Si ha l’impressione che sarà Anagni che resterà con il cerino in mano. Non ci risulta, infatti, che il sindaco abbia ritirato il
parere favorevole, dato il 24 dicembre 2020, e che abbia aderito a uno dei tre ricorsi al TAR.
Si prospetta una conclusione simile a quella dell’ospedale dove l’assenza del Comune fu determinante per la chiusura della struttura (vedi sentenza del TAR, 2014). Il biodigestore e la difesa della salute dovrebbero essere i cavalli di battaglia di chiunque si proponga di amministrare questa città (destra e sinistra).
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