martedì 28 febbraio 2017
Anagni. FAI - Solo chi ama la propria città la può difendere
Guardate il disinteresse dei nostri concittadini verso i propri monumenti, attraverso i pochi voti dati a essi nella lista del FAI. Confrontateli con quelli dati ad esempio, dai cittadini di Ferentino o Fiuggi alle loro attrattive.
iluoghidelcuore.it/luoghi/anagni/cattedrale-santa-maria/4657 - voti 6
http://iluoghidelcuore.it/luoghi/ferentino/teatro-romano-/84477 - voti 8852
http://iluoghidelcuore.it/luoghi/fiuggi/teatro-comunale-/87892 - voti 2046
E' possibile che ogni anno nessun monumento di Anagni non arrivi a 10 voti?
Sei anni fa nasceva il Comitato «Salviamo l'ospedale di Anagni»
Il 28 febbraio 2011 fu posta la prima pietra del Comitato «Salviamo l'ospedale di Anagni», che ha rappresentato, sopratutto con il suo ricorso, fatto da cittadini, l'unica risposta concreta che questa città ha dato per la difesa del suo ospedale. In altre realtà, invece, la battaglia per la difesa dei nosocomi è stata portata avanti dalle amministrazioni e in alcuni casi dai partiti di opposizione.
In quel periodo era tanta la rabbia nel vedere che di fronte alla prospettata chiusura dell'ospedale c'era solo rassegnazione, pur essendoci in Regione Fiorito capogruppo del partito di maggioranza, lo stesso che amministrava la città. Il Comitato nacque a conclusione di una lunga discussione sulle pagine del blog AnagniCaputMundi: http://anagnicaputmundi.blogspot.it/2011/02/ospedale-opposizione-compatta-la.html, originata da una mia proposta in seguito alla lettera inviata dai gruppi di opposizione locale al presidente della Regione Polverini.
In seguito a contatti avuti dal sottoscritto con i comitati di Bracciano e Pontecorvo, si concretizzò la decisione di ricorrere alle vie legali. Nel corso della discussione venne fuori anche il nome di colui che sarebbe stato il nostro avvocato, Simone Dal Pozzo. La prima riunione avvenne il 16 marzo 2011.
Il Comitato è nato con i 14 firmatari del documento ed altri simpatizzanti, con lo scopo di presentare un ricorso al TAR del Lazio. Al Comitato hanno aderito liberi cittadini, sindacati e associazioni, tra cui Anagni Viva e la Das che ha rappresentato una parte importante. Dei partiti politici, l'unico a offrire un sostegno con la raccolta di firme è stato il PD.
Dati i tempi strettissimi, uno dei principali problemi fu la raccolta dei fondi, a carico essenzialmente del Comitato. Determinante fu l'azione capillare, per la sottoscrizione, di alcuni componenti che con gli altoparlanti (montati sulla mia auto), percorsero le vie della città e del territorio. Per risparmiare tempo e spese si decise di appoggiare il ricavato sul conto già esistente della DAS.
Il ricorso fu respinto dal TAR (maggio 2011), ma fu accolto dal Consiglio di Stato con sentenza del 26 agosto 2011. Solo l'anno successivo (novembre 2012), l'amministrazione comunale, che fino ad allora non aveva preso iniziative, decise di appoggiare (ad adiuvandum), con un proprio legale, il ricorso del Comitato.
L'ospedale fu chiuso in modo poco chiaro nel novembre 2012 e il TAR con sentenza n.1426/2014 ha respinto il ricorso per vizi di forma e perché non promosso dall'amministrazione comunale. Il Comitato comunque si è opposto a tale sentenza e continua la sua via legale.
Con il senno del poi è stato un errore non creare subito, all'interno del Comitato, un organo direttivo basato sul reale impegno pratico (sottoscrizioni) e teorico; questo ha determinato grande confusione e frammentazione, dando spazio a qualche arrampicatore sociale.
Io speravo che il ricorso fosse non il fine ma un mezzo per scuotere e risvegliare le coscienze e riavviare un processo di partecipazione dal basso alla vita sociale. Purtroppo sono stato in buona parte un illuso; mi resta però l'esperienza positiva dell'incontro con tanti cittadini del territorio.
Questa iniziativa, pur con tutte le difficoltà esterne e interne, resta comunque un momento importante di partecipazione collettiva.
Mi auguro che la lotta per l'ospedale continui e che la base si allarghi sempre di più. Carlo Ribaudo
http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2012/11/anagni-nell-invitare-la-citta-un.html
In quel periodo era tanta la rabbia nel vedere che di fronte alla prospettata chiusura dell'ospedale c'era solo rassegnazione, pur essendoci in Regione Fiorito capogruppo del partito di maggioranza, lo stesso che amministrava la città. Il Comitato nacque a conclusione di una lunga discussione sulle pagine del blog AnagniCaputMundi: http://anagnicaputmundi.blogspot.it/2011/02/ospedale-opposizione-compatta-la.html, originata da una mia proposta in seguito alla lettera inviata dai gruppi di opposizione locale al presidente della Regione Polverini.
In seguito a contatti avuti dal sottoscritto con i comitati di Bracciano e Pontecorvo, si concretizzò la decisione di ricorrere alle vie legali. Nel corso della discussione venne fuori anche il nome di colui che sarebbe stato il nostro avvocato, Simone Dal Pozzo. La prima riunione avvenne il 16 marzo 2011.
Il Comitato è nato con i 14 firmatari del documento ed altri simpatizzanti, con lo scopo di presentare un ricorso al TAR del Lazio. Al Comitato hanno aderito liberi cittadini, sindacati e associazioni, tra cui Anagni Viva e la Das che ha rappresentato una parte importante. Dei partiti politici, l'unico a offrire un sostegno con la raccolta di firme è stato il PD.
Dati i tempi strettissimi, uno dei principali problemi fu la raccolta dei fondi, a carico essenzialmente del Comitato. Determinante fu l'azione capillare, per la sottoscrizione, di alcuni componenti che con gli altoparlanti (montati sulla mia auto), percorsero le vie della città e del territorio. Per risparmiare tempo e spese si decise di appoggiare il ricavato sul conto già esistente della DAS.
Il ricorso fu respinto dal TAR (maggio 2011), ma fu accolto dal Consiglio di Stato con sentenza del 26 agosto 2011. Solo l'anno successivo (novembre 2012), l'amministrazione comunale, che fino ad allora non aveva preso iniziative, decise di appoggiare (ad adiuvandum), con un proprio legale, il ricorso del Comitato.
L'ospedale fu chiuso in modo poco chiaro nel novembre 2012 e il TAR con sentenza n.1426/2014 ha respinto il ricorso per vizi di forma e perché non promosso dall'amministrazione comunale. Il Comitato comunque si è opposto a tale sentenza e continua la sua via legale.
Con il senno del poi è stato un errore non creare subito, all'interno del Comitato, un organo direttivo basato sul reale impegno pratico (sottoscrizioni) e teorico; questo ha determinato grande confusione e frammentazione, dando spazio a qualche arrampicatore sociale.
Io speravo che il ricorso fosse non il fine ma un mezzo per scuotere e risvegliare le coscienze e riavviare un processo di partecipazione dal basso alla vita sociale. Purtroppo sono stato in buona parte un illuso; mi resta però l'esperienza positiva dell'incontro con tanti cittadini del territorio.
Questa iniziativa, pur con tutte le difficoltà esterne e interne, resta comunque un momento importante di partecipazione collettiva.
Mi auguro che la lotta per l'ospedale continui e che la base si allarghi sempre di più. Carlo Ribaudo
http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2012/11/anagni-nell-invitare-la-citta-un.html
martedì 21 febbraio 2017
Comitato “Salviamo l’Ospedale di Anagni”: comunicato del 21 febbraio 2017
«Nel pomeriggio di Lunedì 20 Febbraio 2017 si è riunito il Comitato salviamo l’ Ospedale di Anagni alla presenza del Consigliere Fabio Roiati. Durante la riunione si è analizzato il risultato dell’incontro tra i sindaci dell’area nord della provincia di Frosinone e il Commissario Macchitella della Asl di Frosinone, avvenuto in data 15 febbraio 2017. Il Comitato ha preso atto delle buone intenzioni emerse dall’incontro, che vanno tutte nella direzione tracciata da quanto riportato sull’atto aziendale approvato ad aprile 2015 e mai attuato, di un minimo rilancio della struttura ospedaliera di Anagni con un potenziamento del servizio di primo intervento, dei reparti di diagnostica e l’istallazione di alcuni posti letto di degenza infermieristica. Non sono risultati invece rassicuranti i tempi in cui questo potenziamento dovrebbe realizzarsi. Anzi il Comitato ritiene senz’altro inaccettabile l’ipotesi di condizionare il rilancio dell’ex Ospedale di Anagni alla vendita della Clinica di Madonna delle Grazie. Il territorio della zona nord della provincia di Frosinone non può attendere oltre per il rilancio della struttura ospedaliera di Anagni!
Legare il minimo di potenziamento di servizi sanitari già scarsi e sottodimensionati per un territorio vasto, geograficamente vario, con vocazioni produttive diversificate a prevalenza industriale, ad una ipotesi indeterminata come quella della vendita di una vecchia clinica fatiscente, significa non avere rispetto per i cittadini abitanti di Anagni e dei comuni circostanti!
Le minime misure concordate vanno adottate subito, se non si vuole che quel che rimane dell’Ospedale di Anagni diventi solo l’esempio vergognoso e umiliante della malasanità imposta a tutti i cittadini dell’area nord della nostra provincia!
Per questo motivo il Comitato ha chiesto al consigliere Roiati di coinvolgere tutti i consiglieri comunali di Anagni e i referenti per la sanità dei comuni limitrofi al fine di convocare un’assemblea urgente, presso la sala della Ragione del Comune di Anagni, possibilmente la mattina di sabato 4 marzo p.v. per organizzare, insieme ai sindaci , ai consiglieri comunali della zona nord e a tutti i referenti politici espressi al senato, parlamento e regione, una visita al Presidente Zingaretti per consegnargli le famose delibere consiliari, approvate da tutti i 9 consigli comunali dell’area nord e finite in un limbo etereo e chiedere ed ottenere un impegno concreto a riavviare la sanità all’interno del Presidio Sanitario di Anagni, a favore di tutta la zona nord della nostra provincia.
Il Comitato “Salviamo l’Ospedale di Anagni”
mercoledì 15 febbraio 2017
Anagni Ospedale - Incontro dei Sindaci dell'area Nord con il commissario straordinario della ASL Macchitella
Siamo stati scottati troppe volte da promesse non mantenute. Aspettiamo i fatti e sollecitiamo la Regione ad approvare l'Atto Aziendale possibilmente prima delle prossime elezioni regionali. In questa fase è importante la pressione dei movimenti cittadini, ma anche quella dei circoli locali dei partiti sui loro rappresentanti in Regione e in Parlamento.
Se ci sarà qualche risultato, sarà stato sicuramente decisivo il fronte comune dei Sindaci.
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Riportiamo il comunicato congiunto dei Sindaci
Siamo stati scottati troppe volte da promesse non mantenute. Aspettiamo i fatti e sollecitiamo la Regione ad approvare l'Atto Aziendale possibilmente prima delle prossime elezioni regionali. In questa fase è importante la pressione dei movimenti cittadini, ma anche quella dei circoli locali dei partiti sui loro rappresentanti in Regione e in Parlamento.
Se ci sarà qualche risultato, sarà stato sicuramente decisivo il fronte comune dei Sindaci.
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Riportiamo il comunicato congiunto dei Sindaci
"Questa mattina, nella sede della Direzione generale della Asl di Frosinone si sono incontrati sindaci e rappresentanti dei Comuni di Anagni, Acuto, Filettino, Fiuggi, Paliano, Piglio, Serrone, Sgurgola e Trevi nel Lazio e il commissario straordinario dell'azienda sanitaria, dottor Luigi Macchitella.
Gli amministratori hanno voluto incontrare Macchitella per chiedere notizie circa le prospettive del presidio sanitario di Anagni alla luce delle modifiche apportate all'Atto Aziendale, approvate nell'ultima assemblea dei sindaci.
Numerosi i punti concordati con i sindaci, a partire dal servizio di pronto soccorso come parte struttura di quello di Frosinone, che sarà a regime non appena l'Atto aziendale (che ha riconosciuto ad Anagni la connotazione giuridica di Presidio ospedaliero in quanto parte del Presidio Ospedaliero Frosinone-Alatri-Anagni) verrà approvato dalla Regione Lazio, con tempi che saranno comunicati a breve dalla stessa Asl.
Ai sindaci è stata anche assicurato che sono disponibili le risorse necessarie ad investire su Anagni per quanto riguarda l'assunzione del personale occorrente.
Si è parlato, inoltre, della ex clinica di via Madonna delle Grazie, che la Asl metterà in vendita destinando le risorse a servizi sanitari per Anagni.
I sindaci hanno chiesto anche informazioni circa lo spostamento dei servizi veterinari nella struttura di via Onorato Capo. E' stato spiegato che gli ambulatori resteranno nell'attuale sede di via Anticolana e che il trasferimento riguarderà soltanto gli uffici, la parte burocratica del servizio.
Macchitella ha informato i Sindaci che si sta acquisendo l'apparecchiatura di tomosintesi per le mammografie, uno strumento all'avanguardia per la prevenzione del tumore, al cui acquisto ha contributo il Comune di Anagni con una donazione di 10 mila euro. Sarà utilizzata con personale specializzato già assunto dalla Asl.
I sindaci hanno insistito sulla necessità di istituire ad Anagni un Centro epidemiologico per la prevenzione e la cura di malattie causate dall'inquinamento.
Infine, sono stati confermati i venti posti letto per la degenza infermieristica."
Gli amministratori hanno voluto incontrare Macchitella per chiedere notizie circa le prospettive del presidio sanitario di Anagni alla luce delle modifiche apportate all'Atto Aziendale, approvate nell'ultima assemblea dei sindaci.
Numerosi i punti concordati con i sindaci, a partire dal servizio di pronto soccorso come parte struttura di quello di Frosinone, che sarà a regime non appena l'Atto aziendale (che ha riconosciuto ad Anagni la connotazione giuridica di Presidio ospedaliero in quanto parte del Presidio Ospedaliero Frosinone-Alatri-Anagni) verrà approvato dalla Regione Lazio, con tempi che saranno comunicati a breve dalla stessa Asl.
Ai sindaci è stata anche assicurato che sono disponibili le risorse necessarie ad investire su Anagni per quanto riguarda l'assunzione del personale occorrente.
Si è parlato, inoltre, della ex clinica di via Madonna delle Grazie, che la Asl metterà in vendita destinando le risorse a servizi sanitari per Anagni.
I sindaci hanno chiesto anche informazioni circa lo spostamento dei servizi veterinari nella struttura di via Onorato Capo. E' stato spiegato che gli ambulatori resteranno nell'attuale sede di via Anticolana e che il trasferimento riguarderà soltanto gli uffici, la parte burocratica del servizio.
Macchitella ha informato i Sindaci che si sta acquisendo l'apparecchiatura di tomosintesi per le mammografie, uno strumento all'avanguardia per la prevenzione del tumore, al cui acquisto ha contributo il Comune di Anagni con una donazione di 10 mila euro. Sarà utilizzata con personale specializzato già assunto dalla Asl.
I sindaci hanno insistito sulla necessità di istituire ad Anagni un Centro epidemiologico per la prevenzione e la cura di malattie causate dall'inquinamento.
Infine, sono stati confermati i venti posti letto per la degenza infermieristica."
martedì 14 febbraio 2017
Anagni - Un bell'esempio di solidarietà
Partirà domani mattina, 15 febbraio, un camion con più di 80 quintali di mangimi, diretto a Rocca Santa Maria nel Teramano. I mangimi sono destinati agli allevatori duramente colpiti dal sisma e dal maltempo.
La raccolta è stata promossa da varie associazioni che meritano il ringraziamento di tutti: l'Associazione Nazionale Carabinieri Nucleo Operativo di Anagni, l'Enalcaccia Vallepietra, l'Unione Enalcaccia P.T. Sez. Prov. Roma, l'Enalpesca Alta Valle dell'Aniene e il Centro Accoglienza Il Sandalo di Latina. Un ringraziamento va in paricolare alla G.F. CARVAL di Anagni che ha messo a disposizione gratuitamente il camion per il trasporto.
I mangimi e i cereali sono stati donati da vari consorzi e da agricoltori di Vallepietra, Jenne, Trevi nel Lazio, Filettino, Palestrina, Anagni, Velletri e Latina.
Anche numerosi cittadini si sono mobilitati per raccogliere fondi destinati all'acquisto di mangimi; un esempio fra tanti un cittadino di Anagni, residente a San Filippo, ha raccolto circa 550 euro.
La raccolta è stata promossa da varie associazioni che meritano il ringraziamento di tutti: l'Associazione Nazionale Carabinieri Nucleo Operativo di Anagni, l'Enalcaccia Vallepietra, l'Unione Enalcaccia P.T. Sez. Prov. Roma, l'Enalpesca Alta Valle dell'Aniene e il Centro Accoglienza Il Sandalo di Latina. Un ringraziamento va in paricolare alla G.F. CARVAL di Anagni che ha messo a disposizione gratuitamente il camion per il trasporto.
I mangimi e i cereali sono stati donati da vari consorzi e da agricoltori di Vallepietra, Jenne, Trevi nel Lazio, Filettino, Palestrina, Anagni, Velletri e Latina.
Anche numerosi cittadini si sono mobilitati per raccogliere fondi destinati all'acquisto di mangimi; un esempio fra tanti un cittadino di Anagni, residente a San Filippo, ha raccolto circa 550 euro.
giovedì 9 febbraio 2017
La corruzione ci ruba il futuro. Bel lavoro dei ragazzi del Liceo di Anagni
mercoledì 8 febbraio 2017
Anagni ospedale - Che fine ha fatto la delibera dei Sindaci?
Comunicato del Comitato “ Salviamo l’ Ospedale di Anagni “
Per il Comitato “ Salviamo l’ospedale di Anagni “, è necessario prendere atto della situazione attuale della struttura che, ridotta al funzionamento del Punto di Primo Intervento, del Reparto di nefrologia - emodialisi e di alcuni servizi ambulatoriali e di diagnostica, esiste e resiste ancora.
Che fine ha fatto questa Delibera?
C’ è poi da aggiungere quanto dichiarato dal Commissario della ASL di Frosinone dott. Luigi Macchitella per il ripristino dei servizi necessari a rispondere agli interventi di Pronto Soccorso:
“…è evidente che la rete ospedaliera, a mio avviso, andrebbe rivista. L' Ospedale di Anagni, ad esempio, se ripristinato, oggi potrebbe essere un' ottima soluzione.”
A questo punto si pone un interrogativo che esige una risposta seria e responsabile perché ci troviamo di fronte ad una contraddizione palese. Si assumono impegni per il rilancio della struttura di Anagni, per il rinnovo di alcuni macchinari, addirittura per l’acquisto di avanzatissima e costosissima strumentazione (Tomosintesi per le mammografie), si avviano lavori per l’ adeguamento dei locali alle norme di sicurezza e per gli impianti per l’ ossigeno.
A che cosa debbono servire e che cosa si vuole realizzare?
Si annunciano anche iniziative di politici locali, ma….non si vedono fatti e alle ripetute e precise domande non è stata mai data risposta.
Questo vuol dire che:
C’ è una indifferenza reale per il problema e una conseguente scarsa o assente volontà di affrontarlo, in primo luogo dall’ Amministrazione cittadina.
C’è una effettiva , anche se non dichiarata, impotenza a rappresentare e tutelare le ragioni sacrosante del Diritto all’ Assistenza sanitaria di migliaia di persone.
Situazioni analoghe di altri ospedali nella regione sono state risolte grazie all’ impegno politico
dei parlamentari del territorio i quali, però, nonostante le continue richieste dei loro Circoli di base (PD, Sel), continuano a disinteressarsi totalmente della drammatica realtà di Anagni.
Nel frattempo i medici del sindacato ANAO hanno denunciato l’ estrema difficoltà nella gestione dei Pronto Soccorso e, il sindacato dei medici di base, il fallimento delle Case della Salute.
Ribadiamo che il potenziamento del Punto di Primo Intervento di Anagni alleggerirebbe di molto il cronico affollamento del Pronto Soccorso di Frosinone, soprattutto per i codici bianchi, verdi e gialli che potrebbero essere trattati adeguatamente nella nostra struttura.
Intendiamo, quindi, convocare un’ Assemblea pubblica per informare i cittadini sulla situazione e sulle responsabilità politiche che ostacolano le soluzioni possibili.
Il Comitato “ Salviamo l’ Ospedale di Anagni “
Anagni, 6 febbraio 2017
Per il Comitato “ Salviamo l’ospedale di Anagni “, è necessario prendere atto della situazione attuale della struttura che, ridotta al funzionamento del Punto di Primo Intervento, del Reparto di nefrologia - emodialisi e di alcuni servizi ambulatoriali e di diagnostica, esiste e resiste ancora.
L’anno iniziato registra l’ impegno costante del Comitato, affinché non venga assolutamente meno l’ attenzione alle esigenze di assistenza di base dei cittadini di Anagni e dei paesi limitrofi, da parte dei responsabili politici, amministrativi e aziendali.
Raggiunto faticosamente un impegno condiviso, i 9 Sindaci dei Comuni maggiormente interessati ai servizi sanitari di base e di emergenza della struttura di Anagni, nel mese di agosto, hanno approvato una Delibera da presentare alla Regione Lazio, nella quale si chiede l’ attuazione di quanto previsto dall’ Atto Aziendale del 2015, e nella successiva revisione del 2016, per l’Ospedale di Anagni.
Che fine ha fatto questa Delibera?
C’ è poi da aggiungere quanto dichiarato dal Commissario della ASL di Frosinone dott. Luigi Macchitella per il ripristino dei servizi necessari a rispondere agli interventi di Pronto Soccorso:
“…è evidente che la rete ospedaliera, a mio avviso, andrebbe rivista. L' Ospedale di Anagni, ad esempio, se ripristinato, oggi potrebbe essere un' ottima soluzione.”
A questo punto si pone un interrogativo che esige una risposta seria e responsabile perché ci troviamo di fronte ad una contraddizione palese. Si assumono impegni per il rilancio della struttura di Anagni, per il rinnovo di alcuni macchinari, addirittura per l’acquisto di avanzatissima e costosissima strumentazione (Tomosintesi per le mammografie), si avviano lavori per l’ adeguamento dei locali alle norme di sicurezza e per gli impianti per l’ ossigeno.
A che cosa debbono servire e che cosa si vuole realizzare?
Si annunciano anche iniziative di politici locali, ma….non si vedono fatti e alle ripetute e precise domande non è stata mai data risposta.
Questo vuol dire che:
C’ è una indifferenza reale per il problema e una conseguente scarsa o assente volontà di affrontarlo, in primo luogo dall’ Amministrazione cittadina.
C’è una effettiva , anche se non dichiarata, impotenza a rappresentare e tutelare le ragioni sacrosante del Diritto all’ Assistenza sanitaria di migliaia di persone.
Situazioni analoghe di altri ospedali nella regione sono state risolte grazie all’ impegno politico
dei parlamentari del territorio i quali, però, nonostante le continue richieste dei loro Circoli di base (PD, Sel), continuano a disinteressarsi totalmente della drammatica realtà di Anagni.
Nel frattempo i medici del sindacato ANAO hanno denunciato l’ estrema difficoltà nella gestione dei Pronto Soccorso e, il sindacato dei medici di base, il fallimento delle Case della Salute.
Ribadiamo che il potenziamento del Punto di Primo Intervento di Anagni alleggerirebbe di molto il cronico affollamento del Pronto Soccorso di Frosinone, soprattutto per i codici bianchi, verdi e gialli che potrebbero essere trattati adeguatamente nella nostra struttura.
Intendiamo, quindi, convocare un’ Assemblea pubblica per informare i cittadini sulla situazione e sulle responsabilità politiche che ostacolano le soluzioni possibili.
Il Comitato “ Salviamo l’ Ospedale di Anagni “
Anagni, 6 febbraio 2017
sabato 4 febbraio 2017
Anagni - Servizio veterinario presso l'ospedale. Cittadini di serie B
L'ASL torna a sostenere con fermezza il trasferimento del servizio veterinario presso l'ospedale di Anagni. Le controindicazioni sono più che evidenti. L'ospedale è frequentato ogni giorno da neonati e bambini in tenera età per le vaccinazioni e da persone con gravi patologie per analisi varie; vi è inoltre un reparto di dialisi.
La presenza di animali con varie malattie potrebbe recare gravi danni a persone già disabilitate. La stessa camera mortuaria, dove si vorrebbe trasferire il servizio veterinario, potrebbe essere necessaria in caso di emergenza.
L'ASL giustifica il trasferimento con il risparmio dell'affitto, risparmio molto modesto, mentre si stanno facendo lavori all'ospedale, quali la nuova linea dell'ossigeno per tutti i piani, che allo stato attuale non appare giustificata.
Che cosa intendono fare i nostri sindaci, garanti della salute dei cittadini? Andare a bussare da quei politici che probabilmente stanno dietro queste decisioni o prendere una posizione netta e decisa contro questo trasferimento?
E' troppo facile espropriare questo territorio non solo da parte della Regione, ma anche spesso da parte dei cugini ciociari che chiedono solidarietà e poi usano il nostro ospedale come zerbino o ruota di scorta.
Che cosa fanno i consiglieri regionali e i parlamentari del territorio a difesa della nostra salute?" Queste decisioni sono di natura politica più che organizzativa.
Carlo Ribaudo - Comitato “Salviamo l’ Ospedale di Anagni ”
La presenza di animali con varie malattie potrebbe recare gravi danni a persone già disabilitate. La stessa camera mortuaria, dove si vorrebbe trasferire il servizio veterinario, potrebbe essere necessaria in caso di emergenza.
L'ASL giustifica il trasferimento con il risparmio dell'affitto, risparmio molto modesto, mentre si stanno facendo lavori all'ospedale, quali la nuova linea dell'ossigeno per tutti i piani, che allo stato attuale non appare giustificata.
Che cosa intendono fare i nostri sindaci, garanti della salute dei cittadini? Andare a bussare da quei politici che probabilmente stanno dietro queste decisioni o prendere una posizione netta e decisa contro questo trasferimento?
E' troppo facile espropriare questo territorio non solo da parte della Regione, ma anche spesso da parte dei cugini ciociari che chiedono solidarietà e poi usano il nostro ospedale come zerbino o ruota di scorta.
Che cosa fanno i consiglieri regionali e i parlamentari del territorio a difesa della nostra salute?" Queste decisioni sono di natura politica più che organizzativa.
Carlo Ribaudo - Comitato “Salviamo l’ Ospedale di Anagni ”