sabato 2 ottobre 2010

Anagni - Manifestazione contro la chiusura ospedale

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Si è svolta questa mattina la manifestazione promossa dal DAS contro la chiusura dell'Ospedale di Anagni, prevista dal piano di ristrutturazione proposto dalla presidente della Regione Lazio Renata Polverini. Alla manifestazione hanno partecipato numerosi comitati, oltre al DAS (Diritto alla salute), "Retuvasa" , "La Guerra di Piero", "Ponte del Papa". Numerosi i rappresentanti politici e i lavoratori dell'ospedale, pochi invece i cittadini comuni; si ha quasi l'impressione che la maggior parte della cittadinanza non abbia compreso la gravità del problema e stia lì ad aspettare la "manna".
Al Consiglio comunale aperto che si è tenuto dopo la manifestazione e che ha visto maggioranza e opposizione schierate sullo stesso fronte, hanno partecipato anche sindaci dei comuni vicini e il sindaco di Pontecorvo, il cui ospedale è in una situazione simile a quella di Anagni.
Il sindaco Noto ha ripercorso la storia dell'ospedale, che serve circa 60.000 persone: da struttura di eccellenza è stato via via depauperato di personale, di reparti, chiusi uno dopo l'altro, fino ad arrivare all'annunciata chiusura, ché di questo si tratta, non di "riconversione", come riportato dalla stampa e come asserisce la presidente Polverini. Il sindaco ha poi ricordato gli accordi siglati con Esterino Montino della precedente giunta regionale, in base ai quali ad Anagni doveva sorgere un nuovo ospedale più vicino al casello dell'autostrada che potesse meglio servire i territori limitrofi; allo scopo è stata individuata l'area recentemente acquisita dal Comune, sita tra il casello e la stazione ferroviaria. Di tali accordi, però, non si fa più parola nel nuovo piano.
L'onorevole Anna Maria Tedeschi, consigliere regionale dell'Italia dei Valori, ha precisato che il piano Polverini non è scaturito da una discussione in aula né dal confronto con le realtà locali, ma è piovuto dall'alto, ispirato solo al criterio dei "tagli"; tagli che poi, a ben guardare, comportano un risparmio veramente minimo. Ha invitato le amministrazioni interessate a procedere anche per vie legali.
I consiglieri dell'opposizione hanno proposto, come forma di protesta, di rimettere il proprio mandato.
Vorremmo fare due considerazioni:
1. come si spiega l'assenza dell'onorevole Fiorito, che della salvaguardia dell'ospedale di Anagni aveva fatto uno dei suoi cavalli di battaglia durante la campagna elettorale?
2. Nessuno può pensare di avere l'ospedale sotto casa, bisogna intanto potenziare l'assistenza domiciliare e studiare un sistema integrato di ospedali che faccia capo a uno principale, centro di eccellenza e di alta specializzazione, quale, nella nostra zona, dovrebbe essere lo "Spaziani" di Frosinone (che comunque è sottodimensionato). Perché ancora non è operativo? Quali sono gli ostacoli? Non abbiamo la risposta, abbiamo però delle certezze: a. che il governo delle cosa pubblica è spesso in mano a persone la cui ignoranza è pari solo alla loro arroganza, b. che si vuole screditare la sanità pubblica a vantaggio di quella privata, c. che a pagare saranno come sempre i più deboli.

Per commenti e video vedi il sito: http://anagnicaputmundi.blogspot.com/
Per notizie e aggiornamenti consultare i siti : http://www.dirittoallasalute.com/ - http://retuvasars.blogspot.com/
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2 commenti:

  1. Bravo Carlo.
    Sottoscrivo le certezze a) b) e c).
    Me ne verrebbero in mente pure altre, ma non le posso dire qui.

    [Ave]

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  2. Inserito ora il servizio di Anagni scuola futura, sfuggito ieri sera, in RS Retuvasa.

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