Il giorno 22 dicembre alle ore 16.30, presso la sede di san Magno, si è svolta un'assemblea generale per fare il punto sulla situazione della scuola media alla ripresa delle lezioni, il 7 gennaio 2010.
Nonostante l'importanza dell'argomento, non è stata una grande assemblea, sia perché la partecipazione dei genitori è stata inferiore alle aspettative, sia perché il dibattito non si è svolto secondo le regole. E' mancata infatti la figura di un moderatore che disciplinasse gli interventi, impedisse le interruzioni del pubblico, facesse un elenco di coloro che volevano porre domande. Così dopo gli interventi del preside, del sindaco, e del consigliere Primerano, è venuto a mancare un dibattito che potesse evidenziare i problemi e risolvere i dubbi di molti genitori.
Il sindaco ha affermato che il 7 gennaio 2010, alla ripresa delle lezioni, le classi attualmente dislocate presso la scuola elementare dell'Osteria della Fontana, si sposteranno nella nuova sede, presa in affitto dal Comune. Anche se la spesa è notevole, l'Amministrazione comunale ha ritenuto di poterla sostenere perché la struttura è nuova e a norma antisismica. Nel contratto c'è inoltre una postilla che prevede il diritto di prelazione.
Poiché la scuola non ha una palestra, il sindaco si è impegnato a far costruire una struttura geodetica. Quanto alla vicinanza di una fabbrica di calcestruzzo ha garantito che non ci sono emissioni pericolose per la salute. Su precisa richiesta, si è inoltre impegnato a far monitorare l'area, nell'ambito di un programma più vasto che interessa tutta la zona dell'Osteria della Fontana per il noto caso Marangoni, e a rendere pubblici i risultati.
Si prevede di restare in questo edificio dai tre ai cinque anni, il tempo necessario per costruire la nuova scuola media, per la quale la Regione Lazio ha già stanziato oltre quattro milioni di euro.
Il consigliere Primerano ha ricordato che il suo gruppo per ben cinque volte ha richiesto gli atti relativi alla nuova sede, senza avere risposta, e che il contratto di affitto era stato stipulato la mattina stessa. Ha poi sottolineato che la sede di sant'Angelo è stata liquidata forse con troppa facilità e che i soldi che la comunità sarà costretta a pagare per un affitto a fondo perduto, potevano essere spesi per restaurare la sede storica della Vinciguerra.
Il sindaco ha risposto che la sede di sant'Angelo non resterà una cattedrale nel deserto, ma sarà restaurata, come lo sarà l'ex caserma dei Carabinieri e che il Comune ha acquisito anche l'area presso la stazione ferroviaria.
Il preside ha lamentato i limiti della situazione attuale: ristrettezza di spazio, impossibilità di svolgere la normale attività didattica e i laboratori previsti per i portatori di handicap. Mancano inoltre le sale multimediale e informatica, per quest'ultima esiste già tutta l'attrezzatura, del valore di 80.000 euro, chiusa in una stanza a sant'Angelo. La nuova sede, pur con i suoi limiti, rappresenta il male minore.
Il preside ha dato atto all'amministrazione di aver trovato una soluzione, anche se, a suo parere, il contratto d'affitto doveva essere stipulato per un periodo di tempo inferiore (due anni) . Egli ritiene tuttavia che la soluzione migliore sia sempre quella da lui auspicata già negli anni Novanta, cioè l'ex convitto Regina Margherita, che ha cessato le sue funzioni in seguito a un articolo della Finanziaria del 2008 [legge n. 244 del 24-12-2007, art. 2 comma 642, n.d.r.] ed è un bene pubblico.
Questo è il resoconto dell'assemblea. Nei prossimi giorni ci riserviamo di analizzare e valutare gli argomenti trattati.