lunedì 21 ottobre 2013

Anagni - Ispezione del consigliere regionale 5 stelle Devid Porrello all'Ospedale

Questa mattina il consigliere regionale del movimento 5 Stelle Devid Porrello, membro della commissione Sanità, ha effettuato una accurata ispezione all'ospedale di Anagni. Tale ispezione segue l'interrogazione presentata a Zingaretti dal movimento 5 Stelle, conseguente all'incontro avvenuto qualche mese fa in Regione fra Porrello, esponenti del M5s di Anagni, e rappresentanti del Comitato Salviamo l'Ospedale di Anagni.

Come rappresentante del detto Comitato, ho presentato la seguente richiesta al consigliere Porrello chiedendogli di farsi portavoce dell'emergenza sanitaria e ambientale presso il presidente Zingaretti:

Ad Anagni la  situazione di emergenza sanitaria e ambientale, con un aumento esponenziale di tumori, in particolare infantili, è resa più grave dalla quasi chiusura dell'ospedale. Dell'ospedale di Anagni, a tutt'oggi, sono aperti solo alcuni ambulatori, un reparto di Dialisi, e un punto di primo intervento.
Per Anagni non è  stata applicata, da parte dell'ASL/FR e della Regione Lazio,  l'ordinanza   del Consiglio di Stato del 26 agosto 2011 che sospendeva la chiusura del nostro ospedale prevista dal decreto 80/2010 della giunta Polverini.  Inoltre è stata disattesa l'ordinanza del TAR del 19 luglio 2012, che obbligava la Asl  a riaprire il reparto di Ortopedia, chiuso "provvisoriamente", entro il 16 settembre 2012.
Il Consiglio di Stato, intervenuto su richiesta di un comitato di cittadini, aveva sospeso la chiusura, non solo per vizio di procedura, ma anche in seguito a una attenta analisi della situazione del territorio: "Rilevato che la struttura ospedaliera come attualmente organizzata, dotata di unità di terapia intensiva e di varie unità operative, serve un bacino di 80.000 assistiti circa, residenti in oltre 10 Comuni della zona [...]   Ritenuto, pertanto, che la disposta chiusura del suddetto ospedale arrecherebbe danno grave ed irreparabile agli appellanti, residenti nella zona servita da tale struttura ospedaliera, in quanto li priverebbe dell’accesso, con modalità ragionevoli, ad un livello di assistenza sanitaria effettivamente corrispondente alle esigenze terapeutiche richieste da patologie molto diffuse".
L'ordinanza non può essere impugnata, come ha sottolineato anche il nostro avvocato Simone dal Pozzo, ma solo eseguita dalle Amministrazioni interessate. Regione, Commissario e ASL dovranno, quindi, assicurare la funzionalità dell'ospedale di Anagni che, in questo modo, potrà continuare ad assolvere la sua funzione di tutela della salute dei cittadini dell'intero comprensorio.
- La nostra città, che gravita sulla valle del Sacco, è interessata da un elevato indice di inquinamento, risultando tra le 44 zone più inquinate d'Italia (dati del Ministero della Salute); un recente studio ha riscontrato un' elevata incidenza di patologie tumorali; in questa valle ci sono inceneritori, discariche, industrie farmaceutiche e chimiche, in particolare nel territorio di Anagni si trovano ben 7 aziende a rischio di incidente rilevante (legge Seveso bis) sulle 21 della valle del Sacco e sulle 69 della regione Lazio;
Le considerazioni da fare sono:
1) I posti letto per la provincia saranno  circa 1330 tra pubblico e privato per una popolazione di circa 500.000 abitanti, con rapporto di poco superiore al 2,0 mille, tra i più bassi d'Italia.
2) I pochi posti letto saranno suddivisi probabilmente in base al peso politico/campanilistico e non tenendo conto di una equa suddivisione geografica.
Chiediamo di non essere considerati cittadini di serie b. I tagli della Sanità non debbono riguardare i servizi essenziali, bensì i veri sprechi.

Carlo Ribaudo (Comitato Salviamo l'Ospedale di Anagni).

Deludente risposta di Zingaretti all'interrogazione M5S sull'ospedale di Anagni



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