L'Avvocato Simone Dal Pozzo ha confermato al 29 gennaio 2014 l'udienza di merito presso il Tar del Lazio, per discutere il ricorso presentato dal Comitato Salviamo l'Ospedale di Anagni, contro la chiusura dell' Ospedale cittadino.
Si ricorda che il Consiglio di Stato con ordinanza del 26 agosto 2011 ha sospeso la chiusura del nostro ospedale, prevista dal decreto 80/2010 della giunta Polverini.
COMUNICATO INVITO
Ancora una volta le associazioni e la Consulta del Capoluogo lanciano UN GRIDO DI ALLARME.
Qualche giorno fa, al pronto soccorso dell’ospedale “F. Spaziani” stazionavano circa 80 pazienti. Regnavano confusione e rischio.
Uomini e donne ammucchiati in ogni dove in attesa dello Spirito Santo che portasse loro un po’ di sollievo. Trovare un posto letto era più difficile che vincere alla lotteria di Capodanno.
Le ambulanze erano ferme (bloccate) fino a quando non si liberavano le barelle.
Tutto ciò e’ illegale e calpesta i più elementari diritti dei cittadini.
Siamo, ormai, a un PUNTO DI NON RITORNO se i cittadini non si mobilitano per far sentire la loro voce, la loro protesta, la loro rabbia e la loro indignazione. ...
Per discutere COSA FARE per mettere fine a questa VERGOGNOSA REALTA’ è convocato un incontro con le associazioni ed i cittadini per
Venerdì 10 gennaio 2014, alle ore 17, presso la Casa del volontariato, in Via Pierluigi da Palestrina a Frosinone Scalo.
Frosinone 7 gennaio 2014
In particolare, aggiungiamo noi, la zona Nord (Anagni e Comuni limitrofi) è completamente priva di un Pronto Soccorso efficiente. Oltre ai ritardi delle ambulanze, è assai grave che spesso siano inviate senza medico a bordo, perdendo così molto tempo con viaggi inutili allo Spaziani di Frosinone, Dea di I e non di II livello, per poi ripartire verso Roma con pazienti in fin di vita. Questa perdita di tempo in alcuni casi, anche recenti, è risultata fatale. CR
http://www.frosinoneweb.net/2014/01/04/ottanta-pazienti-nel-corridoio-del-pronto-soccorso-la-sanit%C3%A0-collassa/
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Documento sul Pronto Soccorso dell’ospedale
La Consulta delle Associazioni della Città di Frosinone, le associazioni della provincia e i cittadini, dopo un ampio ed approfondito dibattito svoltosi nell'incontro di venerdì primo marzo sulla drammatica realtà del pronto soccorso dell'ospedale del capoluogo, ritengono urgente ed immediato un confronto istituzionale (Dirigenza Asl, Comune capoluogo, Amministrazione Provinciale, Conferenza locale della sanità e Regione Lazio), per porre fine ad una vergogna che toglie dignità e prestigio al ruolo del capoluogo e dell'intera provincia.
La chiusura degli ospedali di Anagni, Pontecorvo e Ceccano, gli accorpamenti dei reparti, il loro ridimensionamento o la loro soppressione in vari ospedali della provincia, come Sora, Alatri e Cassino, non hanno migliorato alcunché, aggravando le situazioni preesistenti in tutta la provincia di Frosinone.
Nella sanità ciociara regna il caos e l'improvvisazione, per l'assenza di un atto aziendale e di una programmazione seria rispondente ai bisogni di salute delle nostre popolazioni.
La gestione delle risorse umane e finanziarie é dominata dal clientelismo e dagli sprechi come da noi ripetutamente denunciato e dimostrato dai recenti rilievi della Corte dei Conti.
Non si può non rilevare che quello che doveva essere un pronto soccorso di un ospedale di Dea di secondo livello, non può definirsi nemmeno Dea di primo livello.
Al fine di ripristinare la legalità e la normalità in un settore importante dei servizi sanitari, qual è l'emergenza, si propone:
1) Di garantire la presenza nel pronto soccorso, così come prescritto dalla legge, di un cardiologo, un radiologo, un pediatra ed un ortopedico;
2) Di aprire in via sperimentale almeno 4 punti di Pronto soccorso h24 dislocati nelle strutture dismesse di Anagni, Frosinone Umberto I°, Cassino o Pontecorvo e Sora o Isola del Liri o Atina, strutture che potrebbero essere gestite dai medici di famiglia o assumendo medici giovani senza lavoro a tempo determinato;
3) Di potenziare in modo adeguato l'assistenza domiciliare, realizzando ed estendendo anche l'assistenza socio sanitaria integrata oltre all'istituzione di un'anagrafe assistenziale e del registro dei tumori;
4) Attivare percorsi riservati e programmati per i pazienti affetti da patologie croniche;
5) Costituire un coordinamento tra i pronto soccorso di Frosinone ed Alatri;
6) Istituire degli hospice, presso le strutture dismesse di Anagni, Alatri, Ceccano e Pontecorvo, per i malati terminali, per alleggerire la pressione sui pronto soccorso e nei reparti ospedalieri;
7) E' possibile attivare decine e decine di nuovi posti letto:
a - trasferendo il reparto di lunga degenza dal "Fabrio Spaziani" ad Alatri o Ceccano;
b - recuperando spazi, arredi e posti letto della riabilitazione ortopedica dell'ospedale Fabrizio
Spaziani;
c - utilizzando tutti gli spazi disponibili adiacenti il pronto soccorso;
8) Le associazioni ritengono inoltre opportuno e necessario attivare strumenti di valutazione da parte del cittadino che si rivolge al pronto soccorso. Questa importante attività potrebbe essere gestita con il contributo volontario delle associazioni in un apposito ed attrezzato sportello, messo a disposizione dalla ASL.
Non è da trascurare il fatto che nella ASL di Frosinone vengono impiegati decine di medici per attività burocratico-amministrative. Tali risorse, considerato il periodo eccezionale di emergenza economica, dovrebbero tornare ad essere impiegati nelle attività sanitarie di loro competenza.
Frosinone 7 gennaio 2014