Gli Anagnini hanno pagato e continuano a pagare un prezzo molto alto a causa della loro ignoranza e presunzione. Per lungo tempo, dall'aristocrazia papalina ad Andreotti, c'è stato sempre qualcuno che pensava a loro.
Quest'ultimo decennio abbiamo toccato il fondo a causa dell'incapacità e dell'immobilismo amministrativi (ospedale, scuole, industrie) e altro di cui si sta occupando la magistratura.
L'ospedale, difeso solo da un comitato di cittadini che ha promosso il ricorso,è praticamente chiuso; le industrie sono chiuse in gran parte, il centro storico sta morendo. I finanziamenti della scuola sono andati perduti per negligenza.
Già in precedenza, comunque, negli ultimi decenni del secolo scorso, il clientelismo su larga scala, per cui persone non all'altezza, scelte spesso con concorsi discutibili, ricoprivano mansioni di responsabilità, aveva provocato, oltre a gravi danni e ritardi, anche l'allontanamento dei cittadini dalla politica. Questa disaffezione ha determinato la scelta di Fiorito come elemento di rottura con il passato. Siamo caduti così dalla padella alla brace. Lo scandalo Fiorito a livello nazionale è cosa troppo nota.
Ho conosciuto bene il potere di questi gruppi nel territorio quando nel 2011 sono andato a raccogliere fondi per l'ospedale. Mentre la sinistra era quasi totalmente assente, il centro-destra era ben ramificato nelle campagne, utilizzando i vecchi metodi collaudati.
Il mio sogno allora era quello di cercare, attraverso il problema dell'ospedale, di far rinascere una coscienza collettiva. Se da parte delle singole persone c'è stata una risposta, da parte delle forze politiche il coinvolgimento è stato relativo; l'amministrazione, poi, è intervenuta tardi, poco e inutilmente.
Con le prossime elezioni gli Anagnini hanno l'opportunità di iniziare a risalire la china, ma per far questo occorre scegliere persone capaci, meritevoli e oneste; persone che non pensino a fare gli interessi personali, ma quelli della comunità; che abbiano competenze tecnico-amministrative e non scheletri nell'armadio per cui non possono dire "No".
Purtroppo queste non sono frasi fatte; le liste elettorali sono piene di rappresentanti della vecchia politica.
E' necessario che gli elettori facciamo scelte consapevoli e non si vendano per false promesse e miseri regali.
Bisogna voltare pagina e votare liste e persone che non siano figlie della corruzione, perché, come ha detto Bakunin, "L'uomo che ha ricevuto dei favori, politicamente o economicamente, è un uomo intellettualmente e moralmente corrotto. E questa è una legge sociale che non ammette eccezioni". CR
Carlo Ribaudo, blogger, è uno dei promotori del Comitato Salviamo l'ospedale di Anagni. da sempre impegnato nella difesa del patrimonio ambientale e storico della città. Come presidente del Consiglio di Istituto, in passato, è stato uno dei difensori della Scuola media Vinciguerra
Vedi anche: Ribaudo - "necessario un cambiamento di rotta: è tempo di scelte consapevoli".
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