I temi della discussione sono sintetizzati nel seguente documento.
https://www.facebook.com/notes/francesco-notarcola/proposte-per-un-pronto-soccorso-efficiente-moderno-e-di-alto-livello/2276588972373238/
Personalmente sono intervenuto per evidenziare le responsabilità della stessa ASL/FR per la zona Nord (Anagni) con gravi ripercussioni su tutta la provincia e sul già martoriato ospedale di Colleferro. Segue il mio intervento.

Questo è dovuto o a incapacità della nostra classe politica o alla prevalenza di politiche clientelari-campanilistiche sulle reali esigenze del territorio.
Così in poco più di dieci chilometri si sono concentrati due (Frosinone e Alatri) dei 4 Pronto Soccorso e il 50% dei posti letto di tutta provincia. Ora una parte delle prossime assunzioni promesse deve essere dirottata dove ci sono maggiori carenze nell'emergenza, in particolare ad Anagni.
In questo territorio non si è vista nessuna differenza tra la gestione della Polverini e quella di Zingaretti.
In realtà l'ospedale di Anagni era ancora aperto a fine 2012, difeso da una ordinanza del Consiglio di Stato (2011), quando la Polverini si era già dimessa. La chiusura «temporanea» dell'ospedale di Anagni il 5 novembre 2012 è stata una iniziativa dell'ASL/FR, come è stata sempre l'ASL a chiudere il PPI nell'estate del 2018, anche con il parere contrario della Commissione Sanità Regionale (Loreto Marcelli). Il Punto di Primo Intervento (PPI) di Anagni infatti non era incluso nel DCA 257/2017 di Zingaretti. Alla fine i PPI nell'elenco del DCA non sono stati chiusi e l'unico ad essere stato chiuso è stato Anagni. Così è stato dato un ulteriore colpo alla rete delle emergenze con conseguente aggravio dei Pronto Soccorso di Frosinone e Colleferro."
Carlo Ribaudo (Comitato Salviamo l'Ospedale di Anagni)
Nessun commento:
Posta un commento