lunedì 31 agosto 2015

Anagni - Le meteore di agosto 2015

Stella cadente sulle luci di Anagni
Incrocio di meteore in Perseo. Le luci in basso a sinistra sono di Acuto
Anagni - Meteora apparsa mentre fotografavo la nebulosa Nord America (Cigno).

domenica 23 agosto 2015

Comitato Salviamo l’Ospedale di Anagni. Comunicato stampa del 21 agosto 2015

Lunedì 10 agosto 2015, nella  sede  di Anagni  Viva, alle ore  18.00, si sono incontrati alcuni  componenti del Comitato Salviamo  l'Ospedale di Anagni  e l’ Assessore  alla  salute  dott. Fabio  Roiati, per un aggiornamento sulla  situazione sanitaria di Anagni e, più in generale, del territorio e per mettere a punto le iniziative adeguate, in vista dell’ arrivo del  nuovo Dirigente  ASL  che  sostituirà la  dott. Mastrobuono, destinata ad altri incarichi.

Anzitutto è stata  sottolineata l’ insufficienza dell’ informazione sulle prestazioni e i servizi  erogati nella  nostra struttura che, nonostante la sistematica spoliazione  avvenuta negli ultimi quattro anni, si è riusciti a  conservare e, in qualche  caso, a  recuperare: Punto di primo intervento, Nefrologia-dialisi, ambulatori di angiologia, neurologia, nefrologia, urologia, cardiologia, chirurgia generale, pneumologia, laboratorio analisi, servizio di radiologia  e di fisioterapia. Poche  cose , ma è bene che  si  sappia che c’è un assistenza   ancora  possibile che non va sottovalutata.

E’ stato quindi deciso un atteggiamento determinato  nel  chiedere alla  dirigenza ASL  l’ applicazione, senza  incertezze e rinvii, di quanto sottoscritto ufficialmente  nell'Atto Aziendale  approvato  nel dicembre dello scorso anno, che deve  essere  attivato e reso operativo. Questo rappresenta un punto di partenza per un successivo e ulteriore potenziamento dell’offerta sanitaria del nostro presidio.
 Tale atto prevede tra l'altro: chirurgia  -  day surgery  - diagnostica digitalizzata e, in prospettiva,  centri  screening  e analoghe   forme di  medicina  preventiva e, soprattutto, potenziamento del punto di primo intervento.

In questa  azione  di rivendicazione di una sanità di base, ineliminabile, è del tutto evidente  l’ importanza  e la necessità di un  di forte impegno delle  amministrazioni e  dei Sindaci a sostegno di tali richieste.

Pertanto, rivolgiamo al Sindaco Bassetta la ripresa del  dialogo con i sindaci dei paesi  limitrofi che si erano dimostrati  sensibili  alla  problematicità della  situazione  sanitaria.

Il loro impegno politico è, come si può capire, indispensabile.

La  fattività delle richieste  che  verranno avanzate al nuovo dirigente  ASL  trova una   valida  conferma nella  recente  vicenda dell’ Ospedale di Acquapendente, cittadina del  viterbese, che  ha  ottenuto un notevole rafforzamento con l’ultimo atto aziendale  con la previsione di 20 posti letto di Medicina Generale, una UOS di Anestesia, trasformando il PPI in un effettivo Pronto Soccorso, una UOS di Chirurgia e sala operatoria che garantisce interventi chirurgici in Day surgery e One day surgery, Diagnostica per Immagini con telemedicina e teleassistenza e Alta Specializzazione per il Laboratorio Analisi. Tutto questo anche in forza dell’ applicazione  della   normativa  ministeriale  che riconosce la  necessità  della  struttura sanitaria in un’ area  disagiata.

Anagni  non  soffre di  disagi  nella rete di comunicazioni, ma, oltre a scontare  fortissime  criticità sotto il profilo del degrado ambientale e delle  patologie  da  inquinamento, (siamo confermati  tra  i Siti di Importanza  Nazionale “ SIN “ ) proprio  per essere  al centro di un  nodo stradale  importante, con traffico molto intenso,  rappresenta un punto di riferimento nelle  situazioni di urgenza  per incidenti e non può essere  priva  dei  servizi di  emergenza.

Si ritiene, quindi,  molto opportuno programmare  un  incontro politico con i Sindaci, con il presidente  della  provincia, con il Prefetto per preparare quello immediatamente  successivo  con il nuovo dirigente  ASL, non appena  si sarà insediato.

Si  dovrà, in seguito, incontrare il presidente  Zingaretti e  il Ministro Lorenzin per un chiarimento definitivo del progetto di razionalizzazione e di distribuzione dei servizi in questa  che sembra essere una provincia  dimenticata.

All’ attuazione  dell’ atto aziendale e all’ esercizio del ruolo dei Sindaci, dovrà necessariamente  seguire  la  mobilitazione  di cittadini, non rassegnati alla  situazione  esistente, ma  decisi a  recuperare  certezze nel Diritto alla  salute che non può essere  loro confiscato.

Sarà compito delle associazioni continuare a raccogliere le criticità vissute dai cittadini della nostra provincia e sensibilizzare la nuova direzione aziendale ad adottare i provvedimenti conseguenti.

IL COMITATO SALVIAMO L’OSPEDALE DI ANAGNI

mail: info@dirittoallasalute.com.
Per info telefonare al  n.:  3930723990.

Per aggiornamenti:  www.anagniviva.org - www.dirittoallasalute.com -http://anagniscuolafutura.blogspot.it/

venerdì 21 agosto 2015

Le contrade medievali (guida di Anagni, 1989)

In occasione del Palio cittadino si forniscono alcuni dati sulle contrade anagnine. Quelle attuali  non corrispondono del tutto alle contrade medievali. I dati sono tratti dalla Guida di Anagni, testo a cura di Carlo Ribaudo, edita nel 1989 dalla ProLoco, con il contributo dell'attuale BancAnagni (Banca di Credito Cooperativo).
Questo libro è stata la prima guida che, basandosi su studi scientifici, ha diffuso presso il grande pubblico, la descrizione e la suddivisione in contrade di Anagni in età medioevale. Da qui probabilmente ha preso spunto la divisione in contrade alla base del Palio di Anagni (dal 1994).
La guida è stata molto imitata, spesso senza essere citata.
Potete trovare il volumetto in biblioteca; esiste anche l'edizione in inglese.

Le stampe qui riprodotte, esclusa la prima del 1749, fanno parte dell'opera: Recueil de Vues et fabriques pittoresques d'Italie,... Paris, 1804. Le acqueforti sono opera di BOURGEOIS Florent Fidèle Constant (1767-1836), pittore e disegnatore francese, allievo di David. Le sue opere sono esposte a Fontainebleau e al museo d'Orsay. AnagniArte

Le contrade medievali  di Anagni 


Stampa del 1749 - Panorama di Anagni 

Al culmine della sua ascesa storica, verso la fine del XIII secolo, la città di Anagni era suddivisa in dieci contrade (o regioni), disposte in gran parte lungo la sua strada più importante, la via Maggiore (l’odierna via Vittorio Emanuele).
Dalla parte alta a quella bassa le principali otto contrade erano così disposte:

CASTELLO

La contrada Castellum (odierna S.Maria) racchiude l’area dell’antica acropoli ernico-romana.
Prese questo nome nel Medioevo grazie alla sua caratteristica di regione fortificata. Isolata rispetto alla città dalle costruzioni romane e dai palazzi baronali, rappresentò per lungo tempo un punto di estrema importanza strategica nella politica della Chiesa.
Dal periodo di Bonifacio VIII, per la continua presenza di baroni imparentati con il Papa, la contrada venne indicata anche con l’appellativo di Quartiere Caetani. Il Castello racchiude entro i suoi confini parte dei monumenti e tesori più significativi della città: porta Santa Maria,
la Cattedrale con la Cripta, il palazzo di Bonifacio VIII e il palazzo Trajetto.

TORRE

In questa contrada, nell’area dell’attuale piazza Dante, sorgeva probabilmente il foro romano. Ne costituivano il necessario sostegno i pilastri in opus quadratum e la possente sostruzione in opus reticulatum ancora visibili lungo via Bagno, notevole esempio di architettura sillana.
La contrada Turris (odierna S. Giovanni) si trovava a ridosso dell’antica acropoli. Il toponimo deriva dall’elemento architettonico che la caratterizzava maggiormente nel Medioevo: la casa torre. Questa tipologia di abitazione, che si sviluppa in altezza e presenta sul fronte stradale il lato breve, conobbe la massima diffusione nel Duecento in concomitanza con l'emergere della classe borghese.

TRIVIO

La contrada Trivio è situata in una zona quasi pianeggiante al centro della città. Il toponimo della regione deriva dal trivio stradale che si sviluppa quasi all’altezza del palazzo comunale.
L’intera contrada, vero e proprio centro commerciale-amministrativo della città (il Comune), presenta notevoli esempi di architettura civile medievale.


TUFOLI

La regione Tufoli, odierna S. Pancrazio, situata nella parte settentrionale della città tra il Castello, il Trivio e la regione di Piscina, è stata in ogni tempo quartiere popolare. Rimasta ai margini del grande rinnovamento edilizio del XVIII e XIX secolo, ha conservato un originale tessuto urbanistico medievale.

PISCINA

Questa contrada, il cui toponimo trae origine dalla presenza di una fonte (Fons Piscinae) che probabilmente riforniva le terme in epoca romana e che è ricordata tra i beni del comune in un documento del 1321, si estende a nord della via Maggiore. Per la sua esposizione e per la leggera depressione in cui si trova non è mai stata particolarmente popolata. L’unico asse viario (via Piscina), parallelo alla Via Maggiore, parte dall’interessante monastero di S. Chiara per arrivare, fiancheggiato da edifici rimodernati, nella zona del parco pubblico a ridosso delle mura romane, in vicinanza del grande complesso degli Arcazzi.

COLLE SANT’ANGELO

La regio collis Sancti Angeli, delimitata dalla via Maggiore e a sud dalle mura romane, occupava la zona in gran parte pianeggiante che va dal Palazzo comunale alla regione Valle S. Andrea. Per la sua posizione dominante, rispetto a quest’ultima ed alla contrada Piscina, fu scelta dalla potente famiglia Conti per costruirvi il proprio palazzo in un periodo (fine del XIII secolo) nel quale le altre posizioni strategiche della città, Castello e Torre, erano occupate dai Caetani.
Le principali vie della contrada, oltre alla citata via Maggiore, sono: parte di via della Valle e l’attuale via Garibaldi che termina con la cinquecentesca porta San Francesco.

VALLE SANT’ANDREA

Questa contrada, il cui toponimo è dettato dalla morfologia della zona, leggermente depressa rispetto al confinante S.Angelo, è racchiusa entro due direttrici principali: la centrale via Maggiore, sulla quale si affacciano palazzi settecenteschi, e buona parte di via della Valle, caratterizzata da molti edifici medievali. Alla confluenza delle due strade si apre la piazzetta con la chiesa di Sant’Andrea.

CERERE

La contrada, documentata già dal 1081, occupa la parte occidentale della città, a ridosso di porta Cerere da cui prende il nome.
La regione, ingresso cittadino per i viaggiatori provenienti da Roma, è in buona parte racchiusa da due bastioni cinquecenteschi (Spizzone e Arci) ed è attraversata, sulla sua parte piana, dal tratto iniziale della Via Maggiore. La strada, costeggiata da edifici medievali, alternati a palazzetti, è parallela ad altre due vie che si sviluppano nella zona rilevata della contrada: la via Mezzo (Via Pio Salvati) con interessanti abitazioni dei secoli XIV e XV e la via Superiore o di S. Domenico, il cui toponimo ricorda la presenza di una chiesa, oggi scomparsa dedicata al Santo.
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Vedi anche: Anagni - Modifiche della toponomastica. Salvare la memoria storica di Anagni.
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giovedì 13 agosto 2015

Pronto soccorso di Frosinone con un solo medico di notte in questo periodo



Si prospettano rischi altissimi per chi è in pericolo di vita (infarti, ictus, incidenti stradali ...) in Ciociaria (500 mila abitanti), in quanto l'ospedale di Frosinone, verso cui converge gran parte degli abitanti della provincia, dopo la chiusura di vari ospedali, avrà momentaneamente un solo medico di notte al Pronto Soccorso. La situazione è tanto più grave in considerazione del fatto che già adesso le ore di attesa sono eccessive e che l'ospedale di Frosinone, essendo DEA di I livello, non può prendersi carico dei pazienti più gravi, che debbono essere trasportati a Roma. Di notte poi si corrono rischi ancora maggiori, dato che l'elisoccorso con il buio interviene di rado.
E' necessario denunciare ai carabinieri, alle associazioni ecc. tutti i ritardi e le omissioni di soccorso. Tutti i sindaci debbono farsi sentire
Aspettiamo ancora la costituzione di un soccorso legale per le vittime della malasanità, formato magari dai tanti avvocati che si occupano del sociale e di politica.

Vedi anche: Corriere della Sera
http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15_agosto_12/frosinone-pochi-medici-pronto-soccorso-allarme-0695e278-4109-11e5-a6d2-d8f2ee303642.shtml

martedì 11 agosto 2015

Anagni - Restauro di palazzo Bacchetti con i fondi del metanodotto Paliano-Busso (2015)

2015

Buona notizia. E' stato completato il restauro della facciata  di Palazzo Bacchetti. La notizia è tanto più positiva in quanto il Comune ha realizzato questo restauro con parte dei fondi della compensazione del metanodotto Busso-Paliano che ha attraversato per lungo il territorio anagnino.

I cittadini attenti sanno quanto ci siamo battuti affinché il Comune ottenesse i fondi dovuti.
In un passato recente per la TAV (Treni Alta Velocità), opera ancora più invasiva, che ha comportato anche la scomparsa del sito preistorico di Casal del Dolce, Anagni non ha ottenuto quasi nulla.


Mostra al Palazzo Bacchetti  


Tomba Casal del Dolce 1995
http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2014/09/anagni-lavori-del-metanodotto-busso.html

http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2014/07/metanodotto-e-opere-di-compensazione-e.html

 Come compensazione per i lavori del metanodotto, oltre i 100.000 euro, è stato ottenuto anche il restauro dello storico ponte di Villamagna.
                                                                 



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Segue articolo della pagina facebook del sindaco: 

Sono terminati in questi giorni i lavori per il rifacimento della facciata dello storico Palazzo Bacchetti, in piazza Massimo d’Azeglio ad Anagni, iniziati il 25 maggio. In poco più di due mesi, in accordo con la Sovrintendenza ai Beni Architettonici del Lazio, è stato restaurato il prospetto principale dell’immobile, di cui il Comune detiene la maggioranza delle quote condominiali. 
L’ente pubblico ha realizzato l’intervento grazie ai fondi ottenuti per il passaggio sul territorio del metanodotto Paliano-Busso (in totale 100 mila euro, destinati a varie opere) e gli altri condomini hanno partecipato alla spesa.
Palazzo Bacchetti fu costruito per l’omonima famiglia nel 1820, voluto soprattutto dal conte Giuseppe Bacchetti, sull’area occupata da alcune case appartenenti alla famiglia Ciotti e Pernei, e dalla chiesa di S.Anastasia (durante i lavori di rifacimento della piazza, nel 2000, furono rinvenuti i resti di alcune sepolture appartenenti a questa chiesa). Risale al 1904 la sistemazione della piazza antistante il palazzo, con l’installazione di una fontana, opera della scuola d’arte di Anagni.
L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Fausto Bassetta ha voluto destinare alcuni fondi a questo intervento con l’obiettivo di salvaguardare il Palazzo, contenente anche la particolare Sala degli Affreschi, e ridare decoro a un importante punto del centro storico.


Acquapendente Ospedale, riapre il Pronto Soccorso precedentemente chiuso

Chi lotta alla fine ottiene il risultato. 
(NewTuscia) - ACQUAPENDENTE - L’ospedale di area particolarmente disagiata di Acquapendente è una realtà. Con la Delibera della Asl di Viterbo n. 862 del 04/08/2015 su “Atto Aziendale: Approvazione della Microstruttura delle aree tecnico amministrativa e tecnico sanitaria della ASL di Viterbo” vengono messe finalmente nero su bianco le dotazioni per l’ospedale di Acquapendente: Pronto Soccorso, 20 posti letto di Medicina Generale, una UOS di Anestesia e sala operatoria, una UOS di  Chirurgia che garantisce interventi chirurgici in Day surgery e One day surgery, Diagnostica Per Immagini con telemedicina e teleassistenza e Alta Specializzazione per il Laboratorio Analisi.
“Il nostro ospedale torna ad essere un presidio sanitario a tutti gli effetti ed in grado di rispondere ai bisogni del territorio - dichiara il Sindaco Alberto Bambini -. La pubblicazione di questo Atto Aziendale sulle Microstrutture ci dà ragione di tutte le battaglie che abbiamo portato avanti fino ad oggi, consapevoli che dovevamo tutti insieme difendere l’ospedale di Acquapendente nell’interesse dei cittadini e del diritto alla salute”.
Nell’Atto Aziendale si fa esplicito riferimento al Decreto del Ministero della Salute del 26/09/2014 che dichiarava la struttura di Acquapendente un “Presidio ospedaliero di zona particolarmente disagiata” con la necessità di una determinata dotazione per rispondere alle situazioni di emergenza-urgenza.
“Voglio ringraziare il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, i Consiglieri Panunzi e Valentini e il Commissario della Asl di Viterbo Luigi Macchitella per aver mantenuto fede alle promesse di questi mesi.
Le nostre richieste sono sempre state motivate dalla sicurezza e convinzione di chiedere solo ciò che era necessario per la sicurezza delle nostre comunità. Forti di questo, siamo andati avanti e ringrazio i cittadini e le associazioni dell’intero territorio per averci sostenuto in questo percorso e ringrazio tutte le forze politiche presenti dentro e fuori il Consiglio Comunale con le quali, con alcuni distinguo, abbiamo lavorato insieme per il sacrosanto diritto alla salute.
Questo risultato è una vittoria per l’intera comunità che finalmente potrà avere a disposizione una struttura sanitaria dotata di Pronto Soccorso e dei servizi base adeguati alla realtà e all’esigenza del territorio, che sono quelli che i cittadini chiedono ogni giorno”.


domenica 9 agosto 2015

Importanza di una pinacoteca ad Anagni


E' importante che Anagni si doti, oltre che del museo archeologico, di una pinacoteca comunale: questo per potenziare il suo richiamo turistico.
Il Comune possiede una collezione di quadri, dei quali speriamo che esista almeno un inventario, visto che girano voci di qualche sparizione avvenuta in passato. 
Sembra inoltre che gli eredi Colacicchi siano disposti a dare in prestito temporaneo delle opere del padre. http://anagniarte.blogspot.it/2009/12/giovanni-colacicchi.html 
Il turismo ad Anagni non si può reggere solo sulla cattedrale e i sui beni della Chiesa, i cui introiti non riguardano le casse della città. C.R.


sabato 8 agosto 2015

Riapre, dopo tre anni, il parco giochi in viale Regina Margherita

Riaperto il 7 agosto, alla presenza delle autorità cittadine, il parco giochi adiacente alla scuola “Ambrosi De Magistris” in viale Regina Margherita. E' stato ristrutturato completamente dal Comune per restituire ai bambini e alla città questo importante spazio verde. L'apertura e il controllo sono stati affidati ai volontari dell'associazione nazionale carabinieri.
Foto di Giovanni Cavallo