domenica 14 agosto 2011

Anagni - Raddoppiati i decessi delle persone classificate con codice verde nei pronto soccorso di Roma e Lazio

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<----- da: Il Messaggero e La Provincia


I pronto soccorso del Lazio sono in tilt e aumentano i decessi tra coloro che vi arrivano con patologie meno gravi.
A denunciare il tracollo e le gravi conseguenze sono i medici del San Camillo, aderenti all’Anaoo-Assomed, che nel rapporto presentato lo scorso 14 luglio e passato sotto silenzio, raccontano, in quattro pagine corredate da grafici, come nel pronto soccorso del piu grande e attrezzato ospedale romano le liste di attesa siano raddoppiate; di conseguenza è raddoppiata in un solo anno la mortalità tra i pazienti entrati con patologie meno gravi.
La denuncia dei medici del San Camillo è stata rilanciata dai consiglieri regionali del Pd Enzo Foschi e Tonino D'Annibale.I dati sono impressionanti: nel 2005 i decessi di persone classificate con codice verde, sono stati 3, nel 2010, 27, nel 2011 saranno quasi il doppio. Si tratta di cittadini che vanno al pronto soccorso e la cui gravità, a causa del caos e della mancanza di personale che regna in tutti i ps degli ospedali del Lazio, non viene riconosciuta in tempo utile. Il pronto soccorso infatti è diventato ormai un reparto di degenza. Nel 2010, 2280 persone hanno atteso 24 ore prima di essere visitate, nel 2011 il numero delle persone è destinato a raddoppiare. I malati destinati ad aspettare 48 ore nel corso del 2011, sono 1240, mentre 400 saranno destinati a restarvi 72 ore, cioè tre giorni. Questa situazione ha gravi ripercussioni anche sul lavoro del personale ospedaliero, senza contare, come denunciato più volte, le conseguenze sulle ambulanze costrette a ore e ore di attesa per recuperare le barelle e quindi a ritardare le chiamate urgenti, con la conseguenza che il malato o muore o si aggrava in modo irreparabile. Di fronte alla drammaticità della situazione è stato chiesto anche l’intervento delle Commissioni parlamentari presiedute da Orlando e Marino perché si attivino per capire cosa sta accadendo nei grandi Dea della Regione Lazio.
A questo punto dobbiamo chiederci cosa accadrà nei grandi ospedali romani quando chiuderanno, secondo quanto previsto dal piano della Regione, anche ospedali locali, come quello di Anagni, presso il quale, come è stato documentato, giungono ogni giorno pazienti da Frosinone e da Roma.


Comunicato del Comitato Salviamo l'Ospedale di Anagni commentato da: AnagniCaputMundi
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