lunedì 8 ottobre 2018

Anagni - L'ospedale non si può vendere né chiudere

Viste le voci ricorrenti sulla vendita dell'edificio che ospita l'ospedale di Anagni, si fa presente che la parte vecchia non può essere venduta. 
Nel 1894 Vincenzo Giminiani, allora sindaco di Anagni, acquistò, a sue spese, per 25.000 lire dal Marchese Trajetto un fabbricato adibito a granaio (la grangia) di proprietà dei monaci di Trisulti e lo donò alla Congregazione di Carità affinché vi costruisse un ospedale. Esiste una lapide sull'edificio che ricorda questo evento. 
Nell'atto di donazione, la cui copia dall'originale ci è stata inviata da un legale che ringraziamo, al punto 8 si specifica che qualora l'edificio non sia più adibito ad ospedale, debba tornare agli eredi Giminiani.  
Il punto 8 dell'atto è riportato anche nel volume di Domenico Torre “Sanità Medicina ed Ospedali in Anagni” (1984).
In base agli artt. 793 e 648 del codice civile si può agire legalmente per l’adempimento dell’onere  di mantenere l’Ospedale impiantato nella struttura.
Stampa dell'edificio (1805)

“ Sanità Medicina ed Ospedali in Anagni” di Domenico Torre


Frontespizio dell'atto di donazione (1894)

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