giovedì 30 aprile 2020

Una pandemia ad Anagni sette secoli fa?

Tra le ipotesi più probabili della morte dei circa 500 scheletri rinvenuti a ridosso della chiesa di San Pietro di Villa Magna durante gli scavi (2006-10) vi è quella della pandemia di peste. La datazione delle ossa effettuata anche con il C14 riporta la data delle morti in un ampio arco di tempo che comprende anche gli anni in cui la “Morte Nera” arrivò nell’Italia meridionale (1347), riducendo la popolazione a circa la metà. L'ipotesi che a provocare le morti sia stata la peste, che negli anni 1348-51 decimò la popolazione europea, è giustificata dall'alta concentrazione di scheletri in un ambiente rurale, conseguenza forse di una situazione di emergenza.

Un’altra ipotesi meno probabile è che le morti siano state provocate dal potente terremoto del 1349 che colpì anche Roma, arrecando danni al Colosseo. La peste e il terremoto potrebbero essere entrambi causa dei numerosi decessi.

Ribadisco che una riposta definitiva su una datazione più precisa e sulle causa della morte potrà venire solo da ulteriori analisi sui resti umani. Ci auguriamo tutti che riprendano gli studi su Villa Magna.

La zona, sede di una importante villa imperiale, si andò spopolando dopo che papa Bonifacio VIII soppresse nel 1297 il monastero benedettino che esisteva dal X sec. Carlo Ribaudo

Sugli scavi di Villa Magna. https://www.amazon.it/Villa-Magna-Imperial-Legacies-Excavations/dp/090415274X

Un caso inglese: Morte Nera: una recente scoperta offre una nuova prospettiva sulla peste



Un anno fa, il 28 aprile 2018, insieme al proprietario Rodolfo Cesaritti, al botanico Bruno Petriglia e Vittorio Proia abbiamo organizzato una interessante visita di Villa Magna. 




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