martedì 17 novembre 2015

Assemblea per la difesa dell'ospedale e chiarimenti ...

Nell'assemblea di venerdì 13 novembre si è ripetuto il copione delle precedenti. E' andata in scena la rabbia unita all'impotenza. Gran parte degli interventi ha  riguardato, come giusto, la riattivazione del Pronto Soccorso.
Foto C.Ribaudo
Nelle polemiche dei giorni successivi si è travisata la realtà dei fatti attribuendo al sindaco Bassetta «l'affossamento» della Sanità locale.
Forse occorre qualche chiarimento.
Quando la giunta Polverini decise la chiusura dell'ospedale (settembre 2010), l'anagnino Fiorito era capogruppo del partito di maggioranza in Regione.
L'amministrazione, guidata dal sindaco Noto, intraprese solo debolissime azioni  a difesa dell'ospedale. L'unico ricorso fu fatto da un comitato finanziato dai cittadini; fu proprio l'assenza dell'amministrazione Noto una delle cause della  bocciatura del ricorso da parte del TAR.
Nell'agosto 2012 quando avevano chiuso ortopedia, ma l'ospedale era ancora aperto  e con due sentenze a favore (TAR e Consiglio di Stato)  l'occupazione principale del Comune era cambiare il nome delle strade. (clicca qui).
L'ospedale fu chiuso, in modo poco chiaro, il 5 novembre 2012.
Durante questi primi anni in cui si lottava per tenere l'ospedale aperto dove erano alcuni degli attuali difensori dell'ospedale? Stavano in silenzio perché governavano i loro candidati?
Bassetta (e il competente Fabio Roiati) ha ereditato una situazione molto difficile con un ospedale ridotto ad ambulatorio; questo però non significa che non debba fare anche l'impossibile per riportare la sanità a uno stato accettabile, dal momento che si è candidato a sindaco. Maggioranza e opposizione facciano il loro lavoro.
Data la situazione, adesso bisogna lottare tutti insieme visto che non abbiamo né il Pronto Soccorso, né i medici sulle ambulanze, né l'elisoccorso notturno.
Intanto è importante:
- Denunciare pubblicamente, anche sui social network, e dare solidarietà ai cittadini che si trovano soli davanti a tragedie causate dalla malasanità.
- Investire la Procura dei casi di morte a seguito dei ritardi nei soccorsi. “Il trattamento medico tardivo è equivalente a un’omissione di cure”. Le denunce dei familiari, per avere più efficacia, devono avere il sostegno dei Comuni del nostro territorio (possibilmente tutti insieme), di comitati, avvocati volontari, ecc.
- Che i sindaci restituiscano al Prefetto le deleghe, ormai inutili, alla salute.

Queste cose le vado ripetendo da anni, sia quando era sindaco Noto sia adesso che è sindaco Bassetta. (clicca qui).

http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2012/11/anagni-nell-invitare-la-citta-un.html
http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2015/09/anagni-ospedale-la-vera-campagna.html

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