martedì 3 aprile 2012

Anagni - Importante tappa per la nascita del comitato nazionale a difesa dei piccoli ospedali

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Il convegno che si è svolto ad Anagni sabato 31 marzo presso il Convitto Principe di Piemonte (che ringraziamo), promosso dal Comitato "Salviamo l'Ospedale di Anagni" ha riscosso grande successo e ha visto una notevole partecipazione di pubblico. Numerose le autorità presenti, i consiglieri regionali Anna Maria Tedeschi (IdV) e Francesco Scalia (PD), il consigliere provinciale Mario Felli, sindaci, assessori e consiglieri comunali di Anagni e dei paesi limitrofi. Hanno partecipato anche comitati di città che si battono per la difesa del proprio ospedale, tra questi il comitato di Agnone in Molise.
Questo convegno, infatti, aveva tra gli obiettivi la costituzione di un coordinamento nazionale per la salvaguardia dei piccoli ospedali, sostenuto dal Comitato nazionale "Articolo 32", rappresentato dall'avvocato Simone Dal Pozzo (foto). L'intervento di questo legale, che difende anche il nostro ospedale, è stato di grande interesse. Anche gli altri contributi sono stati di contenuto elevato, mettendo in luce i vari aspetti della realtà ospedaliera locale e nazionale.
Da tutte le parti è emerso in primo luogo che la salute è un diritto dal quale non si può prescindere e che va garantito in strutture pubbliche efficienti. In secondo luogo che la soluzione al problema del deficit sanitario non è la chiusura dei piccoli e medi ospedali, bensì la razionalizzazione delle spese e il taglio degli sprechi, che si ottiene eliminando, innazitutto la corruzione e generando un sistema virtuoso negli appalti e nella gestione del personale e delle strutture.
Come è possibile che la regione Lazio spenda, come risulta dai dati ministeriali, 1120 euro in media per un ricoverato al giorno, mentre nel Veneto e Piemonte, con miglior trattamento, si spende poco più di 800 euro?

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