La processione di Sant'Antonio, che quest'anno si è svolta il 22 giugno, è la manifestazione religiosa più sentita dal popolo anagnino.
Con il passare degli anni la partecipazione alla
processione di Sant’Antonio è diminuita anche se resta la più sentita.
Ricordo che, negli anni della mia adolescenza, la fila della processione era lunghissima; quando la testa del corteo girava davanti Regina Margherita (la fontanella) la coda ancora usciva da Sant’Angelo. Era tutto un brillare di candele che versavano la cera sulla sabbia posta ai lati della strada. Alcuni fedeli facevano il percorso scalzi. I portatori del Santo, vestiti di bianco e rosso, si davano (e ancora si danno) il cambio lungo un percorso spesso difficile, al grido di "Viva Sant'Antonio!". Questa manifestazione di fede riusciva a trasmettere una forte energia.
Ricordo che, negli anni della mia adolescenza, la fila della processione era lunghissima; quando la testa del corteo girava davanti Regina Margherita (la fontanella) la coda ancora usciva da Sant’Angelo. Era tutto un brillare di candele che versavano la cera sulla sabbia posta ai lati della strada. Alcuni fedeli facevano il percorso scalzi. I portatori del Santo, vestiti di bianco e rosso, si davano (e ancora si danno) il cambio lungo un percorso spesso difficile, al grido di "Viva Sant'Antonio!". Questa manifestazione di fede riusciva a trasmettere una forte energia.