Commento a un articolo di Mauro Meazza (
http://anagnicaputmundi.blogspot.com/)
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La perdita di oltre quattro milioni di finanziamento per la scuola media induce ad alcune considerazioni.
1. Costruire, come progettato, una nuova scuola media in via San Magno, nel luogo già prescelto per l'auditorium della Banca Anagni, non era una buona idea; avrebbe significato la nascita dell'ennesimo mostro di cemento, affossato in una conca di terreno di riporto, sopra una falda acquifera, privo di parcheggi e servito da una strada inadeguata, stretta e piena di curve e senza altre vie d'accesso.
2. Tale somma, in questi tempi di tagli, se ben amministrata, poteva invece servire a costruire un "villaggio scolastico" nella pianura di Anagni, lontano dalle località più inquinate, nel quale si sarebbero potute concentrare più scuole e diminuire l'intensità di traffico nel centro storico.
3. Con la perdita del finanziamento (che sembra definitiva) la scuola media "Vinciguerra" è così condannata a restare negli anni futuri in due sedi: quella della vecchia via san Magno, che, oltre a essere inadeguata, presenta non pochi problemi, e quella di Ponte Varano, nata come esposizione di mattonelle e che quindi non possiede i requisiti adatti, è adiacente a una fabbrica di calcestruzzo e ha un costo esorbitante (17.000 euro mensili a fondo perduto).
4. La scelta di questo edificio di Ponte Varano, ex esposizione di mattonelle, e il contratto d'affitto per 3-5 anni, non sono stati privi di polemiche. Da più parti erano state avanzate altre proposte, sicuramente più economiche: restauro della sede di Sant'Angelo, almeno in parte; di Regina Margherita, oppure costruzione di un nuovo modulo accanto a quelli già esistenti della scuola elementare dell'Osteria della Fontana, una buona scuola, sicuramente fra le migliori costruite negli ultimi 50 anni. La scelta, determinata dall'emergenza, era stata comunque giustificata in quanto provvisoria, in attesa della costruzione della nuova scuola media.
5. E adesso? Si riprenderanno in esame edifici da ristruttuare a adattare a scuola, che ad Anagni sono numerosi (ex caserma dei carabinieri, ex clinica, collegio della sanità, ecc.)? Oppure il provvisorio diverrà, come troppo spesso accade, definitivo?
6. Le conclusioni a questo punto non possono che essere amare. Nel 1889 fu inaugurato il Convitto "Regina Margherita"; un secolo fa è stata costruita la De Magistris (terminata nel 1920), una scuola funzionale, bella e proiettata nel futuro; nel 1930 fu inaugurato il convitto "Principe di Piemonte"; questi edifici sono frutto di un'Italia povera e analfabeta, ma che aveva dei governanti che, con tutti i loro limiti, sapevano anche pensare al "bene pubblico". Occorrono altre parole? Basta fare un confronto.
Il messaggio che si ricava da queste vicende è che la nostra società è incapace di andare oltre il proprio naso, non riesce a programmare a breve e media distanza e chi non ha a cuore i propri figli non ha futuro.
- 29/05/10