In risposta all'articolo di Mauro Meazza:
Precisiamo, per prima cosa, che il costo mensile dello scuolabus da Porta san Francesco alla nuova sede dell'Osteria della Fontana è di 33 euro mensili; ne pagano 13 solo coloro che hanno già un altro abbonamento(p. es. quello di Pampanelli da san Bartolomeo del costo di 20 euro).
La polemica sul costo del trasporto scolastico non nasce perché si è toccato il portafoglio, ma perché è una questione di DIRITTO: molte famiglie residenti nel centro storico, che avevano iscritto i loro figli alla scuola "Vinciguerra" preferendola, p. es. alla cattolica, convinti di dover fare due anni nella sede di sant'Angelo e uno in quella di san Magno, si trovano ora, non per loro scelta, all'Osteria della Fontana, in uno stabile nato come esposizione di mattonelle e non come scuola, con corridoi stretti e privo di palestra. Per frequentare questa "scuola" debbono affrontare una serie di disagi (alzarsi più presto, prendere lo scuolabus, riprendere lo scuolabus per andare a fare educazione fisica presso gli impianti sportivi, ecc.) e per tutto questo pagano pure! Senza contare che sta prevalendo la tesi di lasciare questi alunni in modo definitivo nella nuova Bisanzio (Osteria della Fontana). Per dirla in parole semplici, una famiglia che risiede nel centro di Anagni, già abbondonato a se stesso, dovrà accollarsi l'onere di 33 euro mensili per mandare il figlio a scuola (66 euro in casi, già verificati, di due figli) per due o tre anni, mentre, p. es., la famiglia che abita al piano di sopra non paga nulla. E' come se la tassa sull'immondizia venisse pagata solo dai residenti dei numeri civici dispari.
Come si esce da tutto ciò? O si abolisce tale pagamento, almeno per chi è già in corso, o si fa valere il principio della rotazione, in modo che le spese vengano ripartite un po' fra tutti, e nessuno si debba sentire fortunato e poco solidale con il vicino.
Purtroppo questi sono tempi di grande egoismo, in cui ognuno guarda il proprio orticello, di superficialità e arroganza; è venuta meno quella solidarietà che permetterebbe di vincere qualche battaglia.
Per quanto riguarda la nuova sede, da alcuni definita "la scuola del futuro" vi invitiamo a visitarla, magari dopo aver fatto un giro alla "De Magistris".