ll Gruppo
Civico Liberanagni ha invitato le associazioni interessate a partecipare
giovedì 28 marzo a un tavolo di concertazione per discutere della situazione
sanitaria della città e della conseguente necessità di decidere le azioni più
opportune per restituire ai cittadini i servizi sanitari essenziali e non più
rinviabili . Erano presenti le associazioni DAS, AnagniViva, Anagni Scuola
Futura, Gruppo Civico Liberanagni e il consigliere di
opposizione Luca Santovincenzo. Tutti i presenti sono intervenuti prendendo
atto della insostenibilità della situazione attuale e concordando sui seguenti
punti:
1. Richiesta
di riaprire il Punto di Primo Intervento in quanto risposta in tempi rapidi
alle esigenze di soccorso immediato per le emergenze e le urgenze. Fermo
restando che l'obiettivo principale è la realizzazione di un nuovo
ospedale. Il consigliere Santovincenzo ha condiviso con il tavolo la
mozione presentata in Consiglio con l'obiettivo di impegnare il Sindaco e la
Giunta a formulare tali istanze nei confronti della Regione.
2. Difesa e
potenziamento dei servizi attualmente presenti nella struttura dell'ex
Ospedale, con la richiesta di rafforzarli e migliorarli anche
fornendo ai cittadini un'informazione costante e puntuale del loro effettivo
funzionamento.
3.
Iniziative di ordine amministrativo/giudiziario per restituire la centralità
dell'assistenza sanitaria pubblica ai cittadini di Anagni e dei paesi
limitrofi. A tale proposito, ci teniamo a sottolineare che i lavori in corso
nella struttura, al fine di ospitare un day hospital oncologico e aumentare di
14 posti la lunga degenza infermieristica, già esistente (togliendoli a
Sora a costo zero!!), rappresenteranno supporti lodevoli per i malati,
ma nulla hanno a che fare con i servizi essenziali di assistenza di cui si ha
assoluto bisogno.
4. Di tutte
le promesse fatte nelle ultime campagne elettorali, finora per la sanità di
Anagni non è stato fatto nulla. Anagni non rientra neppure nei consistenti
stanziamenti per il Giubileo. Per ora abbiamo visto solo la chiusura di servizi
e ambulatori (dopo quelle dell'ospedale e del PPI, delle quali si è ripercorsa
in breve la storia e indicate le responsabilità) e si prospetta anche la
chiusura del PAT notturno.
Non
dimentichiamo che la Giunta regionale ha deliberato la
costruzione di ben 5 nuovi ospedali nel Lazio; solo la provincia di Frosinone è
esclusa.
https://anagniscuolafutura.blogspot.com/2018/06/storia-degli-ultimi-10-anni.html
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