lunedì 30 settembre 2013

Cittadini, movimenti e forze politiche e sindacali contro lo svuotamento dell'ospedale di Anagni

Senza rispettare l'ordinanza del Consiglio di Stato dell'agosto 2011, che sospendeva la chiusura dell'ospedale di Anagni in attesa della sentenza del TAR del gennaio prossimo, la direzione ASL/FR ha deciso il trasferimento presso altri ospedali di una decina tra infermieri e ausiliari, un quarto del personale rimasto. E' chiara l'intenzione di chiudere di fatto l'ospedale di Anagni e utilizzarlo come ruota di scorta per le altre strutture.
Per questi motivi nella mattinata di oggi il Movimento 5 stelle, Casapound e alcuni cittadini, insieme ai consiglieri comunali Roberto Cicconi, Aurelio Tagliaboschi e Antonio Olevano, hanno occupato la struttura sanitaria. Successivamente si sono aggiunti il sindaco Noto e il vicesindaco Natalia.
Contattata telefonicamente, la direzione ASL ha assicurato la presenza alle 18,00 ad Anagni del direttore sanitario Cristofari.

giovedì 26 settembre 2013

Ospedali Ciociari - Tagliare gli sprechi e non l'assistenza e i posti letto.

La Consulta delle Associazioni della Città di Frosinone e le associazioni della provincia hanno considerato con molta attenzione la proposta della Conferenza locale per la Sanità per le modifiche all’Atto di Autonomia Aziendale dell’ ASL di Frosinone. Il documento, approvato quasi all’unanimità dai sindaci presenti all’assemblea, presenta delle novità notevoli nei contenuti ed esprime un diverso atteggiamento degli amministratori locali che può riassumersi nella rivendicazione di autonomia e del contributo di responsabilità, che va esercitato nei confronti della dirigenza ASL e della Regione, in merito alla riorganizzazione della rete sanitaria ed ospedaliera della provincia di Frosinone.
Quanto si propone nel documento coincide con le richieste che le Associazioni e i Comitati sostengono da molto tempo e, in particolare , si apprezza la richiesta che riguarda la redistribuzione dei posti letto negli Ospedali nei quali il Decreto 80/2010 ha tagliato maggiormente,specie in quello di Anagni, per il quale si attende la sentenza del TAR circa l’ordinanza del Consiglio di Stato del 30.08.2011 che ne bocciava la chiusura. E’ importante, altresì, la richiesta di realizzare nell’ Ospedale di Frosinone il DEA di 2° livello e di istituire nuove ed essenziali reparti operatori e il rafforzamento di quelli esistenti.
Tuttavia le Associazioni e i Comitati dei cittadini ritengono necessario sottolineare alcune richieste, altrettanto importanti, che non sono presenti nella proposta dei Sindaci:
- Anzitutto si deve ribadire con fermezza che al centro di un Piano Aziendale (P.A.), al di là degli aspetti tecnici, deve essere posta la difesa del paziente, negata dall’ attuale organizzazione della sanità ciociara e che, pertanto, il P.A. deve garantire i Livelli essenziali di assistenza ( LEA) che sono al di sotto della soglia stabilita dal D.L. 95/2013. Vanno poi evidenziati altri aspetti :
- L’ applicazione restrittiva dello stesso Decreto 80 ha penalizzato a tutti i livelli l’assistenza sanitaria nella Provincia concentrando il risparmio solo sui tagli di posti letto e la chiusura di ospedali.
- Ne è derivato l’ uso fortemente inadeguato delle risorse e il mancato impegno di lotta agli sprechi, rappresentati anzitutto dalla mobilità passiva, dai ricoveri in altre strutture, anche fuori regione, con aggravio notevolissimo di spese per le famiglie, a cui va aggiunta l’ alta frequenza di consulenze, straordinari, prestazioni aggiuntive,utilizzo improprio del personale e delle attrezzature. L’ accumulo di spese legali e i contenziosi sindacali, la quasi inesistenza verifica delle prestazioni e dei servizi forniti dalle strutture sanitarie convenzionate. Il totale di tutti questi sprechi è stimabile in circa 200 milioni di euro l’anno.
A fronte di tanta disorganizzazione e di tanti sperperi che hanno avuto un peso rilevante nel determinare i risultati molto insoddisfacenti della produttività aziendale, basti vedere i dati della mobilità passiva e delle liste d’attesa, è inaccettabile che la dirigenza, in più occasioni, premi se stessa con larghi compensi.
Quindi è necessaria una netta inversione di tendenza alla deriva attuale che preveda, in primo luogo, un cambio dei vertici aziendali e poi una forte rivendicazione, a livello politico, di parità di trattamento tra tutti i cittadini del Lazio: con l’eliminazione delle “ macroaree” che causano la disponibilità di 7 posti letto per mille cittadini romani e neanche 2 per mille cittadini ciociari.
E' indispensabile quindi fare pressioni affinché la ASL e l'Ufficio commissariale attivino le procedure per lo sblocco del turn over previste dal d.l. 138/2011, convertito dalla l. 148/2011 (articolo 1, comma 23-bis) e dal d.l. 158/2012, convertito dalla l. 189/2012 (art. 4-bis) che consentono, allo scopo di garantire i livelli essenziali di assistenza, di sbloccare le assunzioni.
La stessa Corte dei Conti nella relazione del maggio 2012 ha messo in evidenza come il blocco delle assunzioni non ha risolto il problema (quello, cioè, di risparmiare) e, anzi, ha aggravato la situazione poiché il ricorso a misure alternative alle assunzioni (turni aggiuntivi, straordinario, acquisto di prestazioni da privato), ha generato costi maggiori rispetto ai risparmi che si volevano conseguire come hanno sempre sostenuto e denunciato le associazioni.
Si deve chiedere e pretendere, per le regioni sottoposte a piano di rientro da disavanzo sanitario come il Lazio, di procedere al turn over del personale sanitario con limitazioni che non siano incompatibili col mantenimento dei livelli essenziali di assistenza. Pena la diseguaglianza dei cittadini e l’aumento dei costi, anche sociali.
Frosinone 25.09.2013

mercoledì 25 settembre 2013

Il Movimento 5 Stelle di Anagni e i cittadini in azione per la pulizia e la riqualificazione dei “Vasconi” all'Osteria della Fontana.

Eco-day 3: Riqualificazione del parco “Vasconi” 28 settembre dalle ore 8:00 ..segue da  Facebook
La zona "vasconi" viene da noi ricordata con questo nome proprio perché anticamente qui c'era una sorgente che, non solo alimentava i lavatoi fruibili da tutta la cittadinanza, ma riforniva l'acquedotto che giungeva fino al centro storico di Anagni.
Dei lavatoi ora è rimasto solo un "vascone" pieno di acqua stagnante, l'acquedotto non è più attivo. Nel fabbricato antistante al parco si trovano ancora reperti di quello che era il macchinario di attivazione dell'acquedotto.
Mentre ci attiviamo affinché i reperti storici abbiano la giusta valorizzazione, vogliamo ridare vita al bel parco presente in questa zona, che versa in condizioni di degrado.
Rivolgiamo un invito ai cittadini di buon senso e che hanno a cuore questo paese Anagni, vogliamo ripulire e riqualificare con le dovute manutenzioni questo parco ormai abbandonato all’incuria, fissiamo un appuntamento per sabato 28 settembre alle ore 8 davanti al parco per realizzare tutti insieme una nuova giornata ecologica che sia d’esempio, che sensibilizzi i cittadini e che spinga l’amministrazione a un atto di colpa per quello che non sta facendo.
Appuntamento all'Osteria della Fontana, davanti al parco alle ore 8:00 del 28 settembre, ogni cittadino porti l'attrezzatura che ritiene opportuna.

Festa provinciale del PD ad Anagni, 24 settembre 2013.

All'ultimo momento il segretario nazionale del PD Guglielmo Epifani è stato sostituito con il capogruppo alla Camera Roberto Speranza.

venerdì 20 settembre 2013

Anagni Ospedale - Continua il trasferimento di personale.

La Das ospedaliera denuncia il continuo e immotivato attacco nei confronti del presidio ospedaliero di Anagni da parte della dirigenza aziendale nonostante l’ordinanza del Consiglio di Stato.
I pochi operatori rimasti,  avrebbero dovuto garantire quelle attività ambulatoriali attive, a  partire da settembre, ma sembra che anche questo non sarà più concesso ad Anagni. Tutto questo accade in contrasto allo stesso decreto 80 della Polverini, che disponeva la riconversione dell’Ospedale  con un ospedale distrettuale di tipo B: con annessi servizi di diagnostica di laboratorio e radiologico, 15 posti di degenza infermieristica e attività ambulatoriali e un punto di primo intervento h 24.
A conforto di quanto sopra fu presentato in azienda un progetto elaborato da molti  medici e dal Comitato Salviamo l'ospedale di Anagni, che garantiva il funzionamento di diversi ambulatori con la disponibilità di professionisti sanitari, quali il pediatra, l'otorino, l'allergologo, il diabetologo, il ginecologo e non ultima  la riapertura del servizio di mammografia già tecnicamente ripristinato ma che resta inutilizzato.
 Tutte promesse, non mantenute,  dallo  stesso Direttore  Generale (D.G.) nel suo tour di presentazione durante la visita degli ospedali ciociari.
 Al momento, funzionano, in misura minima, gli ambulatori di urologia, angiologia, chirurgia, pneumologia, nefrologia e dialisi, ortopedia, cardiologia ,la Tao il laboratorio analisi e la radiologia, fisiokinesi terapia e neurologia  oltre al reparto di Nefrologia e dialisi, l'unico rimasto aperto e operativo, e il punto di primo intervento che ha sostituito il pronto soccorso. Gli ambulatori attualmente funzionano un giorno a settimana e non sono minimamente rapportati alla enorme richiesta sanitaria.
 Come mai a distanza di mesi non se ne è fatto più nulla? Come mai la Direzione del Polo e quella Aziendale sono  latitanti? Perché nel piano Aziendale che il D.G.  ha presentato e per ben due volte respinto,  l’ ospedale di Anagni non viene menzionato? Cosa intende fare l’Azienda nei confronti della sentenza del  Consiglio di Stato e del  decreto 80? Ci sono forse interessi per favorire la sanità privata?  Una sanità pubblica che invece  è  sempre più richiesta in un momento come questo in cui il lavoro sta scomparendo, a causa della crisi che attanaglia il territorio, dovrebbe essere favorita.
Pertanto rivolgiamo un appello a chi può e ne ha il dovere, in particolare agli  eletti in questa zona,  a cambiare le cose... possibilmente in meglio!
COMITATO SALVIAMO L’OSPEDALE DI ANAGNI – ASSOCIAZIONE DIRITTO ALLA SALUTE www.dirittoallasalute.com

Anagni - Persi i finanziamenti per l'edilizia scolastica

La Provincia quotidiano

Apprendiamo dalla stampa che l'amministrazione comunale di Anagni ha perso i finanziamenti per l'edilizia scolastica perché non ha presentato domanda.
La leggerezza e l'incapacità dei nostri amministratori non finisce mai di sorprendere. Questo è solo l'ultimo caso; non dimentichiamo i 4 milioni persi per la costruzione di un nuovo edificio scolastico assegnati dalla Regione Lazio.
La Provincia quotidiano








Davanti a casi del genere l'intera città, nel pieno di una profonda crisi, si dovrebbe mobilitare e chiedere conto ai responsabili. Invece, a parte una minoranza, la maggior parte dei cittadini e delle forze politiche, sembra vivere in uno stato di rassegnazione perenne; ognuno è chiuso nel suo egoismo e non si rende conto che tutto affonda.

martedì 17 settembre 2013

Anagni - La marcia degli operai della Marangoni.

Una marcia di 8 chilometri per rivendicare il diritto al lavoro.


mercoledì 11 settembre 2013

Ospedale - Anagni, Acuto, Filettino, Fiuggi, Piglio, Paliano, Serrone, Sgurgola, Trevi - Sindaci! Facciamo rispettare l'ordinanza del Consiglio di Stato.

Si va verso la forte riduzione  della sanità ciociara e in particolare della zona nord della ciociaria. E questo avviene in pieno contrasto con l'ordinanza del Consiglio di Stato che sospende il decreto 80 (Polverini) per l'ospedale di Anagni, fino alla sentenza del TAR del prossimo gennaio.
L'atto  aziendale del direttore generale Vincenzo Suppa di fatto conserva i tagli previsti dalla giunta Polverini e limita la sanità ciociara, sacrificata per tamponare il grosso buco di  quella romana, a soli quattro ospedali, Frosinone, Cassino, Sora e Alatri. Nessuno di essi è DEA di II livello. L'ultima bozza dell'atto aziendale da presentare all'assemblea dei sindaci di domani a Frosinone dovrebbe prevedere in realtà  aumenti di circa 60 posti letto per Alatri rispetto alla prima versione del piano.
Le considerazioni da fare sono: 1) I posti letto per la provincia saranno  circa 1330 tra pubblico e privato per una popolazione di circa 500.000 abitanti, con rapporto  intorno al 2,5 mille, tra i più bassi d'Italia. 2) I pochi posti letto saranno suddivisi probabilmente in base al peso politico/ campanilistico  e non tenendo conto di una equa suddivisione geografica.
Il comitato invita tutti i Sindaci della zona nord a difendere il proprio diritto alla salute, anche con gesti eclatanti collettivi (per es. restituzione della fascia tricolore al Prefetto).

Carlo Ribaudo  (Comitato "Salviamo l'ospedale di Anagni").

http://anagniscuolafutura.blogspot.it/2012/11/anagni-nell-invitare-la-citta-un.html



lunedì 9 settembre 2013

Anagni . Ospedale: la politica del "tanto peggio tanto meglio".

Volgono ormai alla fine i due mesi di tempo concessi dal commissario Zingaretti ai sindaci dei comuni per presentare una proposta alternativa a quella dell'atto  aziendale del direttore generale Vincenzo Suppa. Questo piano di fatto conserva i tagli previsti dalla giunta Polverini e limita la sanità ciociara, sacrificata per tamponare il grosso buco di  quella romana, a soli quattro ospedali, Frosinone, Cassino, Sora e Alatri. Nessuno di essi è DEA di II livello.
 Per Anagni non è previsto neppure un pronto soccorso, ma solo un punto di primo intervento.
Il piano inoltre lascia pochi spazi per aumentare i posti letto. E' probabile che  questi posti vengano dati a chi è politicamente  più forte, non certo a chi non si fa sentire.
In questi due mesi gran parte dei sindaci ciociari ha lottato strenuamente per difendere il  diritto alla salute dei cittadini, presentando proposte e progetti.
La nostra amministrazione invece ha completamente rimosso il problema. In verità l'Ospedale non è stato mai  in cima ai suoi interessi, altrimenti non ci sarebbe stato bisogno di creare un comitato cittadino per la difesa legale di una struttura che serve oltre 80.000 utenti.
La necessità di tenere aperto il nostro ospedale era stata riconosciuta anche dalla sentenza del Consiglio di Stato del 26 agosto 2011, sentenza che la direzione della ASL di Frosinone non ha tenuto in nessun conto.
Anche i cittadini, e i partiti di opposizione, dopo un primo momento di mobilitazione, appaiono ormai rassegnati.
Non ci risulta che in questi ultimi mesi ci siano state iniziative e siano state avanzate proposte sul nosocomio di Anagni, a parte l'nterrogazione dei consiglieri regionali del movimento cinquestelle, sollecitata dal M5s di Anagni e da alcuni membri del comitato "Salviamo l'ospedale di Anagni".
Intanto l'unico interesse dei politici locali sembrano essere i preparativi per le prossime elezioni comunali; e si ha la sensazione che  per l'ospedale valga il "tanto peggio tanto meglio". Già possiamo immaginare i termini del confronto: l'attuale amministrazione accuserà Zingaretti di non riaprire l'ospedale, mentre l'opposizione aspetta l'occasione per colpire chi effettivamente ha determinato la chiusura, ossia la giunta Polverini con Fiorito, capogruppo del PDL alla Regione, che non si è impegnato minimamente a difesa dell'ospedale.
Intanto ad Anagni la situazione è sempre più critica: le fabbriche chiudono una dopo l'altra; ultima la Marangoni con 500 posti di lavoro compreso l'indotto; l'ospedale è di fatto ridotto a un posto di primo intervento e si muore più facilmente.
Solo la disoccupazione, l'inquinamento e con esso le patologie tumorali aumentano.
Ci sarà qualche voce che si leverà a contrastare questo declino e soprattutto a mobilitarsi per evitare la morte di questa città?

Carlo Ribaudo  (Comitato "Salviamo l'ospedale di Anagni").

Vedi anche: https://www.facebook.com/groups/291515020861180/

ANAGNI - Il sito paleontologico di Coste San Giacomo

Con il patrocinio dell'assessorato cultura, arte e sport della Regione Lazio, lo scavo sarà aperto al pubblico nelle giornate 12, 13, 16, 17, 18,19, 20 settembre.

Lo scavo di Coste San Giacomo
Il sito pliocenico di Coste San Giacomo è uno dei pochi giacimenti italiani con una fauna a vertebrati riferibile al Villafranchiano medio (Pliocene Superiore, circa 2,1 Ma). L’associazione faunistica è ancora poco studiata, ma ha già fornito importanti informazioni sulla biocronologia e l’evoluzione degli ecosistemi continentali. 
Stratigrafia Coste San Giacomo: sabbie gialle
La successione stratigrafica pliocenica, si presenta con notevole discontinuità in discordanza su differenti appoggi del Miocene, (Tortoniano e Messiniano).
In sintesi gli strati più antichi rappresentano una fase fluvio-torrentizia, con ciottoli di medie dimensioni, probabilmente legati ad un ciclo di forte erosione conseguente ad una ripresa di attività tettonica nell’area. Successivamente si trovano sedimenti relativi ad una fase “paleolacustre”. Questa ha preceduto fasi di deposizione alternata di fasi sempre più chiaramente fluviali e continentali. La presenza dei vertebrati fossili Coste San Giacomo è legata a queste condizioni sedimentarie. 
I resti fossili rinvenuti nel sito
I resti fossili della fauna villafranchiana delle colline di Coste San Giacomo si presentano, tranne poche eccezioni, molto fratturati e dispersi all’interno delle sabbie gialle con maggiore concentrazione nelle concavità argillose dove sono stati trasportati dall’acqua. In questi punti, protetti dal flusso delle acque, si conta il maggior numero di fossili. Nel corso degli ultimi 30 anni sono state riconosciute una quindicina di specie di mammiferi che permettono una ricostruzione sufficientemente precisa dell’ambiente a quel tempo ...segue


 
"Anagni 2 milioni di fa". Radio Hernica presso il sito paleontologico di Coste San Giacomo: video, foto ed interviste di Aurelio Tagliaboschi-Post produzione di Franco Cecconi.
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Foto di Carlo Ribaudo
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giovedì 5 settembre 2013

Anagni - I giorni dello schiaffo. La fine del Medioevo.



Manifestazione nell’ambito del programma “Le rappresentazioni del potere tra Innocenzo IV (1243-1254) e Bonifacio VIII (1294-1303)”
Il 7 settembre 2013, dalle 17,30 alle 22,30, in occasione del 710º anniversario dello Schiaffo di Anagni, il Palazzo di Bonifacio VIII, in collaborazione con l’AIAM (Associazione Interparrocchiale Anagni Medievale) e l’Associazione Culturale Nero Artifex, diventa fulcro di uno straordinario evento che si svolge in quegli stessi luoghi, da piazza Innocenzo III a piazza Bonifacio VIII, che il 7, l’8 e il 9 settembre 1303 furono teatro dell’oltraggio subito dal papa ad opera di Guglielmo di Nogaret e Sciarra Colonna. ...leggi


Anagni - Banchetto informativo art 138 della Costituzione.

Il Meetup Anagni 5 stelle ha organizzato per domenica 8 settembre, dalle 10,00 alle 20,00, un banchetto informativo presso Viale Regina Margherita contro la modifica dell'articolo 138 della Costituzione, considerato l'articolo-cassaforte che stabilisce come si cambia la carta costituzionale.Un impegno che ha visto i parlamentari del Movimento 5 Stelle attivarsi in Parlamento contro la sua modifica. Così, in occasione delle votazioni del 9 settembre tutto il movimento si impegnerà a rendere pubblica la difesa dell'importante articolo costituzionale. ...leggi da http://www.ciociariaquotidiano.it.