Anche quest'anno la “Associazione culturale e ricreativa Anagni cambia Anagni” spalanca le sue porte ai cittadini ed ai visitatori durante l'intero periodo delle Festività Natalizie.
D'intesa con "La via dei Fiori" l'intero programma eventi, in apertura dal giorno 8 dicembre, sarà in anteprima nel pomeriggio del giorno sette in ambito del programma cittadino "Anagni - Notte di Stelle". Tutti gli eventi si svolgeranno presso Cantine Gatti/Ciprani in Via V. Emanuele 178. Anagni sotterranea. Ingresso libero.
venerdì 6 dicembre 2019
Anagni - Mostra personale di Alberto Vari, vista da Enrico Fanciulli
Nelle sale di Via Vittorio Emanuele, al n. 230 presso
l’Asssociazione “ Anagni Viva”, espone Alberto Vari.
Presente con 38 quadri, l’Artista anagnino si presenta al
pubblico con un vasto repertorio di opere: paesaggi, nature morte e ritratti.
Sin dalla prima personale dell’allora giovanissimo pittore
potei notare delle qualità che poi progressivamente hanno trovato modo di
affermarsi ed acquisire spessore nel discorso artistico.
Alberto ha seguito un percorso di studi che gli ha conferito
la necessaria preparazione e tecnica.
Si è infatti diplomato presso l’istituto d’Arte di Anagni,
poi ha completato gli studi artistici presso il Magistero d’Arte di Firenze;
frequentando contemporaneamente la scuola libera di nudo presso l’Accademia di
Belle Arti, sotto la direzione di Emanuele Cavalli.
A Firenze ha lavorato nel campo dell’arredamento e del
disegno industriale, progettando mostre alla Loggia Rucellai di Leon Battista
Alberti a Palazzo Strozzi e lavorando nello studio di Bianca Garinei.
Con tale preparazione ha affrontato il non facile percorso
artistico del pittore, con tutto l ‘impegno necessario.
Ricordo un episodio avvenuta all’estero: tornavamo dalla
Polonia, alla fine della nostra vacanza, e dovevamo fermarci alla dogana di
confine con l’allora Cecoslovacchia.
La funzionaria del turno ispezionò la vettura e sequestrò un
sacco a pelo e dei quadri dipinti da Alberto in Polonia. Fu poi chiarita e
risolta l’imbarazzante situazione e i quadri e il sacco vennero restituiti.
Ripartimmo e mentre tornavamo in Italia, Alberto, che sino a
poco prima aveva avuto un viso cupo e preoccupato sentendosi finalmente
liberato da un incubo esclamò: “ ma allora i miei quadri valgono qualcosa se me
li volevano sequestrare! “ Al che scoppiammo a ridere ambedue.
Alberto è stato allievo a Firenze di Giovanni Colacicchi, ed
ha ricevuto la sua preparazione artistica in un ambiente culturalmente
privilegiato. Coerente con l’insegnamento ricevuto fa una pittura figurativa e tonale.
Diceva H. Hesse: “ l’inizio di ogni arte è l’amore. Il
valore e la portata di ogni arte saranno decisi innanzitutto dalla capacità
d’amore dell’artista.”
Alberto ha capacità d’amore e riserva un’attenzione
particolare alla natura, fonte di energia e di ispirazione, compiendo un atto
di fede.
E’ alla costante ricerca del “ bello”, sospinto da un
sentimento permeato di umanità. Si esprime con sincerità e trasporto
emozionale.
Diceva Renoir: “ a me piacciono i dipinti che mi fanno
desiderare di passeggiarvi dentro, se rappresentano paesaggi, di accarezzarli
se rappresentano donne”.
I quadri di Alberto, in particolare quelli più felici, fanno
anch’essi desiderare di passeggiarvi dentro o altrimenti di essere accarezzati.
In esse il fruitore più sensibile può cogliere una vena di
umanità palpitante tanto più preziosa perchè espressa in un periodo nel quale
si assiste all’isolamento dell’uomo e ad un transumanesimo avanzante.
I temi che Alberto tratta, vengono realizzati con un
linguaggio idoneo che trasmette ai fruitori delle opere ora un senso di gioia,
ora un senso di amorevole trasporto per la sua città, ora con un senso
nostalgico di tempi andati, facendo rivivere sulla tela immagini serene e
coinvolgenti, cose che sono state distrutte dalla volgarità dell’uomo.
Non vuole fare certo un discorso zoppo; come sovente avviene
nell’arte contemporanea, ove una così detta “ opera d’arte” viene concepita
come un’opera di ingegneria che si esprime in codice, ma si serve della
semplicità che è elemento della vera arte, e cerca di farsi capire senza
bisogno di interpreti, cosa certamente molto apprezzata dai suoi estimatori.
Nella rassegna, Anagni recupera un posto centrale, tra i
vari paesaggi le nature morte e i ritratti. Tra le molte tele esposte, tutte di
ottima fattura, ci piace segnalare quello dipinto a Cisogna, che rende un
immagine della campagna anagnina, in quel di San Filippo: vi appare una casa
abbandonata con altre casupole nei piani più lontani, una vegetazione tipica
della campagna locale ed un lembo di terreno incolto in primo piano.
L’immagine è resa con un valido equilibro compositivo,
attraverso una ponderata gradazione di tono ed una armoniosa e vivace
gradazione di colore che raggiunge la liricità.
Le nature morte esposte, tutte belle, mostrano una ottima
capacità di analisi strutturale, un attento studio dei toni, dei volumi, ed una
esecuzione sciolta ed esperta.
In particolare i melograni sono eseguiti felicemente, con il
rosso che domina e che dona alla tela un’idea di gioia e di ricchezza.
La rassegna, ospitata in due caratteristiche sale, offre
un’ampia panoramica di temi pittorici, tra i quali Anagni occupa il posto
principale.
Alberto ha dedicato la rassegna, con un amorevole pensiero,
a sua madre, la compianta Rosina che tanto fece perché lui si fosse potuto
realizzare.
ANAGNI, 5/12/2019
ENRICO
FANCIULLI
mercoledì 4 dicembre 2019
Anagni - Mostra personale di Alberto Vari
Sabato, 7 dicembre 2019, alle ore 16,30, sarà inaugurata la mostra personale di Alberto Vari. L'esposizione avrà luogo presso la sede dell'associazione culturale "Anagni Viva", civico 230 del corso Vittorio Emanuele, e resterà aperta fino al 18 dicembre prossimo, osservando i seguenti orari: dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 16.30 alle ore 20.00. Presenteranno la mostra il prof. Francesco Colacicci e Luca Pierron.
Alberto Vari è stato infatti allievo del maestro Giovanni Colacicchi e come tale ha una solida preparazione artistica. Ha realizzato numerosi quadri e partecipato a molte mostre ricevendo sempre grandi apprezzamenti.
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---------------------------------- ----------------- ---------------------------------------------Alberto Vari è stato infatti allievo del maestro Giovanni Colacicchi e come tale ha una solida preparazione artistica. Ha realizzato numerosi quadri e partecipato a molte mostre ricevendo sempre grandi apprezzamenti.
giovedì 24 ottobre 2019
Comunicato del Comitato "Salviamo l'ospedale di Anagni" sull'incontro con il direttore generale della ASL di Frosinone
Martedì 8 ottobre 2019, a seguito della richiesta del 20 agosto u.s., una delegazione del Comitato “Salviamo l’ Ospedale di Anagni “, è stata ricevuta dal nuovo direttore generale della ASL, dott. Stefano Lorusso.
Il colloquio è stato di ampio respiro e molto articolato e il dott. Lorusso ha invitato tutti a non parlare del passato, ma ad esaminare il presente per vedere che cosa si può migliorare dei servizi attualmente esistenti. Il Direttore ha precisato subito di non avere potere per l’apertura di un Pronto Soccorso ad Anagni, perché dipende dalla Regione; comunque entro 5/6 mesi pensa di avere chiara la situazione provinciale e di poter dare qualche risposta alla zona Nord. Allora è stata fatta una rassegna degli esigui servizi rimasti presso l’ex ospedale di Anagni: per la centralità del problema emergenza /urgenza, si è convenuto sulla necessità di una radicale riorganizzazione del PAT (Presidio Ambulatoriale Territoriale) con inserimento di personale medico più adeguato in termini di esperienza e professionalità, tale da poter trattare in sicurezza almeno tipologie di pazienti in codice bianco e verde. Si realizzerebbe in questo modo anche un notevole alleggerimento del grave affollamento del Pronto soccorso di Frosinone.
Da parte del Comitato è stato ricordato che nell’ Atto Aziendale attualmente vigente, Anagni fa parte del servizio emergenza del Distretto sanitario di Frosinone / Alatri ma che tale servizio risulta monco perché ad Anagni semplicemente non esiste. Inoltre, nonostante il territorio sia compreso nell’ area SIN ( Siti Interesse Nazionale ) e subisca le conseguenze di un gravissimo livello di inquinamento ad alto rischio per la salute dei cittadini e la salubrità del territorio, è privo del Presidio Sanitario previsto dalla normativa vigente per le aree con grandi insediamenti industriali a rischio rilevante ( Legge Seveso). A tale proposito, si spera finalmente nell’accessibilità ai dati del Registro Tumori Regionale che, per il prossimo anno, dovrebbero essere disponibili per le singole province.
Su questo stato di cose si ritiene di poter intervenire e sono in corso le richieste di anestesisti, radiologi e cardiologi, per migliorare il servizio, in tempi sperabilmente brevi.
Il discorso si è poi esteso alla situazione più generale del territorio, per inquadrare anche quella dei comuni limitrofi che hanno Anagni come riferimento per l’ assistenza sanitaria e che sono fortemente penalizzati per la debolezza o la carenza totale dei servizi presenti. Nonostante questo si continua a impoverire Anagni riducendo i servizi (vedi il laboratorio Analisi, Radiologia e tutto quello che riguarda la rete emergenziale). Molto grave è anche l’assenza di ambulanza medicalizzata dell’ASL, mentre è stato fatto notare che in altre città, le ambulanze medicalizzate spesso oltre al cardiologo hanno anche l’anestesista a bordo; come dire cittadini di serie A e cittadini di serie C.
La situazione critica della provincia è stata ammessa dallo stesso direttore, che ha ricordato che nella nostra provincia la media dei posti letto è 1,9x mille contro 3,7 previsti dalla legge nazionale. Ha ribadito inoltre la mancanza di medici, in particolare di anestesisti, che sta condizionando anche l’ospedale di Frosinone.
Il Comitato ha infine chiesto di riattivare pienamente l’endoscopia digestiva che con il dottor Columbano effettuava 1350 colonscopie l’anno e di istituire un servizio di accoglienza e di orientamento all’interno del presidio sanitario di Anagni a beneficio degli utenti bisognosi di informazioni.
Il dott. Lorusso ha ascoltato con attenzione e per quanto riguarda l’ambulanza cercherà una soluzione con l’ARES, riconoscendo la necessità di impegnarsi in concreto con le risorse disponibili per ricostruire gradualmente una equilibrata assistenza sanitaria per Anagni e per l’area Nord della Provincia.
Il Comitato reputa che il direttore sia sinceramente intenzionato a capire le problematiche del nostro territorio. Pur tuttavia si ritiene necessaria una continua attenzione e mobilitazione da parte dei sindaci dell’area. Il Comitato ha apprezzato molto il dialogo franco e aperto con il Direttore Generale e lo ringrazia, augurandogli buon lavoro.
Il Comitato “ Salviamo l’ Ospedale di Anagni”
LE ASSOCIAZIONI: ANAGNI SCUOLA FUTURA , ANAGNI VIVA, CIRCOLO LEGAMBIENTE ANAGNI, COMITATO OSTERIA DELLA FONTANA, COMITATO RESIDENTI COLLEFERRO, COMITATO SAN BARTOLOMEO, COORDINAMENTO INTERPROVINCIALE AMBIENTE E SALUTE VALLE DEL SACCO E BASSA VALLE DEL LIRI, AL QUALE HANNO ADERITO 37 TRA COMITATI E ASSOCIAZIONI, DIRITTO ALLA SALUTE, RETE PER LA TUTELA DELLA VALLE DEL SACCO
Il colloquio è stato di ampio respiro e molto articolato e il dott. Lorusso ha invitato tutti a non parlare del passato, ma ad esaminare il presente per vedere che cosa si può migliorare dei servizi attualmente esistenti. Il Direttore ha precisato subito di non avere potere per l’apertura di un Pronto Soccorso ad Anagni, perché dipende dalla Regione; comunque entro 5/6 mesi pensa di avere chiara la situazione provinciale e di poter dare qualche risposta alla zona Nord. Allora è stata fatta una rassegna degli esigui servizi rimasti presso l’ex ospedale di Anagni: per la centralità del problema emergenza /urgenza, si è convenuto sulla necessità di una radicale riorganizzazione del PAT (Presidio Ambulatoriale Territoriale) con inserimento di personale medico più adeguato in termini di esperienza e professionalità, tale da poter trattare in sicurezza almeno tipologie di pazienti in codice bianco e verde. Si realizzerebbe in questo modo anche un notevole alleggerimento del grave affollamento del Pronto soccorso di Frosinone.
Da parte del Comitato è stato ricordato che nell’ Atto Aziendale attualmente vigente, Anagni fa parte del servizio emergenza del Distretto sanitario di Frosinone / Alatri ma che tale servizio risulta monco perché ad Anagni semplicemente non esiste. Inoltre, nonostante il territorio sia compreso nell’ area SIN ( Siti Interesse Nazionale ) e subisca le conseguenze di un gravissimo livello di inquinamento ad alto rischio per la salute dei cittadini e la salubrità del territorio, è privo del Presidio Sanitario previsto dalla normativa vigente per le aree con grandi insediamenti industriali a rischio rilevante ( Legge Seveso). A tale proposito, si spera finalmente nell’accessibilità ai dati del Registro Tumori Regionale che, per il prossimo anno, dovrebbero essere disponibili per le singole province.
Su questo stato di cose si ritiene di poter intervenire e sono in corso le richieste di anestesisti, radiologi e cardiologi, per migliorare il servizio, in tempi sperabilmente brevi.
Il discorso si è poi esteso alla situazione più generale del territorio, per inquadrare anche quella dei comuni limitrofi che hanno Anagni come riferimento per l’ assistenza sanitaria e che sono fortemente penalizzati per la debolezza o la carenza totale dei servizi presenti. Nonostante questo si continua a impoverire Anagni riducendo i servizi (vedi il laboratorio Analisi, Radiologia e tutto quello che riguarda la rete emergenziale). Molto grave è anche l’assenza di ambulanza medicalizzata dell’ASL, mentre è stato fatto notare che in altre città, le ambulanze medicalizzate spesso oltre al cardiologo hanno anche l’anestesista a bordo; come dire cittadini di serie A e cittadini di serie C.
La situazione critica della provincia è stata ammessa dallo stesso direttore, che ha ricordato che nella nostra provincia la media dei posti letto è 1,9x mille contro 3,7 previsti dalla legge nazionale. Ha ribadito inoltre la mancanza di medici, in particolare di anestesisti, che sta condizionando anche l’ospedale di Frosinone.
Il Comitato ha infine chiesto di riattivare pienamente l’endoscopia digestiva che con il dottor Columbano effettuava 1350 colonscopie l’anno e di istituire un servizio di accoglienza e di orientamento all’interno del presidio sanitario di Anagni a beneficio degli utenti bisognosi di informazioni.
Il dott. Lorusso ha ascoltato con attenzione e per quanto riguarda l’ambulanza cercherà una soluzione con l’ARES, riconoscendo la necessità di impegnarsi in concreto con le risorse disponibili per ricostruire gradualmente una equilibrata assistenza sanitaria per Anagni e per l’area Nord della Provincia.
Il Comitato reputa che il direttore sia sinceramente intenzionato a capire le problematiche del nostro territorio. Pur tuttavia si ritiene necessaria una continua attenzione e mobilitazione da parte dei sindaci dell’area. Il Comitato ha apprezzato molto il dialogo franco e aperto con il Direttore Generale e lo ringrazia, augurandogli buon lavoro.
Il Comitato “ Salviamo l’ Ospedale di Anagni”
LE ASSOCIAZIONI: ANAGNI SCUOLA FUTURA , ANAGNI VIVA, CIRCOLO LEGAMBIENTE ANAGNI, COMITATO OSTERIA DELLA FONTANA, COMITATO RESIDENTI COLLEFERRO, COMITATO SAN BARTOLOMEO, COORDINAMENTO INTERPROVINCIALE AMBIENTE E SALUTE VALLE DEL SACCO E BASSA VALLE DEL LIRI, AL QUALE HANNO ADERITO 37 TRA COMITATI E ASSOCIAZIONI, DIRITTO ALLA SALUTE, RETE PER LA TUTELA DELLA VALLE DEL SACCO
domenica 13 ottobre 2019
Anagni – Incontro tra il Comitato per l’Ospedale e il Direttore Generale dell’ASL/FR
Martedì 8 ottobre 2019, si è svolto presso l’ASL di Frosinone l’incontro tra il nuovo Direttore Generale dott. Stefano Lorusso e alcuni rappresentanti del Comitato “Salviamo l’Ospedale di Anagni”. L’incontro, durato più di un’ora, era stato richiesto il 20 agosto 2019.
- Il Direttore ha rimarcato subito di non avere potere per l’apertura di un Pronto Soccorso ad Anagni, perché dipende dalla Regione; comunque entro 5/6 mesi pensa di avere chiara la situazione provinciale e di poter dare qualche risposta alla zona Nord.
- La situazione critica della provincia è stata ammessa dallo stesso direttore, che ha ricordato che nella nostra provincia la media dei posti letto è 1,9 x mille contro 3,7 previsti dalla legge nazionale. Ha ricordato inoltre la mancanza di medici, in particolare di anestesisti, che sta condizionando anche l’ospedale di Frosinone.
- Il Comitato ha ribadito che è lo stesso piano aziendale che colloca Anagni nel piano emergenziale di Frosinone e Alatri. Nonostante questo si continua a impoverire Anagni riducendo i servizi (vedi il laboratorio Analisi, Radiologia e tutto quello che riguarda la rete emergenziale). Molto grave è anche l’assenza di ambulanza medicalizzata dell’ASL, mentre è stato fatto notare dal Comitato che ad Alatri, che ha il Pronto Soccorso le ambulanze medicalizzate spesso oltre al cardiologo hanno anche l’anestesista; come dire cittadini di serie A e cittadini di serie C.
- Il Direttore per quanto riguarda l’ambulanza ha detto che cercherà una soluzione con l’ARES.
- Il Comitato ha ricordato che la nostra è area SIN e che in essa gravano 7 industrie a pericolo chimico-esplosivo (Seveso Bis). Si registra un numero elevato di patologie tumorali; a tal proposito, tra le altre cose, è stato chiesto di riattivare pienamente l’endoscopia digestiva che con il dottor Colombano effettuava 1350 colonscopie l’anno.
Si ha l’impressione che ci sia stato un accanimento verso Anagni da parte dell’ASL, come nel caso PPI (Punto di Primo intervento) di Anagni chiuso dall’ASL/FR nonostante il parere contrario della commissione Sanità della Regione (2018). Stesso copione per la chiusura dell’ospedale del 2012.
E pensare che Anagni doveva essere la sede di uno dei 4 grandi ospedali regionali secondo il piano Marrazzo del 2009!
Il Comitato ha avuto la sensazione che il Direttore sia sinceramente intenzionato a capire le problematiche del nostro territorio. La questione è fino a che punto abbia libertà di agire. Restiamo dell’avviso che si devono muovere in modo deciso i sindaci dell’area, in quanto il problema è essenzialmente politico. CR
Anagni Scuola Futura (Comitato “Salviamo l’Ospedale di Anagni”)
Seguirà tra breve un comunicato ufficiale di tutto il Comitato.
- Il Direttore ha rimarcato subito di non avere potere per l’apertura di un Pronto Soccorso ad Anagni, perché dipende dalla Regione; comunque entro 5/6 mesi pensa di avere chiara la situazione provinciale e di poter dare qualche risposta alla zona Nord.
- La situazione critica della provincia è stata ammessa dallo stesso direttore, che ha ricordato che nella nostra provincia la media dei posti letto è 1,9 x mille contro 3,7 previsti dalla legge nazionale. Ha ricordato inoltre la mancanza di medici, in particolare di anestesisti, che sta condizionando anche l’ospedale di Frosinone.
- Il Comitato ha ribadito che è lo stesso piano aziendale che colloca Anagni nel piano emergenziale di Frosinone e Alatri. Nonostante questo si continua a impoverire Anagni riducendo i servizi (vedi il laboratorio Analisi, Radiologia e tutto quello che riguarda la rete emergenziale). Molto grave è anche l’assenza di ambulanza medicalizzata dell’ASL, mentre è stato fatto notare dal Comitato che ad Alatri, che ha il Pronto Soccorso le ambulanze medicalizzate spesso oltre al cardiologo hanno anche l’anestesista; come dire cittadini di serie A e cittadini di serie C.
- Il Direttore per quanto riguarda l’ambulanza ha detto che cercherà una soluzione con l’ARES.
- Il Comitato ha ricordato che la nostra è area SIN e che in essa gravano 7 industrie a pericolo chimico-esplosivo (Seveso Bis). Si registra un numero elevato di patologie tumorali; a tal proposito, tra le altre cose, è stato chiesto di riattivare pienamente l’endoscopia digestiva che con il dottor Colombano effettuava 1350 colonscopie l’anno.
Si ha l’impressione che ci sia stato un accanimento verso Anagni da parte dell’ASL, come nel caso PPI (Punto di Primo intervento) di Anagni chiuso dall’ASL/FR nonostante il parere contrario della commissione Sanità della Regione (2018). Stesso copione per la chiusura dell’ospedale del 2012.
E pensare che Anagni doveva essere la sede di uno dei 4 grandi ospedali regionali secondo il piano Marrazzo del 2009!
Il Comitato ha avuto la sensazione che il Direttore sia sinceramente intenzionato a capire le problematiche del nostro territorio. La questione è fino a che punto abbia libertà di agire. Restiamo dell’avviso che si devono muovere in modo deciso i sindaci dell’area, in quanto il problema è essenzialmente politico. CR
Anagni Scuola Futura (Comitato “Salviamo l’Ospedale di Anagni”)
Seguirà tra breve un comunicato ufficiale di tutto il Comitato.
lunedì 7 ottobre 2019
Anagni - In vista degli incontri con il nuovo Direttore Generale dell'ASL/FR
- Il piano regionale del 2009 prevedeva la costruzione nel nostro territorio di un nuovo grande ospedale (vedi allegato), insieme ad altri tre in diverse aree della Regione.
- Con la presidenza Polverini (2010), non solo non si è fatto il mega-ospedale di Anagni, ma è stato chiuso anche quello esistente), nonostante il capogruppo di maggioranza fosse anagnino.
- Il successore della Polverini, Zingaretti, ha seguito la stessa linea nella gestione del territorio, affidandosi essenzialmente ai potentati politici locali, che hanno fatto prevalere i loro interessi politico-campanelistici sulla grave emergenza sanitaria del nostro territorio.
- La grave emergenza del nostro territorio (area SIN con alta incidenza di patologie tumorali, industrie ad alto rischio esplosivo, ferrovia, TAV, A1) è stata riconosciuta anche da una ordinanza del Consiglio di Stato.
- Nei decreti del 2017 di programmazione regionale in materia sanitaria quest'area SIN (Sito di Interesse Nazionale) non viene per nulla menzionata. CR
domenica 29 settembre 2019
Anagni - Escursione didattica al Rio con studenti del Liceo Dante Alighieri
Anagni - Ieri, 28 settembre 2019, si è svolta una interessante escursione al Rio, con alcune classi del Liceo Dante Alighieri di Anagni, nell’ambito di un progetto realizzato con fondi europei.
Il mio compito è stato quello di guida, in particolare per gli aspetti geologici del sito (le Marmitte e il fondale dell’antico mare del Miocene). I docenti di materie scientifiche, Francesca Frattale, Antonio Collalto e Vanni, hanno messo in luce tutte le capacità di conoscenza pratica, oltre che teorica: con l’attiva partecipazione degli alunni sono stati fatti prelievi dell’acqua per successivi esami di laboratorio e sono stati esaminati gli esemplari di flora e fauna presenti. Tra le numerose impronte nel fango sono state rinvenute anche quelle di lupo.
La partecipazione era aperta al pubblico; tra gli altri erano presenti la prof.ssa Annamaria Cesaritti e il consigliere comunale Nello di Giulio.
Il corso di questo torrente è un ecosistema rimasto intatto da millenni. Purtroppo negli ultimi decenni è stato gravemente danneggiato. In molti infatti considerano il Rio come una discarica, anche se recentemente ho potuto notare una lieve diminuzione dell’inquinamento (presenza dei pesci). Qualcuno continua a passare dentro il torrente con dei trattori, sconvolgendone il letto. Le vie di accesso al Rio, Tufoli e Colle Fiore (vecchia strada comunale Anagni-Acuto), sono quasi impraticabili a causa dei rovi e di altra vegetazione spontanea e la loro ampiezza è stata ridotta dall’occupazione dei proprietari dei terreni adiacenti. E' necessario pertanto che intervengano l'amministrazione e le autorità di controllo del territorio. Carlo Ribaudo
Anagni, il Rio e le "Marmitte dei Giganti"
Anagni, il Rio e le "Marmitte dei Giganti"
giovedì 19 settembre 2019
Anagni, Ospedale - Laboratorio Analisi: continua lo smantellamento
Dopo la
chiusura del Punto Primo Intervento (PPI) nel 2018, unico del Lazio, e non prevista dal DCA 257/2017,
adesso si prospetta la chiusura del laboratorio di Analisi. Queste iniziative sono
partite tutte dall’ASL/FR.
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IL PROGRESSIVO
SMANTELLAMENTO del Laboratorio
Analisi sta arrivando all'ultimo atto e tra qualche settimana la nuova
direzione aziendale della ASL di Frosinone ne decreterà la chiusura!
E’ L’ ENNESIMA DECISIONE che priva l’ex-Ospedale di Anagni di un
servizio necessario per gli Anagnini e
per i cittadini dei Comuni limitrofi,
dando modo di prosperare alle strutture private a discapito della Sanità
pubblica e del Diritto alla Salute.
Tutti i Consiglieri Comunali e, in primo luogo i sindaci della zona nord,
hanno qualcosa da dire e, soprattutto,
iniziative da prendere IMMEDIATAMENTE?
Il Sindaco di Anagni, a suo
tempo, fece della vicenda Ospedale e della INDEROGABILE
urgenza di affrontare il problema
senza ombra di arretramento nelle
sedi opportune, il FULCRO DI
TUTTA LA
SUA CAMPAGNA ELETTORALE.
Ha ancora PAROLE DA
SPENDERE per la causa, troverà LA
VOLONTA’ E GLI STRUMENTI PER CERCARE LE SOLUZIONI POSSIBILI ?
Ospedale di Anagni, servizio Rai (2012). |
Esse ci sono DA SUBITO
Poiché la chiusura del laboratorio Analisi è stata decisa dalla
vecchia Dirigenza ed ha
subito parecchi rinvii, SI CHIEDA
AL NUOVO DIRETTORE GENERALE,
STEFANO LORUSSO, di valutare
la situazione e di SOSPENDERE LA
CHIUSURA PER APPROFONDIRE E
VALUTARE LA GRAVITA’ DELLA SITUAZIONE COMPLESSIVA
DEI SERVIZI SANITARI PRESENTI AD
ANAGNI.
Sarebbe una forma di correttezza verso la nuova dirigenza che consentirebbe al Dott. Stefano Lorusso di esprimere la sua
posizione.
Il Comitato “ Salviamo l’
Ospedale” ha già chiesto un incontro con il Direttore Generale al quale chiederà:
1) che cosa intende fare per
Anagni e il suo territorio?
2) quali e quanti sono i fondi
Regionali disponibili per Anagni
e come si intende utilizzarli, oppure
l’area nord è solo da considerare tributaria dell’erario senza alcun servizio
in cambio?
ORA TOCCA AI
SINDACI E A TUTTI GLI AMMINISTRATORI DELL’AREA NORD DARE
PROVA DI DECISIONE
E RESPONSABILITA’.
Il Comitato “Salviamo l’Ospedale di Anagni”
LE ASSOCIAZIONI: ANAGNI SCUOLA FUTURA ,
ANAGNI VIVA, CIRCOLO LEGAMBIENTE ANAGNI, COMITATO OSTERIA DELLA FONTANA, COMITATO RESIDENTI COLLEFERRO, COMITATO SAN BARTOLOMEO,
COORDINAMENTO INTERPROVINCIALE AMBIENTE E SALUTE VALLE DEL SACCO E BASSA VALLE
DEL LIRI, AL QUALE HANNO ADERITO AL
QUALE HANNO ADERITO 34 TRA
COMITATI E ASSOCIAZIONI, DIRITTO ALLA SALUTE,
RETE PER LA TUTELA DELLA VALLE DEL SACCO
sabato 7 settembre 2019
Le contrade medievali (guida di Anagni, 1989)
In occasione del Palio cittadino si forniscono alcuni dati sulle contrade anagnine. Quelle attuali non corrispondono del tutto alle contrade medievali. I dati sono tratti dalla Guida di Anagni, testo a cura di Carlo Ribaudo, edita nel 1989 dalla ProLoco, con il contributo dell'attuale BancAnagni (Banca di Credito Cooperativo).
La guida, in attesa di ristampa, è stata molto imitata, spesso senza essere citata.
Potete trovare il volumetto in biblioteca; esiste anche l'edizione in inglese.
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Le stampe qui riprodotte, esclusa la prima del 1749, fanno parte dell'opera: Recueil de Vues et fabriques pittoresques d'Italie,... Paris, 1804. Le acqueforti sono opera di BOURGEOIS Florent Fidèle Constant (1767-1836), pittore e disegnatore francese, allievo di David. Le sue opere sono esposte a Fontainebleau e al museo d'Orsay. AnagniArte
Le contrade medievali di Anagni
Stampa del 1749 - Panorama di Anagni
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Al culmine della sua ascesa storica, verso la fine del XIII secolo, la città di Anagni era suddivisa in
dieci contrade (o regioni), disposte in gran parte lungo la sua strada più importante, la via Maggiore (l’odierna via Vittorio Emanuele).
Dalla parte alta a quella bassa le principali otto contrade erano così disposte:
CASTELLO
La contrada Castellum (odierna S.Maria) racchiude l’area dell’antica acropoli ernico-romana.
Prese questo nome nel Medioevo grazie alla sua caratteristica di regione fortificata. Isolata rispetto alla città dalle costruzioni romane e dai palazzi baronali, rappresentò per lungo tempo un punto di estrema importanza strategica nella politica della Chiesa.
Dal periodo di Bonifacio VIII, per la continua presenza di baroni imparentati con il Papa, la contrada venne indicata anche con l’appellativo di Quartiere Caetani. Il Castello racchiude entro i suoi confini parte dei monumenti e tesori più significativi della città: porta Santa Maria, la Cattedrale con la Cripta, il palazzo di Bonifacio VIII e il palazzo Trajetto.
TORRE
In questa contrada, nell’area dell’attuale piazza Dante, sorgeva probabilmente il foro romano. Ne costituivano il necessario sostegno i pilastri in opus quadratum e la possente sostruzione in opus reticulatum ancora visibili lungo via Bagno, notevole esempio di architettura sillana.
La contrada Turris (odierna S. Giovanni) si trovava a ridosso dell’antica acropoli. Il toponimo deriva dall’elemento architettonico che la caratterizzava maggiormente nel Medioevo: la casa torre. Questa tipologia di abitazione, che si sviluppa in altezza e presenta sul fronte stradale il lato breve, conobbe la massima diffusione nel Duecento in concomitanza con l'emergere della classe borghese.
TRIVIO
La contrada Trivio è situata in una zona quasi pianeggiante al centro della città. Il toponimo della regione deriva dal trivio stradale che si sviluppa quasi all’altezza del palazzo comunale.
L’intera contrada, vero e proprio centro commerciale-amministrativo della città (il Comune), presenta notevoli esempi di architettura civile medievale.
TUFOLI
La regione Tufoli, odierna S. Pancrazio, situata nella parte settentrionale della città tra il Castello, il Trivio e la regione di Piscina, è stata in ogni tempo quartiere popolare. Rimasta ai margini del grande rinnovamento edilizio del XVIII e XIX secolo, ha conservato un originale tessuto urbanistico medievale.
PISCINA
Questa contrada, il cui toponimo trae origine dalla presenza di una fonte (Fons Piscinae) che probabilmente riforniva le terme in epoca romana e che è ricordata tra i beni del comune in un documento del 1321, si estende a nord della via Maggiore. Per la sua esposizione e per la leggera depressione in cui si trova non è mai stata particolarmente popolata. L’unico asse viario (via Piscina), parallelo alla Via Maggiore, parte dall’interessante monastero di S. Chiara per arrivare, fiancheggiato da edifici rimodernati, nella zona del parco pubblico a ridosso delle mura romane, in vicinanza del grande complesso degli Arcazzi.
COLLE SANT’ANGELO
La regio collis Sancti Angeli, delimitata dalla via Maggiore e a sud dalle mura romane, occupava la zona in gran parte pianeggiante che va dal Palazzo comunale alla regione Valle S. Andrea. Per la sua posizione dominante, rispetto a quest’ultima ed alla contrada Piscina, fu scelta dalla potente famiglia Conti per costruirvi il proprio palazzo in un periodo (fine del XIII secolo) nel quale le altre posizioni strategiche della città, Castello e Torre, erano occupate dai Caetani.
Le principali vie della contrada, oltre alla citata via Maggiore, sono: parte di via della Valle e l’attuale via Garibaldi che termina con la cinquecentesca porta San Francesco.
VALLE SANT’ANDREA
Questa contrada, il cui toponimo è dettato dalla morfologia della zona, leggermente depressa rispetto al confinante S.Angelo, è racchiusa entro due direttrici principali: la centrale via Maggiore, sulla quale si affacciano palazzi settecenteschi, e buona parte di via della Valle, caratterizzata da molti edifici medievali. Alla confluenza delle due strade si apre la piazzetta con la chiesa di Sant’Andrea.
CERERE
La contrada, documentata già dal 1081, occupa la parte occidentale della città, a ridosso di porta Cerere da cui prende il nome.
La regione, ingresso cittadino per i viaggiatori provenienti da Roma, è in buona parte racchiusa da due bastioni cinquecenteschi (Spizzone e Arci) ed è attraversata, sulla sua parte piana, dal tratto iniziale della Via Maggiore. La strada, costeggiata da edifici medievali, alternati a palazzetti, è parallela ad altre due vie che si sviluppano nella zona rilevata della contrada: la via Mezzo (Via Pio Salvati) con interessanti abitazioni dei secoli XIV e XV e la via Superiore o di S. Domenico, il cui toponimo ricorda la presenza di una chiesa, oggi scomparsa dedicata al Santo.
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Vedi anche: Anagni - Modifiche della toponomastica. Salvare la memoria storica di Anagni.(2012).
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domenica 25 agosto 2019
Anagni - Programma della XXVI edizione del Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale
https://www.tg24.info/esclusiva-anagni-il-xxvi-festival-del-teatro-medievale-e-rinascimentale-video/?fbclid=IwAR1sOKh00meYZ0AQGLGq34AWjAAwBCEJgC4TSZ_k33pns7k2nn8TLK1y_kE
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Appuntamento con il XXVI Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale di Anagni, dal 23 agosto al 1 settembre 2019. Ingresso gratuito, spettacoli ore 21.00
Info: www.comune.anagni.fr.it
martedì 20 agosto 2019 ore 21.00
Piazza Cavour
Presentazione del Festival
JOURNEY THROUGH THE MOVIE
Concerto di Antonio D’Antò
Un viaggio immaginario che attraverso le suggestioni della musica prova a mostrare altro oltre le scene viste al cinema. Il viaggio diventa una vera passeggiata nella memoria, con una dedica specifica al Festival attraverso l’improvvisazione sul tema medievale Victimae paschali.
Associazione Musicale BMF
Con l’occasione sarà presentato il programma del Festival in compagnia di alcuni tra i suoi ospiti.
venerdì 23 agosto 2019 ore 21.00
Piazza Innocenzo III
IN DIES
Spettacolo inaugurale della Compagnia dei Folli
Il protagonista è l’anno solare e la sua intensa se pur breve vita, fatta di incontri con i personaggi che animano i mesi. Maschere e macchine teatrali, trampoli, fuochi pirotecnici, rappresenteranno insieme tutti i simboli cari alle tradizioni antiche della nostra cultura.
sabato 24 agosto 2019 ore 21.00
Piazza Innocenzo III
TUTTO IL RESTO È SILENZIO – ALESSIO BONI LEGGE SHAKESPEARE
con Alessio Boni
musiche dal vivo di Eugenio della Chiara
Infinito / Isabella Borettini
“Il resto è silenzio” è l’ultima frase pronunciata da Amleto e chiude la tragedia che Shakespeare scrisse nel 1600. Considerato come il maggior eroe tragico della modernità, Amleto, uomo del pensiero, della ragione e della coscienza, è anche eroe ‘moderno’ in quanto immerso in un continuo interrogarsi su di sé e sugli altri.
È la nuova avventura di Alessio Boni che si in cimenta nella lettura dell’Amleto di Shakespeare intervallata da suggestivi momenti musicali alla chitarra.
domenica 25 agosto 2019 ore 21.00
Piazza Innocenzo III
JULIET & ROMEO IN JAZZ
No Shakespeare ma Bandello
con Vittorio Viviani
ai sassofoni Gianluca Lusi
al pianoforte Vittorio Mezza
Fondamenta Teatro e Teatri
La tragica storia dei due famosi e sfortunati giovani amanti di Verona raccontata da Bandello e non da Shakespeare! Dalla novella di Matteo Bandello un emozionante spettacolo di teatro e musica, grazie all’affabulazione della voce recitante, alle dolci note blu del sax e alle recondite armonie vaganti del pianoforte. Suggestive improvvisazioni e rielaborazioni jazz di temi classici, e di originali di Mezza e Lusi, si intrecciano, si uniscono, si sposano con la voce di Vittorio Viviani.
lunedì 26 agosto 2019 ore 21.00
Piazza Innocenzo III
CONFERENZA - SPETTACOLO
LOOKING FOR MACBETH
conduce Guido Zaccagnini
con Marco Sartucci Sebastiano Colla, Annamaria Iacopini, Maria Tomassi
introduce Gaetano D’Onofrio
regia Velia Viti
Archeoares
Un’indagine su un doppio binario: la visione shakespeariana e verdiana della storia del re scozzese Macbeth, ponendo a confronto i due immortali capolavori che il poeta inglese e il compositore italiano hanno ad essa dedicati, l’uno nel teatro, l’altro nella lirica.
A condurre il pubblico in questa indagine artistica e intellettuale sui due grandissimi autori sarà il prof. Guido Zaccagnini, professore di Storia della Musica al DAMS di Roma Tre e al Conservatorio di Santa Cecilia, compositore, scrittore, critico musicale, autore e conduttore di vari programmi musicali di successo della Terza Rete Radiofonica della RAI: le sue spiegazioni, riflessioni, considerazioni si intervalleranno agli interventi performativi per portare alla luce il valore dei due Macbeth, le loro differenze e le loro similitudini, al fine di avvicinare il più possibile un pubblico generico quale quello del Festival a una comprensione e un apprezzamento completi e assoluti sia dell’opera che della tragedia.
martedì 27 agosto 2019 ore 21.00
Piazza Innocenzo III
CANTIERE GIOVANI
I DUE GENTILUOMINI DI VERONA
di William Shakespeare
con Luca Avallone, Simone Ruggiero, Ilario Crudetti, Emiliano Pandolfi, Chiara Bonome, Chiara David, Andrea Carpiceci
musica dal vivo Gianfranco Galati e Valeria Modica
adattamento e regia Ilario Crudetti
Associazione Culturale Drakkar
In questo adattamento di una delle prime opere di Shakespeare, un cannone dei primi del Novecento è il luogo dell'anima intorno al quale si riuniscono personaggi che sognano il degno finale di una storia d'amore che li renda finalmente liberi. Ognuno di loro, tutti antesignani dei più celebri protagonisti delle opere successive del Bardo, ha il suo tratto particolare e straordinario: un cane invisibile, una velocità fuori dai limiti fisici, una personalità doppia. Lo spettacolo affonda le sue radici nei canoni classici della commedia romantica, e ha il ritmo, allo stesso tempo allegro e malinconico, dettato dall'accompagnamento musicale dal vivo di canzoni popolari italiane del nord e del sud.
mercoledì 28 agosto 2019 ore 21
Piazza Innocenzo III
SEGNALI DAL TERRITORIO
VEGGIO D’ALAGNA USCIR GIOCONDO RISO
LA MARAVIGLIOSA HISTORIA DELLO PANPEPATO – Buffa avventura gastronomica medievale
LA GRANDE BUFALA – Storia d’una burla e d’una bestia sfiancata
di Monica Fiorentini e Mauro Ascenzi
con Mauro Ascenzi, Serena Sansoni, Guglielmo Lello, Francesca Menelao, Andrea Ciaralli, Rachele Anzelotti, Laura Lavorgna, Stefano Serra, Franco Stazi
regia Monica Fiorentini
Vesta Robur
Due brevi commedie, ambientate ad Anagni e collocate nel periodo medievale – rinascimentale. La prima si svolge, idealmente, durante l’epilogo dell’episodio dello schiaffo di Anagni. Il Papa, liberato, ha fatto ritorno a Roma; la città appare quasi completamente distrutta e saccheggiata, il Natale si avvicina e le famiglie anagnine sono divise fra chi aveva appoggiato il pontefice e chi invece aveva favorito l’ingresso dei legati francesi in città. Quasi per miracolo la dispensa di un ricco palazzo anagnino scampa al saccheggio. Gli ingredienti in essa contenuti, alcuni dei quali fanno parte della ricetta del tradizionale dolce natalizio, prendono vita sulla scena e diventano protagonisti di una curiosa e divertente avventura.
La seconda si svolge nel periodo di carnevale: un conte, un giudice e un prete, ostacolano l'amore dei giovani Firmina e Moroello. Grazie ad un’astuta burla ordita dalla perpetua, i tre verranno messi in ridicolo davanti a tutta la cittadinanza e costretti a far ammenda.
Come una povera bufala avrà a che fare con tutto ciò, lo si potrà scoprire solo assistendo alla commedia.
giovedì 29 agosto 2019 ore 21
Absidi della Cattedrale
IL DECAMERONE
da Giovanni Boccaccio
con Paola Balbi e Davide Bardi
Associazione Culturale Raccontamiunastoria
Per Storytelling si intende la narrazione orale improvvisata come promossa dal movimento internazionale dello Storytelling Revival e dal FEST (Federation for European Storytelling). Lo Storytelling consiste nella reinterpretazione in chiave moderna dell'antica arte dei cantastorie di tradizione e dell'oratoria attraverso l'opera di storytellers professionisti. Definizione di Storytelling: Lo Storytelling è l'arte di trasmettere attraverso le parole, la modulazione della voce, la gestualità e I movimenti del corpo le immagini di una storia ad un pubblico specifico. Lo Storytelling non prevede testo scritto né a memoria, ma lo storyteller improvvisa di volta in volta le parole della propria performance sulla base di racconti tradizionali (miti, epiche, leggende, racconti popolari, racconti di memoria) e alla risposta del pubblico, rendendo unico ed interattivo
ogni evento.
venerdì 30 agosto 2019 ore 21.00
Piazza Innocenzo III
JULIETTE
Liberamente tratto da Romeo e Giulietta di W. Shakespeare
Creazione per 10 interpreti
un progetto di Loredana Parrella
Testi Aleksandros Memetaj
Progetto luci Gianni Melis
Comunicazione, immagine e costumi Gianluca Formica
con Gianluca Formica, Maeva Curco Llovera, Yoris Petrillo, Caroline Loiseau,
Luca Zanni, Elisa Melis, Giulia Cenni, Aleksandros Memetaj,
Maria Stella Pitarresi, Marco Pergallini
Regia e coreografia Loredana Parrella
Produzione Ass. Cult. Twain - Centro di Produzione Danza Regionale
Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Modena - con il sostegno di Mibac e Regione Lazio
Sono passati più di 400 anni da quando la storia di Romeo e Giulietta, l’amore di due giovani, ostacolati dall’attrito tra le rispettive famiglie, dai vincoli del buon costume e dal fato scaldava i teatri londinesi. È la storia che più di tutte le altre opere di Shakespeare ancora scalda il cuore di giovani e meno giovani in tutto il mondo. C’ è quel fantastico momento, nel 5° atto, in cui Giulietta si sveglia e trova di fronte a sé i corpi morti di Paride e del suo Romeo, bacia quest’ultimo nella speranza di morire avvelenata tra le sue labbra, poi estrae il pugnale e si uccide. Ma se in quel momento Giulietta avesse fatto una scelta diversa? Se invece di uccidersi col pugnale di Romeo, avesse accettato l’invito del frate a fuggire? Se fosse scappata, lontano, da sola? Se fosse cresciuta, si fosse innamorata di nuovo, se fosse diventata madre?
sabato 31 agosto 2019 ore 21.00
Piazza Innocenzo III
RIGOLETTO
Opera di Giuseppe Verdi
con Carmelo Caruso, Angelo Fiore, Patrizia Cigna, Stefania Scolastici, Carlo Di Cristoforo, Andrea Scorsolini, Arianna Castelli, Cristian Alderete, Guido Bernoni, Silvio Riccardi, Nicoleta Turliu, Egidio D’Elia, Eleonora Leonori
regia Gianmaria Romagnoli
direttore Maurizio Morgantini
scenografie Giovanni di Mascolo
maestro del coro Renzo Renzi
maestro alle luci Emanuele Lepore
Orchestra sinfonica Europa Musica / Coro Lirico Italiano
Produzione Europa Musica
Rigoletto: una delle opere più conosciute ed eseguite nel mondo di tutto il repertorio operistico. Per quest’opera è stato studiato un grande allestimento che vedrà strutture che ruotando e muovendosi su binari modificheranno le scene dell'opera senza interruzioni dell'azione drammaturgica.
domenica 1 settembre 2019 ore 21.00
Piazza Innocenzo III
DA SHAKESPEARE A PIRANDELLO
con Giorgio Pasotti
regia Davide Cavuti
Skyline productions
Un percorso nel mondo della letteratura e del teatro attraverso l’opera di due grandi scrittori: Giorgio Pasotti proietterà gli spettatori nelle atmosfere disegnate dai due geni, e interpreterà i testi in modo originale, calandosi nei personaggi attraverso le storie raccontate.
http://www.dramma.it/index.php?option=com_content&view=article&id=28185:festival-del-teatro-medievale-e-rinascimentale&catid=35&Itemid=72
mercoledì 21 agosto 2019
Richiesta di incontro del Comitato con il nuovo Direttore Generale della ASL di Frosinone per la grave emergenza sanitaria di Anagni e comuni limitrofi
Comunicato stampa del 20 agosto 2019
In data odierna abbiamo chiesto alla segreteria del Direttore Generale della Asl di Frosinone di incontrare, non appena insediato nel suo incarico, il nuovo Direttore, affinché ci illustri con quale organizzazione sanitaria avranno a che fare i cittadini della zona nord della provincia di Frosinone nei prossimi anni.
Certamente la zona nord della provincia versa in condizioni di estremo degrado a causa di discutibili gestioni e di scelte organizzative sbagliate.
Questa zona era stata individuata dal piano regionale Marrazzo del 2009 per la creazione di un mega ospedale nell’ambito di una ristrutturazione sanitaria regionale che prevedeva anche gli ospedali dei Castelli (inaugurato da poco), del Golfo e di Monterotondo. Non solo il mega ospedale di Anagni non è stato realizzato ma, per logiche politiche e campanilistiche, è stato chiuso anche quello esistente (novembre 2012). Così nella provincia di Frosinone gli ospedali da 11 si sono ridotti a 4.
Dopo la chiusura dell’Ospedale di Anagni, nonostante un’ ordinanza contraria del Consiglio di Stato, abbiamo assistito a tutta una serie di promesse puntualmente disattese dai responsabili di turno. Venne persino concessa una citazione nell’atto aziendale redatto dall’allora dirigente aziendale Teresa Mastrobuono dove si parlava di alcuni possibili servizi da attivare: un poliambulatorio specialistico, una postazione per gli screening oncologici, un centro dialisi, un laboratorio analisi per le emergenze, una radiologia dotata di sistemi di teleconsulto e telediagnosi, l’attivazione del day service, della day surgery e della chirurgia ambulatoriale, un punto di primo intervento (PPI) h24 con posti letto di Obi (Osservazione Breve Intensiva) e un centro per la sorveglianza sanitaria ed epidemiologica sulle problematiche della Valle del Sacco.
Contrariamente a tutte le migliori intenzioni dichiarate in campagna elettorale e altrove, ad oggi nulla è stato fatto, nonostante la zona nord della provincia di Frosinone, area SIN tra le più inquinate d’Italia, ancora con numerose aziende sottoposte alla direttiva Seveso, con dati epidemiologici che certificano un aumento preoccupante di malattie riconducibili all’inquinamento ambientale, sia totalmente priva di servizi sanitari finalizzati soprattutto all’emergenza. Questa area inoltre è attraversata dall’autostrada, dal TAV e da treni della linea Roma - Napoli, via Cassino. Ultima incomprensibile decisione, nel 2018 è stato chiuso anche il PPI di Anagni, non inserito tra quelli da chiudere nel DCA 257/2017.
L’UNICO TENTATIVO SERIO E REALISTICO PER POTER USCIRE DA QUESTA SITUAZIONE DI COMPLETA SOSPENSIONE DEL DIRITTO ALLA SALUTE, E’ STATA L’INIZIATIVA DEI SINDACI E DEI CONSIGLI COMUNALI DELLA ZONA NORD : Nel luglio 2016 i consigli comunali dei nove comuni dell’area nord della provincia di Frosinone approvano una delibera che richiede SEI servizi indispensabili per riportare l’Ospedale ad un minimo funzionamento utile per la popolazione di un territorio di circa 80.00 persone per le quali Anagni è il principale punto di riferimento.
Nella delibera si richiedono:
1) un reparto di 20 posti letto di medicina generale con un proprio organico di medici e infermieri
2) un Pronto Soccorso presidiato da un organico medico dedicato all'Emergenza-Urgenza;
3) una chirurgia elettiva che effettua interventi in Day surgery,
4) una Unità Operativa di Anestesia e Sala Operatoria;
5) servizio di Radiologia per indagini radiologiche con trasmissione di immagine collegata in rete allo specialista di turno;
6) servizio di Laboratorio per indagini laboratoristiche in Pronto Soccorso.
7) istituzione nella nostra Provincia del registro dei tumori il cui Regolamento è stato approvato dalla Giunta Regionale (21 novembre 2017) dopo il parere favorevole del Garante (30 marzo 2017)
DA QUESTA BASE OCCORRE RIPARTIRE
Nell’ incontro che speriamo possa esserci a breve, ascolteremo con grande attenzione e fiducia quanto ci verrà illustrato in merito all’organizzazione sanitaria che si intenderà mettere a punto per la Cura e l’assistenza dei cittadini di Anagni e del territorio Nord della Provincia.
Il Comitato “Salviamo l’ Ospedale di Anagni”
LE ASSOCIAZIONI: ANAGNI SCUOLA FUTURA , ANAGNI VIVA, CIRCOLO LEGAMBIENTE ANAGNI, COMITATO OSTERIA DELLA FONTANA, COMITATO RESIDENTI COLLEFERRO, COMITATO SAN BARTOLOMEO, COORDINAMENTO INTERPROVINCIALE AMBIENTE E SALUTE VALLE DEL SACCO E BASSA VALLE DEL LIRI, AL QUALE HANNO ADERITO AL QUALE HANNO ADERITO 34 TRA COMITATI E ASSOCIAZIONI, DIRITTO ALLA SALUTE, RETE PER LA TUTELA DELLA VALLE DEL SACCO
Per info telefonare al n.: 3930723990.
mail: info@dirittoallasalute.com.
Per aggiornamenti: www.anagniviva.org
www.dirittoallasalute.com
http://anagniscuolafutura
In data odierna abbiamo chiesto alla segreteria del Direttore Generale della Asl di Frosinone di incontrare, non appena insediato nel suo incarico, il nuovo Direttore, affinché ci illustri con quale organizzazione sanitaria avranno a che fare i cittadini della zona nord della provincia di Frosinone nei prossimi anni.
Certamente la zona nord della provincia versa in condizioni di estremo degrado a causa di discutibili gestioni e di scelte organizzative sbagliate.
Questa zona era stata individuata dal piano regionale Marrazzo del 2009 per la creazione di un mega ospedale nell’ambito di una ristrutturazione sanitaria regionale che prevedeva anche gli ospedali dei Castelli (inaugurato da poco), del Golfo e di Monterotondo. Non solo il mega ospedale di Anagni non è stato realizzato ma, per logiche politiche e campanilistiche, è stato chiuso anche quello esistente (novembre 2012). Così nella provincia di Frosinone gli ospedali da 11 si sono ridotti a 4.
Dopo la chiusura dell’Ospedale di Anagni, nonostante un’ ordinanza contraria del Consiglio di Stato, abbiamo assistito a tutta una serie di promesse puntualmente disattese dai responsabili di turno. Venne persino concessa una citazione nell’atto aziendale redatto dall’allora dirigente aziendale Teresa Mastrobuono dove si parlava di alcuni possibili servizi da attivare: un poliambulatorio specialistico, una postazione per gli screening oncologici, un centro dialisi, un laboratorio analisi per le emergenze, una radiologia dotata di sistemi di teleconsulto e telediagnosi, l’attivazione del day service, della day surgery e della chirurgia ambulatoriale, un punto di primo intervento (PPI) h24 con posti letto di Obi (Osservazione Breve Intensiva) e un centro per la sorveglianza sanitaria ed epidemiologica sulle problematiche della Valle del Sacco.
Contrariamente a tutte le migliori intenzioni dichiarate in campagna elettorale e altrove, ad oggi nulla è stato fatto, nonostante la zona nord della provincia di Frosinone, area SIN tra le più inquinate d’Italia, ancora con numerose aziende sottoposte alla direttiva Seveso, con dati epidemiologici che certificano un aumento preoccupante di malattie riconducibili all’inquinamento ambientale, sia totalmente priva di servizi sanitari finalizzati soprattutto all’emergenza. Questa area inoltre è attraversata dall’autostrada, dal TAV e da treni della linea Roma - Napoli, via Cassino. Ultima incomprensibile decisione, nel 2018 è stato chiuso anche il PPI di Anagni, non inserito tra quelli da chiudere nel DCA 257/2017.
L’UNICO TENTATIVO SERIO E REALISTICO PER POTER USCIRE DA QUESTA SITUAZIONE DI COMPLETA SOSPENSIONE DEL DIRITTO ALLA SALUTE, E’ STATA L’INIZIATIVA DEI SINDACI E DEI CONSIGLI COMUNALI DELLA ZONA NORD : Nel luglio 2016 i consigli comunali dei nove comuni dell’area nord della provincia di Frosinone approvano una delibera che richiede SEI servizi indispensabili per riportare l’Ospedale ad un minimo funzionamento utile per la popolazione di un territorio di circa 80.00 persone per le quali Anagni è il principale punto di riferimento.
Nella delibera si richiedono:
1) un reparto di 20 posti letto di medicina generale con un proprio organico di medici e infermieri
2) un Pronto Soccorso presidiato da un organico medico dedicato all'Emergenza-Urgenza;
3) una chirurgia elettiva che effettua interventi in Day surgery,
4) una Unità Operativa di Anestesia e Sala Operatoria;
5) servizio di Radiologia per indagini radiologiche con trasmissione di immagine collegata in rete allo specialista di turno;
6) servizio di Laboratorio per indagini laboratoristiche in Pronto Soccorso.
7) istituzione nella nostra Provincia del registro dei tumori il cui Regolamento è stato approvato dalla Giunta Regionale (21 novembre 2017) dopo il parere favorevole del Garante (30 marzo 2017)
DA QUESTA BASE OCCORRE RIPARTIRE
Nell’ incontro che speriamo possa esserci a breve, ascolteremo con grande attenzione e fiducia quanto ci verrà illustrato in merito all’organizzazione sanitaria che si intenderà mettere a punto per la Cura e l’assistenza dei cittadini di Anagni e del territorio Nord della Provincia.
Il Comitato “Salviamo l’ Ospedale di Anagni”
LE ASSOCIAZIONI: ANAGNI SCUOLA FUTURA , ANAGNI VIVA, CIRCOLO LEGAMBIENTE ANAGNI, COMITATO OSTERIA DELLA FONTANA, COMITATO RESIDENTI COLLEFERRO, COMITATO SAN BARTOLOMEO, COORDINAMENTO INTERPROVINCIALE AMBIENTE E SALUTE VALLE DEL SACCO E BASSA VALLE DEL LIRI, AL QUALE HANNO ADERITO AL QUALE HANNO ADERITO 34 TRA COMITATI E ASSOCIAZIONI, DIRITTO ALLA SALUTE, RETE PER LA TUTELA DELLA VALLE DEL SACCO
Per info telefonare al n.: 3930723990.
mail: info@dirittoallasalute.com.
Per aggiornamenti: www.anagniviva.org
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