mercoledì 17 maggio 2017

Anagni - Un ecosistema da difendere: il Rio e le "marmitte dei giganti"

Un gruppo di cittadini e alcune associazioni (Anagni Viva, Diritto alla Salute, Legambiente e il blog AnagniScuolaFutura),  vogliono richiamare l'attenzione sullo stato di abbandono e di degrado in cui versa il Rio, che fino a qualche decennio fa era un ecosistema immutato da millenni a due passi dal centro storico. Le sue acque, molto abbondanti, erano popolate da pesci, granchi, bisce, rane, mentre oggi il suo habitat è stato completamente stravolto dagli scarichi fognari, rifiuti, prelievo d'acqua e utilizzo di tratti del torrente come strada d'accesso privata.
Il Rio è, come dice il nome, un torrente che nasce nella zona montuosa a nord di Anagni. Nel suo percorso scava canali molto profondi tra strati di rocce arenarie; dopo verso la pianura confluisce nel fosso delle Mole, che a sua volta si getta nel fiume Sacco.
Il Rio è formato da più rami; quello che proviene dal monte San Giorgio è il più ripido.
Per la morfologia di questo ambiente è stata determinante l'acqua abbondante dell'ultima glaciazione. L'elemento più caratteristico del Rio sono le cosiddette vaschette, nelle quali, come ho affermato in un articolo del 2011, si possono riconoscere le "marmitte dei giganti". Si tratta di profonde depressioni a forma di pozzo ovoidale presenti nelle rocce, che nascono dall'erosione fluviale, in presenza di una grande quantità d'acqua, di una forte pendenza. Scendendo con una certa impetuosità il torrente trascina una grande quantità di pietrisco; nei punti in cui si forma un vortice, i ciottoli, scagliati con forza contro la parete rocciosa, la erodono; così, nel corso dei millenni, si scavano questi pozzetti. Per la loro formazione è essenziale che il pietrame trasportato sia uguale o più duro di quello della roccia del posto.
Il nome "marmitte dei giganti" deriva da antiche credenze popolari, che identificavano in queste incavature regolari aperte nella roccia gli enormi calderoni usati dai giganti per preparare i pasti.
Esse sono presenti in molte regioni italiane, in particolare in quelle dell'arco alpino, dove sono incluse in parchi naturalistici protetti e di grande richiamo turistico, e sono state oggetto di studi anche recenti. Nella provincia di Frosinone sono presenti, p. es., nelle gole del Melfa,  nella valle di Canneto e nelle Grotte di Falvaterra.      Carlo Ribaudo
Stato delle marmitte nel 2011 e nel 2017

http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2011/02/anagni-il-rio-e-le-marmitte-dei-giganti.html
                     http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2011/01/anagni-gli-alberi-monumentali-da.html

Il Rio è tutelato dal Piano Paesistico
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Ieri si è svolta una bella escursione al Rio, alla quale hanno partecipato in molti, tra cui geologi, biologi ecc. 
Il corso di questo torrente è un ecosistema rimasto intatto da millenni.
Lo stato di degrado del Rio è molto evidente, per cui è necessario che intervengano l'amministrazione e le autorità di controllo del territorio. In particolare è necessario: bloccare gli scarichi fognari nel torrente, accertare se esista prelievo abusivo dell'acqua a monte delle marmitte, vietare il passaggio con trattori sul letto del Rio. 







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