Il biodigestore andrebbe ad impattare su un territorio già fortemente compromesso:
- vi si trovano ben 7 aziende a rischio di incidente rilevante (legge Seveso bis) sulle 21 della valle del Sacco e sulle 69 della regione Lazio. Ogni anno la Prefettura di Frosinone predispone, secondo le norme, un piano d'emergenza (http://www.prefettura.it/frosinone/contenuti/54497.htm), dove viene indicato, in alcuni casi, proprio l'ospedale di Anagni come la struttura idonea più vicina (ved. p. es. Romana Chimici, Rivoira, Simmel Difesa, Oxido, PEE Energas Supino, PEE Huntzman S.r.l. Patrica ...). Come mai alcuni di questi piani non vengono aggiornati?
- è un'area SIN tra le 44 più inquinate d'Italia (dati del Ministero della Salute)- presenta un tasso elevato di patologie tumorali anche infantili.
A questo proposito il Ministero della Salute nei “I 15 Mattoni del Servizio Sanitario Nazionale” del 2007 ha stabilito come prioritarie per l'emergenze le zone in cui sono presenti «aree ad alto rischio, agglomerati industriali, raffinerie o ... qualunque altra area identificabile come “a rischio” ... Particolare valenza assume in tal senso il potenziale rischio chimico, nell'eventualità del verificarsi di vere e proprie maxi emergenze».
A ciò vanno aggiunti: l'autostrada, la TAV (con treni a 300 km orari), la Ferrovia, il metanodotto ecc.
CR (Comitato Salviamo l'Ospedale di Anagni) https://anagniscuolafutura.blogspot.com/2016/06/pronto-soccorso-anagni-emergenza.html
Nella foto: Brucia deposito di stoccaggio al Castellaccio (2013) Paliano (19 giugno 2013) dentro la nuvola tossica nera (sotto), mentre la parte sopra è la stessa immagine ripresa da Anagni in una giornata normale |
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