Comitato Salviamo l’Ospedale di Anagni
E’ il momento di informare i cittadini di Anagni e dei Comuni limitrofi su quanto sta accadendo nell’ ospedale.
Nonostante i toni enfatici utilizzati recentemente dalle autorità politiche e aziendali sui miglioramenti previsti per l’ Ospedale di Anagni, la pubblicazione dell’atto aziendale dell’Asl di Frosinone, avvenuta in questi giorni, ci porta finalmente a definire la situazione reale in cui versa la sanità ciociara e di Anagni.
Per quel che riguarda l’Ospedale di Anagni non vi sono novità sostanziali rispetto al precedente atto aziendale. Viene fatto riferimento al protocollo sottoscritto da nove consigli comunali della zona nord della provincia di Frosinone, ma rispetto alle sei richieste di servizi indispensabili per riportare l’Ospedale ad un minimo funzionamento utile per la popolazione, poco o niente è stato concesso.
Invano il nostro Comitato e le associazioni hanno richiamato l’attenzione delle istituzioni per accogliere in pieno l’istanza approvata dai nove comuni della zona nord della Provincia di Frosinone. Per questo è stata svolta la manifestazione del 10 giugno scorso davanti all’Ospedale di Anagni, silenziata da un inspiegabile divieto di usare altoparlanti da parte della Questura di Frosinone.Al posto delle richieste deliberate dai sindaci viene confermata l’apertura del “primo ospedale ambientale”, con il compito di prevenzione delle patologie derivanti dall’ inquinamento gravissimo del territorio, in primo luogo quelle tumorali. Scelta apparentemente più che logica, visto che nel frattempo lo stesso territorio è destinato ad accogliere nuovi inceneritori e a riattivare quelli vecchi !!!!
Purtroppo il “ primo ospedale ambientale d’Italia” è soltanto uno sportello informativo che duplica il lavoro di ricerca di enti pubblici già esistenti ASL, ARPA, Ist. Sup- di Sanità ecc. e non ha alcun compito terapeutico che richiederebbe dotazioni mediche inesistenti e, soprattutto, reparti di degenza e posti letto.
Dunque, fumo negli occhi e inutile propaganda pre-elettorale.
Intanto si mettesse in pratica il registro dei tumori deliberato ma mai attuato. Nel nuovo atto aziendale manca invece clamorosamente la previsione del reparto della cosiddetta “ degenza infermieristica ”, recentemente semi-inaugurato presso l’Ospedale di Anagni e oggetto di osannanti comunicati stampa e dichiarazioni da parte dell’Assessore Mauro Buschini e suoi simpatizzanti anagnini.Questo reparto, non previsto né dall’Atto Aziendale approvato nel 2015 né dalla proposta di modifica dell'Atto aziendale inviata alla Regione Lazio, non solo non rappresenta una soluzione al sovraffollamento del Pronto Soccorso dell’ Ospedale di Frosinone, ma rappresenta un evidente uso improprio di risorse pubbliche. Analizziamo i costi relativi ai tre mesi di sperimentazione ( 12 settimane ), ricavati dalle delibere dell’Azienda ASL di Frosinone:
Compenso Coordinatore : 38,19 euro/ora ( tot ore settimanali 12 ) --Tot per 12 settimane : € 5.499,36
Compenso Medici inseriti nei turni : 38,14euro/ora ( tot. ore settimanali 33 ) -- Tot, per 12 settimane : 15.103,44
Infermieri a contratto ( 4 unità) : conto complessivo delle 12 settimane : 25 .920
Al totale di euro 46.522,8 " per tre mesi " si deve aggiungere il costo, per noi non definibile, degli infermieri inseriti nei turni per mantenere una doppia presenza infermieristica . Quindi aver mantenuto un solo paziente in questi primi 12 giorni di apertura è costato più di 6.203,04 euro ....avremmo speso di meno inviando a casa del paziente infermieri e medici !!!!
La stessa direzione ASL non inserendo il reparto di degenza infermieristica, avviato in questi mesi estivi, nel documento programmatico dell’atto aziendale, ritiene che il servizio non sia destinato ad avere una continuità, inventando così un reparto balneare per la prima volta nella storia della sanità italiana.
Quante cose si sarebbero potute realizzare di meglio con questi fondi ????
Il quadro che se ne ricava è sconfortante:
Assistenza di base pressoché inesistente
Servizi inutili ma costosi, con spreco di risorse pubbliche
Le minime disposizioni favorevoli alla riattivazione dell’Ospedale di Anagni previste dal Piano Aziendale, tipo la diagnostica per immagini, del tutto ignorate.
La conclusione da trarre è sotto gli occhi di tutti.
Si vuole la morte definitiva dell’ Ospedale, si vogliono cancellare anche i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) previsti per Legge.
Tutto ciò accade nell’ incredibile latitanza del Sindaco di Anagni e dei suoi referenti politici alla Regione, che accoglie acriticamente le decisioni prese in altre sedi, dimenticando i precisi impegni presi nella campagna elettorale sui temi di salute e ambiente.
ULTIMO PARADOSSO:
Occorre reagire a questa deriva e riproporre le legittime richieste approvate da nove comuni ed a cui non è stata data alcuna risposta!
In questa giusta direzione si colloca l’iniziativa intrapresa dal Sindaco di Sgurgola Antonio Corsi di far presentare una interrogazione, sia ai consiglieri regionali che ai parlamentari del suo gruppo politico di riferimento, sulla situazione dell’ Ospedale di Anagni.
Esempio di iniziativa virtuosa che gli altri sindaci del territorio dovrebbero immediatamente sostenere.
IL COMITATO torna, dunque, ad esigere una risposta chiara su quanto richiesto più volte:Nonostante i toni enfatici utilizzati recentemente dalle autorità politiche e aziendali sui miglioramenti previsti per l’ Ospedale di Anagni, la pubblicazione dell’atto aziendale dell’Asl di Frosinone, avvenuta in questi giorni, ci porta finalmente a definire la situazione reale in cui versa la sanità ciociara e di Anagni.
Per quel che riguarda l’Ospedale di Anagni non vi sono novità sostanziali rispetto al precedente atto aziendale. Viene fatto riferimento al protocollo sottoscritto da nove consigli comunali della zona nord della provincia di Frosinone, ma rispetto alle sei richieste di servizi indispensabili per riportare l’Ospedale ad un minimo funzionamento utile per la popolazione, poco o niente è stato concesso.
Invano il nostro Comitato e le associazioni hanno richiamato l’attenzione delle istituzioni per accogliere in pieno l’istanza approvata dai nove comuni della zona nord della Provincia di Frosinone. Per questo è stata svolta la manifestazione del 10 giugno scorso davanti all’Ospedale di Anagni, silenziata da un inspiegabile divieto di usare altoparlanti da parte della Questura di Frosinone.Al posto delle richieste deliberate dai sindaci viene confermata l’apertura del “primo ospedale ambientale”, con il compito di prevenzione delle patologie derivanti dall’ inquinamento gravissimo del territorio, in primo luogo quelle tumorali. Scelta apparentemente più che logica, visto che nel frattempo lo stesso territorio è destinato ad accogliere nuovi inceneritori e a riattivare quelli vecchi !!!!
Purtroppo il “ primo ospedale ambientale d’Italia” è soltanto uno sportello informativo che duplica il lavoro di ricerca di enti pubblici già esistenti ASL, ARPA, Ist. Sup- di Sanità ecc. e non ha alcun compito terapeutico che richiederebbe dotazioni mediche inesistenti e, soprattutto, reparti di degenza e posti letto.
Dunque, fumo negli occhi e inutile propaganda pre-elettorale.
Intanto si mettesse in pratica il registro dei tumori deliberato ma mai attuato. Nel nuovo atto aziendale manca invece clamorosamente la previsione del reparto della cosiddetta “ degenza infermieristica ”, recentemente semi-inaugurato presso l’Ospedale di Anagni e oggetto di osannanti comunicati stampa e dichiarazioni da parte dell’Assessore Mauro Buschini e suoi simpatizzanti anagnini.Questo reparto, non previsto né dall’Atto Aziendale approvato nel 2015 né dalla proposta di modifica dell'Atto aziendale inviata alla Regione Lazio, non solo non rappresenta una soluzione al sovraffollamento del Pronto Soccorso dell’ Ospedale di Frosinone, ma rappresenta un evidente uso improprio di risorse pubbliche. Analizziamo i costi relativi ai tre mesi di sperimentazione ( 12 settimane ), ricavati dalle delibere dell’Azienda ASL di Frosinone:
Compenso Coordinatore : 38,19 euro/ora ( tot ore settimanali 12 ) --Tot per 12 settimane : € 5.499,36
Compenso Medici inseriti nei turni : 38,14euro/ora ( tot. ore settimanali 33 ) -- Tot, per 12 settimane : 15.103,44
Infermieri a contratto ( 4 unità) : conto complessivo delle 12 settimane : 25 .920
Al totale di euro 46.522,8 " per tre mesi " si deve aggiungere il costo, per noi non definibile, degli infermieri inseriti nei turni per mantenere una doppia presenza infermieristica . Quindi aver mantenuto un solo paziente in questi primi 12 giorni di apertura è costato più di 6.203,04 euro ....avremmo speso di meno inviando a casa del paziente infermieri e medici !!!!
La stessa direzione ASL non inserendo il reparto di degenza infermieristica, avviato in questi mesi estivi, nel documento programmatico dell’atto aziendale, ritiene che il servizio non sia destinato ad avere una continuità, inventando così un reparto balneare per la prima volta nella storia della sanità italiana.
Quante cose si sarebbero potute realizzare di meglio con questi fondi ????
Il quadro che se ne ricava è sconfortante:
Assistenza di base pressoché inesistente
Servizi inutili ma costosi, con spreco di risorse pubbliche
Le minime disposizioni favorevoli alla riattivazione dell’Ospedale di Anagni previste dal Piano Aziendale, tipo la diagnostica per immagini, del tutto ignorate.
La conclusione da trarre è sotto gli occhi di tutti.
Si vuole la morte definitiva dell’ Ospedale, si vogliono cancellare anche i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) previsti per Legge.
Tutto ciò accade nell’ incredibile latitanza del Sindaco di Anagni e dei suoi referenti politici alla Regione, che accoglie acriticamente le decisioni prese in altre sedi, dimenticando i precisi impegni presi nella campagna elettorale sui temi di salute e ambiente.
ULTIMO PARADOSSO:
E’ in atto un comportamento da parte degli organi dirigenti asl che, nei fatti, ostacola l’ avvio regolare ed efficace dell’ attività di prevenzione del tumore alla mammella, anche se l’ Ospedale dispone di un’apparecchiatura di tecnologia avanzata per la Tomosintesi che con i contributi dei privati cittadini e del Comune, costituisce un potente strumento per attivare un vero centro di prevenzione e di sviluppo diagnostico, a beneficio della crescita di strutture ambulatoriali e terapeutiche presso il nostro Ospedale.
Occorre reagire a questa deriva e riproporre le legittime richieste approvate da nove comuni ed a cui non è stata data alcuna risposta!
In questa giusta direzione si colloca l’iniziativa intrapresa dal Sindaco di Sgurgola Antonio Corsi di far presentare una interrogazione, sia ai consiglieri regionali che ai parlamentari del suo gruppo politico di riferimento, sulla situazione dell’ Ospedale di Anagni.
Esempio di iniziativa virtuosa che gli altri sindaci del territorio dovrebbero immediatamente sostenere.
1) un reparto di 20 posti letto di medicina generale con un proprio organico di medici e infermieri
2) un Pronto Soccorso presidiato da un organico medico dedicato all'Emergenza-Urgenza;
3) una chirurgia elettiva ridotta che effettua interventi in Day surgery,
4) una Unità Operativa di Anestesia e Sala Operatoria;
5) servizio di Radiologia per indagini radiologiche con trasmissione di immagine collegata in rete allo specialista di turno;
6) servizio di Laboratorio per indagini laboratoristiche in Pronto Soccorso.
2) un Pronto Soccorso presidiato da un organico medico dedicato all'Emergenza-Urgenza;
3) una chirurgia elettiva ridotta che effettua interventi in Day surgery,
4) una Unità Operativa di Anestesia e Sala Operatoria;
5) servizio di Radiologia per indagini radiologiche con trasmissione di immagine collegata in rete allo specialista di turno;
6) servizio di Laboratorio per indagini laboratoristiche in Pronto Soccorso.
IL COMITATO “ SALVIAMO L’OSPEDALE DI ANAGNI “
Per informazioni: mail:info@dirittoallasalute.com. telefonare al n.: 3930723990.
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