venerdì 20 luglio 2012

Anagni Ospedale - Il Tar ordina la riapertura di Ortopedia.


Roma,13 ottobre 2010 - Manifestazione contro la chiusura degli ospedali laziali. (Foto C. Ribaudo)
Comunicato stampa del Comitato "Salviamo l'Ospedale", 20 luglio 2012.

A seguito del ricorso presentato dal Comitato Salviamo l’Ospedale di Anagni contro la chiusura del reparto di Ortopedia dell’Ospedale di Anagni  il TAR del Lazio, dopo l’udienza di giovedì 19 luglio 2012,  ha ordinato all’azienda ASL di Frosinone la riapertura di Ortopedia di Anagni entro il prossimo 16 settembre. Un’altra vittoria importante a favore della causa dell’Ospedale di Anagni. “La sospensiva richiesta dal Comitato non e' stata concessa – commenta l’Avvocato Simone Dal Pozzo - data la temporaneita' del provvedimento, ma si dice anche che il 16 settembre il reparto dovra' funzionare !” Una sentenza in linea dunque con quella del Consiglio di Stato dell’agosto del 2011 che scongiurò la chiusura definitiva di Anagni. Viene dunque ancora una volta riaffermata la necessità del funzionamento dell’Ospedale di Anagni, nonostante l’ostinata volontà  della Regione Lazio e della ASL di Frosinone di chiuderlo. E, del resto, non mancano neanche gli attacchi da parte di pennivendoli che provano, nell’ anonimato, ad infangare l’Ospedale di Anagni e i suoi dipendenti che in questo marasma cercano quotidianamente, con grandi sacrifici, di offrire un servizio ancora più che dignitoso alla popolazione dell’area nord della Ciociaria. Ci riferiamo all’articolo apparso sulla pagina di Frosinone de Il Messaggero  del 19/07/2012, riguardante la situazione della sanità in provincia di Frosinone e ad Anagni. A tale proposito il Comitato Salviamo l’ospedale d’Anagni, la Das con tutte le associazioni operanti sul territorio, i sindacati, le forze politiche, e i Sindaci dei comuni di (Anagni, Paliano, Trivigliano, Serrone, Acuto, Sgurgola, Filettino, Trevi nel Lazio), che hanno fatto propria la diffida del Comitato con un intervento ad adiuvandum al  ricorso presso il Tar contro la chiusura dell’ospedale di Anagni,  auspicano, che l’incontro programmato per settembre 2012, tra la ASL, le forze politiche ed i sindacati, serva a definire realmente la situazione dell’ospedale di Anagni. A correzione di quanto riportato nell’articolo del 19/07/12 si precisa che i dipendenti attualmente in servizio presso l’ospedale, sono 191 + 26 precari. Il personale è distribuito in parte nell’assistenza dei pazienti ricoverati nei reparti attualmente aperti ed in parte presso i servizi operanti nella struttura quali:

servizio di nefrologia e dialisi con assistenza di 40 pazienti;

pronto soccorso con operatività nelle 24 ore;

servizio di laboratorio con operatività nelle 24 ore;
servizio di radiologia con operatività nelle 24 ore;
attività ambulatoriale nell’intera settimana;
servizio di farmacia ospedaliera e territoriale;
servizio di fisioterapia nell’intera settimana;
servizio di sala operatoria con operatività nelle 24 ore.
Di fatto, nell’assistenza ai pazienti nei reparti attualmente aperti nell’Ospedale di Anagni   (medicina, chirurgia, urologia, utic e cardiologia ), vengono utilizzati 51 tra infermieri e ausiliari, più 19 medici che garantiscono una ottimale assistenza ai pazienti anche con doppi turni e rinunzia ai riposi settimanali.
Inoltre, in riferimento a quanto espresso dal Ministro della salute Renato Balduzzi “ Ci sono, infatti, piccole strutture che hanno una loro funzione magari perché lontane da altri ospedali più grandi o perché sono situate all’incrocio di più vallate”, si ricorda che l’ospedale di Anagni serve 80.000 persone nella parte nord della valle del sacco ed è a servizio di un’area industriale e di un territorio montano a vocazione turistica con importanti vie di comunicazioni ( Tav, Autostrada del Sole, Casilina,  Via Anticolana ).
Gli attuali posti letto ed il personale in dotazione sono tuttavia insufficienti a garantire assistenza al territorio e supporto  alla provincia di Frosinone.
La dotazione dei posti letto nella provincia di Frosinone, che è attualmente di 1,9 per 1000 abitanti contro i 3,7 dovuti per legge, è insufficiente al fabbisogno della popolazione dell’intera provincia, pertanto l’ulteriore declassamento dell’ospedale di Anagni, finirà per lasciare un vuoto che genererà un ulteriore ingorgo e caos nel pronto soccorso dell’Ospedale di Frosinone.

Il Comitato Salviamo l’Ospedale di Anagni

Per info: www.dirittoallasalute.com; http://anagnicaputmundi.blogspot.com; http://anagniscuolafutura.blogspot.com    Tel. 3930723990      mail: info@dirittoallasalute.com

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Di seguito  l’ordinanza del TAR:

N. 02632/2012 REG.ORD.CAU. N. 03447/2011 REG.RIC.            

                                            REPUBBLICA ITALIANA 

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza Quater) ha pronunciato la presente ORDINANZA sul ricorso numero di registro generale 3447 del 2011, integrato da
motivi aggiunti, proposto da: Leandro Giuliani, Atturi Alberto, Ribaudo Carlo, Maiorano Pasquale, Compagno Alessandro, Belardi Cinzia, Hagg Silvano, Ammanniti Piero Vincenzo, Cellitti Renzo, Terrinoni Biagina, Cantanelli Pietro,Cavagni Maurizio, Caruso Anita, Schifalacqua Annamaria, rappresentati e difesi dall'avv. Simone Dal Pozzo, con domicilio eletto presso Sabrina Primavera in Roma, via Nomentana, 901; contro Commissario ad Acta in attuazione del Piano di Rientro Sanità del Lazio, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Salute, Ministero dell'Economia e delle Finanze, rappresentati e difesi dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliata per legge in Roma, via dei Portoghesi, 12; Regione Lazio, rappresentata e difesa dall'avv. Roberta Barone, domiciliata per legge in Roma, via Marcantonio Colonna, 27; Azienda Sanitaria Locale Frosinone, rappresentato e difeso dall'avv. Guido De Santis, presso il cui domicilio in Roma, via Fornovo, 3, è elettivamente domiciliata; per l'annullamento, previa sospensione dell'efficacia, dei decreti 113/10, 111/10 e 80/10 in materia di riordino della rete ospedaliera e di contenimento della spesa sanitaria Visti il ricorso, i motivi aggiunti e i relativi allegati; Visti gli atti di costituzione in giudizio di Commissario ad acta dell'Attuazione Piano di Rientro Sanità del Lazio e di Regione Lazio e di Azienda Sanitaria Locale Frosinone e di Presidenza del Consiglio dei Ministri e di Ministero della Salute e di Ministero dell'Economia e delle Finanze; Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente; Visto l'art. 55 cod. proc. amm.; Visti tutti gli atti della causa; Ritenuta la propria giurisdizione e competenza; Relatore nella camera di consiglio del giorno 19 luglio 2012 il cons.Giulia Ferrari e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale; Ritenuto di rinviare alla fase di merito l'esame dell'eccezione di difetto di legittimazione passiva sollevata dalla resistente Azienda sanitaria; Considerato che il provvedimento impugnato non dispone la chiusura dell'Unità Operativa di ortopedia, ma solo la temporanea sospensione dei ricoveri e delle emergenze sicché essa continua ad operare, con il relativo personale, per quanto attiene all'attività ambulatoriale e al day surgery; Considerato altresì che l'impugnato provvedimento dell'ASL Frosinone dell'1 giugno 2012 è stato dichiaratamente adottato per far fronte ad un'emergenza di carattere temporanea, con la conseguenza che lo stesso, proprio in considerazione della sua portata oggettiva e di tale temporaneità, non si pone in contrasto con l'ordinanza del Consiglio di Stato, sez. III, n. 3629 del 30 agosto 2011; Considerato che l'affermata carenza di dirigenti medici ortopedici presso il Presidio Ortopedico Anagni impedisce di garantire il relativo servizio, con la conseguenza che la sospensione del provvedimento impugnato non assicurerebbe alcun concreto vantaggio alla popolazione di Anagni perché in caso di necessità l'Ospedale comunque non riuscirebbe a garantire il servizio di ortopedia P.O. ; Ritenuto pertanto che non sussistono i presupposti per la sospensione del provvedimento impugnato che cesserà però di produrre i suoi effetti inderogabilmente entro il 15 settembre 2012, data indicata dalla stessa Azienda sanitaria che dovrà quindi organizzarsi per assicurare la riattivazione del servizio a partire dal 16 settembre; 

                                         P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Terza Quater) Respinge la suindicata domanda incidentale di sospensione. Compensa tra le parti in causa le spese della presente fase di giudizio. La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti. Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 19 luglio 2012
con l'intervento dei magistrati: Italo Riggio, Presidente Maria Luisa De Leoni,Consigliere Giulia Ferrari, Consigliere, Estensore L'ESTENSOREIL PRESIDENTE DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 19/07/2012 IL SEGRETARIO (Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.) 


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