Il Consiglio Comunale di venerdì 14 settembre, convocato per discutere della questione ex-Ospedale, ha votato all’unanimità la delibera di diffida al Commissario Asl Macchitella e la richiesta al presidente Zingaretti di istituire ad Anagni un Presidio Ospedaliero di Base, con annesso Pronto Soccorso.
Dopo qualche prevedibile schermaglia tra consiglieri e dopo alcuni emendamenti integrativi, presentati dalla minoranza e accolti dalla maggioranza, tutto il Consiglio ha condiviso le iniziative predisposte a sostegno della richiesta di riapertura del PPI e, a seguire, del Pronto Soccorso.
Già in apertura di seduta il Sindaco aveva informato il Consiglio e i cittadini presenti nella Sala della Ragione di aver ricevuto dall’ Assessore Regionale alla Sanità D’Amato un comunicato che, in perfetto burocratese, lascia intendere l’intenzione di rivedere l’ ordinanza di chiusura del PPI, prorogandola intanto di un anno. Il comunicato è stato seguito, a stretto giro, da un’analoga dichiarazione di Macchitella.
Tutto ciò riapre spazi di manovra politica e giudiziaria che l’amministrazione ha avviato sottoscrivendo il ricorso al TAR contro la stessa delibera di chiusura.
Il Sindaco inoltre intende far leva sulla presenza nel territorio di Anagni di 7 industrie ad alto e altissimo rischio di grave incidente, per il qual caso la normativa (legge Seveso bis) prevede la presenza di un Pronto Soccorso raggiungibile in brevissimo tempo presso…. l’Ospedale di Anagni, dove però il Pronto Soccorso non c’è più !
Dunque, questa “ anomalia” deve essere sanata, per garantire la normale attività lavorativa delle industrie in questione.
A tal fine, si coinvolgeranno nell’ordine la Prefettura, il Ministero della Salute e il Ministero dell’Economia.
L’unità di intenti e di iniziative che, per la prima volta, si registra tra l’ Amministrazione, le Associazioni e i Comitati è un buon risultato che va mantenuto e rafforzato, per non deludere le aspettative di tutti i cittadini che hanno manifestato il 2 agosto e di quanti, riuniti nel gruppo “ Adesso Basta “, presenti al gazebo h. 24, continuano con successo la raccolta firme, con ammirevole tenacia e convinzione.
Non ci illudiamo che la strada ancora da fare sia facile e che risposte concrete possano arrivare a breve termine. Per questo i sindaci del territorio debbono consolidare la propria unità e rilanciarla con azioni concrete: chiedere un incontro urgente con Zingaretti e contestualmente andare di persona dal Prefetto, minacciando anche la riconsegna delle fasce se non si riapre immediatamente il PPI, con la stessa velocità con cui è stato chiuso.
Il nostro obiettivo, comunque, resta sempre il Pronto Soccorso e la realizzazione dei cinque punti della delibera dei sindaci del 2016.
Il Comitato “ Salviamo l’ Ospedale di Anagni “
Anagni, 19 settembre 2018
Nessun commento:
Posta un commento