domenica 18 ottobre 2015

Anagni - Defibrillatori nelle scuole: a che punto siamo?

A che punto siamo con i defibrillatori nelle scuole di Anagni, frequentate da più di 4000 studenti? Il personale è preparato per l'urgenze? 


La Stampa
"Ogni anno in Italia si contano 60.000 vittime di arresto cardiaco: tra queste il 7% ha meno di 30 anni e il 3,5% meno di 8 anni. Bisogna fare presto: i 5 minuti del 118 possono essere già troppi. E’ indispensabile la diffusione e l’uso appropriato dei defibrillatori, macchine che costano come due smartphone, che la legge Balduzzi del 2013 impone a tutte le società sportive. Nella scuola si passa la maggior parte del tempo, si impara a vivere ma si può anche morire. La scuola è uno sport. Si vince, si perde, c’è l’intervallo. Quando suona la campanella gli “atleti” scattano come allo sparo dello starter. Tuttavia, la morte improvvisa può avvenire anche in condizioni di relativo riposo, seduti al banco. Bisogna rendere i defibrillatori obbligatori anche nelle scuole, almeno a partire dalle medie. Qui i giovani dovrebbero apprendere la cultura del primo soccorso, come scaricare col defibrillatore una persona col cuore fermo. Questa è la migliore applicazione della scienza, sicuramente alla portata dei Nativi Digitali che sanno scaricare da internet applicazioni spesso fatue ... segue

http://www.lastampa.it/2014/02/04/cronaca/piuttosto-mettiamoli-fuori-dalle-farmacie-alla-portata-di-tutti-7N2xdLODrtqxfDv6jRm28H/pagina.html

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