venerdì 7 dicembre 2012

Anagni Ospedale - Sulla sentenza del TAR del 4 dicembre - Aspettando il 14 dicembre ...

News - A seguito dell'udienza tenuta venerdì 14 dicembre 2012, il Consiglio di Stato ha respinto l'istanza presentata dal Comitato Salviamo l'Ospedale di Anagni per chiedere il rispetto dell'Ordinanza emanata dallo stesso Consiglio di Stato, nell'agosto 2011, che impedì la chiusura dell'Ospedale di Anagni. 
Il Comitato ha presentato la richiesta del giudizio di ottemperanza per impedire  la chiusura definitiva dell'Ospedale di Anagni, perseguita costantemente dalla direzione ASL di Frosinone in questi ultimi mesi con la chiusura dei reparti, il blocco dei ricoveri e la trasformazione del pronto soccorso in punto di primo intervento. Il Consiglio di  Stato, con l'Ordinanza del giorno 14 dicembre 2012, rimanda tutto all'udienza di merito del TAR del Lazio fissata per il prossimo 10 aprile 2013.

                                                            Clicca qui e leggi l'Ordinanza del Consiglio di Stato

                                                          -----------------------------------------
Martedì 4 dicembre 2012 è stata una giornata particolare per la causa dell'Ospedale di Anagni. Presso il Tribunale Amministrativo di Roma era in programma la discussione sul merito del ricorso che il Comitato Salviamo l'Ospedale di Anagni  aveva presentato nella primavera del 2011 contro i decreti Polverini di chiusura dell'Ospedale di Anagni. 
Riguardo  a questo primo punto l'avvocato della Regione Lazio ha chiesto un rinvio che il TAR ha accordato, fissando la prossima udienza al 10 aprile 2013. L'effetto immediato di tale decisione è che sarà ancora vigente, fino oltre aprile del prossimo anno, l'ordinanza del Consiglio di Stato che vieta la chiusura dell'Ospedale di Anagni. Nel frattempo però l'attuale dirigenza ASL, con il provvedimento del  5 novembre 2012  ha chiuso i reparti e bloccato le degenze rimodulando il Pronto soccorso a Punto di primo intervento, chiudendo di fatto l' Ospedale. Anche a questo provvedimento il Comitato si è opposto chiedendo la sospensiva al TAR. Anche questo ricorso è stato discusso dal TAR nella Camera di consiglio di venerdì 4 dicembre. Il TAR con l'ordinanza del successivo 5 dicembre non ha accolto la richiesta di sospensiva e il Comitato ha dato mandato all'Avv. Simone Dal Pozzo di ricorrere in via cautelare al Consiglio di Stato. Nel frattempo attendiamo con fiducia l'udienza del 14 dicembre p.v. al Consiglio di Stato per far rispettare.
l'ordinanza del Consiglio di Stato dell'agosto 2011.
A margine dell'udienza del 4 dicembre si registra un tentativo di gettare discredito sull'operato del legale del Comitato. 
Da DirittoallaSalute 


Il Comitato Salviamo l’Ospedale di Anagni invita i cittadini a contribuire alle onerose spese legali da sostenere per la salvezza dell’Ospedale 
versando un’offerta sul conto corrente appositamente acceso presso la Banca di Credito Cooperativo di Roma Ag. di Anagni con IBAN: IT 40 W 08327 74291 000000000180. Segnalare l’avvenuto versamento tramite mail: info@dirittoallasalute.com o telefonando al n.:  3930723990.

Oppure sul conto corrente di‭ “‬Anagni Viva‭” ‬aperto presso‭ ‬BancAnagni:‭ ‬IBAN:‭ ‬IT96‭ ‬X083‭ ‬4474‭ ‬2900‭ ‬0000‭ ‬1848050‭ ‬con la causale:‭  "‬Pro Ospedale di Anagni‭"


Il Comitato Salviamo l'Ospedale di Anagni ha emesso il seguente comunicato del 6 dicembre: 

In relazione alla precisazione diffusa dalla Regione Lazio di smentita sul fatto che la richiesta di rinvio dell'udienza di merito al TAR del Lazio del 4 dicembre u.s. sia stata fatta dall'avvocato della Regione Lazio, attribuendo invece la colpa al legale del Comitato Salviamo l’Ospedale di Anagni, si precisa quanto segue. 
Quanto riferito nella comunicazione della Regione Lazio è da respingere perché destituito di ogni fondamento. In particolare rispetto all’affermazione della Regione che il rinvio «è stato determinato da una violazione del codice del processo amministrativo operata dal difensore del comitato ricorrente il quale, in spregio alle norme procedurali indicate, ha notificato un nuovo ricorso per motivi aggiunti non rispettando i termini a difesa previsti dal Cpa», l’Avv. Simone Dal Pozzo rileva che «se i termini non c'erano è solo perche' abbiamo dovuto impugnare quando l'udienza del 4.12.12 era stata gia' fissata e non potevamo certo noi stabilire una data diversa. Parlare di violazione del codice e' francamente ridicolo ed anche scorretto. Posso solo dire che si e' certamente trattato di un fatto tecnico, ma non di un errore o di una violazione del codice. L'ultimo atto della ASL e' stato impugnato appena possibile e l'udienza del 4 era gia' fissata. Non e' colpa nostra se nelle ultime settimane ci siamo visti costretti a rincorrere con ripetuti ricorsi le decisioni della ASL che per noi continuano ad essere ingiustificate.»
IL COMITATO SALVIAMO L’OSPEDALE DI ANAGNI

Nessun commento:

Posta un commento