giovedì 24 ottobre 2019

Comunicato del Comitato "Salviamo l'ospedale di Anagni" sull'incontro con il direttore generale della ASL di Frosinone

Martedì 8 ottobre 2019, a seguito della richiesta del 20 agosto u.s., una delegazione del Comitato “Salviamo l’ Ospedale di Anagni “, è stata ricevuta dal nuovo direttore generale della ASL, dott. Stefano Lorusso.
Il colloquio è stato di ampio respiro e molto articolato e il dott. Lorusso ha invitato tutti a non parlare del passato, ma ad esaminare il presente per vedere che cosa si può migliorare dei servizi attualmente esistenti. Il Direttore ha precisato subito di non avere potere per l’apertura di un Pronto Soccorso ad Anagni, perché dipende dalla Regione; comunque entro 5/6 mesi pensa di avere chiara la situazione provinciale e di poter dare qualche risposta alla zona Nord. Allora è stata fatta una rassegna degli esigui servizi rimasti presso l’ex ospedale di Anagni: per la centralità del problema emergenza /urgenza, si è convenuto sulla necessità di una radicale riorganizzazione del PAT (Presidio Ambulatoriale Territoriale) con inserimento di personale medico più adeguato in termini di esperienza e professionalità, tale da poter trattare in sicurezza almeno tipologie di pazienti in codice bianco e verde. Si realizzerebbe in questo modo anche un notevole alleggerimento del grave affollamento del Pronto soccorso di Frosinone.

Da parte del Comitato è stato ricordato che nell’ Atto Aziendale attualmente vigente, Anagni fa parte del servizio emergenza del Distretto sanitario di Frosinone / Alatri ma che tale servizio risulta monco perché ad Anagni semplicemente non esiste. Inoltre, nonostante il territorio sia compreso nell’ area SIN ( Siti Interesse Nazionale ) e subisca le conseguenze di un gravissimo livello di inquinamento ad alto rischio per la salute dei cittadini e la salubrità del territorio, è privo del Presidio Sanitario previsto dalla normativa vigente per le aree con grandi insediamenti industriali a rischio rilevante ( Legge Seveso). A tale proposito, si spera finalmente nell’accessibilità ai dati del Registro Tumori Regionale che, per il prossimo anno, dovrebbero essere disponibili per le singole province.
Su questo stato di cose si ritiene di poter intervenire e sono in corso le richieste di anestesisti, radiologi e cardiologi, per migliorare il servizio, in tempi sperabilmente brevi.
Il discorso si è poi esteso alla situazione più generale del territorio, per inquadrare anche quella dei comuni limitrofi che hanno Anagni come riferimento per l’ assistenza sanitaria e che sono fortemente penalizzati per la debolezza o la carenza totale dei servizi presenti. Nonostante questo si continua a impoverire Anagni riducendo i servizi (vedi il laboratorio Analisi, Radiologia e tutto quello che riguarda la rete emergenziale). Molto grave è anche l’assenza di ambulanza medicalizzata dell’ASL, mentre è stato fatto notare che in altre città, le ambulanze medicalizzate spesso oltre al cardiologo hanno anche l’anestesista a bordo; come dire cittadini di serie A e cittadini di serie C.
La situazione critica della provincia è stata ammessa dallo stesso direttore, che ha ricordato che nella nostra provincia la media dei posti letto è 1,9x mille contro 3,7 previsti dalla legge nazionale. Ha ribadito inoltre la mancanza di medici, in particolare di anestesisti, che sta condizionando anche l’ospedale di Frosinone.
Il Comitato ha infine chiesto di riattivare pienamente l’endoscopia digestiva che con il dottor Columbano effettuava 1350 colonscopie l’anno e di istituire un servizio di accoglienza e di orientamento all’interno del presidio sanitario di Anagni a beneficio degli utenti bisognosi di informazioni.
Il dott. Lorusso ha ascoltato con attenzione e per quanto riguarda l’ambulanza cercherà una soluzione con l’ARES, riconoscendo la necessità di impegnarsi in concreto con le risorse disponibili per ricostruire gradualmente una equilibrata assistenza sanitaria per Anagni e per l’area Nord della Provincia.
Il Comitato reputa che il direttore sia sinceramente intenzionato a capire le problematiche del nostro territorio. Pur tuttavia si ritiene necessaria una continua attenzione e mobilitazione da parte dei sindaci dell’area. Il Comitato ha apprezzato molto il dialogo franco e aperto con il Direttore Generale e lo ringrazia, augurandogli buon lavoro.

Il Comitato “ Salviamo l’ Ospedale di Anagni”

LE ASSOCIAZIONI: ANAGNI SCUOLA FUTURA , ANAGNI VIVA, CIRCOLO LEGAMBIENTE ANAGNI, COMITATO OSTERIA DELLA FONTANA, COMITATO RESIDENTI COLLEFERRO, COMITATO SAN BARTOLOMEO, COORDINAMENTO INTERPROVINCIALE AMBIENTE E SALUTE VALLE DEL SACCO E BASSA VALLE DEL LIRI, AL QUALE HANNO ADERITO 37 TRA COMITATI E ASSOCIAZIONI, DIRITTO ALLA SALUTE, RETE PER LA TUTELA DELLA VALLE DEL SACCO

domenica 13 ottobre 2019

Anagni – Incontro tra il Comitato per l’Ospedale e il Direttore Generale dell’ASL/FR


Martedì 8 ottobre 2019, si è svolto presso l’ASL di Frosinone l’incontro tra il nuovo Direttore Generale dott. Stefano Lorusso e alcuni rappresentanti del Comitato “Salviamo l’Ospedale di Anagni”. L’incontro, durato più di un’ora, era stato richiesto il 20 agosto 2019.
- Il Direttore ha rimarcato subito di non avere potere per l’apertura di un Pronto Soccorso ad Anagni, perché dipende dalla Regione; comunque entro 5/6 mesi pensa di avere chiara la situazione provinciale e di poter dare qualche risposta alla zona Nord.
- La situazione critica della provincia è stata ammessa dallo stesso direttore, che ha ricordato che nella nostra provincia la media dei posti letto è 1,9 x mille contro 3,7 previsti dalla legge nazionale. Ha ricordato inoltre la mancanza di medici, in particolare di anestesisti, che sta condizionando anche l’ospedale di Frosinone.
- Il Comitato ha ribadito che è lo stesso piano aziendale che colloca Anagni nel piano emergenziale di Frosinone e Alatri. Nonostante questo si continua a impoverire Anagni riducendo i servizi (vedi il laboratorio Analisi, Radiologia e tutto quello che riguarda la rete emergenziale). Molto grave è anche l’assenza di ambulanza medicalizzata dell’ASL, mentre è stato fatto notare dal Comitato che ad Alatri, che ha il Pronto Soccorso le ambulanze medicalizzate spesso oltre al cardiologo hanno anche l’anestesista; come dire cittadini di serie A e cittadini di serie C. 
- Il Direttore per quanto riguarda l’ambulanza ha detto che cercherà una soluzione con l’ARES. 
- Il Comitato ha ricordato che la nostra è area SIN e che in essa gravano 7 industrie a pericolo chimico-esplosivo (Seveso Bis). Si registra un numero elevato di patologie tumorali; a tal proposito, tra le altre cose, è stato chiesto di riattivare pienamente l’endoscopia digestiva che con il dottor Colombano effettuava 1350 colonscopie l’anno.

Si ha l’impressione che ci sia stato un accanimento verso Anagni da parte dell’ASL, come nel caso PPI (Punto di Primo intervento) di Anagni chiuso dall’ASL/FR nonostante il parere contrario della commissione Sanità della Regione (2018). Stesso copione per la chiusura dell’ospedale del 2012.
E pensare che Anagni doveva essere la sede di uno dei 4 grandi ospedali regionali secondo il piano Marrazzo del 2009!

Il Comitato ha avuto la sensazione che il Direttore sia  sinceramente intenzionato a capire le problematiche del nostro territorio. La questione è fino a che punto abbia libertà di agire. Restiamo dell’avviso che si devono muovere in modo deciso i sindaci dell’area, in quanto il problema è essenzialmente politico. CR



Anagni Scuola Futura (Comitato “Salviamo l’Ospedale di Anagni”)

Seguirà tra breve un comunicato ufficiale  di tutto il Comitato.

lunedì 7 ottobre 2019

Anagni - In vista degli incontri con il nuovo Direttore Generale dell'ASL/FR

- Il piano regionale del 2009 prevedeva la costruzione nel nostro territorio di un nuovo grande ospedale (vedi allegato), insieme ad altri tre in diverse aree della Regione.
- Con la presidenza Polverini (2010), non solo non si è fatto il mega-ospedale di Anagni, ma è stato chiuso anche quello esistente), nonostante il capogruppo di maggioranza fosse anagnino.
- Il successore della Polverini, Zingaretti, ha seguito la stessa linea nella gestione del territorio, affidandosi essenzialmente ai potentati politici locali, che hanno fatto prevalere i loro interessi politico-campanelistici sulla grave emergenza sanitaria del nostro territorio.
- La grave emergenza del nostro territorio (area SIN con alta incidenza di patologie tumorali, industrie ad alto rischio esplosivo, ferrovia, TAV, A1) è stata riconosciuta anche da una ordinanza del Consiglio di Stato.

- Nei decreti del 2017 di programmazione regionale in materia sanitaria quest'area SIN (Sito di Interesse Nazionale) non viene per nulla menzionata. CR