domenica 29 novembre 2015
Sul prezzo del biglietto per la visita ai tesori della cattedrale di Anagni
I 9 euro che si chiedono per la visita della cattedrale di Anagni (cripta e altro) per gruppi di meno di 15 persone sembrano sicuramente troppi, considerando che il biglietto per gli Uffizi di Firenze è di euro 8, per Capodimonte (il Louvre Italiano) a Napoli è di euro 7,50. Per le stesse catacombe di Roma il biglietto è di 5 euro, comprensivo di guida.
Il turista non è un pollo da spennare; se si vuole incrementare il turismo nella nostra città questa non è una mossa intelligente. Inoltre gli introiti della cattedrale, la cui gestione è sempre più manageriale, non riguardano le casse della città.
Sarebbe meglio che si realizzasse una collaborazione tra Chiesa e Comune per visite a tutti i monumenti della città, in modo da aiutare la comunità anagnina in questo difficile momento.
Non dimentichiamo che il costoso restauro della Cripta di Anagni negli anni '90 è stato finanziato da BancAnagni (e suoi correntisti) e non dai fondi della Chiesa.
http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2014/12/riflessioni-sui-previsti-aumenti-dei.html
Parlo in qualità di responsabile della Proloco di Anagni, la cui sede è prossima alla cattedrale, in prima battuta il turista-visitatore si reca presso di noi a richiedere il biglietto cumulativo per l'accesso ai musei o siti di interesse artistico-culturali della città, ciò significa che in altri posti questa metodologia è applicata in seconda battuta vengono da noi in Proloco a protestare con veemenza per l'esosità del biglietto per il percorso museale della Cattedrale, Abbiamo istituito un registro in cui il visitatore può esprimere giudizi, pareri ed impressioni sulla nostra città, vi invito a leggerlo su 10 commenti 6 riguardano l'elevato costo del biglietto della Cattedrale che peraltro non offre un servizio guidato. Per la cronaca si rammenta che il restaro della Cripta di San Magno è stato possibile grazie al mecenatismo della BancAnagni allora Cassa Rurale ed Artigiana di Anagni, la Banca degli Anagnini per antonomasia che gestisce la maggior parte dei risparmi dei nostri concittadini.
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