lunedì 28 febbraio 2011

Anagni - C'era una volta l'ospedale ad Anagni

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Costituzione della Repubblica Italiana - Articolo 32: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti."











Mentre Pontecorvo e altre città del Lazio si mobilitano per i loro ospedali facendo anche ricorso al TAR, il comune di Anagni non è andato oltre generiche promesse. Ma il tempo delle promesse ormai è finito, bisogna agire con concretezza. Riportiamo qui il sito del comune di Bracciano dove si trova per intero il ricorso al TAR fatto insieme ad altri comuni vicini: questo è l'esempio di un comune impegnato seriamente per la difesa dei propri cittadini. A Pontecorvo alcuni avvocati hanno preparato gratuitamente il ricorso al tribunale regionale in difesa del loro ospedale. Forse con un po' d'impegno anche Anagni e i comuni vicini potrebbero preparare il loro ricorso, con il sostegno delle associazioni e dell'opposizione, che contano valenti legali. La chiusura degli ospedali prevista dal piano sanitario della Polverini, determinerà numerose morti: per infarti, ictus, emorragie non si farà in tempo a raggiungere l'ospedale più vicino. Occorre far sentire la propria voce, anche chi tace è responsabile. La chiesa locale dovrebbe essere più incisiva e difendere gli anziani, gli infermi, e tutti quelli che sono in condizioni di maggior disagio sociale.



da: Il Messaggero e La Provincia --->-----------------------------------
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A GUARDIAGRELE VINCE CHI SI OPPONE ALLA CHIUSURA DEGLI OSPEDALI
Contrariamente a quanto succede nel Lazio, in particolare in Ciociaria, i cittadini di Guardiagrele che si sono opposti al piano operativo della Regione Abruzzo che chiude gli ospedali dei centri minori, hanno avuto partita vinta.

sabato 26 febbraio 2011

Anagni - Incontro con Emanuela Provera, autrice del libro “Dentro l’Opus Dei”

Riceviamo e pubblichiamo.


L'Associazione "La guerra di Piero" di Anagni organizza per sabato 26 febbraio 2011 alle ore 18.00 presso l'Auditorium Comunale l'incontro con Emanuela Provera che presentarà il suo libro "Dentro l'Opus Dei", una fondamentale testimonianza di chi ha subìto e documentato la vita all'interno dell'Opus Dei.

giovedì 17 febbraio 2011

Lettera aperta sul risanamento della Valle del Sacco al Presidente della Regione Lazio e ai Presidenti delle Province di Frosinone e Roma

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Alleghiamo il collegamento della lettera di numerose associazioni di protezione ambientale, indirizzata al Presidente della Regione Lazio e ai Presidenti delle Province di Frosinone e Roma .
LETTERA APERTA SUL RISANAMENTO DELLA VALLE DEL SACCO
... leggi tutto

Condividiamo il contenuto della lettera.
Il problema, a nostro parere, è sensibilizzare gli amministratori, facendo leva su quelli più lungimiranti, per finalizzare al massimo i finanziamenti che sicuramente saranno limitati. Bisogna far capire a tutti che più si rimanda il problema del risanamento della valle del Sacco più il territorio verrà depauperato con gravi ripercussioni sull'agricoltura, sul turismo, e soprattutto sulla salute.
Tutte le associazioni e le persone sensibili ai problemi dell'ambiente e della salute devono essere, nella società futura, sia propositori che controllori del processo di risanamento territoriale. Ognuno di noi, e in primo luogo gli amministratori non debbono pensare solo al proprio "particulare": occorre saper vedere più lontano .

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Retuvasa ad Ambiente Italia
Guarda la puntata in onda su Rai3, 12 febbraio 2011, ore 12.55, registrata da Eco della Rete





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INCENERITORE CAR FLUFF: IL CONSIGLIO DI STATO RIMANDA AL GIUDIZIO DI MERITO DEL TAR

Ultim'ora: Nulla di fatto al Consiglio di Stato per il ricorso della Soc. Marangoni in merito all'incenerimento di Car - fluff nello stabilimento di Anagni. Il Consiglio di Stato non accoglie l'appello della Marangoni ... continua su http://www.dirittoallasalute.com/
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domenica 13 febbraio 2011

Anagni - Il Rio e le "marmitte dei giganti". L'alluvione dell'ottobre 1993

Il Rio nasce nella zona montuosa a nord -est di Anagni. Nel primo tratto scava canali molto profondi tra strati di rocce; dopo un percorso abbastanza piano confluisce nel fosso delle Mole, che a sua volta si getta nel fiume Sacco.
Il suo percorso è caratterizzato dalla presenza di "marmitte dei giganti", una sorta di pozzi di forma circolare od ovoidale. Il nome deriva dalla loro somiglianza con delle grosse pignatte. Il Rio è formato da più rami; quello che proviene dal monte San Giorgio è il più ripido; scendendo con una certa impetuosità il torrente trascina una grande quantità di pietrisco; nei punti in cui si forma un vortice, i ciottoli vengono scagliati con forza contro la parete rocciosa (arenaria) e fungono da abrasivo, cioè incidono la pietra compiendo tutti quanti la medesima traiettoria; così, nel corso dei millenni, scavano dei pozzetti, detti appunto "marmitte dei giganti".
Da ragazzi questi pozzetti li chiamavano "le vaschette" e li utilizzavamo per fare il bagno: era un mondo in cui le piscine si vedevano solo al cinema.
L'habitat del torrente è stato completamente stravolto in questi ultimi decenni. La cementificazione selvaggia e gli scarichi non a norma ne hanno compromesso seriamente la vita. Ricordo fino a tre decenni fa il corso d'acqua era popolato da pesci, granchi, bisce, rane, ecc.
Il torrente durante l'alluvione dell'ottobre 1993, trovando diversi ostacoli artificiali che limitavano il suo percorso, si ingrossò a tal punto da uscire dagli argini e allagare vaste zone di terreno. In questa circostanza trovò la morte il compianto parroco di San Filippo, don Armando Trisinni, travolto con la macchina dal torrente in piena.
Quest'area così importante dal punto di vista geologico e di grande bellezza ambientale sta scomparendo, gravemente danneggiata dall'inquinamento che ha fatto sì che il torrente, tranne nel tratto delle "vaschette", divenisse una fogna a cielo aperto. Carlo Ribaudo


Il Rio è tutelato dal Piano Paesistico