “ Salviamo l’ Ospedale di Anagni ”
LE ASSOCIAZIONI:
ANAGNI SCUOLA FUTURA
ASSOCIAZIONE “ANAGNI VIVA”
ASSOCIAZIONE DIRITTO ALLA SALUTE
Per info telefonare al  n.:  3930723990.

domenica 4 dicembre 2022

Anagni – Incontro tra il Comitato per l’Ospedale e il Direttore Generale dell’ASL/FR dott. Angelo Aliquò

 

Giovedì 1 dicembre, si è svolto presso l’ASL di Frosinone l’incontro tra il nuovo Direttore Generale dott. Angelo Aliquò e alcuni rappresentanti del Comitato “Salviamo l’Ospedale di Anagni”.

Durante il lungo colloquio il direttore, persona di grande competenza e cordialità, ha sottolineato che, per  mancanza di personale, non si riescono a  garantire tutti i servizi. Ad esempio allo Spaziani di Frosinone su 5 sale operatorie spesso se ne possono utilizzare solo due per carenza di anestesisti; a Sora mancano medici al  Pronto Soccorso ecc.

Il direttore si augura di avere al più presto personale sufficiente a garantire i servizi su tutto il territorio.

Qualcuno del Comitato ha osservato, tra l’altro, che scelte dell’ASL/FR in passato hanno contribuito a ridurre l’efficienza della sanità ciociara; nel 2018, p. es., l’ASL/FR ha chiuso il Punto di Primo Intervento (PPI) di Anagni nonostante non fosse incluso nel DCA 257/2017 regionale e nonostante il parere negativo della commissione sanitaria regionale. 

Non dimentichiamo poi che la chiusura dell’ospedale di Anagni nel 2012 partì sempre dall’ASL/FR, mentre era in vigore l’ordinanza del Consiglio di Stato che riconosceva l’importanza dell’ospedale. https://anagniscuolafutura.blogspot.com/2018/06/storia-degli-ultimi-10-anni.html

Anagni infatti è un’area altamente industrializzata con varie industrie ad alto rischio (legge Seveso ter) che nei loro piani di sicurezza indicano l’ospedale di Anagni come ancora funzionante. In realtà oggi non abbiamo nemmeno un’ambulanza medicalizzata.

La sanità della provincia di Frosinone è stata particolarmente colpita: sono stati chiusi tutti gli ospedali previsti dal decreto 80 Polverini, mentre in altre province del Lazio ne è rimasto aperto quasi un terzo (per es. Monterotondo, Subiaco, Anzio, Bracciano, Amatrice, Acquapendente) 

Restiamo dell’avviso che si devono muovere in modo più deciso i sindaci dell’area.

Seguirà il comunicato ufficiale del Comitato con resoconto dell’incontro con il direttore Aliquò.

C. Ribaudo (Comitato Salviamo l'Ospedale di Anagni)



sabato 3 dicembre 2022

Anagni - Dolore per la scomparsa di Francesca Colacicchi

Il tragico susseguirsi degli incidenti presso l’incrocio Casilina\Winchester non può né deve continuare, al prezzo delle vite perdute, soprattutto di giovani. L'ultima vittima in ordine di tempo è Francesca Colacicchi di soli 26 anni

I cittadini di questo territorio provinciale, in particolare di Anagni, chiedono alle autorità competenti una risposta certa e rapida!
Innanzitutto rivolgiamo al Sindaco di Anagni un forte appello affinché si impegni concretamente nelle iniziative in essere per mettere in sicurezza, nei molteplici modi disponibili, questo tratto di strada.
Vogliamo che sia garantita la sicurezza delle strade e l’incolumità dei cittadini!
Il Comitato “ Salviamo l’ Ospedale di Anagni ”
ANAGNI SCUOLA FUTURA - ASSOCIAZIONE “ANAGNI VIVA”- ASSOCIAZIONE DIRITTO ALLA SALUTE
Per info telefonare al  n.: 3930723990. mail: info@dirittoallasalute.com


mercoledì 30 novembre 2022

Per gli screening oncologici ad Anagni prenotare con l'ASL (non con Salute Lazio)

Per gli screening oncologici la Regione Lazio (non si capisce il motivo) non dà appuntamenti ad Anagni. Per effettuare gli screening nel presidio di Anagni (o per farli spostare se già prenotati altrove) chiamare il numero verde ASL/FR - 800003422.

https://www.salutelazio.it/programmi-di-screening-oncologici

domenica 20 novembre 2022

Gli studenti della 4 D del Liceo Linguistico Regina Margherita hanno superato la selezione del concorso "Senato&Ambiente"

Gli studenti della 4 D del Liceo Linguistico Regina Margherita con i docenti referenti Liana Rossi e Andrea Latini dopo aver superato la selezione del concorso organizzato dal Senato della Repubblica con la collaborazione del Ministero dell'Istruzione ed entrambe inserite nei Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento, si apprestano a completarlo.

 Il concorso ha come fine il compito di far conoscere da vicino alle studentesse e agli studenti le funzioni essenziali del Senato e dei suoi organi, in particolare il concorso "Senato&Ambiente", coinvolge gli studenti nello svolgimento di un'indagine conoscitiva e nella redazione di un documento conclusivo su un tema di interesse ambientale che riguardi il loro territorio.

Pertanto, si propone di promuovere tra i giovani i valori della tutela e della sostenibilità ambientale, di incoraggiarli a verificarne l’attuazione nel proprio territorio e a formulare proposte volte ad assicurarne il rispetto. Il concorso, che si inscrive nei Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, prevede che gli studenti individuino una questione di interesse ambientale su cui ritengono sia opportuno intervenire, e svolgano in classe e sul territorio un’attività di ricerca, approfondimento e analisi nelle forme dell’indagine conoscitiva. Con il progetto gli alunni si pongono l'obiettivo di sensibilizzare le Istituzioni locali e sovracomunali, le forze vive della Città, gli adulti ed i giovani sugli effetti nocivi dell’inquinamento sugli abitanti.

venerdì 11 novembre 2022

Anagni - Invito a teatro con UNITRE

AnagniArte ha partecipato (insieme a 37 persone) allo spettacolo "Il berretto a sonagli" di Pirandello al teatro Quirino, con regia e partecipazione di Gabriele Lavia. 
L'iniziativa è stata promossa dal corso "Invito a Teatro" di Anna Ribaudo per UNITRE di Anagni. 
La passeggiata per le vie di Roma è stata un'occasione per ammirare le bellezze della città. 
UNITRE (Università delle tre età), basata sul volontariato dei docenti, comprende numerosi corsi: dai laboratori di disegno, scrittura creativa, oggettistica, all'astronomia, storia dell'arte, inglese ecc. 
La sottoscrizione annuale per partecipare ai corsi (anche tutti) è di 50 euro. Per i giovani sotto i trenta anni la quota è di 10 euro annuali.
Foto C. Ribaudo








venerdì 4 novembre 2022

Monumento ai caduti di Anagni (1926)


Monumento ai caduti di Anagni (1926). Autore: Volterrani Volterrano

Il monumento è dedicato ai caduti anagnini della Prima Guerra Mondiale.
Su tripla base triangolare sull'ultimo piano della quale sono poggiate tre figure allegoriche (la Vittoria, la Glorificazione, il Ricordo) recanti in mano rispettivamente una vittoria alata, una corona di alloro ed una fiaccola. Due delle figure sostengono con l'altra mano due targhe ovali contenenti un'iscrizione. Sopra le figure tre teste di fanti tra ghirlande. (Catalogo Generale dei Beni Culturali).
Una legge del 1923 rendeva obbligatoria in tutte le città l'istituzione di un monumento e un parco della rimembranza in onore dei caduti della prima guerra mondiale. #anagniarte

martedì 25 ottobre 2022

Anagni, 25-10-2022. Eclissi parziale di Sole

Anagni, 25-10-2022. Eclissi parziale di Sole oggi alle 12,25. Sono visibili lateralmente alcune macchie solari. Tele MTO 500+ Canon 550D+ Filtro solare + treppiede. Foto Carlo Ribaudo 

 

mercoledì 5 ottobre 2022

Il Comitato “Salviamo l’Ospedale di Anagni” chiede un incontro al nuovo direttore generale dell’ASL/FR

 

Gentile Dottore Angelo Aliquò, il Comitato “ Salviamo l’ Ospedale di Anagni “ Le dà anzitutto il benvenuto nel ruolo importante e delicato che Lei è chiamato ad esercitare e si augura che possano esserci significativi e positivi segnali di risoluzione dei molti e gravosi problemi presenti nella sanità provinciale e che si possa avviare un processo di generale miglioramento dell’ assistenza sanitaria nella nostra provincia, troppo a lungo trascurata, per cui attualmente la situazione pur presentando alcune strutture che  funzionano discretamente ne presenta altre con carenze assistenziali inaccettabili.

Il Comitato attivo da una decina di anni, desidera sottoporre alla sua attenzione la particolare situazione sanitaria riguardante l’ area nord della Provincia che ha il suo punto di riferimento nel nucleo cittadino di Anagni, al quale fanno capo molti comuni del territorio con una popolazione di circa 80.000 abitanti, per discutere della riorganizzazione della sanità provinciale, facendo seguire alle parole troppe volte ascoltate alcuni concreti fatti.
Certamente la realtà sanitaria in cui Lei si troverà ad operare presenta grandi difficoltà per le condizioni di estremo degrado in cui è stata ridotta dopo anni di discutibile gestione e di piani organizzativi sbagliati. Addirittura alcuni anni fa vennero lanciati progetti per la costruzione di nuovi ospedali nell’ambito di una ristrutturazione sanitaria regionale.
E’ stato realizzato l’ospedale dei Castelli, ristrutturati quelli di Monterotondo, Subiaco ed altri. Quello previsto ad Anagni non soltanto non è stato realizzato ma, per miserabili logiche politiche, è stato chiuso anche quello esistente (novembre 2012). Così nella provincia di Frosinone gli ospedali da 11 si sono ridotti a 4.

Dopo la chiusura dell’Ospedale di Anagni, nonostante un’ ordinanza contraria del Consiglio di Stato, abbiamo assistito a tutta una serie di promesse puntualmente disattese dai responsabili di turno. Ad Anagni venne persino concessa una citazione nell’atto aziendale redatto dall’allora dirigente aziendale Isabella Mastrobuono nella quale si parlava di alcuni possibili servizi da attivare: un poliambulatorio specialistico, una postazione per gli screening oncologici, un centro dialisi, un laboratorio analisi per le emergenze, una radiologia dotata di sistemi di teleconsulto e telediagnosi, l’attivazione del day service, della day surgery e della chirurgia ambulatoriale, un punto di primo intervento (PPI) h24 con posti letto di Obi (Osservazione Breve Intensiva) e un centro per la sorveglianza sanitaria ed epidemiologica sulle gravi problematiche ambientali della Valle del Sacco.

Contrariamente a tutte le migliori intenzioni dichiarate nelle successive campagne elettorali e in altre occasioni pubbliche, ad oggi nulla è stato fatto, nonostante la zona nord della Provincia di Frosinone sia tra le zone più inquinate d’Italia ( area SIN ) con la presenza di numerose aziende sottoposte alla direttiva Seveso, con dati epidemiologici che certificano un aumento preoccupante di malattie riconducibili all’ inquinamento ambientale. Inoltre questa area è attraversata dalla linea TAV e dai treni della linea Roma – Napoli, via Cassino , dall’autostrada A1 e dalla Statale via Casilina. Facile intuire fino a che punto sia funestata da quotidiani incidenti, gravi e gravissimi.
In questo quadro estremamente serio risulta incomprensibile e ingiustificabile L’ASSENZA DEI SERVIZI SANITARI DI ASSISTENZA RICONDUCIBILI AI LEA ( Livelli Essenziali di Assistenza) finalizzati soprattutto all’ URGENZA E ALL’ EMERGENZA.
La decisione Regionale di chiudere, nel 2018, anche il PUNTO DI PRIMO INTERVENTO DI ANAGNI, CASO UNICO NEL LAZIO NON INCLUSO TRA QUELLI DA CHIUDERE, E’ STATA UNA DECISIONE IGNOBILE che le Istituzioni Amministrative e le forze politiche e sociali non hanno saputo né voluto contrastare.
Nel luglio 2016 i Consigli comunali dei Nove Comuni dell’Area Nord della
Provincia di Frosinone approvarono una Delibera che richiedeva 6 servizi indispensabili per riportare l’Ospedale ad un minimo funzionamento necessario per i cittadini del territorio per i quali Anagni è il principale punto di riferimento.
Nella Delibera si richiedevano :
1) un reparto di 20 posti letto di medicina generale con un proprio
organico di medici e infermieri
2) un Pronto Soccorso presidiato da un organico medico dedicato
all’Emergenza- Urgenza
3) una chirurgia elettiva per effettuare interventi in Day surgery
4) una Unità Operativa di Anestesia e Sala Operatoria
5) un servizio di Radiologia per indagini radiologiche con trasmissione di
immagine collegata in rete allo specialista di turno
6) un servizio di Laboratorio per indagini a servizio del Pronto Soccorso.
DA QUESTA BASE OCCORRE RIPARTIRE

Il nostro Comitato Le chiede di incontrarla, nella Sede di Frosinone oppure, se Lei vorrà, proprio ad Anagni nella Sede Comunale. Nell’ incontro che speriamo possa esserci a breve, ascolteremo con grande attenzione e fiducia quanto Lei ci illustrerà in merito all’organizzazione sanitaria che intenderà mettere a punto per i cittadini di Anagni e dei Comuni dell’ Area Nord della Provincia.
La ringraziamo per la cortese attenzione e aspettando di conoscere al più presto le sue decisioni, porgiamo i migliori saluti.

Il Comitato “ Salviamo l’ Ospedale di Anagni ” 


LE ASSOCIAZIONI:
ANAGNI SCUOLA FUTURA
ASSOCIAZIONE “ANAGNI VIVA”
ASSOCIAZIONE DIRITTO ALLA SALUTE
COMITATO RESIDENTI COLLEFERRO
RETE PER LA TUTELA DELLA VALLE DEL SACCO RE.TU.VA.SA.


domenica 2 ottobre 2022

Anagni - La coalizione civica LiberAnagni si presenta

La coalizione civica LiberAnagni che si è presentata al pubblico il 1 ottobre  2022; è composta da quattro gruppi: Movimento Crescita Comune, LiberAnagni Gruppo Civico, Possibile Anagni e Anagni 5 Stelle. Luca Santovincenzo è stato nominato rappresentante e portavoce.

Di LiberAnagni la prima cosa che colpisce è la giovane età dei componenti e la forte presenza di giovanissimi. Non sono, come al solito, manovalanza, ma protagonisti, promotori di progetti (vedi il parco del Rio ecc.) e portatori di idee nuove. Sono affiancati da persone competenti che pensano che la politica debba partire dal basso, dalle esigenze dei quartieri e delle contrade.

Conoscono bene la storia degli ultimi venti anni di Anagni (chiusura dell’ospedale, Biodigestore ecc.) e non hanno intenzione di fare sconti a nessuno. Anagni dovrebbe essere felice che ci siano ancora persone così preparate, motivate ed entusiaste. 

Fra le tante iniziative la coalizione civica ha promosso una scuola di formazione amministrativa che come docente avrà  Fausto Bassetta, esperto di diritto e con un curriculum eccezionale. Ci auguriamo che LiberAnagni possa crescere sempre di più con il supporto di altre forze progressiste che hanno obiettivi comuni.





giovedì 1 settembre 2022

Anagni - Occhi su Saturno al giardino Ousmane

Il 14 agosto 2022 nel giardino Ousmane ha avuto luogo una bella serata astronomica, curata da Carlo Ribaudo. Durante l'evento, molto riuscito e partecipato, sono stati osservati al telescopio Saturno (nel punto più vicino alla Terra) Giove e la Luna. Numerosi, interessati ed entusiasti i bambini presenti. Le foto sono dei partecipanti. Grazie all'associazione Sconfinatamente odv.
























Un'altra serata, prevista per il 28 agosto, è stata annullata per cause meteorologiche.

mercoledì 10 agosto 2022

Anagni - La Regione Lazio approva la realizzazione del Biodigestore


La Regione Lazio il 9 agosto 2022 ha dato parere positivo alla realizzazione di un biodigestore da 84.000 tonnellate nel territorio di Anagni.

La vicenda del biodigestore ricalca quella dell'ospedale di Anagni. Anche allora la difesa legale fu promossa solo ed esclusivamente dai cittadini; dall'amministrazione comunale (sindaco Noto, vicesindaco Natalia) solo promesse e parole. L'assenza del Comune come ricorrente determinò il rigetto del TAR nel 2014 (segue sentenza).




Nella vicenda del biodigestore ci sono state molte ambiguità: prima il sì del sindaco il 24 dicembre 2020 (proprio la vigilia di Natale!), a cui si allude anche nel verbale del 9 agosto; poi la retromarcia e il parere sfavorevole.
Le colpe non sono solo della Regione; infatti bisogna chiedersi come mai dei biodigestori di Frosinone (giunta di centro-destra, come quella di Anagni) e di Patrica non si parla più. Forse perché i sindaci hanno assunto una posizione chiara e decisa fin dall'inizio.
Adesso è fondamentale che il Comune di Anagni avvii un proprio ricorso contro il biodigestore.

Parere favorevole della Regione Lazio sul biodigestore di Anagni




martedì 12 aprile 2022

Anagni ospedale - Chiusura del servizio APA

Tanto per migliorare l’offerta sanitaria, è stato sospeso “temporaneamente“ il servizio APA (piccoli interventi chirurgici). Il motivo è la ristrutturazione. Ma non era già stato ristrutturato non da molto e con spese ingenti per le sale operatorie? Adesso a chi compete l'uso del defibrillatore?

Questa chiusura ricorda molto quella “temporanea” del Pronto Soccorso di Anagni il 5-11-2012


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Chiusura Pronto Soccorso, 5 novembre 2012






sabato 5 febbraio 2022

Tragedie all’ex ospedale di Anagni

A breve distanza presso l’ex ospedale sono morte per un malore due persone, che avevano accompagnato i coniugi. Questi episodi dimostrano la necessità di un pronto soccorso, ma nella nostra struttura è stato chiuso dall’ASL/FR (estate 2018) perfino il PPI (unico nel Lazio), la cui chiusura non era prevista nel decreto del Presidente della Regione. Il tutto è avvenuto senza alcuna reazione concreta da parte dell’amministrazione. D’altronde la sanità è solo argomento di campagna elettorale.

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COMUNICATO STAMPA DEL GIORNO 5 FEBBRAIO 2022 

A distanza di qualche settimana si è ripetuto il dramma di una persona che muore per un malore improvviso nell’ ex- Ospedale di Anagni, dove aveva accompagnato la moglie per una visita. Come nel caso precedente, l’intervento dei sanitari che si sono prodigati, non è stato sufficiente a prestare il soccorso necessario nel momento della drammatica urgenza. Difficile accettare fatti del genere come una triste fatalità. Si tratta, piuttosto, di respingere ancora una volta la lettura che viene data dalle autorità sanitarie della situazione dell’ assistenza in questa città, che non è quella che ci viene raccontata, ma quella reale che ben conosciamo e che ci dice, ancora una volta, che Anagni e il suo territorio sono privi dei soccorsi indispensabili nei casi di urgenza e di emergenza.

L’ ultimo documento pubblicato il 13 gennaio scorso dal Comitato “Salviamo l’ Ospedale di Anagni“ era fortemente critico riguardo alla riorganizzazione dei servizi sanitari nell’ area nord, in particolare per Anagni e I comuni limitrofi. Di fatto, tale presunta riorganizzazione, non prevede nulla di più dei servizi ancora offerti nell’ ex- Ospedale. Non si parla di quelli essenziali, di urgenza ed emergenza, nonostante le sacrosante motivazioni esposte e ribadite dal nostro Comitato alla Dirigenza ASL, vecchia e nuova, e che riguardano le specificità del territorio e della città. Tali motivazioni, lo ripetiamo ancora una volta, sono riassumibili nell’essere Anagni un centro studi che accoglie centinaia di studenti e nella numerosa presenza di industrie importanti economicamente, ma anche ad elevato rischio di incidente tecnico e/o ambientale. Proprio nella tarda serata di ieri 3 febbraio, nella zona della stazione ferroviaria di Sgurgola, lungo il fiume Sacco si è diffuso, estendendosi rapidamente verso Frosinone, un odore insopportabile acre e nauseabondo. Alla richiesta dei residenti sono intervenuti i carabinieri del Nucleo Radio Mobile di Anagni che, a loro volta, hanno richiesto l’ intervento dei Tecnici di Arpa Lazio, accorsi anche loro. E’ stata così constatata l’ esistenza di uno scarico abusivo, sono stati fatti alcuni prelievi ed ora si attende di sapere chi ha sversato e che cosa nel fiume. E’ l’ intollerabile riconferma di una situazione molto grave , nota da anni e da anni oggetto di parole, promesse, azioni inconcludenti, quando non peggiorative, le cui conseguenze hanno prodotto danni ai terreni, alle attività economiche, all’ aria che respiriamo, alla salute della popolazione residente. Tutti stiamo pagando un prezzo altissimo in termini di disturbi e malattie progressivamente crescenti in gravità e quantità. Però non abbiamo un Ospedale! Anzi, contro la logica e il buonsenso, si fatica a comprenderne la necessità da parte dei responsabili della salute pubblica e dell’ ambiente.

Il bel progetto di riorganizzazione sanitaria illustrato dalla Dirigente ASL, nell’incontro con il Sindaco di Anagni e i sindaci dei paesi dell’ area nord, ha suscitato un coro, quasi unanime, di approvazione per “ le magnifiche sorti e progressive “ che si annunciano per i cittadini: anche se nulla si dice sui finanziamenti predisposti per investimenti tecnologici innovativi e per le necessarie adeguate risorse umane.

Come la realtà sia ben altra lo vediamo tutti i giorni e non saranno certo le Case di Comunità e/o gli Ospedali di Prossimità, etichette, come le Case della Salute, finora prive di contenuti, a migliorarla. Sia ben chiaro che le une e gli altri sono un tentativo di rafforzare i servizi domiciliari, la degenza infermieristica, la telemedicina, ma è altrettanto chiaro che queste proposte sono, come si dice, “pannicelli caldi” se manca il modello organizzativo strutturale dell’ assistenza che garantisca il Livello Essenziale (LEA ) e il Soccorso urgente. Tutto il resto sono chiacchiere che ci sentiamo ripetere da anni.

Ora i soldi ci sono e ne arriveranno molti, circa 20 mld per la sanità previsti nel Pnrr, che, come sottolineato da tutti, dovrebbero rispondere  alla necessità di costituire una rete di servizi distribuita su tutti i territori, con modalità diverse ma tali da rispondere alle effettive esigenze delle persone. Usiamoli bene! Sarebbe una dimostrazione di trasparenza verso i contribuenti informarli su ciò che è stato speso di quanto finora ricevuto.

Per lo specifico problema di Anagni e dei numerosi comuni limitrofi, a nostro avviso, l’ effettiva assistenza territoriale non può fare a meno di una Struttura Ospedaliera vera.

Anagni, 5.02.2022 

Il Comitato  “  Salviamo l’Ospedale di Anagni “

Anagni Scuola Futura, Associazione Anagni Viva, Associazione Diritto alla Salute, Comitato Ponte del Papa,  Comitato Residenti Colleferro, Re.Tu.Va.Sa.( Rete per la Tutela della Valle  del Sacco ).

Per info: telefonare al  n.:  3930723990.

mail: info@dirittoallasalute.com.

venerdì 21 gennaio 2022

E il biodigestore? Chi resterà con il cerino in mano?

Nella riunione  erano presenti due dei sindaci (Frosinone e Patrica) sul cui territorio è previsto un mega biodigestore. Sarebbe stata utile anche la presenza del sindaco di Anagni, territorio interessato dal terzo biodigestore e che insiste anch'esso nell'area SIN della Valle del Sacco.
Si ha l’impressione che sarà Anagni che resterà con il cerino in mano. Non ci risulta, infatti, che il sindaco abbia ritirato il parere favorevole, dato il 24 dicembre 2020, e che abbia aderito a uno dei tre ricorsi al TAR. 
Si prospetta una conclusione simile a quella dell’ospedale dove l’assenza del Comune fu determinante per la chiusura della struttura (vedi sentenza del TAR, 2014). Il biodigestore e la difesa della salute dovrebbero essere i cavalli di battaglia di chiunque si proponga di amministrare questa città (destra e sinistra).

venerdì 14 gennaio 2022

Dal PNRR quasi nessuna novità per la sanità anagnina

La riorganizzazione dei servizi sanitari della provincia di Frosinone, in base alle direttive del PNRR, illustrata di recente dalla dott. Pier Paola D’ Alessandro, dirigente Asl /Fr in un incontro ad Anagni con gli amministratori cittadini e con i sindaci dei paesi dell’area nord della provincia ha fornito l’occasione per un coro quasi unanime di approvazione, se non di vero e proprio giubilo. È  sembrato che finalmente ad Anagni l’ assistenza sanitaria tornerà ad essere presente grazie ad interventi che risolveranno l’ormai lunga, gravissima assenza dei servizi sanitari essenziali( LEA=livello essenziale di assistenza).In realtà sono stati illustrati e promessi servizi, che sono in parte già presenti presso il nostro presidio (vedi degenza infermieristica) anche se  ogni giorno siamo costretti a registrare continui impoverimenti di servizi tuttora esistenti, vedi alla voce TAO e alla voce TAC che non funziona neanche quella senza mezzo di contrasto, con una sempre più accentuata mancanza di coordinamento tra i reparti che si ripercuote sul disorientamento dell’utenza che deve accedere alla struttura.

La dott. D’Alessandro, invece, annuncia il miglioramento dei servizi per l’ ampliamento dell’ offerta e finanche l’ impegno deciso contro la pandemia con l’ obiettivo di realizzare una sanità distribuita in forma equilibrata su tutto il territorio gestito dalla Asl/Fr.

È immediata l’obiezione a queste dichiarazioni. Infatti come si può realizzare un’offerta sanitaria equilibrata per le aree Nord/Sud della Provincia se per l’area Nord, che comprende Anagni e i comuni limitrofi con una popolazione di circa 80.000 abitanti, con annessa zona industriale e centro studi, la “riorganizzazione” non prevede per Anagni nulla di più dei servizi che l’ex Ospedale ancora offre, nonostante l’offerta sia scoordinata perché manca una figura dirigenziale di riferimento che garantisca l’ attuazione di un piano di investimenti. Ancora, l’ Ospedale di prossimità e la Casa di Comunità sono strutture residenziali sul territorio, per ricoveri brevi, destinati a pazienti che necessitano di interventi sanitari a media e bassa intensità clinica, a gestione prevalentemente infermieristica.

Non una parola sugli essenziali servizi di assistenza urgenza/emergenza, pericolosamente assenti in una città e in un territorio con un’alta presenza di industrie, molte delle quali a rischio incidente, con un problema serissimo di inquinamento ambientale dalle pesanti ricadute sulla salute dei lavoratori e della popolazione in generale.

Basta tale realtà, ben nota, per evidenziare la debolezza di  una ristrutturazione su tutto il territorio nord della provincia che viene spacciata come una vera risposta alle esigenze dei cittadini… Una pia illusione (!).

All’ incontro suddetto qualche sindaco si è augurato la rapida attuazione del piano, qualcun altro, più prontamente, ha sottolineato come non sia stato detto nulla circa l’assunzione di personale medico e paramedico e già questo rende il bel progetto improbabile da realizzare.

In conclusione, il Comitato ritiene che sia indubbiamente positivo che si continui a parlare dell’Ospedale di Anagni, ma ritiene che per Anagni non sia sufficiente un ospedale di comunità (simile ad altri 6 da realizzare nella provincia), ma occorrono strutture che tengano conto della complessità del territorio. Quanto all’ impegno di contrasto al Covid, il dilagare dei contagi dovuti alla variante Omicron sta mettendo a dura prova la struttura sanitaria regionale e nazionale. Nel Lazio e, nello specifico nella Asl / Fr, che finora aveva retto piuttosto bene, una volta chiusi i Centri vaccinali, si è evidenziata inesorabilmente la difficoltà di provvedere rapidamente ai tamponi, ai posti letto, alla carenza di medici e infermieri, e si è confermata l’insufficienza strutturale cronica dei servizi assistenziali. Sono tornati drammatici i ricoveri, l ‘assistenza ai pazienti con patologie diverse dal Covid, la scarsità  di personale formato, necessario prevalentemente tra i medici di Pronto Soccorso e tra i rianimatori, dove l’ organico è più impoverito.

E se pochi giorni fa l’assessore D’ Amato assicurava che ” la rete ospedaliera non è ancora sotto pressione ( Repubblica 2 gennaio)”, oggi i dati purtroppo non confermano più questa affermazione.

Allora la “riorganizzazione” promette male. Richiederebbe idee e progetti veramente innovativi, adeguate risorse finanziarie e umane, che pure ci sono, da impegnare ottimamente per essere realmente portatrice di fiducia, di speranza e di risultati. Richiede proprio la riapertura dell’Ospedale Civile di Anagni!

Comitato “Salviamo l’Ospedale di Anagni"

Anagni Scuola Futura, Associazione Anagni Viva, Associazione Diritto alla Salute, Comitato Ponte del Papa,  Comitato Residenti Colleferro, Re.Tu.Va.Sa.(Rete per la Tutela della Valle  del Sacco).