Solo l’Ospedale di Anagni, alla fine, ha pagato il dazio nella vicenda della revisione della spesa che doveva rimettere in ordine i conti della sanità laziale. Sono bastate alcune manifestazioni romane e la paura della prossima tornata elettorale a far saltare il programmino che il commissario Bondi aveva elaborato per tagliare un altro migliaio di posti letto nella nostra regione e nella stessa capitale. Ora Enrico Bondi si è dimesso da commissario ad acta per la sanità del Lazio e la soluzione del debito regionale è stata rimandata a dopo le elezioni. Per fortuna a mettere in sicurezza i conti ci hanno pensato quelli della ASL di Frosinone che con la chiusura, provvisoria, dell’Ospedale di Anagni hanno risparmiato l’ennesima figuraccia internazionale all’Italia. Infatti proprio qualche giorno fa, con il trasferimento di due medici dall’Ospedale di Anagni a quello di Alatri, si è completata la riduzione del cosiddetto Punto di Primo Intervento h.24 a una specie di ambulatorio per l’ applicazione di cerotti!
L’ ultimo provvedimento prelude alla chiusura di fatto dell’ Ospedale, fermo restando il giudizio che il 10 aprile prossimo il Tar esprimerà su tutti i ricorsi presentati, e sancisce una realtà di estrema gravità per l’ assistenza sanitaria pubblica essenziale, cancellata, stravolta, degradata, non soltanto ad Anagni, ma con conseguenze a catena per tutta l’area della provincia.
E’ sempre più evidente come la strategia messa in atto per chiudere l’Ospedale sia nata da una faida interna al centrodestra ancora al governo nella regione Lazio, mascherata da motivazioni gestionali, che i cittadini di Anagni dovranno pagare fino in fondo in termini di immagine della città e di sottrazione di servizi. Infatti come avevamo previsto e come verifichiamo ogni giorno non è vero che con la chiusura di Anagni siano migliorati i servizi sanitari provinciali, anzi sono peggiorati come dimostrano le file ai pronto soccorso, la chiusura di reparti (vedi quello di ematologia a Frosinone) e la riduzione dei servizi ambulatoriali.
Il Comitato”Salviamo l’Ospedale di Anagni” e tutti i cittadini che continuano a sostenerlo, chiedono che vengano immediatamente ripristinati i reparti di degenza ed il Pronto Soccorso chiusi dall'attuale dirigenza ASL con il provvedimento del 5 novembre 2012. Chiedono a tutti i candidati alle prossime elezioni, regionali e politiche, di sostenere questa rivendicazione come un atto di giustizia dovuta nei confronti di un’intera comunità, ingiustamente penalizzata da regolamenti di conti politici che nulla hanno a che fare con il Diritto alla Salute. Il Comitato continuerà la battaglia legale presentando nei prossimi giorni il ricorso al Consiglio di Stato, appellando l’ordinanza di martedì 5 dicembre 2012 con la quale il TAR del Lazio ha respinto il nostro ricorso contro il provvedimento del 5 novembre 2012. Il Comitato sta valutando concretamente la presentazione di un ricorso alla Corte di Giustizia Europea, per difendere la dignità calpestata di una comunità periferica lontana dal centro e per questo senza tutele.
Di fronte alla gravità della situazione destinata a peggiorare anche in vista dell'arrivo dell'influenza che si preannuncia piuttosto virulenta, ricordiamo ancora una volta al Sindaco che egli rappresenta l’ autorità sanitaria che deve tutelare, per Legge, la comunità cittadina.
Chiediamo pertanto al Sindaco di dichiarare lo stato di Emergenza sanitaria di convocare un Consiglio Comunale per pretendere l’immediato ripristino dei reparti di degenza e del Pronto Soccorso
di programmare tutti gli interventi necessari alla tutela dell’integrità della struttura dell’Ospedale di Anagni
di requisire immediatamente tutto il patrimonio di attrezzature e di arredi dell’ ospedale e di affidare l’ incarico all’ Ufficiale Giudiziario, sulla base del credito che, a detta del Sindaco, il Comune vanta nei confronti della ASL di Frosinone.
Comitato “Salviamo l’ Ospedale di Anagni”
Per info: tel.: 3930723990 - www.dirittoallasalute.com - http://anagnicaputmundi.blogspot.it – http://anagniscuolafutura.blogspot.it/
Il Comitato Salviamo l’Ospedale di Anagni invita i cittadini a contribuire alle onerose spese legali da sostenere per la salvezza dell’Ospedale versando un’offerta sul conto corrente appositamente acceso presso la Banca di Credito Cooperativo di Roma Ag. di Anagni con IBAN: IT 40 W 08327 74291 000000000180. Segnalare l’avvenuto versamento tramite mail: info@dirittoallasalute.com o telefonando al n.: 3930723990.