domenica 17 gennaio 2016

Comunicato del Comitato “Salviamo l’ospedale di Anagni” - Ospedale e bufale

E' chiaramente sottinteso che per fermare la spoliazione completa del nostro ospedale, e invertire la tendenza, è indispensabile la decisa presa di posizione, anche con azioni clamorose, di tutti i sindaci del territorio.

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Comunicato del 16 gennaio 2016

L’anno nuovo non porta  mai bene alla sanità anagnina. All’inizio del 2009  venne chiuso il reparto di ostetricia – ginecologia e fu l’inizio della fine. All’inizio del 2011 i decreti Polverini decretarono la chiusura dell’Ospedale Civile di Anagni. All’inizio del 2013 furono chiusi i reparti di degenza e, a gennaio 2014, il TAR del Lazio dichiarò inammissibile il ricorso del Comitato Salviamo l’Ospedale di Anagni, per i noti motivi.
Anche l’inizio di quest’anno ha la sua pena ed eccoci ad assistere alla chiusura del Laboratorio di analisi e al ridimensionamento del punto di primo intervento, passando per la chiusura del centralino e di quel minimo di punto informativo che esisteva ancora all’ingresso del nosocomio anagnino.
Tutto questo lo avevamo ampiamente annunciato nell’assemblea  del 13 novembre scorso e nel successivo comunicato stampa  del 26 novembre su inquinamento e prevenzione. Durante l’assemblea del 13 novembre distribuimmo un documento in cui riportavamo un elenco dei molti servizi ancora funzionanti presso l’ex Ospedale civile di Anagni con la data di scadenza fissata al 31.12.2015. L’avvertenza è stata rispettata in pieno e il nuovo commissario inviato da Roma si è trovato a ratificare la chiusura di quei minimi presidi ancora esistenti ad Anagni in fatto di prevenzione  (Laboratorio analisi) e di urgenza (Punto di primo intervento).
Il fatto nuovo e inaccettabile è il beffardo comunicato stampa con cui la Asl rassicura gli anagnini “che non è in corso lo smantellamento dell’ex ospedale, ma che sono state avviate azioni di potenziamento”.
Se questo è lo stile della nuova direzione aziendale, quello cioè di ritenere Anagni come deposito di pezzi di ricambio da sottrarre con destrezza in caso di necessità, ridateci la Prof. Mastrobuono che almeno prometteva agli anagnini un posto letto sicuro a Tor Vergata.
Ricordiamo al signore di turno che si prepara, come i predecessori e con il consenso di quasi tutta la classe politica provinciale e regionale, a peggiorare la situazione, che non uno di questi pezzi di ricambio è servito mai a migliorare la sanità provinciale. Anzi la fine dell’Ospedale di Anagni è stata niente altro che l’anticipazione del degrado assoluto che regna nella sanità ciociara.
        COMITATO SALVIAMO L’OSPEDALE DI ANAGNI
Per info telefonare al  n.:  3930723990.

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