Venerdì, 30 giugno, nel reparto di Radiologia dell’Ospedale di Anagni è stata ufficialmente consegnata alla struttura l’apparecchiatura per la Mammografia, considerata tecnologicamente di avanguardia nel campo della diagnostica.
E’stato il raggiungimento di un obiettivo, perseguito a lungo e faticosamente, per dotare l’Ospedale di un servizio fondamentale per la diagnosi precoce del cancro alla mammella.
La gratitudine di tutti gli Anagnini per questo risultato va senz’alcun dubbio a BancAnagni e alla Fondazione Boccadamo, per l’impegno generoso e tenace, finanziariamente molto rilevante, che hanno offerto, al quale si sono aggiunti i contributi volontari de ai cittadini che hanno contribuito e all'amministrazione Comunale di Anagni (che fa capo, in ultima analisi, ai contribuenti ).
Il grande sforzo ancora una volta è stato sostenuto da enti privati e da cittadini.
Non può essere trascurato nemmeno l’interesse con cui il personale medico e tecnico ha seguito l’intera vicenda.
Si deve, dunque, ad Enti privati, sempre disponibili a sostenere oneri finanziari per donare attrezzature necessarie alle terapie di patologie particolarmente critiche, l’attenzione per il rispetto del Diritto alla Salute e la ferma volontà di renderlo concretamente realizzabile, anche quando non sono mancate le difficoltà.
Ora, però, si apre la fase successiva all’acquisto: rendere operativa, presto e bene, la nuova apparecchiatura.
A questo compito è chiamata l’Azienda Sanitaria, finora assente, alla quale si chiede di provvedere con sollecitudine alle nomine dei sanitari e dei tecnici per l’avvio dell’attività di prevenzione prevista.
Vorremmo ribadire, lo abbiamo fatto più volte, l’importanza che questa apparecchiatura rappresenta per ridare impulso al nostro Ospedale, le potenzialità di sviluppo sanitario che si offrono per la nostra città, che può diventare il punto di riferimento di una attività di prevenzione, questa sì reale e concreta, per l’intero territorio, con prospettive, altrettanto concrete di crescita dell’offerta sanitaria.
E di ciò l’Asl dovrebbe mostrare piena consapevolezza.
Nelle ultime settimane si è parlato molto di interventi riguardanti l’Ospedale cittadino:
Piano Aziendale, un po’ misterioso
Reparti infermieristici, non ben specificati e definiti
Presidio ambientale-epidemiologico per attività di prevenzione, che altro non è che uno sportello informativo che duplica enti/ uffici già esistenti, ridimensionato in quanto ad importanza, senza mezzi termini, dagli stessi operatori sanitari.
E’tempo che alle chiacchiere vuote e inconcludenti, seguano i fatti.
Quello che i cittadini chiedono, anzitutto, è il Pronto Soccorso, la cui attivazione non è più rinviabile, al fine di garantire l’assistenza sanitaria di base e gli interventi di urgenza / emergenza.
I sindaci, che hanno approvato la piattaforma dei sei punti per la riattivazione dell’Ospedale di Anagni, lo sanno. Non rimane che far seguire alle parole i fatti!
Comitato Salviamo l’Ospedale di Anagni.
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