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Il video è crudo ma un incidente lo è molto di più; esso è stato commissionato dal governo danese per prevenire gli incidenti stradali..
I genitori del consiglio di istituto sollecitano maggiori iniziative di educazione stradale all'interno della scuola e delle altre istituzioni. Ritengono fondamentale educare i giovani, soprattutto di questa fascia di età.
Non dimentichiamo che ogni anno in Italia muoiono 7 mila persone sulle strade, mentre altre 20 mila riportano danni permanenti, 300 mila sono i feriti .
Al fine di prevenire incidenti alcune norme sono fondamentali sia per gli automobilisti sia per i pedoni.
1.gli automobilisti debbono ridurre la velocità: Meno velocità = meno incidenti
2. I pedoni debbono fare attenzione e indossare un abbigliamento adatto.
Quanto al primo punto, il comune di Londra ha sperimentato un limite cittadino di 32 km/h; la ricerca, durata 20 anni, ha dimostrato che la mortalità per incidenti stradali è diminuita del 40%, quella dei bambini addirittura del 50%.
Tutti i dati, anche di altri paesi europei, confermano che una riduzione di appena 3 km/h della velocità media permetterebbe di salvare da 5.000 a 6.000 vite ogni anno in Europa.
Quanto al secondo punto, spesso ci si dimentica dell'importanza del colore degli abiti che si indossano, soprattutto di sera, con poca luce, quando si cammina sui bordi della strada o si attraversa. Gli esperti di incidenti stradali analizzando i fattori di rischio, hanno stabilito che il colore dell'abbigliamento può essere determinante. Non a caso le pettorine indossate nelle emergenze o da coloro che lavorano sulle strade, sono gialle o arancioni.
Certi colori sono più visibili soprattutto in determinate condizioni atmosferiche quali nebbia o pioggia: un abbigliamento scuro o grigio ha meno probabilità di essere visto rispetto ad uno arancione, giallo o verde.
In paesi con forti nebbie (tipo Germania), addirittura i veicoli sono di color oro o verdino e altri colori da noi inusuali e le loro targhe sono gialle.
Certo l'abito nero è trendy, ma ha un rischio maggiore di non essere notato, come pure il bianco e il grigio che, nella percezione del nostro cervello, si confondono con l'asfalto.
Secondo l'indagine sviluppata nel libro " Le ali di Icaro", della psicologa Paola Carbone, i giovani hanno statisticamente più incidenti degli adulti e degli anziani per motivi psicologici, perché considerano il rischio come una sfida eccitante, spesso rifiutano i consigli dagli adulti e sopravvalutano il loro giudizio. Hanno un’illusione di invulnerabilità che li porta ad assumersi rischi che possono rivelarsi fatali.
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