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In risposta all'articolo di Mauro Meazza:
In questa vicenda non ci sono vincitori. Sono tutti vinti perché nessuno, come Pinocchio, riesce ad andare oltre il proprio naso. Il nostro interesse verso l'ex convitto Regina Margherita non è di adesso; risale a un anno fa, in occasione della chiusura della sede di san Magno e prima di quella di sant'Angelo.
Allora, come documenta l'articolo di Ultimissime.net del 16 febbraio2009(scripta manent; ved. http://anagniscuolafutura.blogspot.com/), senza alcun suggerimento del preside Chiappini, dirigente scolastico in quel di Frosinone, chiedemmo di iniziare il restauro di Regina Margherita, non più convitto in base alla legge n. 244 del 24-12-2007, art. 2 comma 642, e farne la sede definitiva della scuola media. Infatti in tutta Italia i convitti che hanno cessato la loro funzione sono stati trasformati in scuole, tribunali, istituti di ricerca, ecc.
All'inizio di quest' anno scolastico, dopo le vicende di sant'Angelo, abbiamo posto lo stesso problema: invece di spendere 150.000 euro l'anno per un edificio nato per altri scopi, in un'area altamente inquinata, presso una fabbrica di calcestruzzo, non era meglio intervenire su Regina Margherita? Il sindaco, come ha ribadito anche nell'assemblea del 22 dicembre 2009 presso san Magno, ha risposto che questa soluzione era stata presa in esame, ma un'indagine tecnica aveva rilevato la non agibilità dell'edificio e la necessità di intervenire con lavori di una certa entità (rifacimento della copertura, ecc.).
Visto che ora la scuola media presso Regina Margherita è stata istituita ci chiediamo: e il tetto? non è da rifare? e l'agibilità? Questi lavori di ristrutturazione e di messa in sicurezza saranno a carico del contribuente, visto che, come giustamente ricorda Meazza, non si tratta di un edificio privato, ma pubblico.
La domanda sorge spontanea: non si poteva fin da subito restaurare Regina Margherita e farne la sede della scuola media Vinciguerra risparmiando 150.000 euro annue, che in tempi come questi non sono poche? Dal momento che le famiglie del centro storico sembrano orientarsi per Regina Margherità, che fine farà la nuova sede di Osteria della Fontana?
La scelta di Regina Margherita non nasce dal confronto delle offerte formative, cosa che sarebbe senz'altro positiva, ma dal tipo di edificio e dalla sua posizione centrale. Tant'è vero che le famiglie scelgono senza nemmeno sapere quali saranno gli insegnanti (che comunque, trattandosi di scuola pubblica, saranno chiamati in base alle graduatorie).
Il problema della scuola Vinciguerra non è né di bravi insegnanti né di offerta formativa, ma solo di mancanza di sede idonea.
Questa è la storia del gatto e della volpe, caro Mauro, e non di mastro Geppetto e della fatina in cui la figura del grillo parlante è ritagliata, questa volta, proprio per il sottoscritto.
Allora, come documenta l'articolo di Ultimissime.net del 16 febbraio2009(scripta manent; ved. http://anagniscuolafutura.blogspot.com/), senza alcun suggerimento del preside Chiappini, dirigente scolastico in quel di Frosinone, chiedemmo di iniziare il restauro di Regina Margherita, non più convitto in base alla legge n. 244 del 24-12-2007, art. 2 comma 642, e farne la sede definitiva della scuola media. Infatti in tutta Italia i convitti che hanno cessato la loro funzione sono stati trasformati in scuole, tribunali, istituti di ricerca, ecc.
All'inizio di quest' anno scolastico, dopo le vicende di sant'Angelo, abbiamo posto lo stesso problema: invece di spendere 150.000 euro l'anno per un edificio nato per altri scopi, in un'area altamente inquinata, presso una fabbrica di calcestruzzo, non era meglio intervenire su Regina Margherita? Il sindaco, come ha ribadito anche nell'assemblea del 22 dicembre 2009 presso san Magno, ha risposto che questa soluzione era stata presa in esame, ma un'indagine tecnica aveva rilevato la non agibilità dell'edificio e la necessità di intervenire con lavori di una certa entità (rifacimento della copertura, ecc.).
Visto che ora la scuola media presso Regina Margherita è stata istituita ci chiediamo: e il tetto? non è da rifare? e l'agibilità? Questi lavori di ristrutturazione e di messa in sicurezza saranno a carico del contribuente, visto che, come giustamente ricorda Meazza, non si tratta di un edificio privato, ma pubblico.
La domanda sorge spontanea: non si poteva fin da subito restaurare Regina Margherita e farne la sede della scuola media Vinciguerra risparmiando 150.000 euro annue, che in tempi come questi non sono poche? Dal momento che le famiglie del centro storico sembrano orientarsi per Regina Margherità, che fine farà la nuova sede di Osteria della Fontana?
La scelta di Regina Margherita non nasce dal confronto delle offerte formative, cosa che sarebbe senz'altro positiva, ma dal tipo di edificio e dalla sua posizione centrale. Tant'è vero che le famiglie scelgono senza nemmeno sapere quali saranno gli insegnanti (che comunque, trattandosi di scuola pubblica, saranno chiamati in base alle graduatorie).
Il problema della scuola Vinciguerra non è né di bravi insegnanti né di offerta formativa, ma solo di mancanza di sede idonea.
Questa è la storia del gatto e della volpe, caro Mauro, e non di mastro Geppetto e della fatina in cui la figura del grillo parlante è ritagliata, questa volta, proprio per il sottoscritto.
Carlo Ribaudo
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