L'incontro tra la dirigenza della Asl e i sindacati si è risolto con un nulla di fatto: Carlo Mirabella ha dichiarato di non poter riaprire il reparto di Ortopedia, poiché la Regione rifiuta la deroga. Va comunque fatto notare che nella Sanità del Lazio si continua ad assumere e le deroghe concesse dalla Polverini dal 2011 ad oggi sono circa 200. I giornali hanno riportato la notizia che allo Spallanzani addirittura è stato assunto un architetto.
Nel nostro ospedale, intanto, anche il reparto di Medicina è stato depotenziato e Chirurgia va avanti tra mille difficoltà: tutto questo nonostante il procedimento di chiusura sia stato bloccato dal Consiglio di Stato. Questo depotenziamento di personale non potrà non influire negativamente sul prossimo pronunciamento del TAR, previsto per il mese di dicembre.
Il Comitato Salviamo l'Ospedale di Anagni, i sindacati, i partiti e i cittadini promettono battaglia, in attesa che anche l'amministrazione comunale faccia la sua parte.
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Nella mattina di mercoledì 19 settembre 2012 una delegazione del Comitato Salviamo l'Ospedale di Anagni è stata ricevuta presso la Prefettura di Frosinone dal Vice Prefetto Vicario Dott. Francesco Vetrano. Al Vice Prefetto è stata esposta l'intera vicenda che ha portato a scongiurare la chiusura dell'Ospedale di Anagni, prevista dai decreti Polverini per ottobre del 2011.
E' stato anche denunciato che l'ordinanza del Consiglio di Stato dell'agosto 2011, che vietava qualsiasi ridimensionamento della struttura, non viene rispettata dall'Azienda ASL di Frosinone che continua a trasferire senza sostituire il personale,
ridimensionando reparti e servizi. Come nel caso di Ortopedia e medicina.
Il Comitato ha preannunciato che continuerà le azioni legali chiedendo il giudizio di ottemperanza, e chiederà udienza al Procuratore della Repubblica per ricordargli degli esposti presentati ai Carabinieri sulla grave situazione dell'Ospedale. E' stata inoltre rappresentata la pericolosità della situazione con i cittadini che chiedono servizi e l'ospedale che non può darglieli.
E' stato infine sottolineato che, a fronte di riduzioni di posti letto e servizi, la situazione è solo peggiorata e che c'è la necessità di far sentire questa sofferenza dell'intero territorio ciociaro al Governo Nazionale.
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