Il Comitato Salviamo l’Ospedale di Anagni nella
riunione tenutasi ieri presso la sede dell’Associazione Anagni Viva, ha
analizzato l’intollerabile situazione creata dal comportamento della direzione
aziendale della ASL di Frosinone che, nonostante la sentenza del Consiglio di
Stato dello scorso anno, continua a
ridurre i servizi dell’Ospedale di Anagni. Nonostante la diffida dell’Avvocato
Simone Dal Pozzo, la direzione Asl ha chiuso il reparto di Ortopedia dell’Ospedale
di Anagni, impedendo altri ricoveri e costringendo i degenti al trasferimento
in altre strutture.
Il Comitato, tramite lo Studio legale Dal Pozzo, ha
presentato ricorso al TAR del Lazio contro questi provvedimenti, sollecitando
un’urgente decisione di revoca. Il Comitato ritiene che comunque queste azioni
siano insufficienti a contenere la proterva volontà di chiusura di Anagni da
parte di Regione e ASL. Ci vorrebbe una forte azione politica e istituzionale
per impedire che venga realizzato il disegno, completamente illegale, di
chiusura dell’Ospedale di Anagni. Questa azione politica e istituzionale, da
noi più volte sollecitata, tarda ad arrivare.
Il Comitato ritiene che non si
possa aspettare oltre e che bisogna agire in tutti i modi per pretendere il
rispetto della legalità e cioè il rispetto dell’ORDINE, impartito dal Consiglio
di Stato, di garantire il funzionamento
dell’Ospedale di Anagni. Il Comitato ha,
per questi motivi, deciso di chiamare la cittadinanza alla mobilitazione per
denunciare la situazione di illegalità creatasi ai danni della Città di Anagni
e del suo Ospedale.
Il Comitato invita tutti i cittadini a partecipare alla
Conferenza stampa aperta che si terrà sabato mattina 23 giugno p.v. alle ore
10.30 sul marciapiede di V.le Regina Margherita di Anagni. Contestualmente alla
conferenza stampa verranno raccolte le firme per sottoscrivere l’esposto
allegato al presente comunicato. Sarà possibile sottoscrivere l’esposto anche
presso l’Ospedale di Anagni. L’esposto sarà presentato lunedì mattina 25 giugno
alle ore 12.00 presso la
Caserma dei Carabinieri di Anagni.
Si invitano i cittadini
degli altri Comuni afferenti al polo ospedaliero di Anagni a fare altrettanto,
sottoscrivendo l’esposto allegato per poi presentarlo alla locale Caserma dei
Carabinieri.
IL COMITATO SALVIAMO L’OSPEDALE DI ANAGNI
Per info: Diritto alla Salute ;
AnagniCaputMundi ; AnagniScuolaFutura
Tel. 3930723990 - mail:
info@dirittoallasalute.com
Di seguito riportiamo il testo dell’esposto da
sottoscrivere:
Al
Sig. Procuratore della Repubblica di Frosinone
per il
tramite della Stazione dei Carabinieri di ANAGNI
p.c. a
S. E. Il Prefetto
FROSINONE
Anagni, lì 23.06.2012
Oggetto: Ospedale di Anagni - esposto
I sottoscritti (con domicilio, ai fini del
presente esposto, da tutti eletto presso la sede dell’Associazione Anagni Viva
in via V. Emanuele presso Palazzo Bonifacio VIII di Anagni – tel. : 3930723990; mail: info@dirittoallasalute.com, con riferimento alla situazione del
presidio Ospedaliero di Anagni, espongono quanto segue.
Con Decreti 80, 111 e 113 del Commissario ad acta per il rientro dai
disavanzi sanitari della Regione Lazio, era disposta la disattivazione
dell’ospedale di Anagni dal 1.10.2011.
A seguito di azione
giudiziaria, il Consiglio di Stato, dapprima con decreto n. 3549/2011 e,
quindi, con ordinanza n. 3629/2011 del 30.8.2011, sospendeva gli atti nella
parte in cui dispongono la chiusura dell’ospedale di Anagni.
Con provvedimento
del 1.6.2012 la Direzione Generale
della ASL di Frosinone ha disposto la sospensione delle attività del reparto di
Ortopedia (già impugnato davanti al TAR Lazio con motivi aggiunti al ricorso
principale iscritto al n. 3447/2011 e pendente davanti alla Sezione III—quater) e ciò a seguito di una pluralità
di atti che hanno comportato il trasferimento di personale dal presidio di
Anagni con conseguente depotenziamento della struttura.
E’ chiaro che ci
troviamo di fronte ad una violazione di quanto disposto dal provvedimento giudiziario
sopra richiamato che, come detto, nel momento in cui sospende l’efficacia dei
decreti commissariali che dispongono la chiusura dell’ospedale, impediscono
l’adozione di provvedimenti che non abbiano una natura esclusivamente
organizzativa.
E’ ovvio che un
provvedimento che dispone la cessazione di un reparto successivo a
trasferimento di personale, mai sostituito e mai ricollocato in servizio presso
la sede originaria, costituiscono una grave lesione al diritto alla salute dei
cittadini, alle norme che garantiscono l’erogazione dei pubblici servizi oltre
che una violazione del provvedimento giudiziario che congela la situazione
dell’intero ospedale di Anagni.
Lo stesso
discorso si pone per eventuali ulteriori atti adottati che vadano nella
direzione di una lenta ma inesorabile (sia pure, magari, non scritta) chiusura
del Presidio Ospedaliero di Anagni.
Tanto si doveva
alla S. V. Ill.ma perché, in un momento così delicato per la sanità del nostro
territorio, si accerti se siano state compiute violazioni e si vigili affinché
il diritto dei cittadini venga tutelato e garantito assicurando la piena
funzionalità di una struttura ospedaliera essenziale.
Si allegano i
seguenti documenti:
1)
copia dell’ordinanza del Consiglio di Stato n. 3629/2011;
2)
copia del provvedimento del 1.6.2012.
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